San Valentino a modo mio...

TonksxLupin

Il prato le scostava i capelli corti dal viso, in quel momento rosa, mentre i suoi occhi parevano luminosi.

I suoi occhi castani brillavano. Non era la luce del sole che li rendeva luminosi, quello contribuiva solo a rendere evidenti le varie screziature di verde, li rendeva brillanti ciò che stava osservando.

Un Remus Lupin osservava una Tonks tranquilla, mentre avvolti nei loro mantelli,dato che era febbraio, se ne stavamo seduti su una coperta spessa sotto un albero in riva al lago nero.

Era il 14 Febbraio, il giorno degli innamorati, e loro due non erano da meno.

Seduti sotto quell'albero, mentre mangiavano fragole immerse nel cioccolato e cioccorane, la mano sinistra di lei lievemente incrociata con la destra di lui.

Remus osservò la ragazza e non potè non pensare che fosse stupenda.

Non amava solo il suo aspetto, amava il modo in cui inciampava su ogni cosa, il modo in cui saltellava la mattina in sala grande, il suo sorriso, il suo tocco, i suoi capelli che cambiavano colore, la sua voce quando parlava, i suoi sospiri.

Fu un attimo.

“Dora, hai del cioccolato sulle labbra..”

La ragazza svegliandosi dal suo stato di trance rivolse la sua attenzione sul fidanzato.

“Oh, davvero? Puoi passarmi un tovagliolo?” chiese indicando i pezzetti di carta

“Tranquilla, non servono” disse, prima di avvicinarsi lentamente.

Un secondo e le loro labbra erano unite, quelle calde di Remus a riscaldare quelle fredde di Tonks.

Erano solo loro due in quel momento, il freddo era scomparso lasciando che il calore li invadesse entrambi.

“ Ti amo” disse un Remus diciassettenne, mentre si staccava lentamente dalla ragazza.

E nulla fu più bello, mentre vedeva il viso di Tonks stendersi in un luminoso sorriso.

“Buon San Valentino, amore.”

***

JamesxLily

“Potremmo andare a Mielandia e comprare tante api frizzole, piume di zucchero, cioccorane e le gelatine tutti gusti+1 e andarle a mangiare nella nostra sala comune davanti al caminetto acceso! Non sarebbe romantico?!” Propose una Lily Evans esaltata per la sua prima uscita col fidanzato.

“Uhm, ma veramente io pensavo ch-...”

“James! Potremmo anche andare nelle cucine e chiedere una bella cioccolata calda!”

“Si, non sarebbe male ma..”

“Cavoli! Perché non ci ho pensato prima?! Perchè non andiamo nella torre di astronomia a vedere le stelle?! Oh, è il mio sogno da sempre!”

“ Sono sicuro che sarebbe bellissimo ma io pensavo che avremmo potuto..”

“E i biscotti, Jamie! I Biscotti alla cannella e cioccolato! I tuoi preferiti! Dobbiamo assolutamente prenderne qualcuno!”

“Oh, è vero, li adoro ma veramente io avrei..”

“ E non dimentichiamo la cioccolata con le nocciole! Lo sai che la amo!”

James Potter cercava di dire alla fidanzata che aveva già organizzato tutto, ma quella, ignara, non ne voleva sapere di fargli spiegare.

Il 14 febbraio non era mai andato a genio a nessuno dei due, ma avevano fatto un'eccezione visto che era il loro primo appuntamento dopo il recente fidanzamento.

O meglio, ce n'era stata un'altra, ma era stata un disastro.

E mentre la rossa continuava a blaterare lui cercava di farla stare zitta.

“Lily, vieni con me” disse prendendo la ragazza per mano

La condusse per i corridoi di Hogwarts, fermandosi davanti a un quadro che la Evans fissò confusa, dato che non capiva cosa ci facessero davanti ad un quadro.

Ad un tratto vide James chiudere gli occhi e aggrottare la fronte.

In un attimo il quadro si spostò e apparve un porta che si aprì.

Quello che la rossa vide la lasciò incantata.

Una stanza dai colori caldi, un divanetto rosso dall'aria comoda, una grande coperta e un caminetto acceso. Un tavolino di legno con sopra dei biscotti, del latte fumante e una grossa finestra.

