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Autore: daimler    13/02/2015    2 recensioni
ciao a tutti è la mia prima long spero che vi piaccia, per prima cosa ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ma la storia è ispirata al telefim life unspected anche se ci sono moltissime variazioni e nel proseguire la storia prenderà una strada diversa dal telefim. Nashi ha passato tutta la sua vita trasferendosi da una famiglia affidataria all'altra. Ora, arrivata a sedicianni anni, decide di farla finita e di chiedere di diventare una minore emancipata. Per farlo, però, dovrà rintracciare i genitori naturali....
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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~Lucy si bloccò, incosapevolmente incomiciò a sorridere mentre le lacrime le scendevano dagli occhi, "sei bellissima" disse con voce rotta dall'emozione "l'ultima volta che ti ho visto eri così piccola e adesso sei grande, no grande grande, ma  grande in proporzione... " parole confuse uscivano dalla bocca di Lucy in preda a mille emozioni, a quella visione anche Nashi riuscì a trattenere a stento le lacrime "grazie"; Non si aspettava quelle reazioni da parte della sua presunta madre, nella sua immaginazione l'aveva dipinta con un' austera donna in carriera, forse per questo l'aveva lasciata, ma in quel  momento poteva solo notare quando fosse incredibilmente bella, i capelli biondi a incorniciarle il volto, quei grandi occhi color cioccolato, Nashi pensò che Nastu l'avesse presa in giro a dirle che le assomigliava. Lucy stese una mano quasi a volerle sfiorare il viso  ma la rititò subito, portandola sul petto e unirla all'altra. " Il suo nome è Nashi" disse Natsu per smorzare quel momento così intenso , era comosso da quella scena, in tutti quegli anni gli era capitato di pensare a quella storia ma non avrebbe mai immagginato di ripotersi unire con loro un giorno. "Come stai? hai bisogno di qualcosa?" chiese Lucy "emm no cioè si, dovresti firmare questo foglio in cui negherai i tuoi diritti genitoriali, in questo modo potrò chiedere l'emancipazione.." Nashi tirò fuori il documento ormai in pessime condizioni, vittima innocente di tutte le emozioni della giornata, "vuoi emanciparti dai tuoi genitori addottivi?" chiese la donna con rammarico, per un' attimo aveva pensato che Nashi l'avesse cercata per volerla conoscere, " no, dai servizi sociali" Lucy la guardò stranita, "una lunga storia" tagliò cortò lei per poi aggiungere, "mi dispiace se sono piombata così nella tua vita e disturbati a lavoro ma l'udienza è fra tre giorni e senza la tua firma non posso fare domanda" Lucy nel fra tempo si appòggiò sul cofano dell'auto e firmò il foglio, poi lo passò con entrambe le mani alla ragazza, la scrutò ancora per qualche attimo, come ad imprimere la sua immagine nella mente. "Nashi io.. forse noi ti dovremmo delle spiegazioni.." e detto questo Lucy lanciò un' occhiata al povero Natsu che di certo non si aspettava di dover affrontare quell'argomento proprio ora, "no, non mi dovete niente.." Nashi abbassò lo sguardo, l'ultima cosa che voleva era una stramba riunione di famiglia, quelle persone per lei erano  due figure sconosciute, solo di passaggio, contattate solamente per utilità. Doveva, però ammettere a se stessa che le poche ore trascorse con Natsu erano state piacevoli e sapere che Lucy era un'affascinante donna in cariera l'aveva resa orgogliosa.  Nashi rimise il foglio nella borsa, "ora devo andare" "ti posso accompagnare io se ti serve un passaggio" tentò Lucy, "no grazie mi accompagnerà Nastu,  dovresti andare anche tu.. eri in piena riunione o sbaglio?" "a la riunione, non era poi così importante" mentì quest'ultima. A quel punto intervenne Nastu " non preuccuparti ci penso io a lei" appoggiando la mano sulla spalla di Nashi, come  a stringerla a se e Lucy non potè che annuire anche se in quel momento lo invidiava, avrebbe voluto anche lei un contatto con sua figlia , anche minimo. Nastu accompagnò la ragazzina verso l'auto facendola salire su, poi chiuse lo sportello. Mentre faceva il giro della macchina volse uno sguardò a Lucy, accennò un sorriso, di quelli sinceri, e poi la Salutò con la mano.
