Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Euphemia    14/02/2015    2 recensioni
Halloween, la notte degli spiriti. Qual è il modo migliore per festeggiarlo, oltre al classico porta a porta “Dolcetto e Scherzetto”? Un rituale per bambini che, di certo, ai nostri ormai “grandi” Ash, Paul, Drew, Gary e Barry non si adatterebbe per nulla. Dunque cosa c’è di meglio che una prova di coraggio al cimitero di Lavandonia, per festeggiare la notte dedicata alla paura? Tra spaventi, terrori, lapidi, ombre notturne e un pizzico di comicità riusciranno i nostri protagonisti a superare indenni la notte di Halloween più spaventosa che mai?
~
[Dal 6° Capitolo]
"I ragazzi si voltarono verso colui che aveva parlato: un uomo sulla sessantina con un bastone e un paio di occhiali era dietro di loro, e li osservava con sguardo severo.
“Oddio, ci hanno beccati!” esclamò Barry, facendosi prendere dal panico. “Presto, correte! Fingetevi morti!”"
[...]
"“D’accordo. Ma solo perché sei il nipote di Samuel Oak.”
“Che raccomandato…” commentò Ash con un sorrisetto meschino.
“Zitto, cretino!” esclamò Gary con le guance arrossate."
~
[Pokéshipping; Ikarishipping; Contestshipping; Royalshipping; accenni Egoshipping.]
{Avvertenze: per "un pizzico di comicità" non intendevo davvero "un pizzico". Sarà una cosa molto... altamente demenziale.}
Genere: Comico, Demenziale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Barry, Drew, Gary, Paul | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A trip to the cemetery


in a Halloween night



#Parte quarta.

Fu lacerante il suono delle grida disperate e spaventate di chissà quali fanciulle, talmente tanto che i cinque giovani avventurieri, colti di sorpresa, quasi balzarono per aria, allarmati. Al biondino scappò persino uno strozzato gridolino, per quanto improvvise e agghiaccianti furono le urla. 
Cessato quel frastuono, qualche attimo dopo, il silenzio tombale ritornò a regnare nel cimitero, ancor più spettrale di prima. I ragazzi si guardarono tra loro ammutoliti, non sapendo cosa dire, tant'erano esterrefatti da quello strano avvenimento. Solo Drew, dopo, ebbe il coraggio di proferire parola. 
"Ma cosa... Che diavolo è successo?"
"È... È il f-fantasma?" domandò intimorito Barry, le cui pupille si erano improvvisamente dilatate per la paura di nuovo nascente in lui. 
"Sì, è lui, ne sono sicuro!" esclamò terrorizzato Ash, mettendosi le mani tra i capelli per la disperazione. "Gary, è colpa tua! Andiamocene, prima che ci uccida tutti!" 
"Ma per cortesia Ketchum, dimostra di avere un po' di palle!" La risposta del castano fu come spontanea, considerando il carattere del giovane ricercatore. "L'unico modo per scoprire cosa stia accadendo è andare sul posto per verificare di persona. Le urla provenivano dall'altra parte del cimitero, direi che è il momento perfetto per capirci qualcosa, di questo mistero." 
"Vacci tu, se proprio sei curioso!" 
"Immagino che quindi tu voglia rimanere da solo qui di fronte a questa lapide..." 
Il corvino sobbalzò, non sapendo più cosa rispondere. Gary l'aveva trascinato in quell'assurda storia e adesso se ne stava amaramente pentendo: cosa gli era saltato in mente, quando aveva accettato la sua proposta? Avrebbe di gran lunga preferito rimanere a casa di Misty, anche se fosse stato l'unico ragazzo lì presente accerchiato dalle altre loro amiche, piuttosto che affrontare il nuovo inquietante pericolo rappresentato dallo spirito maligno del "Mangia-anime". Non aveva scelta: certamente, non voleva rimanere lì da solo, in balia di terribili e malefiche presenze, quindi l'unica alternativa era quella di seguire il suo storico rivale nella sua folle ricerca della verità. Sospirò, sconfitto, digrignando i denti per la tensione di tutta quella situazione. La faccia che presentò a Gary fece sorridere quest'ultimo, soddisfatto. 
"Bene. Se siamo tutti d'accordo... Andiamo a vedere!" esclamò quasi entusiasta, facendo poi cenno agli altri di seguirlo. 
Si allontanarono dalla lapide in fretta, incuranti di ciò che in quel momento stava cominciando ad accadere attorno ad essa. La punta di una radice ricoperta di spine fuoriuscì dal terreno, seguita da molte altre, senza fare alcun rumore, attente a non distruggere il meraviglioso silenzio spettrale creatosi durante quell'altrettanto splendida notte di Halloween.
~ ° ~

