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Autore: Kira98    10/02/2015    0 recensioni
-Ti piacciono le carote?
-Emm... come scusa?
-Tu rispondi!
Risi per un po', non aveva senso per me quella domanda!
-Si direi di si! risposi continuando a ridere.
-Allora è perfetto!- disse avvicinandosi a me.
E continuò a baciarmi. Non ne avevo mai abbastanza delle sue labbra.
(Questa è la mia prima FF e all'inizio può sembrare noiosa ma dal capitolo 7 comincia a essere più interessante e proseguendo la storia diventerà sempre più avvincente ve lo posso assicurare!)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ero lì davanti a lui, e tutto il resto non contava.
Le ragazze che avevo appena conosciuto, i ragazzi della band che sistemavano gli strumenti, tutte le persone che si trovavano intorno a noi; in realtà non c'erano.
Quando i suoi occhi incrociavano i miei, quando le sue labbra toccavano dolcemente le mie, non esisteva più nulla.
Eravamo solo io e lui.

Ma per quanto fosse bello quel sogno che stavo vivendo, dopo un po' bisogna tornare alla realtà; così mi voltai verso Carol e Camille, e mi ritrovai davanti due bocche spalancate verso di noi.
Le anticipai:
-Non urlate!- feci con tono basso.
Improvvisamente le loro bocche si chiusero, ma davanti a quella scena non sarebbero riuscite a restare in silenzio per molto.
-Ma... Voi... Tu...- disse Camille rivolgendosi a Louis, che si avvicinò a me abbracciandomi da dietro e sorridendo.
Sorrisi anche io.
Ogni volta che sentivo la sua pelle sulla mia provavo qualcosa che... non si riesce a spiegare.
-Tu non stai con Eleonor?- chiese Carol indicando Louis.
Lui stava per rispondere ma lo interruppi prima io;
-In realtà... è una storia lunga che forse un giorno vi racconterò- dissi stringendo le mani di Louis che erano appoggiate sul mio ventre.
Dopo pochi secondi che finii la frase riconobbi le voci dei ragazzi che discutevano per un panino mangiato da Niall, probabilmente.
-Non puoi sempre ingozzarti prima di un concerto Niall!- sentii la voce di Liam avvicinarsi.
"Chissà come reagiranno Carol e Camille..."
Io e Louis ci capimmo al volo. Sorridemmo; e poi lui mi scoccò un morbido bacio sulla guancia.
Lo amavo così tanto.

Le voci dei ragazzi si avvicinarono sempre di più, diventando man mano più chiare, fino a quando non li ritrovai accanto a me.
Si girarono tutti a guardarmi.
-Oh, ciao Emma!- sorrise Niall.
-Spero tu non abbia fame, perché QUESTO si è finito tutta la scorta- continuò Liam.
-Andiamo... Sei il solito esagerato- rispose Niall, prima di voltarsi verso Camille e Carol.
Rimasero un po' perplessi, quando Zayn mi chiese:
-Scusa ma... chi sono queste?-
Non feci in tempo ad aprire bocca che le ragazze tirarono un urlo acuto, saltando da tutte le parti.
I ragazzi si tirarono indietro quasi impauriti; tranne Louis che rimase lì dove si trovava. Accanto a me.
-Sono vostre fan! Le ho conosciute all'entrata e... bhe avevano pensato che le avrebbe fatto piacere conoscervi- intervenni per cercare di tranquillizzarli un po'.
-Bhe... direi che hai pensato anche troppo!- rispose Harry tappandosi le orecchie.
Mi girai verso le ragazze e non sembrava volessero farla finita; così urlai loro di smetterla.
Si zittirono IMMEDIATAMENTE.
-Oh, grazie- esultò Niall.
-Scusate, ma dovremmo andare a finirci di preparare... Louis(?)- riprese Liam.
-CAVOLO! Hai ragione!- Mi girai verso di lui.
-Scusa dobbiamo proprio andare -continuò- ma, ti prometto che finito il concerto staremo insieme-
-Non vedo l'ora- dissi lasciandogli un dolce bacio.
-Ehm, ehm, ehm- tossì Harry.
Ci staccammo.
-Ok, ok, ve lo lascio- mi arresi.
Risero tutti, tranne Carol e Camille che sembravano ancora scioccate.
-A dopo!- rispose Louis lasciandomi lentamente le mani.
Risposi con un sorriso.

