Ed ecco la
seconda parte, come promesso.
Mi dispiace che sia decisamente più corta dell'altra ma
questa mi sembrava l'unica divisione sensata possibile.
Da: Hoseok
Mi manchi
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Yoongi,
dopo sei giorni, era finalmente riuscito ad alzarsi dal letto. Non era
più
triste come prima. Era incazzato. Molto incazzato.
Incazzato
con Hoseok che lo aveva solo preso per il culo, ignorando
l'avvertimento che
gli aveva dato, ed incazzato con se stesso, che
non riusciva a
smettere di sentirne la mancanza.
'Ti
manco brutto stronzo? Spero che tu stia male almeno la metà
di quanto sto male
io'
Non
poteva fare a meno di leggere in continuazione i messaggi che gli aveva
mandato
e non poteva fare a meno di sussultare ogni volta che il suo telefono
iniziava
a squillare. Moriva dalla voglia di rispondere, sentire per un attimo
la sua
voce, magari verificare che stesse veramente male anche lui, e poi
riattaccare.
Si sentiva uno stupido, ma in fondo lo sapeva che non poteva essere
altrimenti.
Lui era innamorato di Hoseok e lo sapeva, come sapeva perfettamente che
non
poteva smettere di esserne innamorato così, dopo solo sei
giorni.
Il
telefono incominciò a squillare e, appunto, saltò
praticamente giù dal letto
dove era seduto, pronto a fare quello che faceva sempre, ovvero fissare
il nome
di Hoseok scritto sullo schermo col cuore in gola e aspettare che
comparisse la
solita notifica della chiamata persa, ma, quando vide che a chiamarlo
era
Jimin, cercò di calmarsi per poi rispondere.
"Ciao
Jimin"
"C-ciao
Yoongi. C-come stai?"
Balbettava,
era nervoso. Strano.
"Io
sto meglio, ma che ti prende?"
"S-senti, non ti
arrabbiare con me. T-ti
prego"
"Jimin
si può sapere che cazzo hai fatto?"
Ma
Jimin non gli rispose. Dall'altra parte sentì solo una serie
di rumori e lui
sul serio non ci stava capendo nulla.
Poi
un'altra voce riprese la chiamata.
"Ehi
Yoongi-yah"
Hoseok.
Il cuore di Yoongi incominciò a battere ad una
velocità tale che pensava gli
sarebbe venuto un infarto. Il suo unico istinto fu quello di chiuderla
lì ma il
più grande gli lesse nel pensiero.
"Ti
prego Yoongi non riattaccare! Ti prego! Ho praticamente pedinato e
minacciato
il tuo migliore amico fuori da scuola, davanti ai tuoi compagni e
insegnanti.
Penso che la cosa potrebbe anche essere illegale. E l'ho fatto solo per
riuscire a parlarti per telefono. Ti prego, ti chiedo solo di ascoltarmi"
A
Yoongi venne da sorridere ma cercò di trattenersi e di non
tradirsi. Non poteva
cascarci, non ancora.
"Complimenti,
sei geniale. Hoseok non ti sopporto più, lasciami in pace.
Te lo sto chiedendo
per favore"
"Non
m'importa, puoi anche odiarmi ma io devo spiegarti. Non volevo dire
quello che
ho detto quel giorno. Ti prego, lasciami la possibilità di
parlane"
Yoongi
non ce la faceva. Doveva chiudere o si sarebbe arreso. E non voleva.
"No
Hoseok, io ero stato chiaro e tu hai fatto di testa tua. Hai perso
tutte le tue
occasioni"
"Dio
Yoongi-yah, non ti sto chiedendo una seconda occasione per stare con
te. Ti sto
solo chiedendo una possibilità per chiarire, ti
sto pregando. Dopo
potrai anche mandarmi di nuovo a fare in culo e farmi sparire per
sempre dalla
tua vita ma ci sono delle cose che devi sapere prima"
Il
più giovane sospirò, sconfitto "Ok, ok! Dimmi
quello che mi devi dire e
poi fammi chiudere questo maledetto telefono"
"Non posso
dirtelo così. Voglio spiegarmi guardandoti negli occhi
Yoongi-yah. Ti prego, dì
ai tuoi che stai meglio e io arriverò in un attimo. Poi mi
puoi buttare fuori a
calci"
E
Yoongi non ce la fece più.
"Sei
uno stronzo"
"Lo
so Yoongi-yah"
"Vieni
qui adesso, sono da solo"
"Arrivo
subito"
Yoongi
riattaccò senza salutarlo e si maledì
più volte.
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Hoseok
arrivò subito veramente. Rischiò l'auto e la vita
in più occasioni per quel
breve tragitto, ma non gli importava. Tutto quello a cui riusciva a
pensare era
che stava per vedere Yoongi-yah, che gli aveva dato un'occasione per
spiegarsi
e che poteva rimediare. Forse. Ma questa volta voleva sul serio lottare
con le
unghie e con i denti, voleva riprenderselo. Doveva riprenderselo.
Aspettando
che gli aprisse la porta di casa, si rese conto di essere agitato. Come
mai in
vita sua.
