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Autore: Daphne09    12/02/2015    13 recensioni
[...]Non vi è cosa più difficile che nascondere questa tempesta a tutti, incapaci di comprendere le cause irrazionali dell'attrazione che provo per te, esibendo un falso sorriso ad occhi spenti, carichi di lacrime che non riescono a scendere, sovrastate da un pesante velo di impotenza.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lamento di una donna senza amore
di Daphne09


Giuro, avrei puntato tutto su di te, anche la mia stessa vita. Ero convinta che ci sarebbe stato un noi e che, alla fine di ciò, si sarebbero potute scrivere le parole Felici e Contenti, proprio come in una vera favola. Invece, questo lungo e travagliato racconto è terminato con un lei visse amareggiata fra effimeri ricordi e lui sereno con qualcun'altro.

Forse non è stato steso un vero e proprio finale, la sofferenza continua: loro sono amici, così affiatati da vedersi tutti i giorni, coccolarsi e scherzare, apparendo una coppia agli occhi di tutti; l'uomo ignaro dei sentimenti dell'altra e la donna con una falda in pieno petto.

Lui potrà soffrire per la solitudine, ma lei è in bilico fra strazio e disperazione, in balia della mancanza di qualcosa che esiste, ma che è così dannatamente innafferrabile. La Natura stessa lo ha stabilito, quella madre matrigna che ti fa assaggiare con la punta della lingua qualcosa di paradisiaco, per poi sottrartelo con tanta violenza da prometterti di non fartelo provare mai più, frammentando il tutto in tanti piccoli cocci di dignità che mai più oserai riassemblare.


Se solo tu sapessi quanto ti desidero, quanto ti penso e come non riesca nemmeno a piangere pensando a te. Forse la ferita è ancora fresca e lo shock mi ha appena colpita con la stessa veemenza di una doccia ghiacciata, ma con le tue parole sono morti quel luccichio vivace che mi caratterizzava lo sguardo, la mia creatività, la mia innocenza, la mia ansia di vivere.

Certo, tu non mi hai fatta soffrire intenzionalmente, e forse è proprio questo che mi squarcia il cuore in una voragine, macchiandomi il petto di rivoli di mesta sofferenza.

Questo amore proibito e privo di corrispondenza non è facile, richiede un'analisi interiore, uno sfogo, grida e pianti, per esternare il dolore e imparare ad andare avanti di nuovo, ignorando quanto possa essermi comportata da illusa. Eppure, non vi è cosa più difficile che nascondere questa tempesta a tutti, incapaci di comprendere le cause irrazionali dell'attrazione che provo per te, esibendo un falso sorriso ad occhi spenti, carichi di lacrime che non riescono a scendere, sovrastate da un pesante velo di impotenza.

Farse degne di un'attrice sono faticose, così stancanti che, una volta tornata a casa, chiudendomi la porta alle spalle, mi continuo a sorprendere di come questa depressione mi segua come un fastidioso spiffero d'aria, investendomi ulteriormente, fino a penetrarmi anche le ossa.

Eppure, senza nemmeno potermi avvalere della facoltà di essere me stessa, cado in un sonno profondo, estenuata dall'infelice recita, fino a balzare violentemente dal letto in piena notte, incapace di mettere di nuovo a riposo quella belva che, a poco a poco, mi logorerà l'anima, imperlandomi la fronte di sudore freddo come il ghiaccio e stringendo nel mio stomaco un nodo talmente stretto da bloccarmi anche il respiro.

Senza di te sono un cielo senza stelle, un usignolo senza voce, una donna senza amore.

  
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