Dalla finestra si scorgevano una marea di stelle, in quella sera.

Tutto era perfetto.

Il ragazzo la condusse verso il divano, lei ancora incantata non proferì parola.

“Non ti piace?” chiese il ragazzo, preoccupato.

“Non mi piace?! É la cosa più...più dolce che abbiano mai fatto per me!”

“Sono contento!” disse lui, sollevato, accomodandosi sul divano e facendo segno alla ragazza di sedersi.

Si coprirono e mentre James prendeva con le mani il volto di Lily e la baciava con tenerezza non si accorsero di una stella cadente che scendeva dal cielo luminosa.

“Grazie James. Buon San Valentino.”

***

RonxHermione

Ron strinse Hermione a se ancora un volta.

L'ormai uomo e l'ormai donna stavano seduti sul divano del proprio appartamento, mentre si stringevano l'uno all'altro cercando calore dal corpo opposto.

L'uomo diede un bacio delicato sulla tempia della donna, in un modo un po' goffo che ricordava il ragazzino di 11 anni di anni prima.

Porse ad Hermione una scatolina nera di velluto.

La donna lo vide e si illuminò, con gli occhi lucidi lo prese in mano.

La mano che tremava emozionata.

Non era una proposta di matrimonio, si erano sposati l'anno prima.

Aprì la scatolina col cuore che le batteva furiosamente.

Era un catenina in oro bianco, con un ciondolo molto semplice ma splendido. Un ciondolo: R&H.

Era uno dei regali più belli che l'uomo che aveva sposato le avesse fatto.

Baciò con passione l'uomo che le stava davanti, stringendogli leggermente i capelli rossi.

“Ti amo, Herm.” disse Ron, che ormai non arrossiva più quando glielo diceva.

Hermione si alzò di scatto e andò in bagno, lasciando il marito perplesso.

Tornò poco dopo con un oggetto in mano e lo sguardo ancora più lucido.

Si risedette e porse a Ron l'oggetto bianco e allungato che aveva sullo schermo una scritta: positivo.

L'uomo fissò lo stick perplesso prima di capire.

Spalancò gli occhi felice e bacò di nuovo la moglie che ormai piangeva apertamente.

“ Buon San Valentino, amore mio. Aspettiamo un bambino. É il regalo più bello che potessi farmi, Herm.”

***

Non è una FredxGeorge. Ma leggete e spero che vi piaccia.

Fred fissò George. George fissò Fred.

Entrambi seduti dai tre manici di scopa a bere una burrobirra.

Il giorno di San Valentino.

Soli.

“Ah, Fred, il prossimo anno dobbiamo trovarci una ragazza!” Concluse un convinto George, mentre prendeva un generoso sorso dal suo bicchiere

“Perchè mai?” chiese un perplesso Fred

“Perchè...perchè tutti escono con le ragazze, mentre io e te siamo qui soli come cani.”

“Oh, ma io mi diverto così tanto con te, George! E poi io e te siamo unici, diversi! Ci distinguiamo, no?! “

disse allegro Fred

George sembrò rifletterci un po' su, aggrottando la fronte. Alla fine pensò che la teoria del fratello non era così sbagliata.

“Hai ragione! A chi servono le ragazze,se siamo insieme?! Dopotutto quelle vogliono cose romantiche e bla bla bla...io e te ce la spassiamo! Propongo un brindisi!”

Alzarono le loro burro birre mezze piene e esclamarono all'unisono

“Buon San Valentino, George!”

“Ma io sono comunque più bello di te, Fred!”

***

HarryxGinny

“Uhm, Harry, vai a prendere altri cioccolatini!”

“Ma Ginny, è la terza scatola di cioccolatini che mi chiedi oggi!”

“Senti, sono incinta anche di tuo figlio! Negheresti a me e a lui il piacere del cioccolato?!” esclamò la donna

“No, io..”

“Ah, Harry, sei un essere spregevole! Io sono solo una donna indifesa che al giorno di San Valentino vorrebbe mangiare del cioccolato e tu, essere altamente ripugnate, egoista, cattivo e perfido..neghi a tua moglie dei miseri cioccolatini al latte, ripieni ci nocciole, crema al pistacchio, ricoperti con uno strato al cioccolato fondente e granella di mandorle tostate e caramellate e tritate finissime?! Sei disgustoso!”

