Narcissa cammina a passo lento, per i corridoi della scuola. Non ha fretta. Ha un’ora buca di lezione. Le sue sorelle invece sono occupate; Bellatrix in Pozioni e Andromeda in Difesa Contro le Arti Oscure. Come se servisse a qualcosa. Da un po’ di giorni in effetti ha la sensazione che quella materia sia inutile. Non sa bene perché. Sono le sue sensazioni strane. Nascono all’improvviso, le illuminano il “cervello” e poi muoiono così come sono arrivate. Sbuffa, nascondendo quasi un sorriso. In quei giorni ricorreva il Ballo del Ceppo. L’antica tradizione voleva che i ragazzi invitassero le ragazze per una sera d valzer. Lei non era stata ancora invitata. Non che fosse importante. Era già stata promessa ad un uomo purosangue che lei non conosceva. Il misterioso ragazzo lo avrebbe conosciuto ai diciotto anni come era solito fare in casa Black. All’improvviso sentì un rumore sinistro come una stoffa che si lacerava. Non aveva sentito male. La sua borsa a tracolla si era spaccata in due. La fissò contrariata e sentendo una risata poco lontano alzò gli occhi.*

Ehy Black lo sai che sei più bella quando sei arrabbiata??

*risate di scherno partirono a tutto spiano, dopo quell’affermazione. Lucius Malfoy e i suoi scagnozzi. Ci mancava solo questa. Odiava quell’uomo. Lo odiava con tutta se stessa; non perdeva occasione di farle dispetti, sia da solo che in gruppo. Non capiva il perché di tanto accanimento. Senza dire nulla, si chinò a raccogliere le sue cose e a riporle.*

Reparo.

*mormorò puntando la punta della bacchetta verso la parte della stracca rotta che si riparò in un istante. Si voltò poi verso l’uomo stranamente rimasto solo. Che cosa stava succedendo?? I suoi amici erano spariti, il corridoio di nuovo silenzioso.*

Senti Malfoy, che diamine vuoi?? Se hai messo in atto tutta questa messa in scena solo per invitarmi ancora una volta al Ballo, la mia risposta è ancora una volta no. Da un mese mi torturi con questa domanda, si può sapere il perché?? O a me non è concesso, di grazia??

*la bacchetta ancora stretta in pugno questa volta, puntata alla sua gola con un fluido movimento, la mano che tremava leggermente. Era davvero stufa di quelle domande incessanti. Quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Cissy era buona e carina, ma quando perdeva la pazienza allora addio.*

Tutto questo cesserebbe, se accettassi di venire al ballo con me, Milady.

*ora lui era serio. Nessuna traccia di scherno nella sua voce. Ne rimase colpita da ciò. In poco tempo era in grado di mutare una situazione. E perché lei, si era ritrovata a pensare di desiderare di incrociarlo nei corridoi, anche per ripetere quella scena centomila volte. Scosse lievemente la testa. Lei era già promessa. Ma perché non rompere le tradizioni per una volta?? Infondo, era solo un semplice ballo.*

D’accordo Malfoy, ma sappi che non lo faccio perché sei un rampollo o sei ricco, semplicemente per mettere fine a questa agonia.

*disse a denti stretti. Ripose la bacchetta nella veste. Notò il sorriso soddisfatto di lui.*

Come promesso Milady finirà. Grazie per aver accettato.

*stava per aggiungere qualcos’altro quando la campanella suonò e gli studenti si riversarono nel corridoio.*

Devo andare a cercare le mie sorelle Malfoy. Adios.

*disse tagliente, mentre gli voltava le spalle. Non sapeva che quel giorno aveva firmato la sua vita, o meglio avrebbe presto scoperto che aveva accettato di uscire con l’uomo a cui era promessa e che avrebbe fatto di tutto per farle accettare i suoi pregi.*