Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: ___Page    11/02/2015    3 recensioni
-Usopp!!!-
La voce di Nami gli fece sollevare la testa per mettere a fuoco l'amica che si sbracciava, spronandolo a percorrere quegli ultimi metri e raggiungerli.
-Eccomi! Eccomi! Ce l'ho fatta!- boccheggiò a fatica, emettendo poi un verso strozzato quando Franky gli mollò una manata amichevole ma poco equilibrata, facendogli quasi vomitare l'anima.
-Fratello ce l'hai fatta!!-
-Oggi è in versione Capitan Ovvio, ignoralo- mormorò Sanji mentre si avvicinava e gli posava le mani sulle spalle per aiutarlo a rimettersi dritto -Allora sei pronto?- domandò poi, sfoderando un sorriso emozionato e anche un po' ebete.
*Panda Day*
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Benvenuti al Panda Day, il giorno del delirio in cui da un'unica parola nascono fanfiction di ogni genere!

Perché Panda?!
Perché ci serviva un modo veloce per chiamarlo, perché 'Panda Day' suona che è una meraviglia e perché i panda sono carini e coccolosi.

Il meccanismo, se qualcuno vuole partecipare, è semplice.
Ogni settimana sceglieremo una parola aprendo a caso il dizionario e quello sarà il prompt per le varie fanfiction (tutti i generi, tutti i rating, tutti i pairing ma niente long) e basterà scrivere *Panda Day* nell'intro alla storia e il prompt della settimana in piccolo sotto al titolo sempre tra i due asterischi.
E non dimenticate la foto dei Pandaman in basso a destra!

Grazie a tutti e buona lettura!

*Per mercoledì prossimo, in occasione della decima parola del Panda day, ne sono state estratte due. Sta a voi decidere se usarne una o entrambe e buona decima parola pandosa*

