Cap 5: La frustrazione di perdere un
amico
Era giunta l’alba, quando Natsu e il sacerdote si
prepararono per ripartire.
-Sei pronto vecchio?-chiese Natsu.
-Si, andiamo!-rispose, arrampicandosi insieme a
lui, per poi arrivare alla vetta, dove fecero una breve sosta per riprendere
fiato.
-Oggi è proprio una bella giornata, vero?-disse
il sacerdote.
-Già, c’è un sole fantastico.-concordò Natsu
alzandosi.
-Ce la fai ad alzarti?-chiese tendendogli una
mano, sorridendo.
-Si, grazie figliolo.-disse alzandosi, per poi
esplorare quella montagna un po’ sinistra:
Gli alberi erano ghiacciati, il terreno era
formato da neve ed acqua e tutto il paesaggio era circondato da un’aura
maligna.
-Cavolo, sento una pressione malvagia provenire
dapperutto!-disse Natsu, annusando l’aria, visto che grazie alla sua natura di
Dragon Slayer, il suo fiuto era ben sviluppato.
-Guarda ragazzo, lì c’è una caverna.-disse
indicando un’apertura nella roccia.
-Forse sarà proprio quella!-disse correndo al
suo interno.
-Proprio quella? Cosa intendi? Aspetta
ragazzo!-disse seguendolo, fino a quando non si ritrovarono entrambi davanti al
legendario golem, protettore della pianta curativa.
-E’ questa! E’ proprio lui!-disse entusiasta.
-Senti ragazzo, mi spieghi un po’? Perché non
ho capito un tubo!-disse confuso.
-Questo quì è il golem che protegge la pianta
curativa che sto cercando! Però a vederlo, mi sembra solo un grande ammasso di
pietre. Superarlo sarà un gioco da ragazzi.-disse, cercando di superarlo,
quando venne scaraventanto contro la parete della grotta.
-Ma che diavolo?-disse Natsu massaggiandosi la
parte colpita.
-Voi stranieri, chi siete? Come osate entrare
nella sacra grotta del dio della medicina, Asukurepiosu? Non siete degni di
cogliere la sacra pianta curativa. Preparatevi alla morte!-disse il golem,
sferrando un pugno al sacerdote, schiacciandolo sul pavimento.
-Maledetto bastardo! Pugno di fuoco!-urlò
Natsu, liberando il sacerdote che giaceva a terra, pieno di ferite.
-Vecchio! Stai bene?-disse Natsu parandoglisi
di fronte.
-Sto..sto bene ragazzo..tranquillo..-disse
sedendosi con la schiena appoggiata alla parete.
-Soffio del drago di fuoco!-urlò Natsu,
colpendo il golem, che non subì neanche un graffio.
-Maledizione, ma di cosa è fatto questo
coso!-imprecò, cercando di riprendere fiato.
-Tu, umano, con chi credi di aver a che fare?
Io sono il guardiano della sacra pianta, e non lascerò mai che qualcuno si
avvicini ad essa.-disse il golem, colpendo nuovamente Natsu, che siera
accasciato a terra, stanco.
-Questa è la tua fine, umano. Dì addio alla tua
vita.-disse preparando a colpirlo con una strana magia mai vista.
-Io, settimo guardiano della sacra pianta,
invoco il terzo incantesimo di protezione assoluta! Vieni a me: Vento di sabbia
alato del cavallo ribelle!-disse scagliando l’incantesimo.
Natsu si sarebbe aspettato un grande impatto,
ma questo non avvenne. Aprendo gli occhi, vide che lui..proprio lui..il
sacerdote gli si era parato davanti facendogli da scudo..proteggendolo da quel
potente attacco.
-Vecchio, ma che fai,di questo passo..-stava
per dire,quando una forte luce travolse tutto, abbagliandolo.
Quando questa passò, vide il corpo esamine del
sacerdote, con gli arti strappati, che perdeva sangue per terra.
A quella visione inziò a piangere, stringendo
forte il suo torace.
-Stupido vecchio, perché l’hai fatto! Ora
tu..-disse continuando a piangere.
-Tranquillo..ragazzo..tu..hai un.. futuro
davanti..-disse a fatica.
-Ma ora come farai a mantenere la
promessa!-urlò stringendolo ancora più forte.
-Io..guarderò la..mia..famiglia dal
cielo..pregherò per loro...io..non ho rimpianti..se ti avessi lasciato
morire..non avresti potuto..portare a..termine..la tua..missione..-disse.
-Vecchio..-sussurrò ancora.
-Vorrei sapere..solo..una cosa..-continuò.
Natsu alzò il viso verso di lui.
-Cosa..-disse.
-Per quale motivo..ti
sei..avventurato..su..questa montagna?-chiese.
-Io..devo salvare la donna che amo..è
gravemente ferita, e il master della mia gilda mi ha detto della sacra pianta
che custodisce quel coso.-spiegò.
Il sacerdote sorrise..il suo ultimo sorriso.
-Allora..ho fatto bene..a..salvarti..Sii
felice..ragazzo..-disse esalando l’ultimo respiro, chiudendo gli occhi per
sempre.
Natsu spalancò gli occhi..era..morto?
-Bartolomeooooooooooooooooooo!-gridò.
-Io ti rivendicherò..gliela farò pagare a quel
maledetto..stanne certo..-disse alzandosi in piedi, portando il suo corpo fuori
dalla caverna.
-Se avete finito, vorrei procedere con lo
scontro. In fondo quel vecchio non serviva a niente, perché piangi,
umano?-chiese.
Natsu sentì il sangue ribollire nelle vene.
-Bastardo schifoso di pietra! Tu cosa cazzo ne
vuoi sapere del dolore? Cosa ne sai tu dei sentimenti? Sei solo un inutile
robot!-urlò scagliandosi su di lui.
-Tecnica segreta del Dragon Slayer: Avvitamento
Esplosivo Intrecciato!-urlò attaccandolo.
-E questo cos’era? Un attacco? Non è per niente
degno di me..tornatene a casa moscerino!-disse sbattendolo svariate volte
contro il muro.
In quel momento, nella mente di Natsu passò
l’immagine della sua Lucy ferita..ma anche quella del suo amico defunto. Ad un
tratto si ricordò delle parole del sacerdote:
*FLASH BACK*
Fino a quando non giunsi al tempio del “Sacro
Dragone Infuocato Della Sabbia Arabica”
*FINE FLASH BACK*
-Ci sono..questo è per te amico mio!-disse
preparandosi ad attaccare.
-Tecnica segreta del Dragon Slayer: Deserto
infuocato del Sacro Dragone Della Sabbia Arabica!-urlò colpendolo con tutte le
sue forze.
-Io..sconfitto..da un inutile
umano..non..può..essere..-disse prima di ridursi in cenere.
Finalmente la battaglia era finita, così Natsu
prese un cespo di quella pianta e tornò all’uscita della grotta, dove rivide il
corpo del suo amico.
-Mi dispiace vecchio..spero che con questo ti
abbia rivendicato..-disse prendendo il suo corpo, incamminandosi per scendere
dalla montagna.
Dopo un po’ di tempo, arrivò al centro della
foresta dove decise di scavare una tomba per il suo defunto amico.
-Ecco qui..riposa in pace..Bartolomeo..-disse,
per poi incamminarsi verso casa