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Autore: __cory__    09/02/2015    4 recensioni
"Stanotte ho sognato che mi uccidevi lentamente: mi legavi in una stanza buia e mi incidevi sulla pelle il tuo odio e il tuo amore, ma poi qualcuno ti chiamava e tu ti allontanavi senza mai voltarti.
Non sei più tornato, mi hai lasciato sanguinante sulle piastrelle fredde, con noncuranza, come un oggetto che ormai non serve più; quando mi sono svegliato avevo ancora i segni sui polsi e sul cuore, invece tu ridevi spensierato con i tuoi amici, e ti ho odiato ancora un po'."
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao! Ho modificato leggermente la one-shot dopo che diverse persone mi avevano fatto notare che la ripetizione della frase iniziale era un po' troppo frequente. Spero che così sia più scorrevole :)

Spero che la storia vi piaccia!
Corinne.






 
FARTI MALE
 
Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male, perché le parole mi bruciano dentro e impazzirò se continuerò a tacere; ma non posso avvicinarti, non posso dirti niente, perché lo sai come andrebbe a finire: mi sbatteresti contro al muro e poggeresti con violenza le tue labbra sulle mie, perché hai paura di ciò che potrei dire. E quindi non lo dico.
Mi limito a sognare di colpirti con la spada il cuore, di vederti finalmente piegato e sofferente, di sentire la tua voce implorare una pietà che non conosco; ma poi mi sveglio in lacrime, gli occhi pieni di orrori e la mente di sensi di colpa, e capisco che non potrei mai colpirti, mai tradirti, perché ormai conosci e comandi le mie mosse.

Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male, perché non posso abbracciarti, non posso urlare al mondo questo amore che mi soffoca e mi uccide, perché mi costringi a fingere che non ci sia niente tra noi, che la notte non mi cerchi e non mi tocchi, che non svuoti nel mio corpo la tua rabbia e sofferenza.

Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male, perché ho un peso sul cuore che mi fa affogare, che non mi fa dormire, mangiare, studiare... e allora prenditi il mio cuore e fanne ciò che vuoi, che tanto non mi serve; prendi la mia vita, il mio dolore, perché fingere di odiarti non mi riesce più.

Stanotte ho sognato che mi uccidevi lentamente: mi legavi in una stanza buia e mi incidevi sulla pelle il tuo odio e il tuo amore, ma poi qualcuno ti chiamava e tu ti allontanavi senza mai voltarti.
Non sei più tornato, mi hai lasciato sanguinante sulle piastrelle fredde, con noncuranza, come un oggetto che ormai non serve più; quando mi sono svegliato avevo ancora i segni sui polsi e sul cuore, invece tu ridevi spensierato con i tuoi amici, e ti ho odiato ancora un po'. Perché forse non è vero che il mio odio per te è svanito: forse è sempre presente e cresce ogni giorno di più, forse oggi è più forte che mai.

Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male, perché si dice che tu sia il Salvatore, ma perché salvi tutti tranne me? 
Tra le tue braccia non sono altro che fango, accanto a te e al tuo coraggio la mia codardia risulta più evidente, il mio cuore più sporco, la mia vita più vuota.
Ma il tuo cuore è davvero così puro?
Perché quando mi prendi non è mai con dolcezza, mai con rispetto, desiderio, amore... mi prendi tra grida silenziose, rabbia e rancore, tra sudore e sangue, odio e passione.
Tu pensi che io non lo sappia, vero?
Pensi che non mi accorga di come fissi con ardore il sangue che ti ricopre le mani, pensi che non noti la follia nei tuoi occhi quando lasci scivolare la maschera di perbenismo che ti porti sempre dietro?

Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male, perché io conosco i tuoi desideri più oscuri, le tue passioni più profonde e mai svelate, che tieni nascoste agli occhi di tutti, tranne che ai miei. Perché tu sai che con me non dovresti nasconderti mai: potremmo fare l'amore su una spiaggia all'alba o tra il fango nel bosco, potresti carezzarmi dolcemente il viso o leccare il sangue che mi cola sul petto; non ci sarebbe alcuna differenza, ti amerei comunque, sempre, senza possibilità di scelta, perché fin dalla prima volta che ho incrociato il tuo sguardo non ho potuto pensare a nient'altro che te e al colore dei tuoi occhi, quel verde che salva e uccide, più intenso di qualsiasi maledizione e più vivo di ogni speranza.

Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male, perché lo so che tu mi ami almeno un po', anche se non lo ammetterai mai, troppo preoccupato del giudizio della gente, troppo occupato ad essere l'eroe che non sei.
Vorrei scriverti questo e molto altro, ma probabilmente non lo farò: non riuscirei ad andare avanti con la consapevolezza di essermi sbagliato e che tutto ciò fa male solo a me.
  
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