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Autore: _DeepSound_    10/02/2015    2 recensioni
Ash e i suoi amici sono stati ammessi alla prestigiosa Accademia Pokemon in cui nasceranno nuove amicizie, nuove rivalità e nuovi amori. Ma la vita all'Accademia non sarà tranquilla come pensavano. Charlie, la sorella minore di Ash, ha un'abilità speciale e nasconde un segreto legato alla sua infanzia, un ricordo che l'ha spinta a diventare più forte. Jake, un misterioso allenatore, è a conoscenza dell'abilità della ragazza e la spinge a rivelare i suoi poteri. Anche altri allenatori dell'Accademia hanno delle abilità speciali, anche se in alcuni di loro sono ancora assopite. Quali sono le vere intenzioni di Jake? Cosa si nasconde nel passato del misterioso ragazzo?
Se vi ho incuriosito vi invito a leggere la mia storia :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Dopo aver evacuato il percorso 111, Keith andò a dare un'ulteriore occhiata alla strada per essere sicuro che tutti gli allenatori presenti in quell'area si fossero allontanati, raggiungendo una zona sicura.
Quando stava per tornare indietro qualcuno l'afferrò per un braccio e lo tirò dietro un cespuglio, poggiandogli una mano sulla bocca per impedirgli di parlare.
-Non parlare.- sussurrò una voce profonda.
Appena il biondo si riprese dallo shock si accorse che era stato Rocco a parlare, così smise di dimenarsi. Notando che il più giovane si era calmato, l'ex campione lo liberò per poi fargli segno di fare silenzio.
-Cosa succede?- sussurrò Keith, voltando lo sguardo nella stessa direzione dell'altro.
Prima che Rocco potesse rispondere, Keith vide un uomo stempiato con un camice sporco e logoro trascinato da un paio di uomini con la divisa del Team Rocket seguiti da una donna armata di un dissuasore, anch'ella con la divisa del TR.
-Liberatemi!- urlò l'uomo, cercando di liberarsi dalla loro presa.
-Non so se te ne sei accorto, ma non sei nella posizione di dare ordini, dottore.- esclamò la donna pronunciando l'ultima parola con sarcasmo.
-Che qualcuno mi aiuti!- urlò il dottore, per poi essere zittito da un pugno allo stomaco di uno degli uomini che lo trascinavano, mentre la donna scoppiò a ridere.
-Hai il coraggio di chiedere aiuto?- esclamò la donna portandosi di fronte all'uomo per poi tirargli i capelli per fargli alzare il viso. -Tu sei nostro complice, quindi se verranno a salvarti sarai arrestato anche tu. Se non fosse stato per te non avremmo potuto trovare il sesto prescelto e creare la psycho ball.-
-Come te la cavi nel combattimento corpo a corpo?- chiese Keith facendo schioccare le ossa della mano.
-Non sono bravo quanto mio fratello, ma me la cavo piuttosto bene.- rispose Rocco togliendosi la giaccia ed alzandosi le maniche della camicia, per poi uscire allo scoperto insieme al ragazzo.
-Adoro quando i cattivi urlano ai quattro venti informazioni utili. Se tutti fossero come voi sarebbe tutto più semplice.- esclamò il biondo con un sorriso ironico.
I tre scagnozzi allora si voltarono allarmati verso di lui, ma quando si accorsero che era soltanto un ragazzino insieme all'ex campione si rilassarono, convinti di avere la vittoria in pugno.
Intuendo le intenzione dei loro avversari, uno degli scagnozzi fece uscire il suo Ariados che bloccò il dottore ad un tronco con Rete Vischiosa.
-Non credo che all'altro mondo vi saranno utili quelle informazioni.- affermò uno degli scagnozzi, prendendo un pugnale dal suo stivaletto.
Keith osservò attentamente i loro avversari per cercare di raccogliere più informazioni possibili su di loro.
L'uomo che aveva fatto uscire Ariados era molto alto ed aveva delle spalle molto ampie, ma da come si muoveva intuì subito che non era abituato ai combattimenti corpo a corpo, quindi poteva buttarlo a terra facilmente sfruttando la sua lentezza.
L'uomo con il pugnale aveva un fisico molto asciutto e la mano gli tremava leggermente, quindi sarebbe bastato togliergli l'arma dalle mani e lui sarebbe scappato con la coda fra le gambe.