Lucy li salutò e non staccò lo sguardo dall'auto finchè non fu sparita dalla sua visuale, se ne sto li per un pò a pensare. Come un fulmine a ciel sereno si ricordò improvvisamente della riunione con la Blu pegasus, corse verso la redazione, dove raggiunse rapidamente la saletta, ma appena arrivata l'unica cosa che fece in tempo a vedere fu Luxus, accanto all' ascensore,  che stringeva la mano ad Ichiya. Lucy capì che la riunione era appena finita, aspettò che Ichiya e i suoi collaboratori entrassero nell'ascensore e sparissero dietro le porte di esso, poi si avvicinò cautamente verso Luxus, notò che l'uomo aveva  l'aria sodisfatta, si sfregava le mani, simbolo che l'accordo era strato stretto, in parte fu sollevata per questo, almeno non aveva compromesso il contratto scappando via in quel modo . Laxus si voltò per ritornare verso la sala quandò la notò, incominciò a sogghignare  "ei ci stai degnando della tua presenza.. allora come è andato il tuo appuntamento galante?" Lucy ingoiò la provocazione e a denti stretti e ignorandola rispose "parlami della riunione com'è andata, hanno accettato di collaborare con noi?" Luxus allargo le braccia in modo plateale "Certamente, hai di fronte il grande Luxus Drher, poteva essere altrimenti?".
Lucy se ne tornò nel suo ufficio, sapeva che sarebbe stato questione di poco prima che il direttore sarebbe stato informato di ciò che era successo; Si accasciò stancamente sulla sedia, le scoppiava la testa, quella giornata le aveva regalato troppe emozioni messe insieme, rivedere Nastu, tirare fuori quel passato tenuto segreto e incontrare Nashi gia Nashi, il solo pensiero le riempì il cuore di gioia. Portò una mano verso il collo e afferrò il ciondolo appeso alla catenina che indossava da sempre, stringendolo forte, "mamma aiutami tu...". Se ci fosse stata sua madre all'epoca, forse non si sarebbe trovata in questa situazione oggi , ma ella era gia scomparsa lasciandola da sola con un padre che non avrebbe mai capito. Per sedici anni si era portata nel cuore quel tormento, era riuscita a tenerlo segreto per tutto quel tempo. I suoi pensieri furono interrotti da dei colpi provenienti dalla porta, era Yukino, con occhi bassi si rivolse a Lucy  "miss Lucy, il direttore ha chiesto di presentarsi immediatamente" Lucy si alzò e dirigendosi verso di lei  e annuì, ora doveva affrontare il suo capo.

Nashi guardava fuori dal finestrino, aveva raccolto le firme ma non si sentiva come immagginava, era come se le sfuggisse qualcosa, aveva sempre pensato che una volta ottenute, si sarebbe sentita felice ma non era proprio quello lo stato d'animo che la pervadeva ora, "Nastu puoi lasciarmi anche qui, vorrei fare due passi prima di tornare a casa" Nastu accostò l'auto appena potè, e poi guardò dritto davanti a se " forse non vuoi sentirtelo dire, ma sono stato felice di averti incontrato, di sapere che stai bene ecco.." si voltò verso di lei regalandole un caldo sorriso, Nashi portò una mano ad aprire lo sportello "ora vado" accennò un mezzo sorriso anche lei  e poi scese dall'auto per sparire dietro l'angolo.

Lucy si trovava nello studio del suo direttore, accanto a lei seduto sulla poltrona si trovava Luxus con un certo ghigno sulla faccia, sembrava quasi che ci godesse nel vedere Lucy in quella situazione. Makarow era seduto, gl'occhi chiusi come se meditasse, era calato un certo silenzio, quasi imbarazzante e Lucy si sentiva uno schifo, con una certa fitta allo stomaco stava in silenzio aspettando la sua condanna . "Non voglio chiederti perchè sei scappata in quel modo non è affar mio" incominciò il direttore "ma sappi che quello che hai fatto è molto grave, hai rischiato di compromettere il contratto! meno male che c'era Laxus" continuò con voce più alta, e li l'espressione del biondo vicedirettore si fece ancora più compiaciuta, Lucy non capiva di perchè tutto quell'astio, inizialmente i due andavano d'accordo ma col tempo i rapporti si erano logorati, "non prenderò decisioni riguardante questa storia, sei sempre stata valevole e professionale ma Lucy mi hai deluso fortemente!" con quelle parole Lucy si alzo e prima che potesse scoppiare a piangere davanti a Makarow e sopra tutto davanti a Laxus, lasciò la stanza non prima di dire " lo so, mi dispiace.."

