Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: TonyCocchi    02/12/2008    10 recensioni
Salve a tutti! Ecco un'altra delle mie fic: la prima NaruHina (il genere a me più caro ovviamente XD) che pubblico qui su EFP! Naruto cerca di scoprire chi sia il ragazzo che fa battere il cuore ad Hinata... ed è anche pronto a darle una mano con lui!
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La cotta segreta di Hinata

Salve a tutti lettori di EFP! Scrissi questa fic all'inizio di questa estate: ero inattivo da un pò avendo preso un pò di pausa dopo la conclusione di una precedente fanfic; ma nonostante tutto, i pareri dei lettori confermarono che non avevo perso il mio tocco! ^__^
Adesso siamo vicini al Natale, e comincio ad inserire man mano tutti miei lavori qui da voi dove sono da poco "sbarcato"; quindi ecco a voi questa one-shot sulla mia coppia favorita, ispirata anche da un intento "difensivo" contro quelli che, contrari a questo pairing , non facevano altro che avanzare riserve e critiche: io rispetto chi non ha i miei stessi gusti ma non chi è gli apertamente ostile. Poi leggerete nelle note finali.
Ora vi lascio alla lettura, con la speranza di riuscire a allietare e far sorridere anche voi lettori di EFP ^__^ 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

 

Il biondino si voltò.

“Hinata…”

Sentitasi chiamare lei rialzò il capo.

“Ti confesso che ti ho sempre considerata…”

Il cuore di Hinata fece un tuffo e le sfuggì uno speranzoso sorriso. Quegli attimi ansiosi ad aspettare che continuasse la frase le sembrarono anni!

“… Come dire, una persona sempre triste e insicura, e anche un po’ strana!”

SDONG!

“……”

Quella si che fu una bella botta in testa per lei! Ma mai quanto quella che ricevette subito dopo!

“Però sai… Mi sono sempre piaciute le persone come te!”

“!!!”

Se il primo colpo era stato come una secchiata d’acqua gelida, di quelle che si beccano gli sciocchi che stupidamente si illudono e in attimo vengono riportati coi piedi per terra, il secondo fu ancora più micidiale: era uno di quelli che in un secondo ti spediscono dritto al settimo cielo, e una volta lì ti imbamboli completamente, chiedendoti come mai tutto a un tratto sei in un posto così bello, come mai a un tratto sei tanto felice.

Fu quello il colpo che la mise definitivamente KO!

“……”

“Scusa il ritardo Hinata. Tanto l’incontro di Shino non è tra i primi… Hinata?”

“……”

 

Nessuno seppe mai di quella “dichiarazione” di apprezzamento fatta da Naruto quel giorno. Hinata la tenne tutta per sé, legandosela al cuore, stringendosela e coccolandosela come la chiave che avrebbe potuto aprire lo scrigno del suo più segreto sogno. Un lumicino di speranza, che poteva indurla a credere… che anche lei poteva piacere a Naruto, che anche Naruto poteva arrivare a provare qualcosa per lei…

Si aggrappò a quella frase, e fu grazie ad essa che perseverò, nonostante Sakura, la ragazza che da sempre gli faceva girare la testa, nonostante due anni d’assenza, nonostante tutto il resto… Tenne duro.

 

ALCUNI ANNI DOPO…

 

Ma servì a qualcosa? Del tempo era passato da quella mattina, e cosa era cambiato? A parte il suo taglio di capelli?

La sua fissa, la sua attrazione per quel ragazzo era un segreto allora e lo era rimasto.

 

Una cotta segreta; come tanti ragazzi e ragazze provano almeno una volta nella vita. Ma quella cotta era un segreto da anni ed anni ormai, da quando ancora era una bambina, e ancora non era stata capace di svelarla, di far sapere che quell’amore che celava dentro esisteva, e quanto era forte.

Qualcuno in realtà sospettava qualcosa, ma il diretto interessato restava ancora all’oscuro di tutto, senza un briciolo di sospetto che ci fosse qualcuna, non per cui contasse tanto, c’era Sakura, ma per cui la sua sola vista le faceva battere il cuore, star male da sentir torcere lo stomaco e star bene da sentirsi in paradiso. Sia lei che Sakura avvertivano un affetto e un legame inscindibile verso quel ragazzo, e non si può misurare l’affetto per sapere quale delle due lo adorasse di più, ma Hinata guardava Naruto da sempre, con occhi diversi da quelli di Sakura.

Ma i suoi candidi occhi si erano dovuti accontentare quasi sempre di occhiate da lontano, facendo capolino dietro alberi, pali della luce, angoli di strade… Spie nascoste di un amore nascosto che purtroppo viveva solo lei.

Colpa sua. Incapace di trasformare quell’intangibile cotta segreta in qualcosa di appena più concreto, anche solo un po’.

Due anni ad aspettarlo con ansia per ritrovarselo di fronte e a quel punto svenirgli davanti, alla faccia di quei progressi che credeva di aver fatto!

Una missione insieme conclusasi con un pieno fallimento e il rimpianto di aver potuto fare di più per lui…

Due anni in attesa di guardarlo di nuovo negli occhi per ritrovarsi in quel momento, per l’ennesima volta a spiarlo da lontano, e proprio mentre era in compagnia di Sakura.

Anni ed anni portandosi dentro quel segreto senza riuscire mai a schiuderlo del tutto.

Quel segreto sarebbe mai venuto alla luce?

 

Stavano chiacchierando al centro della strada, e se faceva attenzione poteva sentire cosa si dicevano. Si sporse un po’, oltre l’angolo del palazzo, per osservarli.