La donna era senz'altro l'unico vero pericolo. Era abbastanza alta ed i muscoli erano molto tonici, probabilmente si allenava molto spesso. Appena li aveva visti si era messa subito in posizione d'attacco ed aveva afferrato saldamente il suo dissuasore.
-Rocco tu occupati dei due uomini, io penso alla donna.- sussurrò il biondo in modo da essere udito solo dall'albino.
Stanca di aspettare, la donna si avvicinò rapidamente all'ex campione per colpirlo con la sua arma che stava emettendo delle scintille, ma il biondo fu più rapido e l'afferrò il polso, riuscendo così a fermare il suo attacco.
-Non ti intromettere.- disse la donna, sferrandogli una gomitata nello stomaco col braccio libero.
Nonostante il colpo subito Keith non lasciò la presa sul braccio della donna e le sferrò un calcio ad una gamba, facendola cadere a terra.
Nel frattempo Rocco evitò una pugnalata di una recluta, per poi tirarlo verso di sé, così da usarlo come scudo per proteggersi dai pugni dell'altro uomo che fece cadere due denti al compagno.
Prima che si potessero riprendere dallo shock, l'albino spinse la recluta più snella contro l'altro per poi colpirlo con un calcio, facendo finire entrambi a terra.
Quando stava per sferrare un altro calcio, Rocco fu colpito al fianco da un Pallaombra di Ariados che lo fece cadere contro il tronco di un albero, dando così il tempo alle due reclute di rialzarsi.
Prima che fosse attaccato, l'albino fece uscire Baltoy dalla pokéball, per poi rotolare alla sua destra per evitare una pugnalata, subendo però un calcio nello stomaco dall'uomo disarmato.
Per far riprendere fiato al suo allenatore, Baltoy allontanò le due reclute del Team Rocket con Psichico per poi colpire Ariados con Psicoraggio, per poi ingaggiare una lotta con quest'ultimo.
Rocco si appoggiò all'albero per mettersi in piedi e osservò attentamente i suoi avversari. Il più mingherlino si teneva a stento in piedi ed il suo pugnale era rimasto conficcato nell'albero, mentre l'altro aveva uno sguardo pieno di rabbia.
Nonostante Keith avesse soltanto un'avversaria, anche lui era in difficoltà.
La donna era molto veloce e riusciva ad evitare tutti i suoi colpi senza particolari sforzi, mentre il biondo aveva ricevuto un bel po' di botte, ma almeno era riuscito ad evitare di essere colpito dal dissuasore.
Dopo aver subito l'ennesimo calcio, Keith cadde a terra con il viso rivolto verso l'alto, così riuscì a vedere la sua avversaria leccarsi le labbra.
-Ora sei finito moccioso.-
Detto ciò la donna cercò di colpirlo con il dissuasore, ma Keith scansò il colpo e la colpì  allo stomaco con entrambi i piedi, facendola indietreggiare di qualche centimetro, così da potersi rimettere in piedi e metterla al tappeto con un montante.
Temendo che la donna potesse riprendersi da un momento all’altro si tolse la cintura e la usò per legarle i polsi dietro la schiena fissandoli al tronco sottile di un albero, per poi prendere il dissuasore ed andare a dare una mano a Rocco.
Approfittando della stanchezza del più snello, l’albino lo mise al tappeto con una ginocchiata nello stomaco, ma l’altro lo afferrò per i capelli per poi colpirlo più volte al viso. Quando stava per sferrare l’ennesimo pugno, la recluta fu colpito alla sua destra da un pugno di Keith, costringendolo a lasciare la presa su Rocco che cadde sulle ginocchia.
-Non dovresti affrontare avversari più grandi di te, pidocchio!- esclamò l’uomo cercando di colpirlo con dei pugni.
Il biondo riuscì facilmente ad evitare tutti i colpi dell'avversario e, approfittando di un momento di distrazione, Keith lo colpì all’addome, facendolo cadere seduto, per poi colpirlo al collo con il dissuasore, facendogli perdere i sensi.
Appena riprese fiato, il più piccolo si avvicinò a Rocco per aiutarlo ad alzarsi.
-Tutto bene?- chiese Keith preoccupato.
-Sono solo un po’ ammaccato.- rispose l’uomo per poi sciogliere il nodo alla cravatta e porgerla all’altro. –Credo che sia meglio legarli. Io mi occupo del più piccolo.-
-Non credete dovreste liberarmi?- chiese il dottore, attirando l’attenzione degli altri due.