Nero. Ecco cosa vide attorno a sé, subito dopo aver aperto gli occhi smeraldini. Cercò di mettere a fuoco la sua visuale, ma continuava lo stesso ad avere davanti allo sguardo l'intenso colore della pece, anzi, persino più scuro. Stette a guardare ancora un po', come se aspettasse l'arrivo di qualcosa - magari, del Fulmine di Pikachu che le avrebbe potuto illuminare i dintorni, subito dopo il comando lanciatogli dal suo Allenatore, lo sciocco quanto affascinante ragazzo dai capelli corvini. L'immagine della figura di Ash le apparve nella testa, e per un attimo pensò di trovarsi proprio accanto a lui, con il viso affondato nei suoi capelli scuri, quelli che, nonostante tutto, lei adorava tanto. 
Misty provò a muoversi, senza riuscirci. Le braccia erano strette lungo i fianchi ed erano bloccate da qualcosa, come anche le gambe, l'una adiacente all'altra; non si trovava con Ash, ma altrove. Improvvisamente, i ricordi affiorarono dalla memoria: il corvino che non aveva voluto passare la notte di Halloween con lei, l'incontro con le sue più care amiche, la vendetta che insieme avevano organizzato, il cimitero di Lavandonia... E infine, l'immagine di quegli occhi rossi, così spaventosi, così cattivi, la fece quasi sobbalzare. Girò la testa a destra e a sinistra - uno dei pochi movimenti che le erano concessi -, in cerca di Lucinda, Vera ed Elena: ma in quell'oscurità profonda era pressoché impossibile poter vedere nitidamente qualcosa o qualcuno. Poté distinguere solo il profilo di una ragazza poco distante da sé, alla sua destra, e per un attimo il suo cuore si sollevò, al pensiero di non essere da sola. 
All'improvviso, la rossa notò un piccolo spostamento alla sua sinistra e si concentrò per vedere almeno un po' più decentemente chi - o cosa - fosse stato. I lineamenti sfumati della ragazza dai capelli castani erano per Misty sufficienti a constatare che lì accanto a lei la Coordinatrice di Hoenn stava tentando di liberarsi da quel qualcosa che le bloccava le gambe e le braccia - probabilmente allo stesso modo della Capopalestra. 
"V...Vera?" sussurrò, e la giovane si voltò verso di lei. 
"Misty! Anche tu sei qui!" esclamò confortata e allo stesso tempo allarmata la Coordinatrice. "Dove sono Lucinda ed Elena?"
"C'è qualcuno alla mia destra, ma non so chi sia delle due..." La rossa deglutì, volgendo lo sguardo verso il profilo della ragazza accanto a lei nel tentativo di capire chi fosse, ma il buio era troppo fitto per intravedere almeno il colore dei capelli. "Non si muove, è immobile... Forse è ferita, dannazione!" 
"Ragazze, siete qui?" 
La voce dell'Allenatrice di Sinnoh si fece sentire con gran sollievo di Vera e Misty, le quali si voltarono in cerca della persona che aveva pronunciato quelle parole.
"Elena! Sei salva!" constatò la Coordinatrice di Hoenn. "Beh, più o meno... Almeno sappiamo che quella ragazza accanto a Misty è Lucinda... Misty, prova a chiamarla!" 
"Lucinda!" 
Le esclamazioni della rossa si susseguirono continuamente, nella speranza che la bluetta stesse bene; solo dopo un paio di minuti, durante i quali la disperazione era sempre più crescente, la sua voce si fece sentire, quasi assonnata. 
"Ragazze...?"
"Lucinda!" esclamarono in coro le tre.
"Dove siamo...?" 
"Non ne abbiamo idea..." fece Vera. "Sappiamo solo che non possiamo muoverci... C'è qualcosa che ci blocca!"
"Sembrano corde, ma sono più spesse e più resistenti." asserì Misty, cercando nuovamente di liberarsi da quella opprimente stretta. "E fanno male!" 
"Piuttosto, ricordate anche voi quegli occhi rossi?" Elena rabbrividì, al solo pensiero. "Possibile che la leggenda del cimitero sia vera?" 
"Ti prego, non farmici pensa..." 
La frase della bluetta fu spezzata all'improvviso da un tremore incessante e forte; sembrava una sorta di terremoto, al buio per lo più. Le quattro entrarono nel panico più assoluto, mentre venivano quasi sballottate qua e là, fisse però a qualcosa che, oltre a bloccarle, pungeva loro la schiena. Era come se si trovassero legate a quei roghi da streghe di cui, a volte, si sentiva parlare per quel che riguardava la vecchia storia della regione di Kalos; solo che, al posto del fuoco, ciò che le bruciava era il più grande terrore da loro provato, l'angoscia che divorava le loro anime, come le lingue infiammate si nutrivano un tempo delle tenere carni delle donne accusate di essere amanti del demonio. 
Tutte ebbero l'istinto di urlare, per cercare di liberarsi da quella insostenibile paura, ma non appena aprirono le loro bocche manciate di terra penetrarono al loro interno, strozzando quei disperati tentativi di salvezza. Fu solo allora che una di loro, la Capopalestra di Kanto - e chissà per quanto ancora lo sarebbe stata, a questo punto! -, capì che diamine stava accadendo. 
"Siamo sotto terra..." sussurrò, alzando lo sguardo per penetrare, una volta per tutte, il mistero che quel buio pesto celava dietro di sé. 
Una sensazione di essere trasportate verso l'alto le colpì improvvisamente, come anche fece la vista di quel paio di occhi rossi, apparsi all'improvviso di fronte a tutte loro. Venature cremisi attraversavano la sclera che accerchiava le pupille scure, ancor più nere delle tenebre in cui le quattro si erano ritrovate dopo il loro bizzarro quanto spaventoso risveglio. Quegli occhi le scrutavano, le osservavano, bramosi del loro terrore, dell'inquietudine che le stava velocemente consumando. 
Un sorriso luminoso, dai denti aguzzi, apparve sotto quegli occhi spaventosi, e subito dopo l'oscurità calò nuovamente in quel luogo, assieme al totale smarrimento delle giovani ragazze. 

