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Autore: willow11    14/02/2015    6 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.8
-Come hai saputo di Quinn?- Chiese Santana mentre camminava velocemente per le fredde vie londinesi.

Puck, che camminava a fianco a lei con in testa un buffo cappello con una cresta di lana verde, si girò verso Mike e Sam, poi tornò a guardare Santana.
-Era in infermeria quando Quinn si è sentita male e ha sentito tutto… -

-Certo… L’indigestione… Etciù- starnutì con forza la latina.

-Per Salazar, Sannie perché me l’avete tenuto nascosto? Quinn aspetta un bambino e se la fa con... tua cugina?- Disse seccato e deluso allo stesso tempo.
-Quinn è maggiorenne, sa benissimo fare le sue scelte da sola!-
-Ok…- disse il ragazzo cercando di calmarsi –posso capire che era sconvolta per il bambino... ma la Berry?-

Santana fece un mezzo sorrisetto e alzò le mani in segno di resa, ci sarebbe stato tempo per dargli delle spiegazioni.
Poi si fermò davanti ad una cabina telefonica.

-Ti servono delle monetine per chiamare Santana?- Chiese ingenuamente Sam.
-No, bocca di trota-
-Invece ti servono, per entrare al ministero devi mettere 4 penny e 87 centesimi- spiegò l’orientale.
-Dici che da pure il resto?- Chiese sorpreso Sam toccando la cabina rossa.

-Ok ragazzi ascoltatemi- disse Santana attirando l’attenzione dei tre –non sappiamo quale sia la situazione dentro al ministero… Entriamo, prendiamo il libro e usciamo… Siamo tutti e quattro dei purosangue etciù…-
All’ennesimo starnuto, Mike le passò un fazzolettino.

-grazie…- disse Santana dopo essersi soffiata il naso –dicevo…. e siamo anche degli insegnanti- aggiunse con fatica tirando su con il naso –non dovrebbero farci problemi…-
I tre ragazzi annuirono.


--


Entrarono senza troppa fatica, confondendosi con la massa di maghi e streghe che popolava quel posto.
Poi, senza neanche accorgersene, si ritrovarono all’ingresso davanti la grande statua che troneggiava possente sopra la cascata.
I quattro ragazzi si fermarono indignati.

Santana deglutì a vuoto vedendo tutti quegli uomini di pietra schiacciati dal peso del grande monumento.

-Questo posto mi da i brividi, cosa pensate raffigurino?- Chiese Sam guardando il monumento.
-Sono babbani… Al posto che gli spetta- rispose velocemente l’ispanica.
-Sbrighiamoci ad andare via- disse Puck.

Santana annuì e guardò Mike che aveva lavorato fino all’anno prima proprio nella biblioteca del ministero.

-Dove sta la biblioteca?-
-Al primo piano… seguitemi- disse lui dirigendosi verso gli ascensori!-


-Signorina Lopez, che piacevole sorpresa-
Santana sbarrò gli occhi, avrebbe riconosciuto quella voce anche nella confusione più totale.
Decise di voltarsi piano, magari aveva sentito male.

-Professoressa Umbridge come sta?- Disse con un sorriso tiratissimo non appena i suoi occhi incrociarono quelli della donna.

La donna vestita di rosa fece un enorme sorriso –devo ammettere piuttosto bene, lei invece? Vedo che ha cambiato compagnia, mi fa molto piacere!- aggiunse la donna squadrando i tre ragazzi che non sapevano bene come rispondere.

-Sono dei miei colleghi ad Hogwarts- cercò di argomentare Santana.
-Ma certamente…- disse la donna con un sorriso ammiccante di chi era convinta di saperne molto di più.
-Ci servono i nuovi testi per la didattica…-
-Pensavo che ve li avessero recapitati tutti al castello- disse preoccupata la donna.
-Ne manca qualcuno…- rispose con un sorriso Santana cercando di risultare il più credibile possibile.
-Capisco…- annuì la donna prima di avvicinarsi di più all’ispanica -in verità…- cominciò a spiegarle sottovoce -quando ho saputo che la sua cattedra era stata riconfermata anche quest’anno volevo venirla a trovare… Mi dispiace molto come si sono evolute le cose tra noi e speravo con una buona tazza di the di metterci una pietra sopra-
Santana sorrise falsamente –mi sembra un’ottima idea professoressa-

Proprio in quel momento l’ascensore si aprì.