Prima di rispondere all’uomo i due allenatori si occuparono di legare i due scagnozzi del Team Rocket per poi avvicinarsi al dottore.
-Lo faremo soltanto dopo che ci abbia dato più informazioni sulla psycoball, dottor Smith.- disse Keith, osservando la targhetta appesa al camice dell’uomo.

 
****

Tropius volò il più velocemente possibile per riuscire a raggiungere la battaglia tra Arceus ed il trio meteo, così da poter aiutare gli allenatori che combattevano al fianco del trio.
Man mano che si avvicinarono al luogo della battaglia,  Sapphire e Ruby riuscivano a vedere i quattro pokémon lottare tra loro.
I due ragazzi distolsero la loro attenzione dalla lotta solo quando sentirono il pokémon erba-voltante ruggire.
-Cosa c'è?- chiese Ruby.
-Credo che non possa avvicinarsi più di così alla battaglia. Dovremo proseguire a piedi.-
Detto questo, Sapphire accarezzò il collo di Tropius e questo planò, atterrando ad un paio di kilometri di distanza dalla loro meta. Appena misero i piedi a terra, la castana fece rientrare il suo pokémon per poi essere trascinata da Ruby, per poi ritrovarsi schiacciata contro il tronco di un albero con il viso del ragazzo a pochi centimetri di distanza.
Notando che Sapphire stava per parlare, il ragazzo le tappò la bocca con una mano, mentre buttava un occhio sulla stradina dove erano atterrati.
-Ero sicuro di aver visto due persone atterrare qui.- disse una recluta  del Team Rocket guardandosi intorno.
-Probabilmente stavano scappando dalla battaglia. Nessuno sarebbe tanto folle da andare verso Arceus.- esclamò una donna, cercando di tranquillizzare il compagno.
Detto questo, le due reclute corsero verso la battaglia.Vedendo che la via ora era libera, Ruby tirò un sospiro di sollievo e si voltò verso Sapphire, vedendola con le gote leggermente rosse.
-Se non ci trovassimo in una situazione di emergenza, ora ti starei già baciando.- sussurrò Ruby all'orecchio della castana.
Sentendo quelle parole, Sapphire arrossì vistosamente, mentre l'altro avvicinò il proprio viso al suo, ma prima che questo potesse baciarlo la castana le diede uno spintone per poi dare le spalle all'altro, nascondendo il suo imbarazzo.
-Non credo sia il momento adatto per...- balbettò imbarazzata Sapphire, non riuscendo a finire la frase.
-Per baciarci?-
-Ti vorrei ricordare che ci sono due leggendari che dovremmo raggiungere. Ora non abbiamo tempo per le smancerie!- disse la castana, ancora un po' in imbarazzo.
Ruby allora la raggiunse ed avvicinò le labbra al suo orecchio.
-Vuol dire che recupereremo il tempo perso dopo aver risolto tutto.- sussurrò il ragazzo maliziosamente, facendo arrossire maggiormente la ragazza.
Detto ciò, Ruby prese Sapphire per mano e si avviò verso la battaglia tra i leggendari. Man mano che si avvicinavano si sentivano i rumori della battaglia farsi sempre più forte ed una leggera nebbiolina si stava alzando, probabilmente per l'uso di attacchi di fuoco e d'acqua.
All'improvviso una forte folata di vento spazzò via quella nebbia ed i due ragazzi riuscirono a vedere il trio meteo combattere contro un pokémon a loro sconosciuto.
-Quindi è lui Arceus.- sussurrò Sapphire osservando il maestoso pokémon.
Dopo aver osservato il pokémon primevo, la castana spostò la sua attenzione verso gli altri leggendari. Nonostante fossero in maggioranza numerica e giocassero in casa, il trio meteo era molto affaticato dalla lotta, mentre Arceus sembrava ancora nel pieno delle sue forze.
-Voi chi siete?-
A parlare fu una ragazza a qualche metro di distanza da loro con la pelle ambrata ed i capelli folti e scuri. La ragazza li osservò per qualche secondo ed appena capì che non erano un pericolo, spostò la sua attenzione su Rayquaza che stava per essere colpito dall'Iperaggio di Arceus.
-Contrattacca con Iperaggio!- urlò la ragazza per farsi sentire dal drago.