Tornai di nuovo sulla terra guardando le ragazze.
Le osservai per un po'; quando finalmente Carol prese coraggio:
-Forse, dovresti raccontarci un po' di cose...-
Alzai le spalle;
-Non più di quello che avete visto- risposi.
-Forza ora, andiamo- e le portai dall'altra parte delle quinte dove avremmo dovuto vedere lo spettacolo.

Prima che cominciasse il concerto, non smisero nemmeno un secondo di farmi domande.
Mi chiesero come li avessi conosciuti, come fosse nata la storia con Louis, se fossero simpatici, le loro abitudini; qualsiasi cosa gli venisse in mente, dovevano chiedermela.
Non a tutto risposi completamente in modo sincero; non perché non mi fidassi di loro, ma perché pensavo che a Louis non avrebbe fatto piacere e, in quel momento, la sua fiducia era la cosa più importante.

Mancavano pochi minuti prima che entrassero sul palco, stavano suonando ancora i 5 Seconds Of Summer; ma avrei voluto augurare a Louis l'imbocca al lupo, così gli inviai un messaggio , sperando che l'avrebbe letto.
Rispose poco dopo:

FROM: Louis Tomlinson
Amore, sono felice che tu sia qui.
Non puoi immaginare quanto questo mi aiuti.
Ti amo.
Louis

Sorrisi, mi era mancato; ma nonostante questo bastava pochissimo perché io lo potessi sentire vicino a me.
Finalmente cominciò il concerto e, appena salirono sul palco cantando Midnight Memories, riuscì a vedere 80.000 persone emozionarsi.
Quelle ragazze cantavano a squarciagola con loro, quasi per farsi sentire.
Vidi ragazze piangere, urlare e commuoversi ad ogni canzone, ogni strofa.
Riuscì anche a vedere i ragazzi in modo diverso, forse.
Liam era, OVVIAMENTE, quello che dirigeva tutto, e che riusciva di più a coinvolgere il pubblico; Niall sembra il più amato, perché ogni volta che apriva bocca le fan sembravano (r)innamorarsi di lui;Zayn in realtà sembrava più assente, ma non sembravano farci troppo caso, era pur sempre Zayn Malik che stava cantando per loro.
Louis era... talmente bello, disinvolto e emozionato che qualsiasi cosa dicesse, il pubblico andava in delirio; e Harry sembrava il più "eccitato."
Non nel vero senso della parola ma... amava avere l'attenzione su di se, e faceva di tutto per ottenerla. Il modo in cui cantava o come coinvolgeva le fan, le faceva andare su di giri.
Forse per questo che tutte impazziscono per lui.
Sapeva conquistarsi l'attenzione del pubblico, perchè devo ammettere che era quasi tutta concentrata su di lui.

Il resto del concerto fu strabiliante e vedere i ragazzi commuoversi, durante Right Now, vedendo la scritta che le loro fan avevano fatto sugli anelli, mi fece realmente capire quanto amassero ciò che stavano facendo e, sopratutto, perché lo amassero così tanto.