Era ormai arrivata sera di quella giornata tanto lunga, Nastu, dopo aver lasciato Nashi,  aveva girovagato per tutto il resto del pomeriggio, non se la sentiva di tornare a casa ma ora era giunto il momento di rincasare . Entrò nel suo bar direttamente dalla porta principale, e si andò a sedere su uno degli sgabelli appogiando faticosamente i gomiti sul bancone , dietro di esso c'era Grey intento ad asciugare dei bicchieri, "ei, sei stato via tutto il giorno.." "gia" lo sguardo stanco e provato dell'amico lo fecerò desistere a tartassallo di domande.  Grey e Nastu insieme a Cana si conoscevano dall'elementari, praticamente erano cresciuti insieme, e i due nonostante i contrastanti caratteri che li portava spesso a discutere, erano amici inseparabili. Grey non si spiegava il perchè l'amico non gli avesse mai parlato di questa storia, Nastu fissava un punto inprecisato, il gomito saldamente appogiato al bancone, con la mano si teneva il viso, finchè da sotto il naso non si vide arrivare un bicchierino di whisky. "Sai mi ricordo di Lucy, non frequentava il nostro gruppo ma a scuola era molto popolare, era molto intelligente e bella" disse Grey,  mettendosi di fronte a Nastu, "lo è ancora" rispose lui, fissando il bicchierino, Grey sapeva che se voleva far sfogare l'amico, l'unico modo era iniziare a parlare "una delle migliori studentesse, mi ricordo che l'ultimo anno smise di frequentare il nostro liceo, si diceva si sarebbe trasferita in  una scuola privata" Nastu bevve tutto d'un fiato  e poi guardò Grey negl'occhi "voleva mantenere segreta la gravidanza, non voleva tenere il bambino ma non ebbe cuore ad abortire, così decise di portarla a termine e di darlo in adozione una volta partorito, Lucy non era cattiva ma solo una ragazza con dei progetti per il futuro.." Grey si limitò ad ascoltare, in quel momento Nastu non aveva bisogno di giudizi ma solo di qualcuno che lo stava a sentire "quando venne da me a darmi la notizia l'unica cosa che mi chiese era di mantenere il segreto così non feci niente,.... mi sono sentito un codardo tutto questo tempo, se quel giorno io avessi reagito forse..." Nastu si bloccò e poi  spostò lo sguardò per evitare quello di Grey, con un sorriso amaro concluse ciò che stava dicendo "ma in fin dei conti meglio così, lei sta bene e anche Nashi se la cava a modo suo.." Grey per un attimo pensò che si riferisse a qualcos'altro con "se quel giorno..." ma non ci badò più di tanto " e Nashi invece? che farai?" "niente, se ci ha cercato oggi e per non avere nulla a che fare con noi, non ha tutti torti" "non la cercherai?" "no". Grey non fece più domande e così calò il silenzio tra i due. Nastu si tirò su "Ti do il cambio, ho bisogno di distrarmi" "ok". Grey stava per andare via quando si volto verso di lui  "Nastu" "si?" "so che ti saresti preso cura di loro ma Lucy non ti ha dato scelta, e se non ti sei mai confidato con nessuno è stato per proteggerla...". Nastu fu colpito in pieno, Grey gli aveva di nuovo letto nel cuore, lo faceva sempre d'altronde era il suo migliore amico.