I due attacchi si scontrarono creando una potente esplosione che spinse il drago contro una parete rocciosa, pericolosamente vicino a due ragazze ed una di queste aveva degli strani simboli sul braccio che Ruby riconobbe subito.
-E allora?- disse nuovamente la ragazza dalla pelle ambrata.
-Siamo venuti qui per risvegliare completamente Groudon e Kyogre.- rispose Sapphire fissando la ragazza negli occhi.
"Cosa intendi con risvegliarli completamente?" disse una voce maschile proveniente dalla tasca della ragazza.
"Iris chiedigli cosa vogliono fare!" esclamò un'altra voce.
-Se tu e Jake non mi aveste interrotta, lo avrei fatto Emy.- rispose la domadraghi al pokégear.
"Chi ci dice che in realtà non sono delle reclute del Team Rocket?" disse Jake sospettoso.
Sentendo quell'insinuazione, Ruby lasciò la mano di Sapphire per strappare di mano il pokégear ad Iris per poter urlare la sua rabbia alle persone all'altro capo del telefono.
-Io non so chi tu sia, ma ora non c'è tempo per le spiegazioni. Groudon e Kyogre sono allo stremo perché non solo stanno lottando contro Arceus, ma stanno anche tenendo a bada i cataclismi causati dal risveglio del loro avversario.-
-Calmati Ruby! Così peggiori solo la situazione.- disse Sapphire, sperando di riuscire a calmare il ragazzo.
"Jake non abbiamo scelta. Anche se quei ragazzi non li conosciamo dobbiamo concedergli il beneficio del dubbio. Tu che ne pensi Iris?"
-Credo che possiamo fidarci. Cosa dobbiamo fare?- chiese Iris, osservando la castana.
-Dobbiamo distrarre Arceus così potremmo dare a Groudon e Kyogre le pietre che permetteranno loro di archeoevolversi.- spiegò Sapphire, per poi osservare Rayquaza, molto affaticato a causa della lotta. -Ma non credo che lui riesca a farcela.-
-Ed allora saremo noi a distrarlo!-
A parlare era stato Emerald che aveva appena raggiunto il gruppo insieme a Lyris e Syril.
-E come?- chiese Iris poco convinta.
Il ragazzino biondo allora prese il suo flauto ed iniziò a suonarlo abilmente. Due potenti ruggiti attirarono l'attenzione di tutti e subito dopo furono raggiunti da Latios e Latias.
Emerald tirò su la manica della sua camicia, mostrando un bracciale bianco con una pietra multicolore che appena il ragazzo sfiorò emise una forte luce, così come la cavigliera di Latios.
Le ali sul suo dorso si spostarono sul petto ed ora erano rivolte verso il basso; le zampe anteriori divennero più grandi e su di esse spuntarono un altro paio di ali; il pelo sulle zampe, su una parte del muso e sulla parte posteriore del suo corpo da blu divenne viola.
-Latios distrai Arceus e tu Latias aiutalo.-
I due pokémon eoni annuirono e volarono velocemente verso Arceus colpendolo contemporaneamente con Foschisfera.
Nel frattempo Ruby corse a perdifiato verso Groudon, stando però attento a non farsi vedere dal pokémon primevo e da Giovanni.
Sapphire invece si avvicinò alla riva del mare e mandò in campo il suo Relicanth per poi usare Sub, così da non essere individuabili dall'alto. Dopo un paio di minuti, la castana raggiunse Kyogre che, riconoscendola, si avvicinò a lei.
Appena fu abbastanza vicina al pokémon oceano, Sapphire prese la sfera blu e l'appoggiò alla sua fronte. Non appena la sfera venne in contatto con Kyogre, questa fu assorbita dal pokémon che mutò il suo aspetto: le sue pinne divennero più lunghe, le linee sul suo corpo divennero blu ed iniziarono ad emettere una luce gialla e sulle pinne anteriori apparvero dei simboli simili ad un'alfa.
Mentre tutto questo accedeva Sapphire, così come Paul e Jake, osservò meravigliata l'archeorisveglio del pokémon oceano.
Quando Ruby entrò nel campo visivo di Groudon, questo poggiò una zampa davanti al ragazzo, permettendogli così di salirci sopra. Non appena il pokémon fermò la sua zampa, Ruby prese la sfera rossa e la poggiò sul petto di Groudon, il quale divenne  un tutt'uno con la sfera.