Aveva potuto stargli molto vicino quando il suo gruppo aveva collaborato con quello di Naruto nella ricerca di Sasuke; ma alla fine non era cambiato poi molto.

Ancora a guardarlo e sospirare, col dolore della distanza eppure col sorriso sulle labbra… Alla lunga si stava stufando di tutto ciò.

Eppure non era vero che non sapeva far altro che ammirarlo a distanza, né che non poteva parlargli senza farsi prendere un colpo e svenire. Avevano avuto anche loro due degli episodi a tu per tu, in cui aveva lei attaccato bottone con lui, e gli aveva parlato, seppur con qualche balbettio… Cosa le impediva dopo tutto quel tempo trascorso ad aspettarlo, e ad aspettare sé stessa e un po’ di coraggio in più, di andargli vicino e confessargli tutto, ogni singola cosa? Tanti motivi. E Sakura era di certo uno di questi.

 

“Ehi, Sakura, senti hai da fare stasera?”

Lei era quella che gli piaceva. Quella che gli interessava sul serio…

 

“Uh, perché me lo chiedi?”
Naruto assunse una finta aria spavalda: “Ecco, mi chiedevo, non è che ti andrebbe di mangiare insieme e poi andare a fare quattro passi come due innamorati, eh?” Un metodo d’approccio abbastanza diretto il suo!

La rosa sorrise alzando gli occhi al cielo.

“Grazie mille dell’invito Naruto, ma credo che dovrò rifiutarlo: più tardi sono impegnata con l’Hokage, devo svolgere alcune ricerche.”

Naruto brontolando manifestò la sua delusione: “Uffaaaa! Eddai, Sakura! Lascia perdere quella roba noiosa e resta con me!” mugugnò triste.

“Questa “roba noiosa” potrebbe aiutarci a scoprire qualcosa su Sasuke e quei due strani tizi dell’Akatsuki che abbiamo incontrato nell’ultima missione. Sarà per la prossima volta.”

“Beh, che se la sbrighi Nonna Tsunade allora! Se usciamo insieme potrai di nuovo imboccarmi come quella volta da Ichiraku!”

“L’ho fatto solo perché avevi le braccia fuori uso!” Sakura iniziò ad infastidirsi. “Ti ho detto che per stasera è no! Non cominciare!”

“Dai, che ti costa farmi contento per una volta? DAI!” perseverò lui pregandola con un sorrisone.

“Certo che sei proprio un testone tu! Non fare l’appiccicoso! Ho detto di no!”

“Sigh… e va bene…” si rassegnò lui, dando un calcetto alla polvere. E vedendolo così abbattuto Sakura si sciolse subito.

“Dai, non prendertela; sarà per un’altra volta! Ora devo andare, scusami!”

“Ih ih, va bene! Allora ciao, Sakura!”

“Ciao!”

 

Hinata ebbe un colpo quando si scoprì a sorridere.

((Non posso crederci! Davvero sono così meschina? Naruto c’è rimasto molto male e io invece… sigh!))

Non poteva negare a sé stessa di essersi sentita improvvisamente meglio quando Sakura aveva declinato l’invito del biondino, e se ne vergognò molto. Credeva di desiderare solo il bene per lui ed ora si scopriva a sorridere delle sue disgrazie. Hinata in fin dei conti non era altro che una semplice ragazza innamorata, e quell’involontario moto di sollievo era stato una reazione del tutto umana. Fin quando Sakura continuava a vederlo solo come un amico e un compagno, fin quando Naruto restava libero, gli spiragli per lei restavano aperti. Ma tanto, per quanto tempo ancora si sarebbe andato avanti così?

Negli ultimi tempi anche Sakura cominciava a scoprirsi più affezionata a lui di quanto avesse mai creduto, e i due diventavano ogni giorno più affiatati, mentre lei ancora perdeva tempo, in attesa del momento giusto, il momento della sua entrata in scena, che non arrivava mai. Prima o poi Sakura avrebbe iniziato ad accettare gli inviti del suo spasimante. E forse, dopo averlo detestato all’inizio, e voluto bene per lungo tempo, se ne sarebbe innamorata. Anche Sakura… E di certo avrebbe avuto molte più possibilità di lei di essere ricambiata.

Provò una forte stretta al cuore.

Era in quei momenti che ricordava quella frase, capace di alleviare, anche se di poco, le sue sofferenze. Una speranza anche piccola è sempre meglio di niente.

Si affacciò di nuovo dal suo nascondiglio, ma non c’era nessuno. Doveva essere andato via anche lui: ora anche se, stufa e determinata, avesse di getto deciso di uscire fuori da lì e andarlo anche solo a salutare non avrebbe potuto farlo.

((Naruto, perdonami se sono così codarda ed innamorata…))

 

“Hinata!”

Quando la testa di Naruto sbucò da dietro il muro lei per tutta risposta lanciò un urlo! A quanto pareva Naruto non era andato via.

Sull’urlo il biondo indietreggiò perplesso, mentre Hinata si esibiva nei suoi classici balbettii convulsi: “N-N-Na-Naruto…”

Per qualche secondo restarono in silenzio a guardarsi, entrambi tesi: con lei semi-terrorizzata e con lui che pareva la osservasse preoccupato; finché Naruto se ne uscì con una risata.

“Meno male, temevo saresti svenuta di nuovo come quella volta!”

SDONG!

Un altro colpo da una tonnellata sulla testa. Mugugnando affranta, la Hyuga chinò il capo per l’imbarazzo.

Naruto, anche per trasmetterle un po’ di buon umore visto che ci era rimasta decisamente male, proseguì raggiante: “Beh, Hinata, tutto a posto? Come stai?”