 
~ ° ~

"Siamo quasi arrivati!" 
Gary era a capo del gruppo e guidava gli altri quattro verso il luogo da dove qualche minuto prima delle urla avevano squarciato il silenzio della notte; la sua curiosità era alle stelle, come anche lo era l'inquietudine provata da Ash e, in parte, da Barry, che si guardava attorno in cerca di qualche distrazione più "allegra" - a parte le tristi e cupe lapidi. Al contrario, Drew seguiva fedelmente il castano, intrattenendo una ricca conversazione con quest'ultimo riguardo alle ricerche che aveva eseguito sulla leggenda, mentre Paul, rassegnato - ma, in fondo, anche un po' incuriosito da tutta quella strana storia -, andava avanti a passo moderato, lanciandosi attorno qualche occhiata nel tentativo di capire quale fosse quella brutta sensazione che l'aveva colto d'improvviso.
Ash era il più lento del gruppo. Era certo spaventato, e quella notte bianca che proseguiva pian piano lo aveva anche stancato un po'; tuttavia, durante il cammino, non poté non soffermarsi sul nome di qualche defunto inciso sulla propria lapide. Alcuni di loro erano morti anni o addirittura secoli prima, e il corvino si chiese come avessero fatto monumenti funebri così antichi a resistere alle intemperie del tempo. 
"Ehi Gary" fece, richiamando l'attenzione del ricercatore. "Da quanto tempo esiste questo cimitero?"
"Vedo che finalmente cominci ad interessarti alle cose serie, Ketchum." rispose Gary con un ghigno di superbia, prima di continuare. "Questo cimitero è stato costruito poco più di due secoli fa, precisamente nel 1788, in occasione di un terribile evento che all'epoca sconvolse la regione di Kanto, assieme a quella di Johto."
"Perché, che cosa avvenne?"
"Epidemia, mio caro, proveniente dalla regione di Kalos, con cui Johto aveva cominciato a scambiarsi merci per mezzo dei traffici commerciali di quei tempi. Puoi ben capire come poi l'epidemia raggiunse Kanto, data la vicinanza..." 
"Ho capito." il corvino si grattò la nuca, soffermandosi su qualche altra lapide durante il cammino. "E dimmi, Gary. Secondo te, di che malattia sono morti?" 
"Peste." 
"E che roba è?"
"La malattia a causa della quale morirai anche tu, Ketchum." 
L'elegante risata di Drew seguì la faccia improvvisamente sconvolta dell'Allenatore di Kanto, il quale, ancor più preso dal panico, cominciò a balbettare qualche parola sconnessa. 
"E-Eh? Ma che stai dicendo?! GARY!" 
Il castano si era intanto voltato, ridendo sommessamente per non farsi beccare dal corvino, e proseguiva per la sua strada insime e al verdolino, facendo finta di non aver sentito. Paul sospirò, chiedendosi come si potesse essere così dannatamente ingenui e al contempo sciocchi. Ash, sentendosi ignorato, si mise a correre e raggiunse Gary, afferrandogli il braccio vigorosamente. 
"Gary, rispondimi! Che cavolo significa?!" 
"E mollami, appestato!" il ricercatore si liberò dalla presa del corvino con uno strattone, allontanandosi con una smorfia quasi schifata. "Non provare nemmeno a mischiarmi la tua malattia! Non voglio morire giovane!" 
"Morirò giovane?!" visto l'insuccesso che aveva avuto con Gary, Ash si rivolse a Drew e quasi gli si buttò addosso, afferrandolo per il bavero della giacca viola con due mani. "Oddio, Drew, ti prego, almeno tu, aiutami!"
"Ketchum, sei disgust..." 
"Guardate!" 
L'urletto stridulo ed eccitato di Barry fece voltare i quattro presenti verso di lui. In mano teneva dei fiori, alcuni dei quali erano secchi, mentre altri freschi come appena colti ed esotici. 
"Ho trovato dei fiori!" 
"Barry..."
"Lo sapete cos'è figo? Farci le coroncine!"
"...Barry..."
"Gary, non mi interrompere! Voi penserete: 'Eh, ma è una cosa da femminucce!', ma voi non capite quant'è divertente! Che poi, puoi rendere più carini i tuoi Pokémon."
"Thunder, stare con le ragazze ti fa troppo male al cervello..." 
"Zitto, Drew, quello che sta sempre con le ragazze sei tu che sei uno stupido Coordinatore! Dicevo. Anche io credevo fosse una cosa da femmine, ma quando ho provato a farne una per il mio Empoleon..."
"BARRY, QUELLI SONO I FIORI DEI MORTI!" esclamò il castano, stanco di quelle cretinaggini che non c'entravano assolutamente nulla con quella inquietante avventura di Halloween. "Mostra un po' di rispetto e mettili a posto!"
Il biondino non si sarebbe mai aspettato una sgridata così impetuosa dal ricercatore di Kanto, che aveva dovuto mostrare un po' di durezza per poter zittire una volta per tutte l'idiozia dell'Allenatore di Sinnoh. Ovviamente, quest'ultimo ribatté con una multa, ancora un po' sorpreso per quell'improvviso rimprovero. 