Le linee sul suo corpo iniziarono ad emettere una luce intensa, simile a quella del magma incandescente, come anche i suoi occhi; la sua coda divenne molto più lunga e sulle sue zampe anteriori vi erano due semicerchi separati dalle altre linee che avevano una forma simile a quella dell'omega.
-Fantastico.- sussurrò Lucinda sfiorando i simboli sul suo braccio.
Appena l'archeorisveglio fu completo, Groudon fece scendere Ruby in una zona sicura per poi osservare Arceus e ruggire, pronto per ingaggiare nuovamente una lotta con lui.
Vedendo Rayquaza conciato male, Lyris gli porse una Radicenergia che mangiò malvolentieri per poi dargli un meteorite. Dopo aver annusato la roccia, il drago la mangiò in un sol boccone e le linee sul suo corpo si illuminarono flebilmente.
-Perché gli hai fatto mangiare un meteorite?- chiese Iris confusa.
-Rayquaza ha sempre difeso Hoenn...no, il mondo da varie catastrofi, come il risveglio di Groudon e Kyogre e la pioggia di meteoriti. Volando spesso nella stratosfera ha iniziato a divorare i meteoriti da cui trae energia. Nei tempi antichi Rayquaza riusciva ad evolvere ulteriormente sfruttando proprio l'energia che proveniva dai meteoriti e dalle preghiere di noi umani.- spiegò la donna mentre guardava il drago rimettersi in piedi.
-Quindi abbiamo cercato un meteorite da fargli mangiare per fargli recuperare le energie.- disse Emerald.
Lyris si inginocchiò d'innanzi a Rayquaza, congiunse le mani e vi poggiò la fronte, iniziando a pregare. I due ragazzi si guardarono per qualche secondo negli occhi per poi seguire l'esempio della donna.
-Ti scongiuro Rayquaza proteggici dalla catastrofe che incombe su di noi. Ascendi drago del cielo!- sussurrò Lyris, stringendo maggiormente le mani.
-Ti prego Rayquaza aiutaci.- lo pregarono Emerald e Iris.
Grazie alle loro preghiere il corpo di Rayquaza si illuminò ed iniziò a crescere. In alcuni punti la pancia del drago la pelle era più sottile e nera su cui vi erano quattro pietre giallo-arancioni, due per ogni lato. Ai lati della mascella crebbero due corna che ricordavano vagamente la lettera delta e sulle estremità vi era un nastro arancione con otto anelli. Ai lati degli occhi vi era una striatura nera con delle spine, le corna superiori divennero più lunghe con i bordi superiori arancioni e alla punta partiva una sorta di nastro sconosciuto arancione, simile a quello presente sulle corna inferiori.
-Evvai! Siamo riusciti a farlo megaevolvere.- esultò Emerald abbracciando Syril.
A causa dell'archeorisveglio di Groudon e Kyogre il tempo mutò nuovamente: sulla costa la luce solare era forte ed intensa, mentre una pioggia torrenziale colpiva il mare. Oltre a questo uno strano vento soffiava sul campo di battaglia che sembrava proteggere Rayquaza.
-Cos'è questo vento?- chiese Ruby appena riaggiunse Emerald, coprendosi gli occhi per proteggerli dal sole e dal vento.
-Il popolo delle meteore lo chiamavano "Flusso Delta" perché appare soltanto quando Rayquaza megaevolve e protegge i pokémon volanti dalle loro debolezze.- disse Lyris.
-Latios! Latias!- urlò il biondino correndo verso i due pokémon eoni, ora stremati al suolo.
-È strano.- esclamò Silver, raggiungendo il campo di battaglia insieme agli altri.
-Cosa?- chiese Sapphire curiosa.
-Che Arceus ubbidisca ciecamente agli ordini di... quell'uomo. Non credo che una divinità obbedisca ciecamente agli ordini.- disse Silver osservando suo padre.
-Lo penso anch'io.- esclamò Yuki mentre James la sorreggeva.

 
****

Ai tre ragazzi al tempio sembrava passato un secolo da quando Charlie, Wendy e Drew erano stati inghiottiti dall'oscurità e non era successo ancora nulla.
Un brivido percorse la schiena di Gary che, dopo essere rimasto a lungo in silenzio, veniva assalito dalla paura.
-Cosa succederebbe se non superassero le loro prove?- chiese, osservando prima il gran sacerdote e poi Tobias.