“I-io sto bene Naruto, e tu?”

“Ah, ah! Certo che sto bene!”

Come non sapesse che il suo ultimo fallimento e i dubbi che gli aveva lasciato a tormentarlo gli bruciavano dentro.

“Dì un po’… che ci facevi qui dietro?”

“……”

 

((Ti osservavo. Ti guardo di nascosto da tantissimo tempo ormai. Ti ho già detto che ti ammiro molto, non ti ho mai detto che osservarti riesce sempre a riempirmi di gioia e al contempo mi fa soffrire tantissimo, perché il forte sentimento che provo per te continua a restare celato dietro un nascondiglio, un muro, un albero... E nascosta cerco di trovare la forza di irrompere nella tua vita per farti accorgere che esiste qualcuna per cui sei veramente speciale, qualcuna che ti adora, cotta di te alla follia sin da quando eravamo bambini; solo perché tu lo sappia, senza pretendere che tu possa provare lo stesso per me; mi basterebbe farti sapere quanto affetto provo verso di te, ma che ho sempre tenuto nascosto, Naruto))

 

Rispose con una risatina un po’ nervosa: “Eh eh! N-niente! Ero uscita per fare quattro passi e passavo di qui!”

SDONG!

<>

“Capito. E ti sei fermata a vedere me e Sakura che discutevamo, vero?”

“Ehm…”

Hinata sobbalzò. A quanto pareva non era più sprovveduto come un tempo… Si, lo era, ma molto meno! Fortunatamente per lei si era accorto tardi che li stava spiando.

La sua allegria era diventata a un tratto malinconica: “Quindi mi hai visto fare fiasco con Sakura, eh?”

“N-Naruto, ti c-chiedo scusa per averti spiato…” Bella roba: come fosse la prima volta che lo faceva! “T-tu però non ti abbattere!”

“Oh, tranquilla, Hinata! Ih ih, non è la prima volta che rifiuta di uscire con me, sono abituato ai suoi rifiuti.”

“Mi dispiace tanto, Naruto…” Le dispiaceva ancora di più sapere che una piccola parte di lei era di tutt’altro avviso. A volte pensava che Sakura avrebbe finito col renderlo felice un giorno, e che a quel punto si sarebbe rassegnata ad essere anche lei felice, per lui.

“Dai Hinata, non stare a preoccuparti per me. Non voglio mica farti intristire con le mie disavventure romantiche, eh eh!”

Ma altre volte pensava che forse avrebbe potuto essere lei la ragazza che, dopo aver patito rifiuti su rifiuti dalla tipa che gli piaceva tanto, sarebbe entrata nel suo cuore dandogli ciò che l’altra invece gli aveva sempre negato. E quando ciò accadeva, se si era sentita fuori dai giochi e sul punto di rinunciare appena un istante prima, ritrovava speranza e grinta.

“N-no, è che… i-io posso capirlo…”

“Eh?”

“Posso capire… come ci si sente… a volere tanto bene a qualcuno, che invece non ci considera affatto… e non immagina neanche cosa proviamo per lui.”

Parole pronunciate con malinconico disincanto, e contemporaneamente con aria sognante. Parole che saltarono subito alle orecchie del ragazzo che fissò i suoi occhi su di lei.

“… Hinata…”

Quando alzò lo sguardo, Hinata iniziò già a pentirsi di aver tirato fuori quella frase. La stava guardando in un modo un po’ strano.

“… Intendi dire che…”

Se avesse potuto avrebbe fatto un passo indietro ma non poteva: era come paralizzata! Era mai possibile che con quella frase avesse involontariamente svelato più di quanto voleva? Anche il tono con cui l’aveva detta era fin troppo trascinato, come dal profondo del cuore, sospetto. Si spaventò. Era quanto aveva sempre desiderato, ma così d’improvviso… Rischiava di farsi venire un infarto.
Tentò di calmarsi giocherellando coi polpastrelli come suo solito… “N-Naruto… qu-quello… quello che volevo dire è che…”

Il biondo fece il gesto del mignolo alzato ed esibì un ghigno:

“Hinata, c’è un ragazzo che ti piace, non è così?”

SDONG!

 

“…………………………”

Quel giorno di colpi sulla testa ne stava prendendo parecchi…

Ora era lì, con Naruto che la squadrava tutto ammiccante e che le faceva l’occhiolino, lei immobile e spaesata, in alto mare, e con le braccia molli che le cascavano lungo i fianchi!

“Ih ih, allora, ho indovinato?”

A quel punto, cosa doveva rispondere?

((Che guaio! Cosa gli dico? Non posso certo dirgli che è effettivamente lui il tipo che mi piace, ma se gli dico che non è lui farò un passo indietro enorme: mi escluderei da sola come sua possibile… possibile ragazza! Sigh, e ora che faccio?))

Un bel dilemma. E non aveva nemmeno tanto tempo per pensarci: Naruto in attesa della risposta da un bel po’ la stava già guardando confusa: doveva muoversi a dirgli qualcosa o gli sarebbe sembrata una scema!

“Ecco…… Si, ci sarebbe… un ragazzo che mi piace.”
SDONG!

Il dolce sorriso nascondeva una voglia matta di prendersi a calci…

“Cavoli, Hinata! È fantastico!” Esultò il ragazzo, ingenuo.

“G-già……”

“Ehi, posso sapere di chi si tratta?” Le fece un altro occhiolino “Allora? Chi è il fortunato di cui ti sei innamorata?”

“I-il fortunato…”

“Eccome! Una tipa come te è un buon partito per un ragazzo, sai?”