"Ah, sì! Quando siete voi a commettere equivoci-" 
Improvvisamente, Barry inciampò su qualcosa e cadde di faccia a terra, spargendo tutti i fiori che aveva colto dalle lapidi. Si rialzò dolorante, sedendosi a gambe incrociate, mentre Gary e Drew quasi si sbellicavano dalle risate per la buffonaggine del biondino. Tuttavia, il sorriso del verdolino scomparve quasi subito, alla vista di ciò che aveva provocato quella comica caduta. Silenzioso, si allontanò dal compagno, che seguitava a ridere, e si inginocchiò per raccogliere l'oggetto fin troppo familiare. Anche Ash l'aveva notato ed era rimasto in silenzio, quasi sconvolto alla sua vista.
"Questo..." sussurrò il Coordinatore di Hoenn osservando il borsellino giallo "Questo è di Vera!" 
La risata di Gary si interruppe bruscamente, e il suo volto divenne pallido. Accanto al borsello della fidanzata del verde, notò la presenza di altri oggetti, alcuni dei quali erano a lui molto familiari, e un orribile pensiero gli balenò in mente. 
"Che cavolo ci fa qui la coroncina di Elena?!" esclamò il biondino raccogliendola. "Non se ne separa mai! E sono sicuro che sia questa!" 
"Paul, qui c'è il braccialetto di Lucinda! Ho trovato anche la sacca rossa di Misty!" Ash era visibilmente preoccupato, quando afferrò l'oggetto per poi aprirlo e verificarne il contenuto. Urlò spaventato, alla vista di ciò che era tenuto all'interno.
"Che c'è?!" domandò Gary inquieto.
"Vermi! Vermi viscidi e schifosi!" 
"Fammi vedere!" il castano gli strappò la borsa dalle mani e vi guardò dentro, per poi inserirvi una mano. "Cretino, sono di gomma!" 
"Qui c'è anche altra roba..." constatò il viola, indicando dei grossi sacchi pieni di scarafaggi e serpenti finti, oltre che maschere e un'enorme quantità di articoli per scherzi. 
"Forse sono venute qui per farci uno scherzo!" disse Barry, leggermente confuso. 
"No, non avrebbe senso..." il castano si guardò attorno, alla ricerca di qualche indizio utile. "Sarebbe stato sciocco lasciare qui di proposito il materiale per fare scherzi e farcelo vedere, e quelle quattro sono tutto fuorché stupide. Ma... Oh divino Arceus, guardate!" 
Gary indicò un punto in lontananza, e gli altri seguirono il suo dito con lo sguardo. Lì, dietro le vette degli alberi poco distanti, delle strane radici spinate, enormi e spaventose, si stendevano verso l'alto e continuavano a crescere a una velocità sorprendente per quella che era invece la rapidità di germogliare delle comuni piante. Le loro aguzze guglie quasi tendevano a perforare la coltre di nubi che copriva il cielo stellato di quella notte, eccezion fatta per la luna piena e luminosa. 
"Ma lì... Lì verso quella direzione..." sussurrò il biondino mortificato. "C'è la tomba del Mangia-anime!" 
Non passò nemmeno un minuto che tutti e cinque, colti dalla stessa terribile sensazione, si misero a correre verso il luogo da cui si erano allontanati qualche minuto prima, colti di sorpresa dalle urla delle quattro fanciulle. Gary, più rapido che mai, superava i compagni e li guidava verso la lapide maledetta, con un solo nome riecheggiante nella mente: Misty.
Eh già, il Ricercatore di Kanto non era mai riuscito a spegnere il fuoco di quell'assurda cotta che gli lacerava il cuore da tempo; aveva sempre trovato affascinante la "sirena maschiaccio", come era soprannominata a Celestopoli, dove deteneva il ruolo di Capopalestra. Non comprendeva come facesse una ragazza così meravigliosa a stare con un imbecille quale Ash Ketchum, il suo storico rivale; e il fato aveva voluto che proprio lui, Gary Oak, si innamorasse della sua fidanzata. Ogni occasione era buona per riscattare il desiderio del suo cuore - ne aveva uno, a differenza di quanto molti altri (e molte altre) credevano -; stavolta, forse, sarebbe riuscito a rubare la così tanto agognata attenzione di Misty, se avesse agito più in fretta del corvino. 
"Da questa parte!" gridò agli altri, che lo seguivano con il fiatone. 
Non passò molto prima che arrivassero nel luogo dove prima avevano intenzione di mettere in atto il loro piano; e nessuno di loro poté trattenere un sussulto, alla vista di quanto quel posto era cambiato in solo una manciata di minuti. 
Ma la cosa che colpì loro fu, soprattutto, i visi pallidi e terrificati delle giovani ragazze, e mai era stata vista nei loro occhi paura più grande. 





