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Autore: Rossy_chris    12/02/2015    3 recensioni
ATTENZIONE spoiler per chi non segue programmazione americana.
Siccome non sono brava con le introduzioni vi lascio un pezzo:
Non sarei dovuto piombare qui all’improvviso e soprattutto non avrei dovuto annunciare la mia alleanza con malcom senza prima spiegarti cosa mi è successo.-
-A narda parbat?-
Oliver annuì e si alzò in piedi. Mi venne di fronte e la mia testa si fermava esattamente all’altezza dell’elastico dei pantaloni. Feci per muovermi,ma mi anticipò, togliendosi la maglia.
Mi accaldai di nuovo e mi sentii il cuore battere a mille.
-La sua spada mi ha trafitto qui…-
Prese la mia mano e se la portò sulle ferite.
-ma è qui che mi ha inflitto il colpo finale..-
Strinse le mie dita mentre gli accarezzavo il costato e chiuse gli occhi.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lavorare per Ray Palmer era diventata la mia distrazione al problema “Oliver Queen”. Mi concentravo al massimo sul mio lavoro,chiudendomi nelle quattro mura del mio ufficio che di Oliver portavano solo un flebile ricordo.
Sbuffai,perché mi resi conto che non ero per niente concentrata e continuavo a pensare ad Oliver. Quando credevo che fosse morto per davvero, mi faceva talmente male pensare che lui esistesse solo nella mia mente che avevo riportato a galla tutti i momenti vissuti con lui soltanto per rivederlo. Il nostro primo incontro,il nostro primo contatto fisico, il nostro primo appuntamento, il nostro primo bacio.
Ma appena pensavo a come stavano andando le cose, tutti questi momenti perdevano la loro aura romantica e diventavano degli stupidi momenti di debolezza, che se Oliver fosse morto non avrei mai rimpianto,ma che ora pesavano come macigni sulla mia coscienza.
-Indaffarata eh?-
Ray mi sorprese mentre ero intenta a guardare la grande finestra,perdendomi nei miei pensieri.
-Oh,si..troppe cose da fare.-
-Così decidi di non farne nessuna?-
Lo guardai con aria interrogativa
-Sai eri lì a non fare nulla..-
-Io lavoro con la mente Ray..- lo ammonii, offesa –Non è necessario che io mi muova.-
-Oh giusto.- Mi sorrise,imbarazzato. –Spero che tu possa muoverti per venire a prendere un caffè con me..-
Risposi al sorriso, guardandolo. –Il mio capo mi ha dotato di un assistente personale che mi porta il caffè appena ne ho voglia.-
Ray rise,mettendosi le mani in tasca. Sembrava un ragazzino alle prese con la sua prima cotta.
-Oh devi avere proprio un buon capo allora.-
Annuii,divertita da questi flirt innocenti.
-Si proprio per questo credo di dovergli un caffè..-
Mi abbassai per chiamare il mio assistente dalla segreteria,ma il caso volle che lui mi precedette,bussando alla porta del mio ufficio.
-Signorina Smoak..-
-Ehi..-lo salutai,sorpresa ancora di quella formalità –stavo giusto per chiamarti, porta due caffè qui su appena sei comodo..-
-Tre caffè..- aggiunse lui,preoccupato.
-Come tre?oh vuoi prenderlo con noi!certo,fai pure. Non voglio essere la donna cattiva che ti comanda a bacchetta…-
-Ehm no signorina Smoak..-
Lo guardai, sorpresa. –Stai forse insinuando che io valgo per due?perchè per tua informazione ho smesso di mangiare al Belly Burger già da due settimane..-
-Felicity.-mi richiamò severo Ray
-Okay d’accordo ci sono stata ieri,ma giuro che ho preso la coca light.-
-C’è il signor Queen che la cerca,signorina Smoak.-
Deglutii e mi immobilizzai. –Il signor Queen?-
Mi portai le labbra alla bocca per trattenere un urlo che credevo essere di rabbia e invece fu di gioia.
-Credo..-fece Ray avvicinandosi al ragazzo  -che vada bene farlo salire adesso alla signorina Smoak..hai fatto un bel lavoro,bello..-
Ray lo portò fuori e non rientrò più facendomi sentire un po’ in colpa.
Non potevo credere che stesse succedendo davvero. Oliver veniva a trovarmi nel mio ufficio,mentre ero al lavoro.
Mi guardai nel riflesso della finestra,aggiustandomi il rossetto e i capelli. Mi pareva di avere una vertigine che mi rovinava la coda,così presi a leccarmi le dita per farla appiattire.
-Ehm..- sentii tossire e mi fermai con una mano in aria,all’altezza della mia testa.
-è permesso?-fece Oliver, sorridendomi probabilmente divertito dalla scena che aveva di fronte.
-Oh Oliver..-mi finsi sorpresa e imprecai per essermi fatta sorprendere in una situazione così imbarazzante. –Co-cosa ci fai qui?-
Lui tornò a sorridere e mi si avvicinò a grandi passi,guardandosi intorno.