Hinata fu sul punto di esplodere! ((CALMATI! STAI CALMA! Non pensare a quello che ha appena detto e cerca di sembrargli naturale))

Il rossore si trasferì dalle sole morbide gote a tutto il viso, che avvampò completamente. Si girò, sottraendosi al suo sguardo, iniziando nuovamente a torturarsi le dita!

“I-il fortunato… C-cioè… il ragazzo che m-mi piace…… L-lui… Beh, lui…”
Non andava affatto bene! La voce le stava diventando sempre più acuta e fioca! Per fortuna Naruto notò che stava andando in panne e, imbarazzato, tentò di calmarla.

“Ehi! D’accordo, d’accordo, Hinata, tranquilla! Se non vuoi o non puoi dirmelo non fa niente!”

Tirò un respiro profondo e si calmò: “……”

“Sono contento per te!”

Hinata non era affatto contenta. Quella bugia le stava costando parecchio; incredibile a dirsi, non vedeva l’ora di allontanarsi da lui…

Naruto però, anche se un po’ tocco, non era un insensibile. E ripensando alla frase che le aveva detto, gli sembrava chiaro che nemmeno ad Hinata le cose stessero andando bene in campo sentimentale.

 

((“Posso capire… come ci si sente… a volere tanto bene a qualcuno, che invece non ci considera affatto… e non immagina neanche cosa proviamo per lui.”))

 

Inoltre, l’aria che aveva assunto in quel momento era decisamente abbacchiata: forse per colpa sua, che le aveva ricordato i suoi problemi di cuore? Sentiva di voler indagare… Del resto, tra innamorati respinti ci deve essere solidarietà, no? Provò insomma una specie di empatia per quella ragazza, e per questo le chiese…

“Però… se ho capito bene quello che hai detto prima, sembra non ci sia molto da essere contenti… Non ti ricambia forse?”

Presa alla sprovvista rialzò di scatto il capo: “Eh? A dire il vero… Beh, è una faccenda un po’ complicata…”

Naruto mise pensieroso le dita sul mento: “Dì Hinata, non è che ti va di parlarne?”
“P-P-PARLARNE?!?!?”

“Ehm… però, se non ti va di farlo, non fa nulla; non vorrei immischiarmi negli affari tuoi…” Vedendo che stava andando di nuovo in panne aveva fatto un passo indietro. L’agitazione di lei non accennava a diminuire. Quella ragazza era davvero strana: ma forse era lui che la stava infastidendo con la sua curiosità… Non voleva fosse tesa per colpa sua.

“Beh, forse ora non ti và. Ma se ti andrà di parlarne un’altra volta…”

“N-no, aspetta!”

Come aveva mostrato segni di voler togliere il disturbo si era attivata rapidamente per trattenerlo.

((Ma cosa combino? Così lo farò soltanto scappare via…)) E visti i precedenti, chissà quanto sarebbe passato prima di avere un altro momento tutto per loro due. Non doveva farlo andare via, non voleva! Con quella mezza bugia era riuscita a farlo interessare di lei, e a qualsiasi costo lo avrebbe tenuto vicino a sé!

“Ecco… Si, io vorrei parlarne un po’ con qualcuno…”

Lui sorrise: “Oh, bene! Andiamo a sederci lì così stiamo più comodi?”

“S-si…” Rispose piano lei, seguendolo poi timidamente su una panchina in pietra vicina al punto dove prima stava parlando con Sakura…

 

((Che situazione! Come ho fatto a cacciarmi in questo pasticcio?))

Ma si rese conto che, pensandoci bene, non era esattamente una tragedia. Lei e Naruto erano tutti soli, seduti l’uno vicino all’altra su una comoda panca alla fresca ombra degli alberi dietro di loro, in una limpida giornata di sole; e lei era tutta rossa e tremante, come al primo appuntamento col fidanzato (anche se lei arrossiva a qualsiasi distanza lui si trovasse!). Se non fosse stato per il fatto che lui ora sapeva che era innamorata di qualcuno, che figurarsi se arrivava ad immaginare di essere lui, che ora le avrebbe fatto delle domande e avrebbe dovuto parlargli di questo misterioso qualcuno che non era altri che Naruto stesso, col pensiero fisso di non fare figuracce e di non dire cose troppo compromettenti… si, sarebbe stato davvero il massimo per lei!

Dopo aver trascorso un po’ di tempo in silenzio, approfittandone per stiracchiarsi, Naruto si girò verso Hinata aprendo il discorso.
“Dunque, c’è questo tipo che ti piace, però non vuoi dirmi chi è, d’accordo; ma dimmi una cosa, lo conosco?”

Cominciava proprio bene per lei…

“Eh? Beh……” Con quel po’ di lucidità che le era rimasta decise di optare per una mezza verità “In un certo senso si, Naruto.”

Era chiaro che non sarebbe stato facile.

((Dovrò fare continuamente attenzione, o rischio di farmi scoprire, e non so come reagirebbe se venisse a scoprire adesso che è di lui che sono innamorata…)) Anche se una mezza idea, una mezza tentazione di farlo c’era eccome… ((N-no, non posso proprio!... Ma forse… Forse non è un vero guaio. Forse se sto attenta, posso riuscire a sfruttare la situazione a mio vantaggio…))

Chissà che non ne venisse fuori qualcosa di buono… Non era da lei imbrogliare così la gente, ma nascosta al sicuro dietro quella cotta, non affatto finta, poteva finalmente tirar fuori cose che da tanto sognava di dire…

Magari dopo sarebbero anche entrati un po’ più in confidenza.