Angolo dell'autrice

Sì, lo so che è passato tanto tempo. Sì, lo so che non dovevo far passare tutti questi mesi... Lo so. E avete ragione.
E' inutile soffermarsi sulle cause di questi continui ritardi - ormai credo che tutti abbiate capito i vari motivi che mi impediscono di scrivere e di aggionrare frequentemente -, quindi preferisco invece chiedervi direttamente scusa per la quasi infinita attesa, sperando che in più di un anno dall'inizio di questa storia non ne abbiate perso l'interesse! 
Ah, e avevo intenzione di aggiornare il 31 Ottobre, ma lol, non ce l'ho fatta con la stesura. c': 
Quindi... La storia si avvia al suo termine, più o meno credo che ci saranno altri due capitoli prima di mettere la parola "fine"... Ma c'è un mistero che dev'essere svelato, e ormai siamo vicinissimi alla verità! Chi cavolo è questo Mangia-anime? Riusciranno le nostre fanciulle a salvarsi, o creperanno malissimo? Quale crema idratante usa Barry?
La prossima volta spero di aggiornare più in fretta... Il capitolo successivo a questo sarà molto intenso e mi ci vorrà un grande sforzo per poterlo scrivere, quindi mi auguro di farcela! Non vi anticiperò nulla, ovviamente. <3
Se avete consigli o opinioni da darmi, non esitate. <3 Ringrazio chiunque sia arrivato fino a qui. <3
Alla prossima,
Euphemia >.^

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Euphemia