Primo prompt: Sombrero
Secondo prompt: Giardino








 
BENVENUTA
*ebano*





 
Attraversò di volata le porte dell'ascensore senza nemmeno aspettare che si aprissero, diretto a colpo sicuro verso il reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Svoltò l'angolo, mettendo finalmente a fuoco un gruppetto di persone dall'aria familiare e si fermò solo un istante, le mani sulle ginocchia e il busto piegato in avanti per riprendere fiato.
-Usopp!!!-
La voce di Nami gli fece sollevare la testa per mettere a fuoco l'amica che si sbracciava, spronandolo a percorrere quegli ultimi metri e raggiungerli.
-Eccomi! Eccomi! Ce l'ho fatta!- boccheggiò a fatica, emettendo poi un verso strozzato quando Franky gli mollò una manata amichevole ma poco equilibrata, facendogli quasi vomitare l'anima.
-Fratello ce l'hai fatta!!-
-Oggi è in versione Capitan Ovvio, ignoralo- mormorò Sanji mentre si avvicinava e gli posava le mani sulle spalle per aiutarlo a rimettersi dritto -Allora sei pronto?- domandò poi, sfoderando un sorriso emozionato e anche un po' ebete.
Usopp lo fissò appena interdetto.
-Sanji sono nove mesi che mi preparo a questo momento! Ovvio che sono pronto! E poi dovresti saperlo che il grande Usopp è nato pronto!- aggiunse mettendosi in posa trionfale e facendo andare in brodo di giuggiole Chopper, il fratello di Nami e il più giovane della compagnia.
-Ecco tieni Usopp!- intervenne Rufy piazzandogli in mano uno strano involto verde chiaro, che somigliava pericolosamente a un camice usa e getta piegato e che il moro si ritrovò a fissare con panico.
-Che... Che significa?!- domandò sorridendo nervosamente agli amici, mentre Rufy piegava il capo di lato, senza capire.
-L'infermiera dice che devi metterlo per entrare!- spiegò il ragazzo, facendo impallidire Usopp.
-E-entrare?!-
-M-mh!- annuì Rufy, infilando un dito nel naso e facendo assumere un'espressione schifata all'amico.
-Oh ti prego dimmi che non lo hai fatto prima di prendere in mano questo!- lo implorò mostrando il camice prima che la sua attenzione venisse attratta da Nami che si agitava per farsi notare da qualcuno oltre il vetro.
Un'improvvisa consapevolezza s'impadronì di lui.
Non... Non intendevano dire che doveva entrare DURANTE il parto vero?!
Un brivido corse lungo la sua schiena, mentre le ginocchia cedevano appena e la porta si apriva, lasciando uscire un'infermiera bardata di tutto punto.
La ragazza, di cui erano visibili solo due grandi occhi scuri si girò a cercarlo per poi illuminarsi nel metterlo a fuoco.
-Signor Sharpshooter! Appena in tempo! Si comincia giusto ora a vedere la testa!-
Usopp sbatté le palpebre mentre un senso di nausea lo attanagliava.
-Presto si vesta!- lo incitò ancora la ragazza.
-Io non... Non credo che sia... Il caso ecco!- affermò con voce malferma, portando una mano alla nuca -Non voglio disturbare Kaya in un momento così delicato, insomma...-
-Kaya chiede di lei da quando è entrata in travaglio!- lo interruppe l'infermiera con un incoraggiante sorriso mentre i suoi amici si adoperavano per vestirlo facendogli muovere la testa di scatto a destra e a sinistra.
-Che... Che state facendo?!- sibilò in panico.
-Yohohohoho-oh! Usopp-san non vorrai perdere il momento della nascita di tua figlia?!-
-È esattamente quello il momento che voglio perdere!!!- sussurrò ancora il ragazzo sull'orlo di un attacco isterico.
-Se Usopp non se la sente posso entrare io a tenere la mano alla dolce Kaya!- s'intromise Sanji, volteggiando come un deficiente.
Usopp assottigliò lo sguardo sul suo amico.
-Tu vedi di stare molti metri lontano da mia moglie e dalla sua vag...- minacciò prima di venire appiattito da un cazzotto della rossa.
-Non usare quella parola davanti a Rufy!- sbraitò la ragazza, mentre il moro si massaggiava il nuovo bernoccolo, sbuffando contro il biondo.
-Maniaco!- lo apostrofò mentre Zoro si accostava a lui.
-Poi un giorno mi spiegherai perché hai scelto il cuocastro come padrino!- mormorò il verde, le braccia incrociate al petto.
Usopp si strinse nelle spalle.
-Conto molto sul suo aiuto quando sarà adolescente e poi l'alternativa...- s'interruppe voltandosi verso Rufy che stava facendo rotolare dal ridere Chopper e Brook mettendosi in testa a mo’ di cuffietta un sacchettino para-suola azzurro -Beh non credo di dover aggiungere altro- affermò lanciando un'occhiata di striscio a Zoro che sospirò, annuendo.
Gli occhi del moro uscirono quasi dalle orbite quando si sentì sospingere in avanti, la porta della sala che si avvicinava pericolosamente e la voce dell'infermiera che lo incitava a sbrigarsi.
Pochi secondi, un tonfo sordo e l'odore tipico dei luoghi asettici gli invase le narici mentre metteva a fuoco un lettino circondato da infermieri e un medico seduto ai piedi di sua moglie.
-Usopp! Amore sei qui!-
Gli occhi del ragazzo schizzarono verso la bionda, sudata ed esausta che gli tendeva un braccio e improvvisamente il panico scomparve nel nulla.
In quel momento, per una volta nella vita, doveva davvero dimostrarsi coraggioso non fosse altro perché Kaya aveva bisogno di lui.
A passo deciso la raggiunse, afferrandole una mano e chinandosi a baciarle una tempia.
-Sono qui piccola- la avvisò facendola sorridere debolmente.
-Kaya forza! Manca poco! Solo un altro paio di spinte!- la avvisò il ginecologo, prima che uno spasmo la cogliesse, facendola urlare e inarcare la schiena.
-La testa è fuori!- la avvisò il dottore, mentre improvvisamente tutto il sangue di Usopp defluiva al cervello.
Uno strano calore lo pervase mentre mille puntini neri gli ostruivano la visuale e la fronte gli si imperlava di sudore.
-Usopp?!-
La voce allarmata di Kaya lo raggiunse da lontano, senza riuscire a riscuoterlo.
Ma per quanto si sforzasse di pensare ad altro il suo cervello continuava a chiedersi come facesse un bambino a uscire da un'apertura tanto piccola come l'organo genitale di sua moglie.
Senza contare che oltretutto Kaya era anche minuta.
Fu quell'ultimo pensiero a dargli il colpo di grazia e la stanza prese improvvisamente a girare mentre diventava blu, andando giù come una pera cotta.
 

