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Autore: LallaMatta4e    02/12/2008    2 recensioni
"-Sei rossa- commenta lui, con un sorriso compiaciuto sul volto.
-Magari perché un uomo di fronte a me è così scortese da farmi arrossire- ribatto io, reggendo a fatica il suo sguardo.
Maledetto lui e i suoi dannati occhi azzurri.
-Non sai che per conquistare una donna occorre farle mille complimenti?- mi sussurra all’orecchio.
Okay. Adesso basta. Che gran faccia tosta che ha. Ma come si permette? Non ce la faccio più.
Resto zitta, guardandolo in tono di sfida.
Non ci riuscirà. Non riuscirà a farmi abbassare lo sguardo. Non riuscirà a farmi arrossire. Non…
Troppo tardi. Non so come, ma mi ritrovo la sua bocca sulla mia.
Maledetto… in questi due secondi ne ha approfittato per…
Ma non voglio fermarlo. Strano da dire, ma mi piace. Non mi viene spontaneo bloccarlo oppure staccarmi da lui. Anzi, resto lì. Attaccata a lui con la bocca, con il respiro affannato."
dal capitolo cinque.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Appena sono a casa prendo il telefono e invito Angela e Sofia a pranzo. Devo raccontare tutto alle mie due migliori amiche. La cena di ieri, il bacio e quello che mi ha detto oggi Gabriele.
E la mia decisione che ho preso subito dopo la visita a Nicola.
Bene. Sofia e Angela possono. Le aspetto all’una.
Appena metto giù il telefono di casa, mi squilla il cellulare. Corro in camera a prenderlo.
Sul display "Luca chiamata" lampeggia impazzito.
Rispondo, senza esitazioni.
-Ciao bella!- mi saluta lui, pimpante.
Io sorrido, compiaciuta. –Ciao!! Come stai?-.
-Bene: mi sono svegliato che avevo ancora il sapore di te in bocca-.
Quanto è dolce.
–Mi sono divertita molto ieri sera- dico, con un sorriso stampato sul volto.
-Anch’io- fa lui –non vedo l’ora di passare un’altra serata così-.
-Sì, pure io-.
-Ehm… stasera sei… libera?- balbetta lui.
Cavolo, devo uscire con Angela e Sofia… In teoria. No dai, non posso. E’ da tanto che non esco più con loro. E ieri me l’ha chiesto Angela…
Ci sono!
-Perché non vieni a casa mia dopo pranzo che ci sono anche Sofia e Angela?- dico tutto d’un fiato.
Lui si fa pensieroso. –Quelle che lavorano con noi?-.
-Sì- rispondo io, speranzosa –ti va?-.
-Ma sì, perché no?- dice lui –a che ora?-.
-Per le… tre va bene?-.
-Perfetto- conferma lui.
-Benissimo!- esclamo, entusiasta.
-Allora ci vediamo!-.
-Sì, ciao!- lo saluto io.
-Ciao!-.
Okay, perfetto. Oggi le mie migliori amiche pranzano da me, poi si aggiungerà Luca così lo faccio conoscere bene anche a loro. E sarà un giorno fantastico.

Per festeggiare decido di cucinare da Dio. Preparo delle lasagne al ragù, le scaloppine e infine, come dolce, una torta al cioccolato.
All’una arrivano Angela e Sofia, puntuali.
Appena sento la porta aprirsi, corro in sala.
-Benarrivate!- grido entusiasta, appena le vedo.
-Ciao!- mi salutano loro, sorridendo
Sofia si è fatta i ricci. Sta davvero bene. Indossa una gonna nera lunga e una dolce vita bianca. Invece Angela è pettinata come sempre, dato che non ha molta scelta perché ha i capelli corti. Anche lei porta un maglione col collo alto e dei pantaloni grigi.
-Dai, devi raccontarci tutto!-. Angela non sta più nella pelle.
-Sì! Quando siamo a tavola però!- dico io, con un sorriso. E così iniziamo a mangiare.
All’inizio non tirano fuori quell’argomento. Commentano il cibo, la cottura, il sapore, poi mi raccontano qualcosa.
Poi, d’un tratto, arriva la domanda di Angela: -Ma allora cos’è successo con Luca?-.
Io abbasso lo sguardo, guardando il piatto che ho sotto il naso. Mi sento le guance in fiamme.
Mi prendo una pausa, faccio un bel respiro e inizio a raccontare tutto nei minimi dettagli.
Alla fine, alzo lo sguardo.
Sofia sta fissando anche lei il suo piatto ormai pulito, invece Angela mi sta scrutando con una strana espressione.
-Mmh- fa Angela, stringendo gli occhi –cosa hai deciso allora?-.
-Io…- inizio a balbettare, imbarazzata –non so… cioè… lo so. Però ho paura che… beh…-.
-Veronica- afferma Angela, facendosi seria. Io la guardo negli occhi, speranzosa. –non preoccuparti. Dì quello che pensi, non ti giudicheremo. Siamo tue amiche. L’ultima cosa che abbiamo intenzione di fare è darti degli ordini. Giusto, Sofi?-.
Sofia alza il viso, guardandoci. Poi annuisce, con convinzione.
Okay. Adesso glielo dico. Una frase, diretta e chiara.
-Io ho ormai preso la mia decisione: scelgo Luca-.
L’ho detto, sì! L’ho detto!
Angela si illumina con un sorriso. –Lo sapevo, è la scelta migliore-.
Anche Sofia sembra dello stesso parere. –Sì, pure per me-.
Bene dai, sarebbe stato peggio se avessi sentito: “Invece secondo me, non avresti dovuto scegliere lui”.
