Serie TV > Braccialetti rossi
Segui la storia  |       
Autore: Monicakhoran    11/02/2015    1 recensioni
Monica ha quasi 17 anni, quando viene ricoverata d'urgenza in ospedale, il suo passato è scuro e tortuoso, e non riesce a scrollarselo via, non sapendo che quell'ospedale sarebbe stato la sua ancora di salvezza.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2

Monica.POv
Apro gli occhi e sono ancora in questa stanza d'ospedale, della mia compagna di stanza non si vede nemmeno l'ombra,non faccio in tempo a pensarlo che una voce allegra richiama la mia attenzione, vi volto e penso sia lei.
- Ciao io sono Cristina, ma chiamami Cris, sono felice che finalmente ti sia svegliata- detto questo si siede sul mio letto e mi fissa in attesa di un mio movimento o risposta.
- Ciao io sono Monica, e puoi chiamarmi come vuoi- dicendo queste parole alzo il busto in modo da ritrovarmi seduta, lei sorride, mi sta già simpatica, nota che sono immersa nei pensieri e mi richiama:
- Terra chiama Monica; comunque Ester mi ha detto che siamo coetanee, quindi sono felicissima, spero di diventare tua amica- e scoppia in una risata contagiosa che fa ridere anche me.
- Perchè sei qui Cris?- le chiedo con delicatezza, se sarà li in quel reparto come me ci sarà una problematica delicata.
- Te lo dico solo se tu mi dici prima cosa ti è successo.- ahia volevo sentire lei per prima,non so con che parole spiegarle,e sinceramente ho paura che neanche lei mi capisca.
- Non ti sei informata? Ho tentato il suicidio- le indico il mio braccio, poche parole non voglio spiegarle tutto nei dettagli, lei sembra capire ciò che sento mi sorride e mi afferra la mano,e con tono rassicurante mi dice:
-Ti prometto che qui sarà diverso,io ci sono per te e ne usciremo insieme,io non ho il tuo stesso problema, ma sono insicura, non mi piaccio mi vedo sempre più grassa,non mangio e devo acquistare peso per guarire. Non so se tu pensi le stesse cose di te ma sento che c'è qualcosa che ci accomuna e dobbiamo uscire insieme.- mi sorride e mi abbraccia.
-Io..mi sento esattamente come te e la società non aiuta a scuola non ho amici, avevo un'amica ma appena vide ciò che ero è fuggita spifferando tutto su di me.Ora tutti mi indicano, mi guardano in quel modo come se fossi diversa. Sai questo pomeriggio quando sono arrivata in stanza, pensavo che l'ospedale fosse un luogo triste, ho sempre odiato gli ospedali, ma ora mi accorgo che non è affatto così ora ho te.- sorrido,ho gli occhi lucidi, Cris mi guarda capendo le mie emozioni e mi abbraccia dolcemente.
-Tranquilla qui è diverso, è tutto più bello, quindi la ragazza di prima era tua sorella? Io e gli altri l'abbiamo incontrata era in pensiero.- mi dice con aria pensierosa, ma io mi soffermo sulla frase io e gli altri, quali altri?
-Cris altri? Hai altri amici?- mi guarda e poi alza il suo braccio al polso ha un braccialetto rosso, chissà cosa vorrà dire.
-Si siamo un gruppo 'I braccialetti rossi', dai vestiti che te li presento- mi dice in modo divertito, sono curiosa di conoscerli,mi vesto in fretta, mettendo dei pantaloncini e una felpa larga, e seguo Cris che mi aspetta in corridoio,nel tragitto mi spiega i ruoli dei componenti del gruppo, lei è la ragazza, poi c'è un leader, un vice leader, un bello,il furbo e l'imprescindibile, ora sono ancora più curiosa arriviamo in un corridoio, dalla finestra vedo un bambino di appena 11 anni steso immobile, e un ragazzino di massimo 12-13 anni seduto con le gambe a penzoloni su un altro letto, poi ci sono altri tre ragazzi due di loro sulle sedie a rotelle, e calvi e l'altro con le stampelle, esito a entrare e Cris mi richiama,entriamo e in un secondo mi ritrovo gli occhi di tutti addosso, che figura, sono sicura di essere diventata un peperone.