Harry sbuffò rassegnato, e si infilò la giacca.

L'umore della donna cambiò repentinamente e il suo sguardo divenne luce pura.

“Ah, Harry! Sei il miglior marito del mondo!” disse la donna saltellando verso di lui. Gli posò un leggero bacio sulle labbra e ululò un “Buon San Valentino, Harry caro!”

prima di saltellare in cucina canticchiando.

“Buon San Valentino anche a te, Ginny cara.” sibilò Harry, prima di scoppiare a ridacchiare in un modo inquietante, dirigersi verso la porta e cercare di trovare quei cioccolatini inesistenti.

***

DracoxAstoria

Astoria ricamava tranquilla seduta su una poltrona, davanti al caminetto, con u a ella coperta che le copriva la pancia appena accennata dalla gravidanza.

Le dita affusolate si muovevano agili con l'ago sulla stoffa.

Aveva 18 anni, ma era incinta e sposata.

Appena preso il diploma era stata subito catapultata nel ruolo della moglie purosangue.

A giugno aveva preso il diploma. A luglio si era sposata e a dicembre era rimasta incinta.

Non si lamentava della sua vita, viveva nel lusso, aveva un marito ricco e affascinante eppure gli mancava qualcosa,

Non era come Jack, ad Hogwarts lui le regalava sempre un mazzetto di fiori.

Ma non per forza fiori lussuosi, belli, enormi.

Erano anche semplici margherite raccolte dal giardino di Hogwarts, colte con le sue mani.

I piccoli gesti, i baci delicati che le dava sulle gote, la teneva per mano per i corridoi.

Era diverso, tutto diverso.

Poi al loro sesto anno si era dovuto trasferire a Durmstrang e puff, il loro grande amore era svanito.

Draco era tutto, ma era carente nei piccoli gesti.

Era sicura che non si ricordasse che era il 14 Febbraio, ma poco importava, non era più una quindicenne.

Non aveva bisogno di quelle cose per sapere che Draco era la sua famiglia.

Il loro era un matrimonio combinato, lui non l'amava, ma era felice ugualmente.

Si alzò tranquilla riponendo la stoffa in un cassetto, su cui aveva ricamato un bel fiore.

“Draco, caro,mi congedo. Con permesso.” disse, dirigendosi in camera per un bagno caldo.

E mentre oltrepassava la porta non si accorse del sorriso fugace sul viso del marito.

Astoria sospirò, mentre percorreva i corridoi di Malfoy Manor.

Si ripromise di cambiare qualche mobile, prima o poi.

Abbassò la maniglia della sua camera matrimoniale e ed entrò pronta a farsi un bella doccia nel loro bagno privato.

Accese la luce e quando si girò fu una sorpresa enorme, che le mozzò il fiato.

Sul letto perfettamente rifatto, stava un grande cuore fatto da rose, con dei petali di fiori che scrivevano: Sorpresa.

Sorrise commossa e si portò una mano alla bocca notando il bigliettino sul suo cuscino.

Buon San Valentino.

Era semplice, senza nulla di sdolcinato o eccessivo.

Ma alla fine, si chiese, cosa potevi chiedere di più da uno come Draco Malfoy?

***

TeddyxVictoire

“Su quella Teddy! Su quella!” ululò una Victoire esaltata.

“Va bene, siamo fortunati! C'è poca coda!” sorrise Teddy

Victoire aveva sempre avuto un sogno.

Sin da piccola, il suo desiderio era di andare in un luna park babbano.

Teddy aveva deciso che quel 14 Febbraio era l'occasione giusta per avverare il sogno della sua fidanzata.

Nel frattempo, quella al suo fianco si torceva le mani emozionata, i capelli argentei mossi dal vento e gli occhi luminosi.

Eccitata come una bambina cominciò a parlare a macchinetta.

“...e poi come vorrei assaggiare lo zucchero filato! E pescare quelle anatre e vincere i pupazzi! E andare su quelle macchine che continuano a darsi contro! E su quel bruco!” gioì lei, mentre l'ennesimo sorriso a 32 denti le illuminava il volto.