Il resto del pranzo prosegue splendidamente. Ridiamo, scherziamo, e vola in un lampo.
Sono le tre e un quarto e Luca non è ancora qui.
Che mi abbia tirato il bidone?
Alle tre e mezza sentiamo suonare il campanello.
Mi precipito giù, senza nemmeno aprirgli.
Sulla porta d’entrata lo vedo. Appoggiato al muro che fissa la strada di fronte a lui, assente.
–A cosa stai pensando?- gli chiedo, con un sorriso.
Lui si gira di scatto, sorpreso. –Ciao!!-. Poi si avvicina a me lentamente e mi da un leggero bacio sulle labbra.
Io arrossisco, non me l’aspettavo.
–Ehm… entri?-.
-Certo- conferma lui.
Dopo cinque minuti siamo tutti seduti in salotto. Ci fissiamo senza dire una parola.
Che silenzio imbarazzante.
-Ehm… allora…- cerco di tirare fuori un argomento –tiro fuori la torta?-.
Luca alza lo sguardo, sorpreso. –Hai fatto una torta?-.
-Sì- rispondo, imbarazzata.
Non è che ci voglia un genio.
-Quale?- chiede, interessato.
-Al cioccolato-.
Alza le sopracciglia. –La mia preferita!-.
-Davvero?- dico, sorridendo.
Lui annuisce, convinto.
-Okay… ehm… vado a prenderla- balbetto io.
-Ti aiuto!- esclama subito Angela, alzandosi.
Insieme ci ritroviamo in cucina.
-Le cose non stanno andando molto bene- fa lei, a voce bassa per non farsi sentire.
Io resto zitta, annuisco solamente.
-Sembra di stare in un mortorio!- continua, in tono che non ammette repliche.
Sul mio volto compare un piccolo sorriso divertito e imbarazzato allo stesso tempo. –Non so cosa farci. È che mi sento così imbarazzata…-.
-E noi no? Non lo conosciamo nemmeno bene!! Ci parliamo qualche volta al lavoro e basta- protesta Angela.
-Beh, nemmeno io lo conosco benissimo-.
-Di sicuro più di noi!-.
-Okay, okay- concludo, alla fine –vedrò di rimediare…-.
-Bene- afferma, dopo una piccola pausa –ora, ti prego, fa qualcosa!!-.
-Sì!- annuisco io.
Poi mi giro, prendo la torta che avevo lasciato sul tavolo e torniamo in sala, dove troviamo Luca e Sofia che si guardano attorno, non sapendo cosa dire.
Io tossisco, cercando di catturare la loro attenzione e, quando finalmente si accorgono che siamo tornate, appoggio la torta sulla tavola, al centro.
-Uh, che bell’aspetto che ha!- commenta Luca.
-Speriamo mi sia uscita bene- rispondo, sorridendo.
Detto questo, la taglio a spicchi, distribuendola una fetta per uno.
La prima che la assaggia è Angela. –Buonissima!- dice, masticando.
-Sì, sì- conferma Sofia.
Ma il commento che più mi ha fatto arrossire è stato quello di Luca:
-Dove hai imparato a cucinare così bene?-.
O forse è la persona che l’ha detto, che mi ha fatto arrossire.
-Uhm… autodidatta… qualche ricetta qui, qualcuna là…- spiego, modesta, tra un boccone e l’altro.
Il pomeriggio prosegue abbastanza bene.
Parliamo del lavoro, degli hobby (scopro che Luca adora leggere, che coincidenza!), di musica, insomma: di tutto e di più.
Ma la domanda di Angela mi arriva come una coltellata:
-Luca, cambiando argomento, sai che Michele ha un debole per Veronica?-.
La guardo malissimo.
Cos’ha intenzione di fare?
Lui alza il sopracciglio destro, sorpreso. –Ah sì?-.
Io abbasso lo sguardo, sentendomi le guancie bruciare.
-Non l’avevi notato?!- continua Angela, con il suo tono sfacciato.
Lui resta silenzioso alcuni istanti, poi chiede, rivolto a me:
-E tu?-.
Lo guardo, non capendo. –Io cosa?-.
-Tu- fa lui –lo sapevi?-.
-Sì- rispondo, ma subito mi affretto ad aggiungere: -Ma francamente, a me non importa un bel niente!-.
Ecco che sorride. Il suo sorriso. Il suo fantastico sorriso. –Tranquilla, mica è un problema se un altro ti va dietro… Nessuno può resisterti-.
Oddio. Anche in pubblico dice queste cose?
-Basta che alla fine l’abbia vinta solo io- aggiunge, dolcemente.
Gli sorrido, imbarazzata.
Angela e Sofia (soprattutto Angela) mi stanno guardando con aria romantica, come per dire “che dolce”.
Ed io non so cosa dire, non so cosa fare.
-È tardi- dice poi a un tratto Luca, guardando l’orologio.
Solamente adesso riesco ad alzare lo sguardo.
-Sono le sei, devo andare…- dice, in imbarazzo.
-Okay- mormoro, con un piccolo sorriso.
-Ciao a tutte allora- saluta, alzandosi.
-A domani- dico io.
-Ciao!- salutano anche Angela e Sofia.
Prende la giacca e poi si avvicina a me lentamente.
Lo guardo persa nei suoi occhi.
Si abbassa e mi sussurra all’orecchio:
-A domani bellissima-.
Poi mi da un bacio sulle labbra e si allontana sorridendomi.
Io mi paralizzo all’istante.
Fa un cenno col capo ed esce di casa.
  
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