-Anche questa è occupata- si lamentò Mike.

-O Mafalda- disse la Umbridge notando che nell’ascensore c’era la sua assistente -ti ha mandato Travelen? Bene, andiamo subito giù.. Tu non sei arrivato?- Chiese all’uomo che era in ascensore con la sua assistente.

Santana vide l’uomo uscire dall’ascensore parecchio confuso mentre con la coda dell’occhio non smetteva di fissarla.

-È stato un vero piacere conferire con lei signorina Lopez- disse poi la Umbridge richiamando l’attenzione dell’ispanica -ci conto allora per la tazza di the-
-Sicuramente- rispose la latina con un sorriso sempre più tirato.

La donna vestita di rosa entrò nell’ascensore e premette il pulsante.

Santana, sentendosi osservata, spostò lo sguardo verso l’assistente al suo fianco.

Stranamente aveva qualcosa di familiare.


--


L’ispanica fissava la grande statua del ministero da dentro la biblioteca, attraverso le vetrate che dividevano i due ambienti.

Mike si era offerto d cercare il volume per Quinn e Sam Evans si era offerto di dargli una mano.

-Cosa non ti convince?- Chiese Puck avvicinandosi a lei.
-Da quando siamo entrati non sto sentendo nessuno… Forse il ministero è stregato- disse tutto d’un fiato l’ispanica.
-Probabile, forse ci sono molte più barriere di quante ne vediamo realmente!- Rispose Noah.

-Trovato!- disse contento Sam arrivando con un grosso libro.
-Pagina 214- disse Mike.
Santana aprì il libro e andò alla pagina indicatogli l’incantesimo.

-Come nascondere e proteggere una gravidanza senza dare nell’occhio- lesse a bassa voce l’ispanica -è lui!-
-Benissimo, mi faccio rinnovare la tessera e…- Mike si bloccò esterrefatto –cosa hai fatto?- Chiese preoccupato.

Santana piegò velocemente il foglio che aveva appena strappato e se lo mise nella borsa –ops-


-Santana nell’atrio!- urlò Noah.
-Cosa?-
-C’è Harry Potter! Lo stanno urlando giù- disse il ragazzo che adesso correva verso il piano terra.
Santana non realizzando bene cosa stesse succedendo, si precipitò al piano di sotto.


C’era confusione, i lampi di luce saettavano per tutto il grande atrio.
Santana intravide tre figure familiari ma vestite in maniera del tutto fuori dall’ordinario correre verso i camini della metro polvere.

Riconobbe immediatamente il tailleurs a righe che indossava la donna accanto alla Umbridge nell’ascensore.

Il cuore le si fermò.

Hermione era li, era stata a pochi passi da lei.

Hermione era li, era viva.

Si diede mentalmente della stupida per non averla riconosciuta.


-Fermateli!!!-
L’uomo che li stava inseguendo agitava la bacchetta sigillando una ad una tutti i camini del ministero.
Santana fece per scagliarsi all’inseguimento della sua fidanzata ma Puck la bloccò.

-Sei pazza… Vuoi farci uccidere tutti?- urlò il ragazzo tenendola stretta per le braccia.
Santana si dimenò invano, Puck era troppo forte in confronto a lei, così riprese fiato e si concentrò con la mente sui camini sperando, almeno, di riuscire a bloccare l’incantesimo di chiusura.

Ma stranamente non successe niente.
I camini continuavano, inesorabilmente, a chiudersi.

Poi vide la sua ragazza, Ron ed Harry correre verso l’ultimo camino con il passaggio ancora aperto.

Sperò con tutta se stessa che riuscissero a passarci.

Dopo una manciata di secondi i tre si erano smaterializzati.

L’ispanica sorrise tirando un respiro di sollievo.

Era salva, almeno per ora.


--


-San, San… Sannie fermati!- Urlò Puck facendo girare metà dei passanti presenti nella strettissima via a pochi metri fuori dal ministero.
La serpeverde si girò infuriata.
Aveva le lacrime agli occhi e il naso congelato.


-Perché mi hai fermata, c’era Hermione con loro!-
-Lo so, ma non avresti fatto in tempo-
-Questo non puoi saperlo- l’ammonì l’ispanica prima di starnutire di nuovo.