Finito il concerto, i ragazzi dovevano sistemarsi e ci diressero di aspettarli fuori, sul retro.
Carol e Camille erano ancora agitatissime, ma quando realizzarono che li avrebbero rivisti, cercarono di "mantenere il controllo."
Quando i ragazzi uscirono, Louis mi venne incontro baciandomi con forza, intrecciando le sue mani nei miei capelli; gli morsi delicatamente il labbro inferiore.
Mi faceva impazzire.
In quel momento le nostre labbra si staccarono, anche se non avrebbero voluto.
Louis si avvicinò al mio orecchio:
-Dobbiamo controllarci quando c'è gente- disse con una voce che mi fece venire la pelle d'oca.
Risi.
-Sì, forse hai ragione- e gli scoccai un bacio sulla guancia.
-Bhe, forse... Potremmo dedicarci un po' di tempo solo per noi più tardi- continuò.
Mi fermai a guardarlo, restai bloccata, non sapevo cosa dire, cosa intendesse; improvvisamente ero agitata e nervosa senza riuscire a capire nemmeno io bene il perché.
Mi limitai a fargli un cenno accompagnato da un sorriso forzato, entrai in completa confusione.
Louis rispose al sorriso e mi diede un bacio sulla fronte.
-Forza ragazzi! Dobbiamo andare a cena!- urlò Harry guardandoci.
-Sì. Andiamo Em?- si rivolse a me Louis.
-Certo. risposi ancora titubante.

Mentre proseguivamo Louis mise il braccio intorno alla mia spalla, e vedendo Harry guardarci continuamente, incrociai anche io il suo sguardo con il mio e, nonostante questo, lui non si voltò, continuò a guardarmi senza dirmi nulla.
Anche se mi mise inspiegabilmente in agitazione, continuai fare lo stesso.
Forse riuscii a capire il perché di quel momento e cosa fosse successo, ma in quel'istante non volevo pensarci, mi convinsi che non fosse importante; era stato solo un momento e ritornai a concentrarmi sulle parole di Louis.

Durante la cena vidi Carol fare amicizia con tutti, anche con Zayn, ma semplicemente come ragazza e non come fan; mi faceva divertire il modo a cui tutti ridevano alle sue battute.
Vidi anche Harry flirtare con Camille, la quale non sembrava rifiutare affatto le sue attenzioni.
-Tipico di Harry; vede una bionda e subito ci prova- scherzò Louis.
Aveva ragione, era prevedibile.