Finalmente fu il loro turno di salire su “quella strana ruota gigante che gira” l'aveva definita Victoire.

Salirono in uno scomparto della ruota panoramica.

Pian piano che salivano lo sguardo della ragazza si faceva sempre più emozionato.

Si affacciò al finestrino estasiata, ammirando il paesaggio.

“Guarda,Teddy, guarda! Le persone sembrano formiche!” disse, scoppiando a ridere come una bambina.

Il ragazzo sorrise e i suoi capelli divennero rosei.

Innamorato.

Victoire se ne accorse e sorrise di più, sedendosi accanto a lui.

“Merci, Teddy. Sono così felice, il cuore potrebbe scoppiarmi dalla gioia. Ti amo.” sussurrò prima di stringergli la mano e poggiare la testa sulla spalla del fidanzato.

Lui le depositò una bacio tra i capelli sussurrando un “Anch'io, Victoire, anch'io”

“Buon San Valentino, orso!”

“Ho detto che non devi chiamarmi così! Mi chiamo Teddy, ma non sono un orsachiotto!” rise

“Riproviamo. Buon San Valentino, cucciolo!”

Teddy sbuffò, la ragazza conscia che il ragazzo odiasse questi soprannomi sorrise.

“Buon San Valentino, Ted.”

“Buon San Valentino anche a te, Vic.”

***

JamesSiriusxDominique

“Non possiamo, James”

“Si che possiamo!”

“No”

“Dobbiamo solo volerlo.”

“Sai benissimo che io lo vorrei quanto te. Ma non possiamo.”

“ Senti Dom, non illudiamoci con le solite frasi che se vogliamo possiamo farcela, che non ci uccideranno e che l'amore vince sempre.

É inutile e lo sai. Ma almeno oggi, concediamoci questo piacere....ti prego, Dom, solo oggi.”

“Hai ragione Jam. Ma oggi...oggi.....di nascosto forse..potremmo..” disse la ragazza esitante

“Okay...allora......al tre, okay?”

“Okay” annuì la ragazza con una strana determinazione negli occhi.

“Uno...due....tre! Via!”

I ragazzi cominciarono ad assalire un'enorme coppa di gelato, con banane, smarties, gusti di gelati di ogni tipo, cioccolato fuso e panna montata.

Alla fine quando ebbero finito, si sentirono pieni ed appagati.

“okay, ci siamo concessi questo piacere. Vedi la frase “possiamo farcela” funziona! E non ci uccideranno Fred e Hugo per non avergliene lasciata un po'....e l'amore vince sempre! L'amore per io gelatoooo!” ululò James, allegro

“Hai ragione, ma dopo basta! Non voglio ingrassare!” disse lei

“Va bene!” accordò lui

“James, hai una macchia lì..” disse Dom indicando una guancia

“Oh..” disse lui cercando di pulirsi con la manica

“Lascia stare!” rise la ragazza

Si avvicinò piano piano e leccò con delicatezza la guancia, mentre James sospirava

“Buon San valentino..” sussurrò

“A te, Dom..”

***

Albus Severus Potter.

“Albus!”

una voce fece fermare il ragazzo dagli occhi verdi enormi come tazzine

“Oh...Jane..”

affannò lui

“Ecco...- arrossì la ragazza dai capelli neri- mi chiedevo se ti va di venire con me a fare una passeggiata...sai..oggi è San Valentino e..”

“Scusa, Jane. Sul serio mi piacerebbe. Ma ho appuntamento con..con tu sai chi..”

Disse mentre alludeva a quello che c'era in camera.

Lei sussultò, imbarazzata.

In realtà non aveva idea di che cosa stesse parlando Albus, ma gli resse il gioco.

“Si..si...certo! Che stupida! Me ne ero completamente dimenticata....ehm..beh, ciao..” disse, alzando una mano e sorridendo sforzatamente

“..ciao” sussurrò Albus, mentre la ragazza era ormai lontana

Albus si diresse ai Dormitori Serpeverde.

Arrivato davanti sussurrò la parola d'ordine e il quadro si spalancò facendolo passare,

Si diresse al dormitori del sesto anno, entrando nella sua stanza.