-Ti sei beccata un brutto raffreddore Lopez!-

I quattro ragazzi si voltarono verso la voce che li aveva appena chiamati.
Da una minuscola via infatti, sbucava dall’oscurità la testa di Tonks.
-Presto sbrigatevi!-


--


Adesso i quattro più Lupin e una Tonks con una lieve pancia stavano seduti davanti un caminetto a sorseggiare del the fumante.

-Come avete saputo che stavano al ministero?- Chiese.
-È stato un momento- cominciò a spiegare il lupo mannaro –appena ci hanno informati che Harry Potter era stato avvistato al ministero ci siamo precipitati… Ma era troppo tardi… Santana tu hai una vaga idea di cosa stiano facendo?-

L’ispanica guardò l’uomo e poi Tonks e fece no con la testa. Poi per togliersi da quella situazione imbarazzante si alzò dal divano.

-Scusate, ho bisogno del bagno…- disse.
-Ti accompagno- disse l’auror scambiandosi un’occhiata complice con Lupin.

-Non sei più una studentessa… Hai una certa età, ti devi coprire quando esci!- La beffeggiò Tonks –cosa facevate al ministero?-
-Dovevamo prendere una cosa per Quinn-
-Cosa?-
Santana fissò la pancia –ti sorprenderebbe sapere quanto siete simili in questo momento!-
Tonks sbarrò gli occhi –non mi dire?-

L’ispanica annuì mostrandole la formula che avevano preso per la corvonero.

-Devo ricordarmela…- disse Tonks –ci scommetto la bacchetta che è di Puckerman e che l’hanno concepito la notte che abbiamo trasferito Harry- poi si avvicinò all’orecchio si Santana –quei due avevano la stanza accanto alla mia- le sussurrò.
-Per Salazar che scena raccapricciante- si schifò Santana cominciando a ridere.
Tonks rise con con lei.

-Adesso mi dici che missione sta facendo la tua ragazza?- Chiese la donna ricomponendosi.
-lei sta…-
Santana si bloccò all’istante e guardò la donna sorridente e decisamente con altri piani per la testa, ma com’era possibile che non avesse sentito quali fossero le sue vere intenzioni.
In effetti era da quando erano usciti che aveva smesso di “sentire”.


-Tonks, a cosa stai pensando?-
-Sto escogitando un modo per farmi dire la verità da te, che domande- rispose beffarda.
-Cazzo!-
Santana si toccò la testa senza riuscire a capire il perché di quella situazione.


--


-Finalmente… ce ne avete messo di tempo!- Si lamentò la bionda vedendola rientrare in stanza.

Santana si chiuse la porta alle spalle, le passò la busta con le cioccorane e la formula magica. Poi si buttò sul letto.

-E le caramelle gommose?-

L’ispanica non rispose, l’ultima cosa che voleva era replicare ad una donna incinta in preda agli ormoni.

-Etciù-
-Noto che ti sei coperta bene-
Santana per tutta risposta starnutì ancora.
-E mettiti una mano davanti la bocca- la intimò acida.
-Per Merlino quanto sei pesante… Non ho ancora sentito un grazie- replicò la latina.
-Sei tu che sei entrata con quell’aria da funerale-

Santana si risollevò sedendosi sul letto, aveva gli occhi lucidi e lo sguardo perplesso.

-Che è successo Sannie?-
-C’era Hermione al ministero…-
-Che cosa?-
-C’era Hermione ed Harry e Ron… Credo fossero li per un horcrux… Ma avevano bevuto la pozione polisucco e non sono riuscita a riconoscerli-
-Ma lei ti ha vista?-

Santana annuì ripensando alla scena dell’ascensore.

-E come… Come hai fatto a capire che erano loro?-
-La pozione ha finito il suo effetto mentre stavano scappando, penso qualsiasi cosa stessero cercando credo l’abbiano trovata…-

Quinn sembrò pensarci su.

-Ma se stavano effettivamente cercando un horcrux, tu non l’avresti dovuto sentire? O per lo meno percepire…-
-In teoria…- rispose Santana sempre con quello sguardo dubbioso.
-E allora?- Chiese la bionda.

-Non so come ma… credo di aver perso i miei poteri, Quinn!-



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Per la barba di Merlino, e adesso?
Non commento, non vi dico niente di niente... Accetto scommesse su quello che è successo e quello che succederà!
Buon San Valentino a tutti

Chiara



  
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