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Autore: YoongiYah    10/02/2015    4 recensioni
"Bene. Perfetto. Il padre omofobo gli aveva trovato un tutor per fargli passare l'anno e Yoongi stava fantasticando su di lui. Recuperare quelle materie sarebbe stata una passeggiata. Certo. Fantastico"
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YoonSeok
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco la seconda parte, come promesso.
Mi dispiace che sia decisamente più corta dell'altra ma questa mi sembrava l'unica divisione sensata possibile.

 

 

 

 

 

 

 

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Da: Hoseok

Mi manchi

 

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Yoongi, dopo sei giorni, era finalmente riuscito ad alzarsi dal letto. Non era più triste come prima. Era incazzato. Molto incazzato.

Incazzato con Hoseok che lo aveva solo preso per il culo, ignorando l'avvertimento che gli aveva dato, ed incazzato con se stesso, che non  riusciva a smettere di sentirne la mancanza.

'Ti manco brutto stronzo? Spero che tu stia male almeno la metà di quanto sto male io'

Non poteva fare a meno di leggere in continuazione i messaggi che gli aveva mandato e non poteva fare a meno di sussultare ogni volta che il suo telefono iniziava a squillare. Moriva dalla voglia di rispondere, sentire per un attimo la sua voce, magari verificare che stesse veramente male anche lui, e poi riattaccare. Si sentiva uno stupido, ma in fondo lo sapeva che non poteva essere altrimenti. Lui era innamorato di Hoseok e lo sapeva, come sapeva perfettamente che non poteva smettere di esserne innamorato così, dopo solo sei giorni.

 

Il telefono incominciò a squillare e, appunto, saltò praticamente giù dal letto dove era seduto, pronto a fare quello che faceva sempre, ovvero fissare il nome di Hoseok scritto sullo schermo col cuore in gola e aspettare che comparisse la solita notifica della chiamata persa, ma, quando vide che a chiamarlo era Jimin, cercò di calmarsi per poi rispondere.

"Ciao Jimin"

"C-ciao Yoongi. C-come stai?"

Balbettava, era nervoso. Strano.

"Io sto meglio, ma che ti prende?"

"S-senti, non ti arrabbiare con me. T-ti prego"

"Jimin si può sapere che cazzo hai fatto?"

Ma Jimin non gli rispose. Dall'altra parte sentì solo una serie di rumori e lui sul serio non ci stava capendo nulla.

Poi un'altra voce riprese la chiamata.

"Ehi Yoongi-yah"

Hoseok. Il cuore di Yoongi incominciò a battere ad una velocità tale che pensava gli sarebbe venuto un infarto. Il suo unico istinto fu quello di chiuderla lì ma il più grande gli lesse nel pensiero.

"Ti prego Yoongi non riattaccare! Ti prego! Ho praticamente pedinato e minacciato il tuo migliore amico fuori da scuola, davanti ai tuoi compagni e insegnanti. Penso che la cosa potrebbe anche essere illegale. E l'ho fatto solo per riuscire a parlarti per telefono. Ti prego, ti chiedo solo di ascoltarmi"

A Yoongi venne da sorridere ma cercò di trattenersi e di non tradirsi. Non poteva cascarci, non ancora.

"Complimenti, sei geniale. Hoseok non ti sopporto più, lasciami in pace. Te lo sto chiedendo per favore"

"Non m'importa, puoi anche odiarmi ma io devo spiegarti. Non volevo dire quello che ho detto quel giorno. Ti prego, lasciami la possibilità di parlane"

Yoongi non ce la faceva. Doveva chiudere o si sarebbe arreso. E non voleva.

"No Hoseok, io ero stato chiaro e tu hai fatto di testa tua. Hai perso tutte le tue occasioni"

"Dio Yoongi-yah, non ti sto chiedendo una seconda occasione per stare con te. Ti sto solo chiedendo una possibilità per chiarire, ti sto pregando. Dopo potrai anche mandarmi di nuovo a fare in culo e farmi sparire per sempre dalla tua vita ma ci sono delle cose che devi sapere prima"

Il più giovane sospirò, sconfitto "Ok, ok! Dimmi quello che mi devi dire e poi fammi chiudere questo maledetto telefono"

"Non posso dirtelo così. Voglio spiegarmi guardandoti negli occhi Yoongi-yah. Ti prego, dì ai tuoi che stai meglio e io arriverò in un attimo. Poi mi puoi buttare fuori a calci"

E Yoongi non ce la fece più.

"Sei uno stronzo"

"Lo so Yoongi-yah"

"Vieni qui adesso, sono da solo"

"Arrivo subito"

Yoongi riattaccò senza salutarlo e si maledì più volte.

 

 

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Hoseok arrivò subito veramente. Rischiò l'auto e la vita in più occasioni per quel breve tragitto, ma non gli importava. Tutto quello a cui riusciva a pensare era che stava per vedere Yoongi-yah, che gli aveva dato un'occasione per spiegarsi e che poteva rimediare. Forse. Ma questa volta voleva sul serio lottare con le unghie e con i denti, voleva riprenderselo. Doveva riprenderselo.