Senza contare un dettaglio importante che notava solo ora. Naruto si era mostrato sinceramente preoccupato per lei quando gli aveva rivelato di condividere con lui una certa sfortuna in amore… e subito le aveva chiesto di parlargliene, offrendosi come confidente nel caso volesse sfogarsi un po’ con qualcuno o ricevere consigli…

A fronte di tale interessamento, forse non gli era così indifferente come credeva! Ed era vero: per quanto si vedessero poco, il ragazzo aveva solo ricordi positivi di lei, e la considerava comunque una persona simpatica ed amica, al di là di certe stranezze...

Con la consapevolezza che la sua situazione non era poi così nera, si preparò a qualsiasi cosa ne sarebbe venuta fuori.

 

“Allora, Hinata: c’è un ragazzo che ti piace di cui non vuoi dirmi il nome e che io conosco. Mi parli un po’ di lui? Com’è fatto, cosa ti piace di lui…”

La ragazza abbassò un attimo gli occhi un po’ pensierosa, ma contenta di iniziare il discorso.

“Ecco… lui è molto diverso da me, per certi versi l’esatto opposto. È un ragazzo sempre sorridente e spensierato, capace di trasmettere allegria e buon umore, e sa farti coraggio quando sei giù di corda. Inoltre lui è molto coraggioso ed energico, e si getta a capofitto in tutto ciò che fa: per questo vorrei essere un po’ più come lui.”

“Quindi ti piace perché lui ha ciò che ti manca.” Riassunse Naruto, che ascoltava attento: era proprio curioso di sapere cosa aveva quel ragazzo da piacere tanto alla sua amica, perché si vedeva che lei era proprio cotta a puntino.

“G-già: quando c’è mi sento più felice, e anche molto più forte e sicura di me. P-però non è solo per questo: sai, lui è anche molto carino…”

Certo: che si fosse fatto belloccio era stata una delle prime cose che aveva notato quando l’aveva rivisto dopo due anni, prima di svenire! Non poteva credere di star dicendo quelle cose a Naruto: anche se lui non poteva immaginare come stava realmente la situazione, ne era contenta, e anche parecchio divertita.

“E da quanto tempo è che te ne sei innamorata?”

“Beh… non so dirlo con precisione… Credo che mi abbia colpito sin dalla prima volta che lo vidi… tanto tempo fa…”

“Mhmm… quindi lo conosci da molto, eh?”

Naruto si concesse qualche attimo di riflessione, cercando di addizionare le informazioni ottenute e capire chi fosse costui… Lui che all’accademia usava il libro di matematica come cuscino!

“Un momento!”
Hinata ebbe un sussulto!

“Qualcuno che conosci da tempo e che ammiri, energico e sempre allegro… Tu stai parlando…”

((Lo sapevo! Mi sono spinta troppo con le parole, se ne è accorto!))
Chiuse gli occhi, come chi si prepara al colpo…

 

“… DI KIBA!”

SDONG!

… colpo che effettivamente ci fu!

Non seppe se tirare un lungo sospiro di sollievo… o farsi cascare la testa!

“Come ho fatto a non capirlo subito? Tutto torna! Anche se, Hinata non voglio discutere i tuoi gusti in fatto di ragazzi, Kiba non è esattamente “carino”…”

“M-ma no! K-Kiba è solo un grande amico, m-ma nulla di più!”

“Siamo sicuri?”
“S-s-si! T-ti sei sbagliato!”

Naruto non la prese molto bene; era convinto di aver fatto centro in pieno: <>

Come se poi lui fosse un esperto di galateo!

((Beh, di certo non è Shino: lui non è né sorridente, né spensierato. Ma allora chi?))

“Vedi…” proseguì lei “Il ragazzo di cui parlo lo conosco da molto tempo è vero, ma non ci siamo mai frequentati molto, eccetto alcuni momenti in cui siamo stati anche molto vicini…” Dalla prova scritta dell’Esame dei Chunin alcuni anni prima a quando erano stati compagni di missione fino a pochi giorni prima.

“P-purtroppo è così: anche se io penso molto a lui, ci vediamo molto poco… è per questo che ho sempre dovuto accontentarmi… di guardarlo da lontano… spesso di nascosto…” Man mano che proseguiva con la frase, la sua voce andava intristendosi…

((Mhmm… Dunque non sono molto legati tra di loro, anche se per lei è molto importante… Ma allora di chi si tratta? E chi conosco che corrisponde a questa descrizione?))

Vedendolo pensare e riflettere così assorto Hinata si spaventò ancora più di prima. Ora gli aveva anche detto che era qualcuno da sempre osservava nascosta, e lui di certo si ricordava di quelle volte in cui l’aveva sorpresa a spiarlo, di quelle volte che si nascondeva o timidamente indietreggiava di fronte a lui.

“N-Naruto…” cominciò lei, madida di sudore freddo.

Questi pensò un secondo a voce alta…

 

“Rock Lee?”

SDONG!

Stavolta vide che l’aveva lasciata a bocca aperta, nel senso letterale del termine!

Si grattò la nuca: “Eh eh, come non detto! Va bene, Hinata, ora la smetto con le supposizioni! Eh eh… Uh?”

Hinata era china in avanti con le mani a coprire il viso, come stesse piangendo. Naruto non poté non avvertire una cupa aura di depressione tutto intorno a lei.

Hinata non stava piangendo, ma dopo quell’ultimo colpo infertogli il morale le era sceso fin sotto i piedi.

((Naruto arriva a pensare che io sia innamorata di Rock Lee prima di sospettare di poter essere lui il ragazzo che adoro!))
CHE DISPERAZIONE!

