Lo chiamo o no?
Sono indeciso se chiamare questo Tayler oppure no, poi mi decido e lo chiamo… così adesso sono davanti ad un bar e lo aspetto, e dopo due minuti arriva; entriamo ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo due caffè…
S: allora? Cosa volevi dirmi?
T: hem.. non so da dove iniziare…
S: dall’inizio..
T: ecco… ho conosciuto Gloria per caso in un negozio
d’abbigliamento, poi ho iniziato ad uscirci e alla fine abbiamo iniziato una
relazione, lei era fantastica, ho conosciuto Kathy dopo 6 mesi che la frequentavo,
e poi è diventato tutto più facile.. non mi aveva mai raccontato nulla sul
padre di sua figlia, era sempre molto vaga ma poi un giorno si contraddisse… a
me aveva sempre detto che se ne era andato, che l’aveva abbandonata, e un
giorno mentre parlava con una donna al parco disse che era morto… li iniziai a
preoccuparmi, perché poi notai anche altre piccole divergenze… quando parlava
di lui, cioè di te, cambiava sempre versione… e un giorno l’affrontai e mi
raccontò che in realtà tu non volevi saperne nulla di Kathy, che le scrivevi
però, le mandavi soldi ma non la volevi vedere… lei non riusciva a spiegarsi il
motivo del tuo “semi-disinteressamento”, poi un giorno arrivò jared e lui fu molto gentile, andarono insieme a NY, lui le
parlò di te, di quello che facevi, disse anche che ti eri fatto una famiglia
che non volevi vedere la bambina per quello… chiese a Gloria di non farne
parola con te, perché tu non volevi che lei lo sapesse… poi quando tornarono da
NY restai solo con tuo fratello e lui mi raccontò che tu e Gloria non avevate
mai avuto un buon rapporto, che Kathy era solo un incidente… poi se ne andò… i
giorni passavano, e vedevo che ad ogni lettera che riceveva da parte tua Gloria
si rattristava.. riuscivo a capire i giorni in cui arrivavano le lettere, solo
perché restava chiusa in sé stessa, e parlava pochissimo… poi ho fatto una cosa
stupida… le ho prenotato un volo per L.A., volevo che ti affrontasse.. io non
ce la facevo a vederla così, era triste, spenta, ma lei lo lavò in lavatrice,
disse che era destino, lei non doveva incontrarti.. ma io so che lo fece
apposta a lasciare il biglietto nei jeans… così decisi che se non potevo
aiutarla ad incontrarti, dovevo fare in modo che la tortura finisse, così
intercettai le lettere, e le nascosi… solo che credo d’aver peggiorato la
situazione, le lettere non arrivavano, lei era ansiosa, preoccupata, si stava
lentamente consumando per te… e poi una sera decise di andare alla posta per
avere informazioni, del perché le lettere non arrivassero… ma quella sera
pioveva, la strada era bagnata, c’era nebbia, e il rapporto della polizia dice
che ha perso il controllo dell’auto e beh sai che è successo… veniva un furgone
dall’altro lato della strada, lei ha sterzato per evitare l’impatto ma è stato
peggio… per fortuna non c’era kathy con lei… era con Linda…
ricordo ancora quando mi hanno chiamato e i servizi sociali l’hanno portata via…
poi il resto lo sai.
è tutta colpa mia, se non avessi nascosto le lettere sarebbe ancora viva…
Sono rimasto in silenzio ad ascoltarlo.. non so cosa dire… veramente non so cosa pensare…
S: beh… non ero io a scrivere le lettere, io di Kathy non ne sapevo nulla fino a quando non sono venuti i servizi sociali…
T: cosa?
S: era jared a scrivere le lettere… ha fatto tutto lui.. io ho scoperto tutto quando Linda è venuta qua a trovare Kathy la prima volta, poi sono venuto a Belleville, e ho trovato la scatola delle lettere di Gloria, poi quando mio fratello ha cercato di uccidersi… mi ha lasciato la sua scatola delle lettere… così io ho attaccato i pezzi solo poco tempo fa… non ero io a scrivere le lettere, se avessi saputo di Kathy, sarei venuto… io non odiavo Gloria.. cioè… non andavamo d’accordo ma, non la odiavo…
T: oh… per cui tu non ti eri fatto una famiglia?
S: no… mio fratello si era inventato tutto.. io non so perché l’abbia fatto.. cioè mel’ha detto il perché ma io non riesco a capirlo…
*driiin*
S: scusa.. pronto?