Finita la cena andammo nell'albergo dove alloggiavano e, mentre tutti andarono in una camera, Louis mi propose si separarci dagli altri per starcene un po' da soli.
Non potevo rifiutare.
Entrammo allora in un'altra camera: era stupenda; con un letto a baldacchino coperto da trapunte rosse, con ricami ora; poltrone di pelle e tavolo di legno al lato del letto e, altre due porte al lato.
Mi sedetti sul letto e cominciai a sudare inspiegabilmente.
-Qual'è la canzone che ti è piaciuta di più?- chiese Louis sedendosi accanto a me.
-Emm...- non riuscivo a tranquillizzarmi- Bhe... erano tutte belle a modo loro- continuai guardando a terra.
Louis in quel momento si accorse che ero visibilmente agitata, allora sollevò delicatamente il mio viso portandomi con gli occhi davanti ai suoi.
Era bellissimo.
Sorrise e poi, mi baciò.
Le nostre labbra si incrociarono perfettamente e mentre le nostre lingue si toccavano sempre con più foga, gli misi le mani tra i capelli, avvicinandomi sempre di più a lui.
A quel punto allora, mi prese i fianchi portandoli dolcemente verso di lui.
Ci staccammo l'uno dall'altro, ma solo per pochi secondi; giusto per guardarci negli occhi.
Parlavano da soli.
Riprese a baciarmi sempre più appassionatamente, mordendomi le labbra per poi ricominciare a baciarle dolcemente.
Era adorabile.
Mi spinse lentamente per stendermi sul letto, lui si mise accanto a me; non smettendo mai di baciarmi.
Eravamo vicinissimi, come se fossimo un'unica cosa.
Mentre le nostre lingue si legavano ancora, le sue mani affondarono sulla mia schiena, spostò la maglietta per riuscire a sentire meglio la mia pelle.
Continuò a salire fino ad arrivare al ferretto del reggiseno, lo sfiorò, per poi spostarsi con la mano verso destra; cominciando a toccare dolcemente il mio seno e, cercando di sfilarmi, con la mano libera, la maglietta.
A quel tocco mi alzai di botto facendolo cadere per terra.
-Oddio! Scusa!- dissi mortificata mentre cercavo di sistemare il reggiseno.
-No no, va bene. Dopotutto a non tutti può piacere- sorrise rialzandosi.
Risi.
Riusciva a fare dell'ironia su qualsiasi situazione, in qualunque momento.
Mi avvicinai a lui.
-Scusa...- dissi sincera.
Mi guardò dolcemente, come si riesce a guardare una persona a cui non rimprovereresti mai niente.
Mi sentivo amata e diversa da sempre, ma allo stesso tempo mi sentivo incredibilmente in colpa.
Riusciva sempre ad essere comprensivo, ed ogni volta mi lasciava stupita.
Avrei voluto amarlo liberamente proprio come stava cercando di fare lui con me, ma... non ci riuscivo.
Abbassai la testa, a un passo dalle lacrime.
-Hey, Em..- disse Louis avvicinandosi a me.
Sollevò il mio viso e, appoggiò la sua fronte sulla mia.
-Non devi preoccuparti. Non è una cosa che non può aspettare di certo- disse con tono dolce.
-Ti chiedo scusa -continuò- non dovevo metterti fretta. Perdonami- e mi baciò delicatamente, come se avesse paura di farmi male.
-No, ma... che dici? Non devi chiedermi scusa...- feci una pausa.
-Sono io a, dovermi scusare con te...- dissi liberandomi dalle sue mani e avvicinandomi al letto.
Louis si girò verso di me, sconcertato.
-E perché mai?- sorrise, non sembrava minimamente preoccupato; ma io lo ero.
-Io, non è che non voglio... vorrei, c'è voglio..-
Ero confusa.
-Solo che... -mi fermai- Io... ecco... credo di, essere agitata perché...io... non... non ho mai...- era abbastanza.
Il sorriso di Louis svanì.
Cominciò a guardare in basso, cercando si sorridere ogni tanto.
Ma non erano sorrisi sinceri, lo sapevo.
Fu l'unico momento in cui insieme a lui mi sentii a disagio; ero ancora più "impaurita," il cuore batteva all'impazzata e non aveva intenzione di rallentare.
Volevo che dicesse qualcosa, ne avevo bisogno.
-Ti... ti prego di' qualcosa- lo supplicai.
Alzò lo sguardo, il suo viso era spento.
Si avvicinò.
-Non è importante. Voglio dire, quando... quando te la sentirai lo, lo faremo-
Sembrava quasi che stesse cercando di convincermi; o forse voleva convincere se stesso.
Mi baciò, come se quel bacio mi facesse stare più tranquilla.
Non era così.
-Ora sarà meglio che andiamo a dormire, sono molto stanco- continuò dirigendosi verso il letto.
Non riuscivo a capire.
-Sei, sicuro che vada bene?- chiesi.
-Certo, sono solo stanco. Mettiti a letto dai-
Più parlava più rimanevo sconcertata.
-Emm... ok, mi cambio allora- presi coraggio.

Mi misi a letto poco dopo, ma ci misi tanto ad addormentarmi.
Per la prima volta non lo capivo; e questo mi faceva paura.





Ciaaoooo ragazze! :)
Lo so, c'ho messo troppo a caricare questo capitolo; ma purtroppo con l'inizio della scuola ho avuto un po' di problemi generali.
Comunque vi prometto che i prossimi capitoli cercherò di scriverli nel minor tempo possibile. Farò del mio meglio!
Ora; cosa ne pensate di questo capitolo?
Recensite, voglio sapere cosa ne pensate e cosa secondo voi dovrei cambiare.
Se siete curiosi continuate a seguire la storia, ne sarei felice. :)
Ciaoo alla prossima!
  
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