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Autore: Lisaralin    09/02/2015    4 recensioni
"The core of all life is a limitless chest of tales."
(Storytime, Nightwish)
Raccolta di flashfic e one shot di genere vario su personaggi dell'universo di Kingdom Hearts scelti con la modalità random della wikia di KH. Nata da una sfida tra amici e dal divertimento di scrivere qualcosa insieme.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Personaggio: Jasmine
Genere: Introspettivo, Comico
Rating: verde
Avvertimenti: OOC puro. Non prendete questa storia troppo sul serio. Ho preso un po' di lieti fine Disney e li ho distrutti a martellate. Però mi sono divertita XD



Desperate housewives

Quando il gioco si fa duro, le vere donne scendono in campo.
Perché sì, il grande Eroe è partito Keyblade in resta per sigillare la serratura e salvare questo mondo dal collasso; ma se non ci fossimo noi Principesse a tenere in piedi la Fortezza Oscura con il potere dei nostri cuori di Luce, questa baracca crollerebbe in meno di dieci secondi. Sono certa che le cronache future non ci daranno mai abbastanza credito per questo. Sora passerà alla storia come il salvatore dell’universo, mentre noi rimarremo una nota stringata a piè di pagina, le fanciulle in pericolo soccorse dall’Eroe.
Ma pazienza, così va il mondo. Se usciremo sani e salvi di qui e se potrò tornare ad Agrabah dal mio Aladdin, mi riterrò più che felice.
Noi donne, si sa, siamo capaci di fare più cose contemporaneamente, perciò sorreggere la baracca non ci impedisce in alcun modo di chiacchierare (sfido Sora e i suoi amici a riuscire a fare lo stesso!). E quando raduni insieme sei ragazze giovani e belle la conversazione – dopo i convenevoli di rito sui tagli di capelli e le lamentele sul ciclo – approda ben presto a un unico argomento: gli uomini.
Biancaneve, Cenerentola e Aurora sono già sposate; anch’io ho intenzione di convolare al più presto a nozze con il mio Aladdin, perciò le sollecito a raccontare. Voglio sapere tutto della loro vita matrimoniale.
Quella di Biancaneve ad essere onesti non si rivela un granché, come ammette la giovane stessa tra molti sospiri. Il suo Principe si è stancato di lei a tempo di record, e ora la visita solo a cadenze occasionali – che solitamente coincidono con l’insorgere di certi bisogni impellenti – trascorrendo il resto delle sue giornate tra cacce e banchetti con i suoi vassalli. Biancaneve si strugge tra le mura fredde del castello, e la notte singhiozza contro il cuscino rimpiangendo un certo nano dall’aria burbera e il cuore indomabile che forse ancora la aspetta in una capanna nella foresta.
Ti sta bene, vorrei dirle, e solo la compassione per le sue lacrime mi frena la lingua. Così impari a sposare il primo che passa, senza neanche sapere il suo nome. Io conosco bene il mio Aladdin, e se solo lo sfiorasse l’idea di trattarmi in quel modo impiegherei un millisecondo a rispedirlo sulla strada polverosa da cui è venuto. Il mio matrimonio non farà mai la fine di quello di Biancaneve.
Cenerentola è solo appena più fortunata. Il suo Principe è un modello di virtù, anche troppo: alle cinque del mattino è già dietro la scrivania a firmare scartoffie e ricevere i sudditi, e la sua giornata è un susseguirsi continuo di impegni politici e diplomatici. Se però suo marito non ha tempo per lei, ci pensa la regina madre a tenere occupate le ore della povera Cenerentola, che si barcamena senza grandi successi tra lezioni di galateo, portamento, lingue straniere, diritto, danza, canto, pianoforte, pittura, diplomazia, araldica: a sentire la vecchia dama, una vera regina deve eccellere praticamente in tutto.
La suocera di Aurora per fortuna è già passata a miglior vita, ma con Malefica ancora a piede libero il principe Filippo è diventato un maniaco della sicurezza da rasentare il paranoico: in pratica tiene sua moglie segregata. O sarebbe più corretto dire teneva. Sappiamo tutti com’è andata a finire (non chiederò mai al principe Filippo di organizzare la sicurezza del mio palazzo, poco ma sicuro. Piuttosto riassumo Jafar).
Ne avrei di cose da dire anche ad Aurora e Cenerentola. Nessuno più di me conosce la gabbia dorata, il paradiso cinto da mura invalicabili. Loro lo hanno scoperto adesso, con il matrimonio, per me è sempre stata una condizione di vita. Una seconda pelle, un’ombra che segue e controlla ogni tuo passo, respiro, gesto. Una vita confinata.
Ma non sarà più così, non ora che c’è il mio Aladdin. Noi sfrecceremo liberi tra le nuvole e sfioreremo le creste delle dune dorate sollevando spruzzi di sabbia come fuochi d’artificio, ci capovolgeremo abbracciati tra le correnti di vento, rideremo fino a che il Tappeto non ci riprenderà al volo, e infine ci baceremo sotto la luna grande e misteriosa delle notti d’oriente. Così sarà la mia vita a fianco di Aladdin.
Malgrado i miei progetti grandiosi, però, la più invidiata qui dentro resta Belle. Il suo uomo (uomo?!) è venuto a cercarla e a combattere per lei, la forza del suo amore ha piegato le barriere tra i mondi per raggiungerla. Sono tutte attorno a lei, a sospirare con gli occhi sognanti e farle mille complimenti. Come se conquistare una bestia fosse qualcosa di cui vantarsi.
“Come fate a baciarvi?” non può fare a meno di chiedere Alice, con una punta di malignità. La principessa più giovane finora si è tenuta in disparte, il bel faccino imbronciato, perché è l’unica a non avere un uomo e quindi un argomento di conversazione. Crescerai, verrà il tuo momento, sto per dirle, ma lei mi squadra con quel suo sguardo da volpe e mi fredda con una domanda a bruciapelo: “E il tuo, di uomo, dov’è?”
Come Belle, anch’io arrossisco fino alle punte dei capelli e mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Già. Una giusta domanda, maledetta ragazzina pestifera. Una domanda a cui non avevo ancora pensato.
Il mio uomo, il mio Aladdin dal sorriso affascinante, ha delegato il compito di cercarmi a un ragazzino di quattordici anni e a un buffone dalla pelle blu. Lui invece se n’è rimasto al calduccio ad Agrabah, e chissà in quale compagnia…
Il pensiero mi colpisce all’improvviso, a tradimento, come un fulmine. Forse le altre principesse non sono le uniche a trovare difficile la vita di corte. Forse il mio Aladdin sta cominciando a intravedere da lontano il luccichio della gabbia dorata, e cerca di ritrarsi.
Volto le spalle ad Alice, conscia del suo sguardo beffardo che mi brucia la schiena. La Fortezza Oscura e la salvezza dei mondi hanno perso ogni importanza per me. Nella mia testa ormai c’è spazio per un solo pensiero.
Devo tornare ad Agrabah al più presto. E se Aladdin mi ha tradito anche solo in sogno, giuro che lo riduco in poltiglia e lo do in pasto a Rajah.


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Note: la parte su Cenerentola è ispirata alla vicenda (in parte sicuramente romanzata) di una principessa storica, chi riesce a indovinarla?
 
  
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