Aspettando che gli aprisse la porta di casa, si rese conto di essere agitato. Come mai in vita sua.

Yoongi finalmente gli aprì e lui rimase senza fiato. Aveva un aspetto trasandato, indossava quelli che sicuramente erano i pantaloni di un pigiama, i suoi capelli erano tutti arruffati e i suoi occhi molto rossi. Sembrava fosse stato male sul serio.

Non gli era mai sembrato così bello.

"Smettila di stare lì impalato a fissarmi come un idiota, coglione"

E detto questo si girò, andandosi a sedere sul divano. Hoseok si risvegliò, entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle e poi prese posto accanto all'altro. Che si allontanò.

Lui si sentì morire e l'altro probabilmente se ne accorse.

"Senti, se sei venuto qui per fare la figura del cucciolo abbandonato non hai capito un cazzo. Non me ne frega niente. Puoi anche andartene"

Cercò allora di guardarlo negli occhi e di farsi coraggio. Si era preparato un discorso e doveva farglielo adesso.

Niente. Non gli veniva in mente niente.

"Yoongi io... Mi dispiace"

L'altro lo guardò con quello sguardo che lo faceva sentire un idiota ma lo era e lo sapeva, se lo meritava.

"Ti dispiace? Mi hai assillato, mi hai tormentato e mi hai pregato e adesso che sei qui tutto quello che riesci a dire è un merdosissimo mi dispiace?"

"No! No! Devo solo calmarmi. Sono agitato. Tu mi agiti"

"Certo, dai la colpa a me adesso"

"Senti, se mi hai fatto venire qui significa che almeno un pochino quello che devo dirti ti interessa. Quindi stai zitto e cerca di farmi fare mente locale!"

E Yoongi finalmente si zittì. Hoseok ne fu contento anche perché quella era la dimostrazione del fatto che era vero, quello che aveva da dirgli gli interessava.

Ma Dio, se era difficile! 'Non potevo innamorarmi di qualcuno meno testardo e permaloso?!'

E realizzò. Sapeva esattamente cosa gli doveva dire, senza avere discorsi pronti e strappalacrime.

"Yoongi-yah io ti giuro che quello che volevo dire quel giorno non ha niente a che fare con le mie intenzioni con te. E ti assicuro che le mie intenzioni sono molto serie, probabilmente come non lo sono mai state prima d'ora. Io voglio stare con te e non importa se Namjoon ha ragione pensando che sei troppo giovane e che per questo un giorno cambierai idea perché la tua vita prenderà un'altra direzione. Non m'importa di nient'altro al momento. Io voglio stare con te adesso e non voglio pensare al futuro"

Yoongi, però, non sembrava molto soddisfatto "E' proprio questo il fottuto problema. Io penso solo al futuro Hoseok. L'ho sempre fatto e da quando ci siamo conosciuti nel mio futuro ci sei anche tu. Le mie idee sono molto chiare. E lo so di avere tanti difetti, lo so da solo, ma l'unica cosa che non puoi dirmi è che non sono serio. Proprio non puoi. Io ho dei progetti e non so ancora come cazzo farò a realizzarli ma so con certezza che lo troverò o che per lo meno ci proverò. E io in questi progetti ti ci avevo incluso, te l'ho detto. E tu invece mi stai dicendo che mi consideri solo un bambino che sta giocando col suo nuovo pupazzo preferito e che presto se ne stancherà e che a te va bene così. Io non ho bisogno di questo"

"E adesso lo so. Yoongi mi dispiace di averti dato l'idea sbagliata. Ma ti prometto che adesso, se tu me lo permetterai, farò in modo di starti accanto e di aiutarti a realizzare i tuoi progetti perché io ci voglio essere. Io mi sono innamorato di te e voglio far parte del tuo futuro e voglio che tu ci sia nel mio. Non ci saranno più dubbi o pareri di amici che mi faranno cambiare idea"

Yoongi lo stava guardando a bocca aperta e Hoseok capì di essere veramente sulla buona strada. Ma forse c'era ancora qualcosa da fare e l'atro glie ne diede la conferma.

"Come faccio a crederti adesso?"

"Te lo dimostrerò, farò tutto quello che vuoi"

"Troppo facile. Fare quello che io voglio che tu faccia non mi dimostra niente. Forse solo che sei un coglione sul serio"

In quel momento gli venne la migliore idea che potesse avere. Sapeva esattamente cosa fare e poteva anche così dimostrargli di prenderlo sul serio e di credere in lui come persona e nelle sue decisioni; soprattutto, poteva dimostrargli che pensava veramente quello che gli aveva detto: ci sarebbe stato e lo avrebbe aiutato e sostenuto. Voleva essere quello di cui lui aveva bisogno.

"So cosa fare. Mi devi solo dare un paio di giorni, forse me ne basta uno. Puoi uscire di casa?"