Leo.POV
-Davide ma cosa dici? Non puoi aver paura di una risonanza funghetto.- scoppio in una risata contagiando gli altri, guardando la sua faccia terrorizzata e arrabbiata per il soprannome.
-Leo non mi rompere,mi sento mancare l'aria li dentro- continuo a ridere, e inizio a chiedermi che fine abbia fatto Cris, è in ritardo di un bel po'.
-Ragazzi ma Cris che fine ha fatto,qualcuno l'ha vista?-
tutti hanno delle facce interrogative e non sanno rispondermi. Non faccio in tempo a concludere la frase che alla porta si presenta Cris,ma dietro di lei intravedo una persona, sembra una ragazza,entra dietro Cris e ci guarda diventa di colpo rossa in viso, forse perchè tutti la stiamo guardando in questo momento, ci credo chi è che non guarderebbe tanta bellezza, ma cosa dico, non la conosco neppure, ma nulla toglie che è stupenda,alta ma non molto, riesco ad intravedere delle curve sotto quella felpa larga, capelli scuri, mossi che le scendono sulle spalle, carnagione non troppo chiara e i suoi occhioni castani,e quelle labbra..ok devo conoscerla.
-Ehi Cris ti aspettavamo, una nuova arrivata? Io sono Leo, e tu chi sei?-
mi avvicino maneggiando la sedia a rotelle e allungo la mano senza timore come mio solito, lei mi guarda,un brivido percorre la mia schiena,guarda la mia mano e titubante me la stringe con una stretta salda. 
-Ragazzi lei è Monica è arrivata questo pomeriggio,ed è sola non ha molti amici quindi avevo pensato di farvela conoscere-
Cris conclude entusiasta,ma Monica continua a guardarsi le scarpe chissà perchè è qui,mi informerò. Sento gli altri presentarsi, e cancello i miei pensieri, Toni mi fa segno e interviene
-Ragazzi Rocco si presenta, gli piaci Monica, chiede se lei possa entrare nel gruppo non sarebbe una brutta idea-
si non sarebbe male, ma voglio conoscerla meglio,intanto Vale le spiega che Toni può comunicare con Rocco che è da mesi in coma, la sua faccia sembra meravigliata,questa ragazza mi piace non si è accorta neanche del mio problema.
-Io e Vale siamo fidanzati da un po'-
sento Cris dire a Monica,sento Davide schiarirsi la voce e affermare di aver visto già Monica
-si si, ora ricordo eri tu allora quella ragazza sul lettino, ricordo che eri piena di sangue..e urlavi.-
il viso di Monica diventa pallido, allora è lei la ragazza di cui Ester stava parlando, quindi ha tentato il suicidio,mi dispiace cosi tanto,una bellissima ragazza come lei avrà un motivo non può essere impazzita da sola e togliersi la vita, guardo Cris chefulmina Davide che vorrebbe ritirare tutto, Monica sta per uscire ma Cris la segue e l'abbraccia.
-Davide ma sei stupido, sono mica cose da dire?-
-Lo so Leo mi dispiace- è davvero dispiaciuto.
Le ragazze sono tornate in stanza e io nella mia con il mio compagno, vedo che Vale mi fissa, cosa starà pensando..
-Allora mi dici perchè mi stai fissando da mezz'ora?- il mio tono è leggermente irritato.
-No nulla Leo, è solo che oggi ti vedo diverso,da quando quella ragazza è entrata in camera, non so pensavo ti stessi innamorando.-
-Ma se neanche la conosco.- cerco di sembrare vago, si lei mi piace ma non son innamorato.
-Leo tu sei troppo orgoglioso..si vede da come rimani imbambolato,ti piace e non poco.- forse quello stupido del mio compagno aveva ragione, ma mi sembra troppo presto per reputarmi innamorato.

