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Autore: Sarah Shirabuki    15/02/2015    2 recensioni
Alexis è una ragazza umana e sola, dopo la morte della madre è diventata la cameriera della famiglia Baskerville, i sovrani dei vampiri. Il suo incontro con Ace, il figlio di Allen e di Risa Baskerville, cambia totalmente la vita della giovane, facendole scoprire l'amore, e forse, le sue vere origini. Ma una forza oscura, una nuova minaccia incombe su Sabrie. Cosa ne sarà di Alexis? Chi era in realtà suo padre? Cosa ha a che vedere lei con la famiglia Baskerville? Se volete saperne di più.. leggete e recensite, mi raccomando, ci tengo tanto!
( dalla storia )
Sabrie, regno dei Vampiri, 20 anni prima. E’ una fredda notte d’inverno, la neve cade incessantemente. La notte ha dispiegato il suo nero mantello, non una stella, nemmeno la luna, illuminano quel cupo cielo. Una giovane donna dai lunghi capelli biondi guarda una bimba che dorme in una culla. Le bacia la fronte.
“ Piccola mia, ti giuro che ti proteggerò da quella famiglia di mostri, fino a quando non sarai abbastanza grande per poter conoscere tutta la storia “. La bimba apre gli occhi, che si rivelano essere di un bellissimo azzurro. Un azzurro rarissimo, come il più profondo dei laghi.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soledad'
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Soledad aiuta Ace a sorreggere Alexis, per poi scambiare uno sguardo con Diva. “ Principessa, non ho trovato la persona che cercavate “. Sussurra. Diva scuote il capo come a dirle che ora non ha più alcuna importanza trovare quella persona: Alexis sembra stare molto male, è sbiancata di colpo e non riesce più a reggersi in piedi. Il Monte Esilio è scosso dai terremoti, ma purtroppo non c’è tempo di arrivare a Sabrie: il travaglio sta già iniziando. La ragazza si deve per forza sdraiare. Ace le prende la mano e guarda sua madre preoccupato.

“ madre, cosa facciamo? “. Le chiede. Risa decide di prendere in mano la situazione, e chiede a Soledad e Diva di aiutarla. Alexis le guarda preoccupata.

“ Come faccio a partorire qui? Ma non è troppo presto? “. Chiede agitata. Sua madre le accarezza i capelli cercando di farle forza.

“ Può darsi che a causa della tensione che hai subito durante la battaglia stiano nascendo in anticipo. Ma sta tranquilla. Ci siamo noi qui con te “. Tenta di rassicurarla. Risa guarda invece Ace, e capisce subito che è preoccupato. Prende una mano al figlio.

“ Tranquillo. Staranno bene, sia la mamma che i bambini. Abbi fiducia “. Gli dice solo, e lui annuisce. Ma quel presentimento non lo lascia in pace, anzi inizia a tormentarlo sempre di più. Ha paura di perdere per sempre la sua Alexis.

Pia è ancora al castello oscuro, ma questo è scosso da violente scosse di terremoto. La ragazza riesce a fatica a scendere le scale, ma non avverte più l’aura del suo signore. Trova un petalo della rosa nera, l’unico rimasto ancora nero senza essere appassito. Lo raccoglie poi si dirige all’uscita secondaria, cercando di non rimanere schiacciata dalle macerie che stanno crollando dal soffitto. È shoccata, non si sarebbe mai aspettata che il suo signore venisse sconfitto, ed ora non le resta altro che esaudire il suo ultimo desiderio: mettersi in salvo. Infatti ha perfettamente capito perché non l’ha fatta combattere in prima persona e l’ha costretta a rimanere al piano di sopra: non voleva che morisse! La bionda riesce a fuggire dal castello per poi dirigersi verso la foresta oscura.

Zwei avverte che un’aura oscura ma debole si sta dirigendo alla foresta oscura, con il chiaro intento di fuggire. Anche Diva l’ha avvertita. Lui fa per alzarsi prendendo Bloody Mary, per inseguire quella persona. Ha intuito che deve trattarsi senza dubbio di Pia. Ma la moglie si alza e lo ferma, tenendolo per il braccio. “ Lasciala perdere, quella pazza avrà ciò che si merita prima o poi. Ma adesso è Alexis che ha bisogno d’aiuto “. Zwei, convinto dalle parole della moglie, annuisce e ritorna al fianco della sorella, che non sta bene: il parto sembra difficile, i gemelli non vogliono saperne di nascere e stanno tentando di sottrarre il potere della madre. Quello che hanno non gli basta più, è stato appena sufficiente per non farli divorare a vicenda durante la gravidanza. La rosa pare soffrire molto, e stringe la mano di Ace. Lo guarda.

“ Amore… “. Sussurra cercando di raccogliere forza. Lui ricambia lo sguardo.

“ Dimmi… “. Riesce solo a dirle, e per la prima volta si sente impotente di fronte agli eventi. Non potere aiutare la moglie lo sta facendo impazzire.

“ Non ho mai amato nessuno come amo te, ricordatelo sempre. Incontrarti è stata la cosa più bella che potesse capitarmi “. Lo sente. Sente che ormai la sua vita è appesa a un filo, le sue forze la stanno abbandonando. Finalmente il primo bimbo nasce, è un maschio. Risa lo prende in braccio, mentre Ace non riesce a fare altro che guardare sua moglie: è troppo pallida, non va bene. Come farà a dare alla luce anche l’altro gemello? “ Guarda.. guarda cos’abbiamo generato insieme “. E guarda il piccolo. Ace fa lo stesso, ma lei riprende a stare male. Adesso bisogna far nascere anche l’altro bimbo, ma il problema è che Alexis è senza poteri. Zwei, innervosito dal fatto di non poter fare niente, si mette davanti a Soledad e si ferisce il polso, poi guarda la sorella.