"Cosa ti sei messo in testa adesso?"

"Sorpresa. Rispondi alla domanda"

"Non lo so, forse. Jimin mi ha detto che ho preso quasi il massimo al compito d chimica e il vecchio era abbastanza soddisfatto"

"Sono orgoglioso di te Yoongi-yah. Sapevo che sarebbe andato bene ma sono comunque molto orgoglioso"

E Yoongi si sciolse. Mai nessuno nella vita gli aveva detto una cosa del genere.

"Ok, due giorni al massimo. E' la tua ultima occasione, poi devi sparire dalla mia vita"

"Non chiedo altro"

Yoongi lo guardò e finalmente sorrise. Era un sorriso minuscolo, ma era comunque un passo avanti.

"Hai veramente pedinato e minacciato Jimin davanti a tutti?"

Hoseok rise "Oh sì. Credo di averlo spaventato, povero ragazzo. Sono sicuro che mi abbiano preso tutti per un pazzo. O per un molestatore"

E Yoongi rise. Una risata breve, ma fu come ascoltare la melodia più bella del mondo per Hoseok.

 

"Va via adesso. Devo studiare"

"Hai bisogno di una mano?"

"No Hoseok. Non ho intenzione di mettermi a studiare sul serio. Era solo un modo carino per non farti capire che ho bisogno di rimanere da solo per piangere"

Hoseok ci rimase male "Non ho intenzione di andare via sapendo che tu sei qui da solo a piangere"

"Hoseok, non lo faccio perché sono triste. Ne sento solo il bisogno. Per favore"

E il più grande si arrese "Promettimi solo che mi risponderai. Io prometto che non ti tormenterò più ma tu promettimi che se ti mando un messaggio o se ti chiamo  tu mi risponderai"

"Sì. Sì, va bene. Te lo prometto"

Hoseok si alzò dal divano ma prima di allontanarsi si abbassò di fronte all'altro, gli prese con delicatezza il mento tra l'indice e il pollice e gli diede un piccolo, dolce bacio sulle labbra "Ero serio prima. Sono innamorato di te"

Yoongi non gli rispose. Lo guardò uscire e appena fu certo che l'altro non poteva sentirlo iniziò a piangere.

Ma per la prima volta dopo sei giorni stava bene.

 

 

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Arrivato a casa Hoseok si diresse subito verso il divano, dove era seduto Namjoon. Si piazzò davanti all'amico e gli parlò, per la prima volta da quando si conoscevano, con rabbia.

"Ok brutto stronzo, ascoltami bene! Per colpa tua ho quasi rovinato la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita e adesso mi devi aiutare a rimediare. Ti chiederò un favore e tu farai in modo che la cosa sia possibile e non accetto una risposta che non sia un sì. Non devi fare nessuna cazzata. Considera che con questo chiuderemo anche il debito che hai con me da quando ti ho beccato mentre guardavi il porno sulle lesbiche e ti avevo promesso che non avrei detto niente a Jin, quindi è una cosa grossa! E non parlarmi fino a quando non ti dirò io di farlo. Vanno bene i termini che ho usato, questa volta?"

E con questo se ne andò in camera sua, sbattendo la porta e lasciandosi un Namjoon esterrefatto alla spalle.

"Sul serio Nam? Porno sulle lesbiche? Aiuta il tuo amico. Ha ragione, sei uno stronzo"

E detto questo si chiuse in camera anche Jin.

Namjoon era confuso, ma era sicuro di non essere messo molto bene "Fantastico, amo la mia vita"  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccola precisazione. E' una cosa a cui tengo e non so se si capisce quindi voglio specificarla io stessa.

Come avrete capito, Jin in questa storia è il vecchio saggio. Lui sa dare ottimi consigli e ha sempre ragione. Tra i personaggi è quello più grande, quello con più esperienza e Hoseok in lui ha trovato la persona perfetta per confidarsi e farsi dare dei consigli, in più occasioni. Dunque, nel dialogo tra Jin e Hoseok, il primo gli dice una cosa tipo "Nella vita non puoi avere nessuna certezza, puoi solo lottare con le unghie e con i denti per far in modo che le cose vadano come tu vuoi". 

Yoongi, in questa parte del capitolo, dice ad Hoseok una cosa molto simile, riferita però a se stesso: "Io ho dei progetti e non so ancora come cazzo farò a realizzarli ma so con certezza che lo troverò o che per lo meno ci proverò". 

Ok, tutto questo per dire che Yoongi è giovane, sì, ma è anche un ragazzo molto determinato. Il sapere esattamente quello che vuole lo ha portato ad un livello di maturazione tale da poter ragionare come un ragazzo di quasi otto anni più grande di lui.

E Hoseok non ci aveva capito niente! O meglio, l'aveva capito ma aveva talmente tanta paura e talmente tanti dubbi da lasciarsi condizionare.

 Ok, perdonate il piccolo delirio.

 

 

 

 

 

   
 
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