Cris.POV
Io e Monica eravamo rientrate,Davide era venuto a scusarsi,e Monica aveva apprezzato,ora si stava lavando e io ero sul mio letto a pensare,ho visto il modo in cui Monica e Leo si guardano, ma ormai la mia cotta per Leo è svanita, sarò felice di aiutare quei due a mettersi insieme, sono troppo dolci. Ester entra con la cena e Monica esce dal bagno, sento l'odore che proviene dal vassoio, non ho voglia di mangiare come sempre, mi sta salendo la sensazione di rigurgito, Monica sembra affamata e divora la sua porzione,poi mi guarda si avvicina e mi sposta una ciocca dietro le spalle.
-Così non guarirai, ti aiuto io ok?- guardo i suoi movimenti, sta spezzettando il pane,e lo dispone nel piatto,e poi riferita a me mi dice,
-Si inizia con piccoli passi, quindi piano cerca di mangiarlo- sembra cosi tanto invitante, provo a prendere un pezzetto,e mastico una e due volte poi butto giù, piano lei ha detto piano,posso farcela.
Iniziamo a parlare del più e del meno,di ragazzi, e lei nega tutto su Leo ma i suoi occhi parlano. Non mi accorgo che i ragazzi sono nella nostra stanza e mi guardano stupiti, sento Monica ridacchiare e mi volto confusa.
-Cris, hai mangiato o mio dio hai visto- gridano all'unisono la mia testa scatta verso il piatto è vuoto quella montagna di pane è nel mio stomaco adesso, non ci credo guardo Monica che mi sorride e l'abbraccio forte, posso guarire lei mi aiuterà ne sono certa.


Monica.POV
Cris dice che ho una cotta per Leo, io non la chiamerei cotta, si è vero ho un certo interesse, ma non lo conosco ancora, Cris è così felice per il fatto che lei abbia mangiato,e io più di lei è bellissima e deve acquistare un po' di grammi lo sarà ancora di più. Ora è stesa sul suo letto con Vale, quei due sono così dolci, Leo invece gira per la stanza, non sapendo che fare, mi si avvicina e si siede sul mio letto lasciando la sedia a rotelle accanto al letto.
O mio dio, siamo troppo vicini e lo colgo a guardare il mio braccio fasciato,come pigiama ho una maglia a manica corta che lascia scoperto il braccio, lui mi guarda e 
-Perchè lo hai fatto,ce perchè lo fai?- non so perchè lui stia sussurrando ma di rimando gli sussurro..
-Perchè la mia vita è un disastro volevo solo tornare dalla mia mammaquella sera- 
Leo vuole sapere di più mi fa segno di continuare, inizio a sfogarmi anche con lui e non riesco a non notare quanto sia bello il modo in cui mi stia ascoltando.
Mi afferra la mano,tutto a un tratto che mi fa sussultare, dolcemente me la stringe e mi dice che mi capisce anche lui ha perso la sua mamma e abbiamo qualcosa che ci accomuna.
Più tardi arrivano gli altri braccialetti e Leo, prende parola.
-Amici quindi siamo tutti d'accordo, a far entrare nel gruppo questa fantastica ragazza- oddio credo che mi manchi il respiro,
-Quindi io avrei già il ruolo ideale, sarai la ragazza sorriso, sembra stupido ma tutti noi siamo d'accordo, il tuo sorriso scioglie anche l'animo più duro, e ti cambia d'umore, inoltre qui non bisogna essere, una taglia 40, o altro tu sei te stessa e meriti tanto quindi ora sei una di noi-
detto questo si sfila uno dei suoi bracciali rossi, e lo infila al mio polso quello fasciato e sussurra
-watanka- gli altri gli si accordano allora ad alta voce ripeto questa strana parola.

Si è fatto tardi allora gli altri iniziano ad uscire dalla stanza, Vale saluta Cris con un bacio, Leo mi chiama e lo raggiungo sull'uscio della porta, 
-Non mi dai il bacio della buonanotte?- dice con occhi speranzosi.
-Certo- mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia, i nostri respiri si sono scontrati per un attimo.
-Allora a domani- dice urlando felice e uscendo dalla porta.
-A domani- gli rispondo sottovoce emozionata e imbambolata.
Ero li a fissare l'uscio, Cris mi richiama.
-Allora vogliamo andare a dormire, oppure la porta è così interessante?-
sghignazza dal ridere mi avvicino e la ringrazio per tutto lei fa lo stesso, mi stampa un bacio sulla guancia ed augurandoci buonanotte, torno a letto,mille pensieri mi invadono e una sensazione allo stomaco e la chiamano felicità, ma io non avevo mai provato cosa vuol dire essere felici. Ora mi sento accettata, andrà tutto meglio, ora ho degli amici, posso essere me stessa.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: Monicakhoran