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Autore: kuma_g    15/02/2015    0 recensioni
Bianco sta andando a combattere contro dei mostri, accompagnato dai suoi compagni e un mostro affidatogli dal padre. Scoprirà piano che spesso l'odio può annebbiare la ragione.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Forza!". Bianco incitava i suoi a non mollare. Li avevano attaccati all'alba. Blue si era alzata e vestita prima che lui potesse anche solo realizzare ciò che Calmo aveva gridato entrando nella stanza. Stavano perdendo; e non era difficile dire perché. Tutti avevano troppo odio e i mostri erano avanti a loro di tre mosse almeno. Avevano ordinato la ritirata e il gruppo di Bianco stava facendo da retroguardia. Era Blue che avrebbe dovuto tener testa da solo a tutti i mostri, permettendo agli altri di fuggire, ma Stecco, Serpente, Grano, Calmo, Bigboy e Bianco erano rimasti ad aiutarlo, considerando il lasciarlo a sé stesso un vero atto di vigliaccheria, e comprendendo che Blue da solo non sarebbe riuscito a garantire abbastanza tempo. Erano tutti in grosse difficoltà e Bianco non sapeva dire se ce l'avrebbero fatta, anzi, con molta probabilità sarebbero morti la', eppure tutti continuavano a lottare con tutte le loro forze. Stava affrontando un mostro quando sentì una forte presenza alle sue spalle. Il re si preparò a colpirlo ma fu bloccato da Blue, che però venne spinto di qualche metro. Il re fece una faccia molto sorpresa e disse: "Blue!? Sei ancora in vita?! Ma come...." "Non importa come.... Adesso devi affrontare me, non lui... Preparati!" "Fai tutto questo ancora per quel moccioso frignante?" Blue rispose con un attacco. Le sue mosse erano studiate e precise, ma il re si difendeva bene. Erano perfettamente in parità. Blue parò un calcio e con uno scatto fulmineo si lanciò verso un cadavere afferrando una spada. Il re lo imitò. Le lame si affrontarono più e più volte, gemendo e gridando ad ogni colpo, mentre una marea di scintille illuminava la scena. Blue mirò al fianco destro con una rabbia tale che il re riuscì a prevedere la mossa e si concentrò a parare l'arma, che venne prontamente abbandonata per lasciare la mano destra di Blue libera di dirigersi verso il cuore del re. Lo trapassò da parte a parte mentre il sangue dell'avversario gli colava fino al gomito. Il re non riuscì a proferire parola e solo negli ultimi istanti la sua faccia stupita si tramutò in un ghigno compiaciuto mentre sussurrava al suo nemico "Tanto sai .....che non uscirai vivo... da questa battaglia....". Per tutta risposta Blue tiro' fuori con forza il suo braccio dal petto del re, che spirò cadendo con la faccia sulla neve. L'espressione sul volto di Blue era quella di chi trovava la pace dopo un lungo periodo di afflizione. La notizia della morte del loro sovrano rese i mostri più vulnerabili, gettandoli nel panico e permettendo all'esercito in fuga di divenire quello che inseguiva e sgominava. In poco tempo non rimase neanche uno degli avversari. Tutti festeggiarono la squadra fautrice di quella vittoria, e tutti i capi si inchinarono davanti a colui di cui non avevano voluto ascoltare i suggerimenti. Bianco sarebbe sicuramente diventato il nuovo comandante supremo degli uomini, e con lui tutta la squadra avrebbe ottenuto gloria. Come spesso accade, però, fu in un momento di profonda gioia che arrivò l'amarezza. Blue. Ora che la guerra era finita avrebbe dovuto fare ciò che si era riproposto, cosa tutti si aspettavano dal comandante per porre definitivamente fine alla minaccia dei mostri. Blue era circondato da tutta la squadra, mentre si complimentavano gli uni con gli altri, parlando tranquillamente con una nuova serenità. Quando lo chiamò scese il silenzio. Gli fece cenno con il capo di seguirlo. Calmo gli si parò davanti, frapponendosi tra lui e l'ultimo mostro: "Bianco, non vorrai davvero...." Bianco chiamò di nuovo il mostro, ma Calmo non si spostò e continuò: "Non farlo, Bianco. Te ne pentirai. Te lo dico da amico. Non. Farlo." ma Bianco sembrava irremovibile. La voce di Calmo subì una lieve alterazione "Tu non puoi...!". Blue posò delicatamente la mano sulla scapola di Calmo, che si girò. Gli passò accanto andando verso Bianco che iniziò a dirigersi verso il bosco situato poco lontano. Appena il mostro ebbe superato di qualche metro il grosso uomo si voltò verso la squadra facendo un lieve cenno con il capo, ringraziandoli silenziosamente per tutto, mentre tutta la squadra rimaneva silenziosa. Non si conoscevano da molto eppure Blue era diventato un fedele compagno con cui rischiare la vita. Aveva saputo leggere dentro ognuno durante gli allenamenti e li aveva aiutati a superare molte delle loro debolezze; e anche se sapevano essere un nemico, ora il loro cuore si struggeva guardando allontanarsi una figura che non avrebbero più rivisto. Bianco e Blue si incamminarono per un po' fino a giungere nei pressi di un punto senza alberi. Il silenzio era quasi surreale. Bianco gli ordinò di fermarsi e Blue obbedì. Gli si mise di fronte a distanza di qualche metro. "Togliti il mantello." gli ordinò e Blue si slacciò l'indumento, che cadde a terra lasciando visibili ancora una volta i suoi tratti. Bianco estrasse la spada e la puntò alla gola di Blue. La ragazza lo guardava con l'espressione di chi sa già quello che succederà ed è pronto ad accettarlo. Bianco caricò il colpo; Blue chiuse gli occhi. Bianco fu veloce. Affondò la spada nella neve ai piedi di Blue; con un braccio le strinse la vita attirandola a sé mentre con l'altro ne guidò il viso; e le diede un bacio.
   
 
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