((Quanto mi piacerebbe sapere di chi si tratta, sigh!))

 

Nel continuare la conversazione Hinata ci andava più cauta, anche se, trattandosi di Naruto e a giudicare da quanto si era visto fino a quel momento, non ce ne era affatto bisogno. Ma Hinata non fu affatto contenta di scoprire che quel sottile velo di inganno dietro cui si era nascosta, risultava agli occhi di Naruto tanto spesso e fitto da impedirgli di vederla. Era davvero così impossibile per Naruto pensare che quell’amore che Hinata gli aveva rivelato avere gli appartenesse? Al solo pensiero si sentiva sempre più male, finché, esasperata, decise di chiedere lei qualcosa a lui.
“Naruto, tu pensi che io possa piacere a un tipo come lui?”

Naruto prese un po’ di tempo per pensarci…

“Ehm… Beh… Io direi di si. Da quello che mi hai detto su questo tizio e da quello che so su di te, direi che anche lui potrebbe trovarti interessante, e per lo stesso tuo motivo. Gli potresti piacere proprio perché sei così diversa da lui: tu sei silenziosa, tranquilla, ben educata, ciò che questo tipo decisamente non è!”

Si era praticamente dato dell’incivile da solo!

“E poi hai anche tu delle qualità: per dirne una, sei così premurosa che dopo l’incontro con Kiba desti anche a me la crema medica, ricordi?”
“S-si.”

“Non ti preoccupare Hinata, certo che puoi piacergli!”

“Oh, Naruto…”

((Si è fatta di nuovo completamente rossa, che strana che è: si vede che è sensibile ai complimenti))

“Hinata…” La fece girare di nuovo verso di lui: Hinata comunque non aveva avuto molte difficoltà a guardarlo dritto negli occhi durante la conversazione. “Mi stavo chiedendo una cosa: se questo tipo ti piace così tanto e lo ammiri in segreto da tanto tempo, allora perché continuate ad essere così distanti? Voglio dire, perché non hai provato a ridurre le distanze, ad essere meno una sconosciuta per lui?”

“… Beh… ecco…”

Naruto annuì: “Credo di capire: sei una tipa molto timida e insicura, vero?”

Hinata: “…… Si, è così… Delle volte siamo stati molto vicini, solo lui ed io, e mi sono fatta notare da lui; non gli sono una completa estranea…”

Da quel giorno ne era assolutamente certa: prima Naruto che si interessa dei suoi problemi e cerca di risolverli, poi lui che le parla dei suoi pregi... Quell’imbroglio stava servendo davvero a qualcosa!

“Ma purtroppo, il tempo che passa con me è davvero pochissimo, ed io… l’hai appena detto, sono molto timida… è per questo… che ancora non ho fatto dei grandi progressi con lui…” Colpa sua insomma…

“Eh eh, dai niente musi lunghi! Non sei l’unica ragazza timida al mondo, non ti abbattere troppo: piuttosto devi darti da fare per sconfiggere questa tua timidezza se vuoi che cambi qualcosa!”

“Il fatto è che...” Decise di toccare un altro punto scottante… “C’è dell’altro…”

“Non sarà che questo tipo ha già qualcuna?” Disse, come le avesse letto nel pensiero. 

“N-non proprio… Non è fidanzato…”

“Uh, meno male!” Gongolò ridente Naruto, che ormai aveva preso a cuore la causa di lei.

“Però c’è una ragazza… con cui invece passa un sacco di tempo, con cui ha condiviso molte cose, ha affrontato molte avventure… Senza contare che ne è anche… innamorato…” Quanto fu dura per lei, dire finalmente la verità.

“Accidenti, non ci voleva!”

“Però a lei non sembra interessi molto, infatti lo ha sempre respinto… fino ad ora… Anche lei gli vuole molto bene e… Insomma, se anche lei si innamorasse di lui, non ci penserebbe su due volte a fidanzarsi con la ragazza che ha adocchiato sin da piccolo… mentre io mi nascondevo ai suoi occhi, sigh!”

“……” Colto da empatia, anche a Naruto si strinse il cuore.

“Questo mi ha sempre scoraggiata… Insomma, perché dovrebbe tener conto di me, quando è lei quella che ha sempre desiderato?” Sospirò.

 

((Adesso capisco quelle parole, perché ha detto che può capirmi… Povera Hinata: anche lei è innamorata di qualcuno che non la pensa affatto… No, Hinata, tu sei messa ancora peggio di me: sei rimasta quasi sempre al di fuori dalla vita e dai pensieri del ragazzo che adori tanto, senza riuscire a fargli sapere quanto gli vuoi bene. E poi c’è questa ragazza che di certo ha molte più possibilità di te.))

 

Naruto si attivò come faceva ogni volta che vedeva tanto sconforto, stringendo denti e pugni… e reagendo energicamente al posto di chi non ne aveva più la forza.

“Hinata, non puoi continuare così! Devi trovare la forza di farti avanti… esattamente come ti sei fatta avanti contro Neji quella volta!” disse alzando la voce.

“Devi fare la tua mossa! So che ne sei capace se solo lo vuoi!”

Quell’attestato di stima avrebbe dovuto farla sentire meglio, ma in quel momento era troppo disillusa per rallegrarsene: “Ma a lui piace lei, e lei…”

“Sarà pure, ma tu hai detto che non sono fidanzati o sbaglio? Proprio per questo motivo devi darti una mossa e agire prima della tua avversaria: o vuoi aspettare che si mettano insieme?”

Fin quando a lui piaceva lei, ma a lei non andava giù lui, Naruto non vedeva perché Hinata dovesse farsi tanti scrupoli. La ragazza intanto restava silenziosa.