“Scusami...sono un po' in ritardo..” sussurrò sfilandosi le scarpe e infilandosi nel letto.

Chiuse le tende a baldacchino mentre una sensazione strana si faceva largo il lui.

Abbracciò il suo grosso ippopotamo grigio “Carl” e lo strinse forte, gli occhi gli si fecero lucidi.

Carl gli era stato regalato da Ryan, il suo migliore amico dal primo anno, ma che era venuto a mancare per un tumore il quarto anno.

Albus non gli aveva mai confessato di essere innamorato di lui e ogni San Valentino si chiudeva lì e stringeva forte il pupazzo, sentendo ancora il profumo di Ryan.

Pianse tutte le lacrime possibili, e lo strinse più forte di quanto facesse ogni notte.

“Buon San Valentino, Carl”

Ma non udì risposta, così affondò il viso nella pancia dell'ippopotamo, addormentandosi e sognando di abbracciare stretto stretto il suo migliore amico.

***
RosexScorpius

Rose camminava mano nella mano col suo fidanzato, una benda spessa a coprirle gli occhi.

Era da qualche minuto che camminavano per i corridoi di Hogwarts e Rose diventava sempre più curiosa.

Era il 14 Febbraio, un giorno che aveva sempre odiato per la sua stupidità, ma con Scorpius era diverso.

Aveva insistito tanto per festeggiare il loro primo San Valentino, non aveva saputo dirgli di no.

Si abbandonò al piacere della mano di Scorpius nella propria e facendosi cullare dalla voce profonda del biondo.

“Ora ci saranno dei gradini. Stai attenta, sciocchina”

La condusse su per la scala a chiocciola, mentre Rose cercava di non incespicare.

Ad un tratto arrivarono in una torre e finalmente Scorpius tolse le bende ad una Rose impaziente.

Si aspettava Rose, cioccolatini, bigliettini sdolcinati.

Qualsiasi cosa, ma l'unica cosa che vide fu la torre di astronomia, vuota.

Non c'era nulla e Rose si chiese che diavolo ci facessero lì.

Un velo di delusione passò attraverso i suoi occhi chiari.

Ad un tratto Scorpius, la condusse verso la grande finestra e urlò fortissimo un sonoro “Ora, Ricky!”

Rose non si aspettava nulla del genere, ma senza che potesse rendersene conto delle scintille rosse scoppiarono nel cielo, formando un'enorme scritta scintillante.

Una frase che Scorpius, dopo quasi 6 mesi di fidanzamento non le aveva mai detto.

I fuochi d'artificio avevano scritto in un rosso accesso che spiccava nel blu della notte un:

I love you, Rose Weasley!

Rose si portò una mano alla bocca e cominciò a piangere, saltando al collo del fidanzato, che fino a quel momento era rimasto ad osservare la reazione delle fidanzata.

“Oh, Scorpius, è magnifico!” esclamò lei, ricevendo un luminosissimo sorriso da parte del biondo.

“Ti amo, Rose. Buon San valentino..”

“Anch'io, Scorp. Buon San valentino.”

ANGOLO AUTRICE:
Salve!

Buona sera! O mattina! O in qualsiasi momento stiate leggendo.

Sempre che qualcuno legga 'sta cosa.

Premetto che questa storia è dedicata ad una persona davvero molto speciale, un'amica unica e a cui voglio molto bene.

AlexisVictorie.

So che San Valentino è domani, ma dal momento che domani non potrò usare il computer pubblico stasera.

Una piccola raccolta di racconti, su alcune coppie.

Alcune più allegre, altre più malinconiche. Ma si sa, l'amore non è sempre Rose e Fiori, no?

Non so che altro dire, non sono molto sicura di questa One shot.

Ma comunque a chi la leggerà e deciderà di lasciarmi un parere (vi pregooooo xD) anche critico auguro un buonissimo San Valentino! Anche se in anticipo.

Bacioni,

sempre vostra,

Gea <3

p.s. Io San Valentino domani lo passo a regalare cioccolatini in un ospedale per bambini con gravi malattie. (Tumori, cancri ecc..) se solo ci penso mi piange il cuore.

E voi, invece??