The guilt to be alone (La colpa di essere soli)
Ah! Non ci posso credere,
sei delusa e non sai perché…
Cos’hai che non va stasera Ginny? Vuoi sapere che ho
scoperto la verità? No, tu ormai lo sai già. Sei delusa, triste addirittura.
Sei seduta sulla poltrona con il viso tra le mani, colpevole e indifesa.
Ma stavolta non mi fai pena. No. Per niente. stavolta sei
TU la colpevole e io la vittima. E non so chi di noi due stia peggio.
Eh, non è mica facile
Fai l’amore e non pensi a me…
È inutile far finta che provi ancora passione per me. Mi
vieni incontro, mi baci, cominci a spogliarmi, ma io lo so, che non pensi a me.
Tu pensi a lui, all’unico uomo che tu abbia amato veramente. Non a me, una tua
stupida infatuazione adolescenziale. Non è facile per me sapere questo, io non
penso a nessuno quando sto con te. Stiamo fingendo ma io non riesco a fermarmi,
no, no, seguire l’istinto è un suicidio.
Eh, cosa vuoi rispondere
Siamo qui
E non mi senti…
Se ti domando se è vero che hai un altro, se è vero che
scappi da lui, dal tuo Draco, tu cosa mi risponderesti?
Ma cosa vuoi rispondermi? Io non voglio sentirmi
raccontare bugie. E tu sai dire solo quelle. Non mi senti, non vuoi sapere che
ho scoperto il tuo doppio gioco. Sono arrabbiato è vero; ma mi fa tanto male, e
tu non lo sai.
Eh! Tu non
puoi pretendere,
…siamo qui…
…e siamo vivi….
Tu non puoi niente ora. Non hai diritto di spiegarti,
perché sfortunatamente non c’è nulla da spiegare. Non puoi pretendere che io
stia zitto, perché quello che ho dentro è solo rabbia…e amore. Siamo qui ormai.
Rimandare il discorso complicherebbe le cose…non possiamo continuare a vivere
insieme e tu lo sai.
Eh, tutto può succedere….
Ora qui…
Siamo soli…
Siamo soli…
Siamo soli…
Tutto può succedere stasera qui. La vita è incredibile.
Ero stato io a credere, a illudermi di poter costruire qualcosa, ma tu mi hai
messo con le spalle al muro. Bella vendetta. Brava Ginny.
Tu lo sai, che in fondo, potrai amare tutti gli uomini che
vuoi e io tutte le donne della terra ma siamo soli… in fondo siamo nati soli e
moriremo soli… soli, con la nostra solitudine e i mostri rimpianti.
Vivere insieme a me!
Hai ragione, ragione te!
Non è mica semplice…
Non lo è stato mai per me!
Cosa? Non riesci più a vivere con me? Ma lo sai che io ho
adottato il mio spirito di sopravvivenza? Che io mi sono adattato al volere
della tua famiglia, alla pressione…io ho IMPARATO ad amarti e non puoi vantarti
di questo; almeno ora lo sai. Non è semplice, hai ragione. Continuiamo a
scavalcare le difficoltà. Ah già scusa. Tu ora fuggi da lui.
Non è stato mai semplice per me. Non ti ho mai amato
davvero. O forse si.
Io che ci credevo più di te…
Che fosse possibile…
E smettila di piangere….
Lo sai qual è la cosa più comica dell’intera faccenda? Che
io ci credevo, ero arrivato a crederci con tutto me stesso, non più a
illudermi, ma ad essere convinto che potevamo farcela, che potevo amarti
davvero. E per me era diventato possibile…
Ma ora smettila di fare la patetica.
È tutta colpa tua.
O del destino.
Smettila di piangere.
Non è colpa nostra se non siamo compatibili.
Ma avresti potuto essere più sincera.
Eh, tu non vuoi rispondermi…
Sono qui…
E non mi ascolti!
Di nuovo, ma perché non parli? Perché non provi a
giustificarti almeno, non provi a tirare fuori le unghie, a difenderti?
Hai torto, e lo sai.
Lo sai, lo sai, lo sai.
E non sarò di certo io a negarlo.
È stata una bella avventura, Ginny.
Ci abbiamo provato e abbiamo solo sofferto.
Perché siamo soli…
Nasciamo soli e moriamo soli…
Buona fortuna, Ginny.
Io di te non ho più bisogno.
Ma non credo di averne mai avuto.
Ora è meglio andare.
Caricare le nostre valigie di colpe, dubbi e rimpianti…
E partire lontano…
Verso nuovi orizzonti e verso nuove solitudini…