((Chissà se direbbe la stessa cosa se sapesse che si tratta di Sakura…))

“Hinata, guardami!”

Come non obbedire ad un ordine così perentorio? Deglutì e obbedì.

“Se lei lo rifiuta in continuazione non significa che devi metterti lì seduta ad aspettare che quella arrivi a provare qualcosa! Anzi, questo tizio ci resterà male con tutti questi rifiuti, no? È un’ottima occasione per dimostrargli quanto gli vuoi bene, oltre che farti notare e giocare le tue carte! Forse grazie a te potrà superare tutte le illusioni che si è fatto con quell’altra!”
Incredibile: Naruto aveva pensato come lei, cioè, come la sua parte più positiva e decisa a non rinunciare!

“P-però, non so se posso arrivare a piacergli tanto come Sa… l’altra…”

“Beh, lo credo: se passa così poco tempo con te dubito che ti consideri poco più di un’amica.”

“……” Colpita e affondata!

“Ma se anche tu gli dai l’occasione di conoscerti e di scoprire le tue buone qualità, sono assolutamente sicuro che comincerà a considerarti di più, vedrai!”

 

Dopotutto…

((Mi sono sempre piaciute le persone come te!))


“T-tu dici?”

“Certo! Sai, sei carina e dolce e tutto il resto, ma se non lo fai vedere è solo un grande spreco!”

Lei sorrise colpevole!

“Naruto…”

“Hinata, cos’è peggio? Continuare come stai facendo per arrenderti senza nemmeno averci provato e avere dei rimpianti…”

“……”

“O fare una prova per farti piacere da questo tipo che sogni da così tanto tempo? Almeno se ti rifiuterà, non potrai dire di non aver tentato.”

 

Attimi passarono; lunghi, lunghissimi attimi, ferma a pensare, e lui fermo a guardarla. Rimase a dir poco sbaragliato dal sorriso che gli rivolse alzando di nuovo il suo bel viso verso di lui.

“Naruto… sei davvero bravo ad incoraggiare!”

Naruto rispose con una fragorosa risata da spaccone: “Ah ah ah ah! Troppo buona, Hinata!

Poi tornò serio, e le disse, col tono più gentile che aveva: “Hinata, non demordere! Se lo fai sarai triste per sempre, e immagino… che dopo tanto tempo passato a nasconderti, di tristezza tu ne abbia patita tanta.”

Chinò il capo.
“Quindi sii coraggiosa ed ostinata, come me con Sakura!... Beh, io però ti auguro di avere più fortuna di me, ih ih!”

Già, Sakura, colei che metteva alla prova l’ostinazione di Naruto… Lei era ancora la prima ragazza dei suoi pensieri, come dimenticarsene… Ma stavolta, Hinata non si demoralizzò. Dopo quanto era venuto fuori da entrambi, non voleva più vederla come un muro che la teneva alla larga da lui, precludendogli qualsiasi possibilità di seguire il suo cuore senza provare rimorsi; ma non voleva vederla neppure come una sua rivale. Quel che è certo, era che si sarebbe rivelata a Naruto come un’altra possibilità a cui rivolgere le proprie attenzioni, un’altra, oltre a Sakura.

Non si sarebbe messa in competizione con lei. Avrebbe lasciato che fosse Naruto a seguire il suo cuore, accettando quel che sarebbe venuto, ma offrendogli un’opportunità: l’opportunità di innamorarsi di lei e di lasciarla esprimere il suo amore, che da tanto aspettava nascosto.

“Su, Hinata, io faccio il tifo per te! Scommetto che non appena questo tipo saprà quello che hai detto a me si interesserà subito a te, e vedrai che ti sentirai subito molto meglio, come se ti fossi tolta un grosso peso!”

((L'ho già fatto!))

“… Si, hai proprio ragione!”

 

 

Chi si sarebbe aspettato che finisse così? Alla fine lo stesso Naruto le aveva dato la forza e la determinazione di farsi avanti con lui. E lei non vedeva l’ora di mettere a frutto le sue esortazioni!

“G-grazie mille, Naruto! Parlarne con te… mi ha aiutata molto!”

“Ih ih ih, di nulla!”

“Hai… hai ragione su tutto! S-sono stufa di restare nell’ombra!”

Ad un tratto capiva. A causa della sua debolezza, quello che aveva sempre provato, ma che da autentica egoista aveva fatto di suo esclusivo dominio, non poteva dirsi amore: l’amore lo si dimostra, deve essere qualcosa di concreto.

Ma era debole lei, non ciò che sentiva per Naruto: era amore quello! E, dandosi della fifona, si disse in quel momento che era ora che lo dimostrasse se non voleva essere ipocrita, con sé stessa, e con lui.

 

“Ah! Questo si che è parlare! È il momento di far vedere a tutti, e soprattutto a quello lì, chi sei!”

“S-si! Infatti… la prima cosa che voglio fare adesso è andare da lui e ripetergli tutto quello che ho detto prima!” Gli disse guardandolo dritto negli occhi azzurro cielo.

Naruto la guardò quasi orgoglioso. Poi le rivolse un grande sorriso, dandole inconsapevolmente un’ennesima iniezione di fiducia in sé stessa.

“Ih ih! Beh, allora che cosa aspetti?”

Lui si sarebbe aspettato che si sarebbe alzata, l’avrebbe ringraziato, e salutatolo avrebbe potuto ammirarla andare via sorridente e piena di speranza grazie a lui.

Invece si spostò sulla panchina, un po’ più verso lui…

“Uh?”