-Ti sei sistemata bene qui vedo.-
Annuii allargando le braccia. –Si, anche se non è ancora personalizzato..-
Oliver si fermò proprio di fronte a me,guardandomi dritta negli occhi.
Di nuovo quello sguardo…quello sguardo pieno di amore che mi faceva venire voglia di abbracciarlo e stringerlo forte a me. Abbassai la testa e smisi di guardarlo.
-è tutto ok?è successo qualcosa al covo?-
Lui sospirò e serrò la mascella. –è successo qualcosa si..-
Mi misi sull’attenti,preoccupata. –è grave?dig e roy stanno bene?-
-Non riguarda il covo…-
-Oh..-feci,preoccupata del seguito. Non volevo farmi male di nuovo,così tentai in tutti i modi di non fare andare avanti il discorso. –Ma roy e diggle stanno bene vero?la teca è lucida? Sta mattina sono andata via di corsa..-
-Felicity.- La sua voce si era fatta seria e io chiusi gli occhi,indifesa come sempre,pronta ad essere colpita di nuovo.
-è successo che..volente o nolente io ecco..sono innamorato di te.-
Riaprii gli occhi,confusa.
-Va..va avanti.-
Lui si avvicinò ancora di più,prendendomi le mani. –è difficile per me ammetterlo,ma..- prese un respiro profondo e mi strinse forte le dita. Il contatto con il suo corpo mi mandava sempre in iperventilazione,così pregai di non iniziare a sudare. –se voglio sconfiggere ras al ghul devo prenderne atto.-
Alzai lo sguardo e se prima mi sentivo confusa ora ero completamente disorientata.
-Cosa..cosa c’entra questo con ras al ghul?-
-Malcom Marlyn ed altri prima di lui mi hanno detto che devo essere pronto a rinunciare a me stesso,alle mie paure e alle mie debolezze per potermi confrontare con ras al ghul.-
Scossi la testa,allontanandomi da lui.
-Ed io sarei una tua debolezza,una tua paura?- dissi,pesando bene ogni parola.
-Felicity..io…-
-NO!- urlai, distrutta da quello che mi stava dicendo. – Se io fossi stata una tua debolezza tu ora saresti morto! O saresti ancora un assassino!- mi arrabbiai ancora di più, incenerendolo con lo sguardo. –Io sono la tua forza,Oliver! E tu mi tratti in questo modo?-
-Felicity tu non capisci…se io stessi con te lui potrebbe usarti per farmi del male! E io non posso permetterlo.-
-No,non si tratta di questo..- presi un respiro,trattenendo le lacrime. –Tu vuoi mostrarti un eroe,vuoi essere il primo a sconfiggere il capo della lega degli assassini,bene,fa quello che vuoi. Ma non dirmi che io sono una tua debolezza,non venire qui a dirmi che essere innamorato di me ti rende vulnerabile perché l’amore non fa così,Oliver. L’amore rende forti. Quindi fuggi pure da me, prosegui la tua crociata,ma questo non ti renderà un eroe. Ti renderà lui,Oliver. Un uomo vuoto,incapace di accettare un sentimento tanto nobile per paura di essere sconfitto da qualcun altro. Raggiungi pure la gloria eterna,ma non aspettare che io sia lì a gioirne se tu non vuoi condividerla con me.-
Oliver rimase in silenzio,mentre le mie parole lo attraversavano, velenose come lame affilate.
-Felicity..-
Scossi la testa e gli aprii la porta. –Buona giornata signor Queen..-
-Felicity!-riprovò lui senza muoversi da lì. –Io non voglio lasciarti andare..-
Piansi,lasciando che le lacrime rigassero il mio volto.
-Ma io non voglio che tu rimanga,Oliver.-
Lui abbassò la testa, come se gli avessi appena inflitto un colpo mortale. Mi passò di fianco e mi sfiorò,piano, come a voler intrecciare le dita nelle mie. Io mi allontanai e non lo guardai semplicemente uscire da quella porta, lo guardai uscire dal mio cuore.
[3 ore dopo..]
Ero rimasta più del necessario a lavoro tanto che l’uomo delle pulizie mi guardava preoccupato.
-Sto andando via..- dissi,fingendo un enorme sorriso.
L’uomo annuii e io smisi di guardarlo, mettendo a posto tutte le carte che avevo strappato a causa del discorso con Oliver.
Indossai il cappotto e mi avviai all’ascensore, nervosa e triste allo stesso tempo.
-Sale o scende?- mi chiese una voce al mio fianco.
Feci per girarmi,ma mi ritrovai con qualcosa in testa che mi impediva il vedere qualcosa e di respirare.
-AIUTO!!-urlai,soffocata da quel tessuto che premeva prepotente sulla mia bocca.
-Scende..-
Sentii dire all’uomo mentre la paura si impossessava di me,costringendomi a perdere i sensi.
Angolo autrice: eccomi qui di nuovo! Vi è piaciuto il discorso tra Oliver e Felicity? cosa le sarà successo? Oliver lo verrà a sapere e se si arrabbierà con Ray Palmer non averla protetta? :p al prossimo capitolo!grazie per la lettura *-*
  
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