Cap 4: In viaggio
per Husky Winter.
Il mattino seguente si alzò e si guardò
intorno, quando si ricordò della sua missione. Abbassando lo sguardo, vide Lucy
che dormiva con un piccolo sorriso. Sorrise anche lui, pensando che stesse
facendo bei sogni, così si alzò, preparò tutto il necessario per il viaggio, le
baciò la fronte e si recò verso la sua meta: la montagna Husky Winter.
Camminando, era arrivato ai piedi della
foresta, la quale si trovava ai piedi della grande montagna. Senza esitazione,
si inoltrò nella grande macchia verde, incontrando vai mostri, dalle forme
sempre più strane, quando incontrò qualcuno: era un vecchio sacerdote ferito,
che cercava di scappare da un mostro con il corpo da gorilla, le zampe di un
cane e la testa da struzzo. Di creature strane ne aveva viste, però questa le
batteva tutte.
-Aiuto!-urlò il vecchio, destando Natsu
dai suoi pensieri. Senza pensarci due volte, si fiondò sul mostro e lo attaccò.
-Pugno di fuoco!-urlò, colpendo il mostro allo
stomaco, facendolo cadere all’indietro, ma prima che toccasse il suolo, questo
riacquistò l’equilibrio e scaraventò Natsu e il sacerdote contro una pietra.
-Cavolo, questo bastardo di un mostro non
vuole saperne di morire..-disse alzandosi in piedi.
-E’ troppo forte ragazzo…noi moriremo
quì.. a causa di questo abominio..-disse a fatica il sacerdote.
-Ma cosa dici vecchio? Io sono Natsu, Natsu di
Fairy Tail, e di certo non mi farò sconfiggere da feccia del genere! E poi io,
non ho tempo da perdere con questo coso!-urlò scagliandosi ancora una volta
contro il mostro.
-Tecnica segreta del Dragon Slayer:
Avvitamento esplosivo intrecciato!-urlò, diventando un tornado, avventandosi
sul mostro, che divento un mucchietto di cenere.
-Ragazzo..ma tu chi sei?-chiese sbalordito.
-Te l’ho detto vecchio. Io sono Natsu di
Fairy Tail.-rispose riprendendo le sue cose, incamminandosi verso il fitto
della foresta.
-Aspetta! Portami con te!-disse il
sacerdote, cercando di raggiungerlo.
-Non posso vecchio, è troppo pericoloso.
E poi io ho uno scopo..-disse guardandolo.
-Non m’importa! Voglio venire con
te!-insistette.
Natsu sospirò.
-E va bene. Ma fa attenzione!-disse
aiutandolo a camminare.
-Grazie figliolo! Ti sono debitore.-lo
ringraziò.
-Di niente vecchio. E poi non ho fatto niente
di che.-gli sorrise, così si incamminarono nel fitto della foresta, dove
incontrarono altre creature, una più strana dell’altra.
Dopo una lunga giornata composta da
combattimenti e strani incontri, finalmente arrivarono ai piedi della montagna.
-Finalmente siamo arrivati! Su andiamo!-disse
Natsu, cercando di arrampicarsi, fermandosi quando sentì la voce del sacerdote.
-Aspetta ragazzo! E’ notte, non è
meglio se ci accampiamo qui?-propose il vecchio.
-E va bene..dopotutto sarai stanco.-sospirò
Natsu scendendo, preparando il necessario per dormire.
Accendendo il fuoco, gli venne in mente
qualcosa.
-Senti vecchio, non so ancora come ti
chiami!-disse guardandolo.
-Oh, che maleducato! Io sono Don Bartolomeo
Coemplex.-rispose presentandosi.
-Da dove vieni?-chiese stendendosi su una
coperta, invitando il sacerdote a fare lo stesso.
-Io vengo dal villaggio di Zagarì, ad
est di Fiorse. Sono stato costretto ad abbandonare mia moglie e mia figlia a
causa della guerra. Il giorno prima della mia partenza, promisi ad entrambe che
sarei tornato presto, invece non so neanche quanti anni siano passati da
allora. Da quando è finita la guerra, ho sempre cercato la strada per tornare a
casa senza successo. Stavo perdendo la speranza perché arrivavo sempre in posti
deserti, fino a quando non giunsi al tempio del “Sacro Dragone Infuocato Della
Sabbia Arabica”, così decisi di diventare un sacerdote, pregando tutti i giorni
per la mia famiglia.-spiegò.
-Wow, mi dispiace…non sapevo che avessi un
passato così triste..-disse dispiaciuto.
-Non preoccuparti. Più tosto..tu da dove vieni
ragazzo?-chiese.
–Io sono nato a Fiore, cresciuto
da Igneel, un drago del fuoco. Non so chi siano i miei veri genitori, ma so che
lui è mio padre. Da quando sono stato con lui la mia vita era felice, anche
perché mi insegnò la magia del fuoco, che uso per proteggere i miei nakama. Un
giorno, però, il 7 luglio X777, scomparì misteriosamente, insieme a tutti i
draghi. Restando solo, vagai per le strade di Fiore, fino a quando giunsi a
Fairy Tail, dove feci amicizia, e vivo ancora oggi. Da quando sono giunto alla
gilda, lo sto cercando, con scarsi risultati. Però io non mi arrenderò, solo
perché si è nascosto per bene! E’ mio padre, e la prima cosa che mi ha
insegnato è non mollare mai!-spiegò felice, ripensando a quei passati momenti
allegri.
-Che bella storia..sono sicuro che tuo padre è
fiero di avere un figlio come te.-gli sorrise.
-Grazie, spero di ritrovarlo
presto.-disse guardando le stelle.
Il vecchio sacerdote sorrise ancora.
-Su, ora dormiamo, domani ci attende un’altra
giornata impegnativa. Oyasumi ragazzo.-disse chiudendo gli occhi.
-Buona notte anche a te vecchio.-rispose, per
poi prender sonno anche lui.