Tra il momento in cui lei prese le sue guance tra le mani e l’istante in cui premette le labbra sulle sue, Naruto non ebbe neppure il tempo di formulare alcun pensiero.


SDONG!

 

Stavolta il colpo in testa se lo beccò lui!

Hinata aveva giurato di non tornare più sulle sue parole, mai più, quindi se aveva detto che avrebbe ripetuto tutto quanto aveva appena detto al ragazzo che le faceva battere il cuore, lo avrebbe fatto!

Infatti quale modo migliore di farlo che usare un candido e irruente bacio per far capire a quel testone, il suo testone Naruto, che era a lui che andavano tutti i sospiri sognanti, gli sguardi persi nel riportare alla mente la persona speciale, i timidi sorrisi, le dimostrazioni di stima e di amore di poco prima. Con quel bacio, gli fece sapere che erano tutti suoi, tutti per lui.

Meglio che ripetergli tutto quanto daccapo, no?

 

Questo Naruto non lo capì subito, troppo disorientato da quell’improvviso, inspiegabile, raptus di follia dell’amica. Troppo disorientato anche per staccare via le labbra, cosicché dovette essere lei, controvoglia, a farlo (dopo un po’ di tempo chiaro).

Ecco cosa accade quando il cuore spegne il cervello e lo spodesta!

Un gesto di semplice istinto, che nemmeno lei si riuscì a spiegare in seguito. Ma d'altronde chi se ne importava di dargli una spiegazione?

“Ehm……”

Aprì un istante le labbra come volesse dire qualcosa, ma dopo quell’improvviso gesto di audacia cominciava a sentirne le conseguenze: caldo, rossore su tutto il viso, pelle d’oca, dito istintivamente portato sulle labbra… Non resse.

Scappò via a tutta forza.

A testa bassa.

Ridendo.

“Ehm……………” Anche Naruto aprì le labbra come volesse dire qualcosa, peccato fosse già fuori dal suo campo visivo.

 

Corse a lungo, ma con il cuore che batteva così accelerato sentì a malapena lo sforzo; sembrava stesse giocando a rincorrersi, come fanno spesso i bambini. Con un leggero fiatone si rintanò ancora una volta dietro un angolo.

“(anf)… (anf)… Peccato: alla fine sono di nuovo scappata… Beh, meglio che svenirgli davanti, ih ih!”

((La prossima volta, non farò né l’una né l’altra cosa… Almeno ci proverò…))

Già, la prossima volta! Avrebbe dovuto dare a Naruto un bel po’ di spiegazioni!

Ma per il momento non ci pensava. Per ora rinviava il problema, se di problema si trattava.

Intanto si accontentava di essere felice con quello che aveva raggiunto quel giorno, e sentendo che lei e Naruto, insieme, come nei suoi sogni, non erano un qualcosa di impossibile!

 

Roba da matti, si disse Naruto, ancora seduto.

((Il tipo… il tipo che piace ad Hinata… SONO IO?! Chi l’avrebbe mai detto?))

Già, chi sospetterebbe mai di una ragazza così… “trasparente”, come disse di lei una volta?

Lei lo era: non ci si accorgeva mai di lei, e le si poteva letteralmente guardare attraverso, ogni volta che gli era di fronte. Che poi non se ne fosse mai accorto lo si può spiegare in tanti modi…

((Mi ha… dato un bacio…))

Quel pensiero finalmente lo trapassò come un fulmine a ciel sereno. Hinata gli aveva rubato il suo primo bacio (il primo bacio con una ragazza…), quello che sognava di avere con Sakura! E invece glielo aveva dato lei, senza nemmeno chiedere il permesso!

Quel “colpo basso” avrebbe dovuto quantomeno indispettirlo, irritarlo non poco: si era presa quello che aveva sempre desiderato dare a Sakura!


No, non era arrabbiato…

Ma “come mai” si chiese?

Come ci si può arrabbiare ad essere baciati da qualcuno che ti ha sempre amato con tanta sincerità?

Divenne improvvisamente più rosso di quanto non lo fosse già.

C’era una ragazza innamorata di lui: non era quella che aveva sempre sognato diventasse pazza di lui un giorno, ma come lamentarsi di questo?

Una ragazza era innamorata di lui!
Da quanto tempo aveva sperato accadesse?

Si lasciò sprofondare sulla dura panca. Alzò la testa verso le nuvole.

“… Cavolo…… Hinata……”

Restò lì seduto ancora per un bel po’!

 

 

Finita!

Chi se non Naruto poteva dare finalmente ad Hinata il coraggio di dichiararsi? Per quello che ha fatto il bacio se lo meritava proprio, anche se fino all’ultimo non è riuscito a capire! Può darsi che alla fine Naruto non arriverà mai a ricambiare Hinata, ma fattasi avanti anche lei, non vuol dire neppure che non potrebbe accadere!
Dedico questa fic a tutti coloro, non a cui non piace il NaruHina, ma che sostengono che il NaruHina sia una cosa inaudita, impossibile, folle, quasi fosse più plausibile che gli elefanti inizino a volare! Non è affatto vero, e per dimostrarlo ho anche cercato di essere più IC possibile in questa one-shot: Naruto PUò innamorarsi di Hinata e ricambiare l’amore (perché è inutile che alcuni continuino a dire che non lo sia) che prova per lui, e lo si può dimostrare tenendo conto anche solo dell’opera originale di Kishimoto. In futuro vedremo U__U

L’espediente usato da Hinata può rivelarsi davvero utile, se qualche lettore ha problemi di cuore glielo consiglio! XD

Spero vi sia piaciuta, alla prossima fic!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

By NaruXHina

  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: TonyCocchi