- signor leto? Sono Amanda Grow,
la maestra di kathy
S: è successo qualcosa?
- si e no, ma non si preoccupi.. stava giocando quando è caduta e ha sbattuto
la testa… da regolamento abbiamo chiamato un ambulanza e la stanno portando in
questo momento all’ospedale per un controllo, dovrebbe raggiungermi li…
S: ma sta bene?
- certo.. è solo la prassi..
S: arrivo…
T: tutto bene?
S: kathy si è fatta male a scuola, la portano all’ospedale per sicurezza devo andare!
T: cosa?
S: sta bene, credo.. hem.. ti chiamo… scusa…
T: figurati.. fammi sapere come sta kathy…
S: certo…scusa ancora…
Raggiungo l’ospedale e vengo portato in un ambulatorio dove trovo Kathy con un infermiera…
S: Hey…
Inf: lei è il padre?
S: si
Inf: vado a chiamare il medico, così può visitarla…
S: ok…
Hey.. dove fa male?
K: testa
S: oh.. schhh
Doc: salve.. vediamo cosa hai fatto…
Il dottore la controlla, le fanno tutte le analisi e sembra vada tutto bene.. poi me la lasciano portare a casa… ma dato che sono in ospedale ne approfitto per andare da jared, ma poi mi ricordo che è meglio di no, uno perché Kathy non sa nulla, due perché lei nel reparto non può entrare… così sto per uscire dall’ospedale quando incontro mamma…
C: Shannon? Che ci fate qua…
S: è caduta e ha sbattuto la testa, così…
C: oh.. fa tanto male?
K: ti
S: stai andando…
C: si…
S: ok… io vado a casa…
C: passo più tardi?
S: ok
C: ciao
S: ciao.. saluta la nonna…
K: tao…
Andiamo a casa, dove, dopo pochi minuti arriva linda con Tayler…
L: sta bene?
S: si… le verrà solo un bernoccolo… entrate…
L: dov’è?
S: seguitemi…
Li porto da kathy… cioè nell’unico posto in cui sta tranquilla e dorme… camera mia…
L: hey…
K: tia!!
L: cosa ci fai nel lettone?
K: domo
L: ma devi dormire nel tuo di letto…
K: quetto mio
L: mmmh Shannon.. non la devi abituare…
S: lo so.. ma qui sta buona.. se la metto nel suo fa sempre avanti indietro…
L: aaah… non so più come dirtelo che deve abituarsi nel suo di letto… fa tanto male la testa?
K: ti
L: le hai dato qualcosa?
S: si, in ospedale.. farà effetto tra poco credo…
L: ok… adesso dormi un po’…
Torniamo in casa…
L: Jared?
S: sempre uguale… non si sveglia…
*dlindlon*
S: scusate…[…] … mamma…
C: come va?
S: dorme…
C: meglio… oh Linda…
L: costance… mi dispiace tanto…
C: lui è sempre stato strano… anche da piccolo…
L: lui è Tayler.. era il compagno di Gloria…
C: oh piacere…
T: piacere…
C: beh… ero passata per kathy… e per vedere qua come andava…
S: tutto bene…
C: fammi vedere il tuo frigorifero…
S: mamma.. lascia stare il frigorifero.. siediti… che dice il dottore?
C: oh.. è migliorato un po’… viene la zia Molly domani!
S: oddio…
C: sii gentile, lei è stata molto buona con noi quando non avevamo una casa…
S: ma mi parla ancora come quando avevo 4 anni!
C: è confusa tutto qua…
S: mamma… non è confusa…
C: silenzio.. tu ti comporterai bene, sorriderai, sarai gentile e ti farai stringere le guance!
S: ok
L: beh noi andiamo… ciao
S: ciao
C: ciao…
E così resto solo con mamma…
C: così è venuta qua… sembra vada meglio con lei… e Ann?
S: non l’ho più sentita…
C: hai pensato a cosa fare?
S: no, non so cosa fare… possiamo cambiare argomento per favore?
C: certo!
S: ah ho scoperto qualcosa sulle lettere che mancano…
C: cioè?
S: è stato Tayler.. le aveva nascoste lui…
C: oh… ok… comunque, te lo dico da donna, non da mamma… lascia che sia il cuore a farti scegliere non la testa…
S: mamma per favore!
C: ascoltami per una volta nella tua vita…
S: mamma!
C: ok.. faccio la cena…
Ceniamo nel silenzio assoluto, ci guardiamo, ma nessuno di noi dice nulla… ci siamo già detti tutto…