Nonostante l'orario di lavoro fosse gia finito da un pezzo, Lucy si trovava ancora in redazione, dopo essere stata dal suo direttore si era chiusa nel suo ufficio e aveva chiesto esplicitamente a Yukino di non esserci per nessuno tranne che per Levy. L'amica  era passata a trovarla prima di andare via, già dalla pausa pranzo aveva percepito qualcosa che non andava, e trovandola in quelle condizioni non se l'era sentita di lasciarla sola, si era seduta accanto a lei su un divanetto che faceva d'arrademento all'ufficio e senza dire niente ascoltò tutto quello che l'amica aveva da esprimere. Lucy in un fiume di parole e  lacrime disse tutto ciò che aveva dentro, che per troppo tempo era stato tenuto chiuso nel suo cuore. Le raccontò di come aveva abbondonato la riunione e di come Makarow fosse rimasto deluso da lei, e poi trovato il coraggio le raccontò anche di Nashi, di come fosse rimasta incinta l'ultimo anno del liceo e di come avesse affrontato tutta quella situazione da sola, tenendolo segreto anche a suo padre, Levy aveva inghiottito tutto senza dire una parola, senza giudicarla, e adesso eccole li, mano nella mano, fianco a fianco, entrambe avevano lo sguardo puntato verso il fondo della stanza, dopo minuti che a Lucy parvero ore Levy  interruppe quel silenzio "wow, allora sono zia!!" lo disse con un'enorme sorriso voltandosi e lasciando sorpresa Lucy, " Levy, davvero sei così spensierata ?, non mi consideri una brutta persona ecco io.. "no, sei hai fatto questa scelta in cuor tuo sapevi che era la cosa migliore per Nashi , per il suo futuro" altre lascrime sgorgarono dagl'occhi di Lucy " non ti giudico, ho davanti a me la stessa ragazza che ho conosciuto all'università no?, ci sarai sempre per me e io ci sarò sempre per te ricordi? lo dicevamo di continuo per farci forza l'una con l'altra." Lucy crollò tra le braccia dell'amica, quello scricciolo le dava così tanto coraggio, Lucy capì che dal momento in cui aveva conosciuto Levy, non sarebbe stata mai più sola. Si abbracciarono ancora a lungo finchè non furono interrotte da un trillo che proveniva dalla borsa di Lucy, si alzò asciugandosi le lacrime e quandò tirò fuori il cellulare, la donna si portò una mano sulla fronte "Diamine con tutto quello che mi è capitato oggi mi sono completamente dimenticata della cena!!" Levy la guardò cercando di decifrare ciò che stava dicendo,  Lucy compì un respiro profondo, si schiarì la voce e poi " Pronto Loki" "amore ma che fine hai fatto?" "scusami ma ho avuto una giornataccia e non mi sono accorta che fosse così tardi...però sto arrivando" "ti passo a prendere io aspettami li." la freddò lui,  la telefonata fu interotta così facendo restare Lucy esitatante e ancora col telefono vicino all'orecchio  ora le toccava scavalcare l'ultimo ostacolo di quella tremenda giornata: raccontare tutto a Loki, al suo fidanzato.

Lucy stava in silenzio, col cucchiaino rigirava il contenuto del suo piatto, non sapeva come affrontare l'argomento, per tutta la serata aveva cercato di vuotare il sacco ma con scarsi risultati, "Lucy cosa c'è che non va?" chiese Loki che si era accorto dell'attegiamento insolito della ragazza, "ecco io, c'è una cosa di cui dovrei parlarti, qualcosa che potrebbe cambiare per sempre la nostra relazione.." "deve essere davvero grave per non farti mangiare il dolce" ironizzò Loki, Lucy indurì lo sguardo per poi farsi cupa " è una cosa seria, non sto scherzando" l'uomo si fece più attento e lasciò sfogare  la sua fidanzata " Loki io ho una figlia, ho deciso di darla in adozione e non l'ho piu rivista fino a stamattina, quando si è presentata da me" Sputò tutto in modo diretto ha un perplesso Loki, si sentì meglio più leggera, ma durò poco perche una tremenda sensazione incominciava a impadronirsi di lei "se non mi vorrai più vedere ti capisco, ti ho mentito per tutto questo  tempo se vuoi lasciarmi non farò niente per impedirtelo." "vedo che non mi lasci altra scelta, direi che è arrivato il momento" disse lui portandosi il tovagliolo alla bocca per ripulirsi per bene e poi si alzò in piedi scostando la sedia. Lucy incominciò a sentirsi male, non voleva essere lasciata da Loki erano insieme da tre anni e stava bene con lui, ma gli aveva mentito fin'ora e se voleva lasciarla avrebbe rispettato la sua scelta senza fare niente, cercò con molti sforzi di trattenere le lacrime e ricacciarle dentro . Rimase di sasso quando Loki si piazzò davanti a lei, gli prese la mano e facendola girare verso di lui, inginocchiandosi le disse: "volevo aspettare che fossimo a casa ma come ti ho gia detto non mi dai altra scelta" "Loki che stai..." "Lucy sei la persona più splendida e sincera che io conosca" la interruppe lui  "e se vorrai affronteremo tutto insieme d'ora in poi, non dovrai aver più paura nel parlarmi del tuo passato" Lucy continuava a guardarlo, ormai le lacrime scendevano rigando il suo viso " ti amo e sono un' idiota perchè vado im giro con questo anello ormai da settimane senza trovare il coraggio di dirtelo" dal tasca tirò fuori un cofanetto e quando lo aprì fece la sua comparsa un bellissimo anello, " Lucy Heartphillia mi vuoi sposare?".......
   
 
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