Yoongi
finalmente gli aprì e lui rimase senza fiato. Aveva un
aspetto trasandato,
indossava quelli che sicuramente erano i pantaloni di un pigiama, i
suoi
capelli erano tutti arruffati e i suoi occhi molto rossi. Sembrava
fosse stato
male sul serio.
Non
gli era mai sembrato così bello.
"Smettila
di stare lì impalato a fissarmi come un idiota, coglione"
E
detto questo si girò, andandosi a sedere sul divano. Hoseok
si risvegliò, entrò
in casa e si chiuse la porta alle spalle e poi prese posto accanto
all'altro.
Che si allontanò.
Lui
si sentì morire e l'altro probabilmente se ne accorse.
"Senti,
se sei venuto qui per fare la figura del cucciolo abbandonato non hai
capito un
cazzo. Non me ne frega niente. Puoi anche andartene"
Cercò
allora di guardarlo negli occhi e di farsi coraggio. Si era preparato
un
discorso e doveva farglielo adesso.
Niente. Non gli
veniva in mente niente.
"Yoongi
io... Mi dispiace"
L'altro
lo guardò con quello sguardo che lo faceva sentire un idiota
ma lo era e lo
sapeva, se lo meritava.
"Ti
dispiace? Mi hai assillato, mi hai tormentato e mi hai pregato e adesso
che sei
qui tutto quello che riesci a dire è un merdosissimo mi
dispiace?"
"No!
No! Devo solo calmarmi. Sono agitato. Tu mi agiti"
"Certo,
dai la colpa a me adesso"
"Senti,
se mi hai fatto venire qui significa che almeno un pochino quello che
devo
dirti ti interessa. Quindi stai zitto e cerca di farmi fare mente
locale!"
E
Yoongi finalmente si zittì. Hoseok ne fu contento anche
perché quella era la
dimostrazione del fatto che era vero, quello che aveva da dirgli gli
interessava.
Ma
Dio, se era difficile! 'Non potevo innamorarmi di
qualcuno meno
testardo e permaloso?!'
E
realizzò. Sapeva esattamente cosa gli doveva dire, senza
avere discorsi pronti
e strappalacrime.
"Yoongi-yah
io ti giuro che quello che volevo dire quel giorno non ha niente a che
fare con
le mie intenzioni con te. E ti assicuro che le mie intenzioni sono
molto serie,
probabilmente come non lo sono mai state prima d'ora. Io voglio stare
con te e
non importa se Namjoon ha ragione pensando che sei troppo giovane e che
per
questo un giorno cambierai idea perché la tua vita
prenderà un'altra direzione.
Non m'importa di nient'altro al momento. Io voglio stare con te adesso
e non
voglio pensare al futuro"
Yoongi,
però, non sembrava molto soddisfatto "E' proprio questo il
fottuto
problema. Io penso solo al futuro Hoseok. L'ho sempre fatto e da quando
ci
siamo conosciuti nel mio futuro ci sei anche tu. Le mie idee sono molto
chiare.
E lo so di avere tanti difetti, lo so da solo, ma l'unica cosa che non
puoi
dirmi è che non sono serio. Proprio non puoi. Io ho dei
progetti e non so
ancora come cazzo farò a realizzarli ma so con certezza che
lo troverò o che
per lo meno ci proverò. E io in questi progetti ti ci avevo
incluso, te l'ho
detto. E tu invece mi stai dicendo che mi consideri solo un bambino che
sta
giocando col suo nuovo pupazzo preferito e che presto se ne
stancherà e che a
te va bene così. Io non ho bisogno di questo"
"E
adesso lo so. Yoongi mi dispiace di averti dato l'idea sbagliata. Ma ti
prometto che adesso, se tu me lo permetterai, farò in modo
di starti accanto e
di aiutarti a realizzare i tuoi progetti perché io ci voglio
essere. Io mi sono
innamorato di te e voglio far parte del tuo futuro e voglio che tu ci
sia nel
mio. Non ci saranno più dubbi o pareri di amici che mi
faranno cambiare
idea"
Yoongi
lo stava guardando a bocca aperta e Hoseok capì di essere
veramente sulla buona
strada. Ma forse c'era ancora qualcosa da fare e l'atro glie ne diede
la conferma.
"Come
faccio a crederti adesso?"
"Te
lo dimostrerò, farò tutto quello che vuoi"
"Troppo
facile. Fare quello che io voglio che tu faccia non mi dimostra niente.
Forse
solo che sei un coglione sul serio"
In
quel momento gli venne la migliore idea che potesse avere. Sapeva
esattamente
cosa fare e poteva anche così dimostrargli di prenderlo sul
serio e di credere
in lui come persona e nelle sue decisioni; soprattutto, poteva
dimostrargli che
pensava veramente quello che gli aveva detto: ci sarebbe stato e lo
avrebbe
aiutato e sostenuto. Voleva essere quello di cui lui aveva bisogno.
"So
cosa fare. Mi devi solo dare un paio di giorni, forse me ne basta uno.
Puoi
uscire di casa?"
"Cosa
ti sei messo in testa adesso?"
"Sorpresa.