 
§
 

Mugugnò infastidito da quel terribile torcicollo.
Ma cos'era successo?!
Perché gli pareva di essere stato investito da un'asfaltatrice?!
Senza aprire gli occhi cercò di rievocare gli ultimi ricordi.
Era al poligono a insegnare a un gruppo di ragazzini del liceo come sparare con la carabina ad aria compressa quando lo avevano chiamato per avvisarlo che Kaya...
Aprì gli occhi di scatto.
Kaya stava partorendo!
E lui... Lui era svenuto in sala parto!
Maledicendosi in ogni lingua conosciuta raddrizzò la testa reclinata all'indietro sullo schienale di una per niente comoda poltrona, pronto ad alzarsi per andare dalla sua famiglia.
Ma appena riuscì a muovere il collo senza soffrire le pene dell'Inferno si ritrovò di fronte alla visione più celestiale che avesse mai visto.
Sua moglie, bellissima, con la schiena appoggiata alla testiera del lettino e un fagottino bianco tra le braccia.
Gli occhi gli divennero lucidi mente Kaya sollevava lo sguardo un istante, sorridendo, e l'emozione lo travolgeva del tutto.
-Papà si è svegliato- mormorò la bionda alla piccola creatura che dormiva beata sul suo seno.
Deglutendo a vuoto il moro si alzò e avvicinò al letto, sedendosi con cautela accanto a Kaya.
La ragazza lo guardò, felice e innamorata, prima di tendergli la bambina e farlo sobbalzare appena.
-Su, prendila!- lo incitò, dolce come non mai.
Senza riuscire a parlare, Usopp si fece passare sua figlia, portandosela contro il torace prima di perdersi a contemplarla.
Era così bella da non poter credere che fosse vera.
La carnagione color caramello, i capelli neri, il nasino perfetto, le manine strette a pugno.
Mandò giù di nuovo, rumorosamente prima di guardare Kaya sorridendo.
-Per fortuna non ha preso il mio naso- scherzò con gli occhi lucidi.
Kaya sbuffò una risata, scuotendo appena la testa.
-Spero abbia preso la tua fantasia però- gli disse inclinando il capo -Come vuoi chiamarla?- domandò dopo un attimo di silenzio, facendogli sollevare lo sguardo.
Non ci aveva nemmeno pensato, al nome.
Guardò sua moglie, poi sua figlia, poi di nuovo sua moglie.
-Di che colore sono gli occhi?!-
Kaya sorrise sporgendosi verso di lui per dargli una carezza.
-Neri come i tuoi- mormorò innamorata, facendolo sorridere.
Usopp guardò di nuovo sua figlia.
La sua meravigliosa perfetta bambina, provando a immaginarla con gli occhi aperti.
Doveva essere ancora più bella con quelle iridi di ossidiana spalancate e curiose a studiare il mondo.
-Ebony...- mormorò dopo un po' tornando a puntare il viso di Kaya -Che ne dici di Ebony?!-
Kaya rifletté solo un istante prima di annuire.
-Mi piace Ebony- affermò, facendolo sorridere.
Con delicatezza se la avvicinò al volto per sfiorarle la fronte con le labbra, il cuore che scoppiava di felicità.
-Benvenuta in questo strambo mondo, amore mio- 





 
Image and video hosting by TinyPic  
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: ___Page