Il ragazzo distolse subito lo sguardo ed incominciò a fissare il vuoto, mentre il gran sacerdote fissò con attenzione il centro del tempio.
-Se i guardiani dei laghi hanno scelto loro c'è una ragione.- disse l'anziano.
-Non era questa la mia domanda.- urlò il castano, avvicinandosi al ragazzo. -Cosa accadrebbe?-
Tobias alzò lo sguardo verso di lui e provò a parlare, ma dalla sua bocca non uscì nessun suono, così si morse un labbro.
-Sono sicuro che riusciranno a farcela e questo è l'importante.-
-La smettete di cambiare argomento! Rispondete.-
Questa volta fu Kenny a parlare, irritato dalla mancanza di informazioni. Se non volevano rispondere probabilmente sarebbe successo qualcosa di grave.
Mentre aspettavano una risposta, le tre pietre rosse sulle piattaforme si illuminarono ed il triangolo incominciò a ruotare finché il disegno non divenne identico a quello presente nella base del Team Rocket, eccetto per le pietre presenti su ogni piattaforma.
Le tre pietre rosse emettevano una luce calda ed intensa, mentre il diamante, la perla e l'opale non erano più opache come prima.
Al centro del disegno un'ombra nera apparve e prese forma, mostrando il suo vero aspetto. All'improvviso gli occhi color ghiaccio del pokémon si illuminarono e tre squarci si aprirono nell'aria.
"Questi sono le porte per accedere alle dimensioni dei tre draghi leggendari. Siete pronti ad incontrarli?" chiese il pokémon neropesto.
Lo sguardo di Kenny fu subito attratto da un portale con un'aura rosa, così, incuriosito, si avvicinò per osservare meglio il suo interno. Nonostante fosse un ambiente ricco d'acqua, questa era ferma, statica, segno che in quella dimensione il tempo non scorreva.
Per qualche secondo rimase paralizzato ad osservare timoroso quello squarcio, ma poi si ricordò che Lucinda e gli altri stavano tenendo a bada Arceus, in attesa del loro arrivo, così fece un paio di passi indietro per prendere la rincorsa e tuffarsi nel portale senza alcuna esitazione.
-Credo che dovremmo seguire il suo esempio.- esclamò il corvino, per poi avvicinarsi ad uno dei due portali rimanenti.
All'interno dello squarcio vi era un ambiente pieno di orologi, meridiane e clessidre tutti sincronizzati tra loro e, da quanto poté osservare, il tempo scorreva più velocemente rispetto al normale.
Dopo aver osservato quell'ambiente, Ash chiuse gli occhi e saltò nel portale.
Nel frattempo anche Gary si era avvicinato ad uno squarcio con l'aura dorata dove l'ambiente appariva completamente distorta. Nonostante fosse un po' spaventato da quello che poteva esserci dall'altra parte del portale, prese un profondo respiro per poi entrarci.

 
****

Appena riaprì gli occhi, Ash dovette richiuderli a causa di una forte luce verde che lo aveva investito, mentre un dolce canto gli riempiva le orecchie.
Quando la luce gli permise di aprirli, il corvino rimase paralizzato nel ritrovarsi di fronte a Celebi affiancato da una figura a lui familiare.
-C-cosa?-

 
****





Finalmente riesco a pubblicare questo capitolo! Ammetto che più della metà l'avevo scritto nella prima settimana di gennaio, ma dopo non ho avuto un attimo di tempo e sono riuscita a pubblicarlo ora solo grazie alla "pausa" prima degli esami, quindi è probabile che non riuscirò ad aggiornarlo presto per colpa degli esami.
La voglia di far baciare Ruby e Sapphire era molto forte, ma dato che non sarebbe stato opportuno mi sono divertita a mettere in imbarazzo la povera Sapphire.
Ormai maltrattare quel povero dottor Smith è diventata la mia passione perché, ammettiamolo, tutti hanno sognato di prendere a sberle un dottore almeno una volta nella vita.
Da quanto tempo non finivo un capitolo con una bella domanda in sospeso? Non lo so, quindi ho concluso così anche questo capitolo. Forse qualcuno di voi ha capito chi ha incontrato, ma pazienza.
Va beh, basta sproloqui e passo ai ringraziamenti :)
Ringrazio ReddoDoragon per aver recesito la storia.
Ringrazio anche tutti coloro che leggono la mia storia.

Un abbraccio :)
   
 
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