Rispondi alla domanda"
"Non
lo so, forse. Jimin mi ha detto che ho preso quasi il massimo al
compito d
chimica e il vecchio era abbastanza soddisfatto"
"Sono
orgoglioso di te Yoongi-yah. Sapevo che sarebbe andato bene ma sono
comunque
molto orgoglioso"
E
Yoongi si sciolse. Mai nessuno nella vita gli aveva detto una cosa del
genere.
"Ok,
due giorni al massimo. E' la tua ultima occasione, poi devi sparire
dalla mia
vita"
"Non
chiedo altro"
Yoongi
lo guardò e finalmente sorrise. Era un sorriso minuscolo, ma
era comunque un
passo avanti.
"Hai
veramente pedinato e minacciato Jimin davanti a tutti?"
Hoseok
rise "Oh sì. Credo di averlo spaventato, povero ragazzo.
Sono sicuro che
mi abbiano preso tutti per un pazzo. O per un molestatore"
E
Yoongi rise. Una risata breve, ma fu come ascoltare la melodia
più bella del
mondo per Hoseok.
"Va
via adesso. Devo studiare"
"Hai
bisogno di una mano?"
"No
Hoseok. Non ho intenzione di mettermi a studiare sul serio. Era solo un
modo
carino per non farti capire che ho bisogno di rimanere da solo per
piangere"
Hoseok
ci rimase male "Non ho intenzione di andare via sapendo che tu sei qui
da
solo a piangere"
"Hoseok,
non lo faccio perché sono triste. Ne sento solo il bisogno.
Per favore"
E
il più grande si arrese "Promettimi solo che mi risponderai.
Io prometto
che non ti tormenterò più ma tu promettimi che se
ti mando un messaggio o se ti
chiamo tu mi risponderai"
"Sì.
Sì, va bene. Te lo prometto"
Hoseok
si alzò dal divano ma prima di allontanarsi si
abbassò di fronte all'altro, gli
prese con delicatezza il mento tra l'indice e il pollice e gli diede un
piccolo, dolce bacio sulle labbra "Ero serio prima. Sono innamorato di
te"
Yoongi
non gli rispose. Lo guardò uscire e appena fu certo che
l'altro non poteva
sentirlo iniziò a piangere.
Ma
per la prima volta dopo sei giorni stava bene.
---
Arrivato
a casa Hoseok si diresse subito verso il divano, dove era seduto
Namjoon. Si
piazzò davanti all'amico e gli parlò, per la
prima volta da quando si
conoscevano, con rabbia.
"Ok
brutto stronzo, ascoltami bene! Per colpa tua ho quasi rovinato la cosa
più
bella che mi sia mai capitata nella vita e adesso mi devi aiutare a
rimediare.
Ti chiederò un favore e tu farai in modo che la cosa sia
possibile e non
accetto una risposta che non sia un sì. Non devi fare
nessuna cazzata.
Considera che con questo chiuderemo anche il debito che hai con me da
quando ti
ho beccato mentre guardavi il porno sulle lesbiche e ti avevo promesso
che non
avrei detto niente a Jin, quindi è una cosa grossa! E non
parlarmi fino a
quando non ti dirò io di farlo. Vanno bene i termini che ho
usato, questa
volta?"
E
con questo se ne andò in camera sua, sbattendo la porta e
lasciandosi un
Namjoon esterrefatto alla spalle.
"Sul
serio Nam? Porno sulle lesbiche? Aiuta il tuo amico. Ha ragione, sei
uno
stronzo"
E
detto questo si chiuse in camera anche Jin.
Namjoon
era confuso, ma era sicuro di non essere messo molto bene "Fantastico,
amo
la mia vita"
Piccola
precisazione. E'
una cosa a cui tengo e non so se si capisce quindi voglio specificarla
io
stessa.
Come
avrete capito, Jin
in questa storia è il vecchio saggio. Lui sa dare ottimi
consigli e ha sempre
ragione. Tra i personaggi è quello più grande,
quello con più esperienza e
Hoseok in lui ha trovato la persona perfetta per confidarsi e farsi
dare dei consigli,
in più occasioni. Dunque, nel dialogo tra Jin e Hoseok, il
primo gli dice una
cosa tipo "Nella vita non puoi avere nessuna certezza, puoi solo
lottare
con le unghie e con i denti per far in modo che le cose vadano come tu
vuoi".
Yoongi,
in questa parte
del capitolo, dice ad Hoseok una cosa molto simile, riferita
però a se stesso:
"Io ho dei progetti e non so ancora come cazzo farò a
realizzarli ma so
con certezza che lo troverò o che per lo meno ci
proverò".
Ok,
tutto questo per
dire che Yoongi è giovane, sì, ma è
anche un ragazzo molto determinato. Il
sapere esattamente quello che vuole lo ha portato ad un livello di
maturazione
tale da poter ragionare come un ragazzo di quasi otto anni
più grande di lui.
E
Hoseok non ci aveva
capito niente! O meglio, l'aveva capito ma aveva talmente tanta paura e
talmente tanti dubbi da lasciarsi condizionare.
Ok,
perdonate il
piccolo delirio.