“ Bevi. Bevi accidenti, così riuscirai a recuperare le forze “. Dice solo, ma Alexis fa cenno di no. Ormai le forze l’hanno abbandonata, è impossibile che le recuperi tutte.

“ Ehi, promettimi che ti prenderai cura di Diva e del vostro bambino “. Sussurra la rosa, per poi prendere la mano al fratello. “ Non sprecare la tua seconda occasione… “. Non fa in tempo a terminare la frase, perché ha una violenta contrazione. Soffre, ed Ace non riesce proprio a sopportare tutto questo. Ma non abbandona la moglie che, dopo molto tempo, riesce a dare alla luce anche una bimba bellissima. La ragazza sorride dolcemente, poi guarda Ace. “ Guarda, Emilia e Tristàn sono nati. Non vai a vederli? “. Chiede con una lacrima che proprio non riesce a trattenere. “ Io non potrò più restarvi accanto, mi dispiace così tanto… “. Sussurra perdendo ancora sangue, e con esso anche tutto il potere. Risa tiene il piccolo Tristàn, mentre Soledad tiene la piccola Emilia. Ace sembra shoccato, si rende conto che il presentimento che aveva era in realtà il suo istinto che lo avvertiva che stava per succedere qualcosa di brutto, di terribile.

“ Tu vivrai! Vivrai e starai accanto a me e ai nostri figli, hai capito?! “. Fa Ace prendendo la moglie tra le braccia, disperato. Non può perderla, non lo accetta. Piange mandando al diavolo l’orgoglio. Lei gli prende la mano.

“ Giurami che ti prenderai cura di loro. Che li amerai e che li proteggerai, e che gli dirai che la loro mamma li ama tanto. Giuramelo “. Lo guarda, ma riconosce bene quello sguardo: Ace non riuscirebbe mai a vivere una vita senza di lei. Infatti è così. Lui non vuole, non lo accetta: come potrebbe fare da padre a due creature sapendo di aver perso la donna che ama proprio mentre li dava alla luce?

“ Non mi lasciare, ti prego. Tu sei forte, tu sei la mia sorellina, ti ricordi? Ti ricordi quando ci siamo incontrati? Avevamo capito subito che eravamo destinati a stare insieme per sempre. Me l’hai promesso quando ci siamo sposati, accidenti! “. La tiene stretta a sé come se volesse impedire alla morte di portargliela via.

“ Ti amo così tanto. Non scordarlo mai “. Gli ripete lei, prendendogli la mano. Risa e Soledad capiscono la situazione, e portano i gemelli alla loro mamma. Lei li guarda, riuscendo a mala pena a sorreggerli. “ Vi amo piccoli miei. La mamma sarà sempre con voi “. Mormora. Poi la sua aura inizia a diminuire, troppo. Ace se ne accorge e si ferisce a sua volta.

“ Bevi! Prendi il mio di potere, dissanguami anche! Ma vivi! Ti prego! “. Le dice a voce più alta, ma lei fa cenno di no. Sa bene che per lei è la fine, ormai era una cosa che aveva già messo in conto, di poter morire nel dare alla luce i gemelli. Va bene così. Ci sarà Ace ad occuparsi di loro. Lo guarda per l’ultima volta.

“ Ti amo “. Dice solo. Lui non dice niente, e le da un bacio. Lei da prima ricambia, poi nulla. È finita. Se n’è andata. Il monte Esilio è scosso da altri violenti terremoti, il castello di Kevin sta ormai crollando. Allen, non sa nemmeno lui come, trova la forza di prendere in braccio Emilia .

“ Dobbiamo scappare. Il castello sta crollando, moriremo se restiamo! “. Ace si rifiuta di lasciare il corpo della moglie, è sconvolto e pare aver perso tutta la voglia di vivere adesso che lei non c’è più. Risa riesce appena in tempo a teletrasportare sé stessa ed il figlio a Sabrie, seguita a ruota dagli altri. Parte del regno è distrutta, e Risa si regge in piedi a fatica. Diva non osa guardare ed abbraccia suo padre. Zwei invece guarda Ace: non sembra nemmeno che stia vedendo il suo regno, ha lo sguardo spento, shoccato. Guarda a sua volta tutti i presenti. Prende Artemis.

“ La morte sarà solo l’inizio. Sto arrivando amore mio… “. Si punta la sua stessa arma, un colpo con Artemis sarebbe letale anche per lui. Tanto che cosa cambia? Ormai è morto anche lui, nel momento esatto in cui sua moglie ha lasciato il mondo dei vivi. Allen si accorge in tempo delle intenzioni del figlio, e gli toglie Artemis prima che sia tardi. Ace si innervosisce. “ Insomma è così difficile lasciarmi morire!? Tanto ormai sono già morto! “. Grida infuriato.

“ Smettila! Adesso hai due figli di cui occuparti! Alexis non vorrebbe che ti comportassi così, va bene?! Vivi per loro! Falli diventare la tua ragione di vita! “. Ace si ferma. Guarda i suoi figli, i suoi eredi: ma come potrebbe riuscire a crescerli? Ogni volta che li guarderebbe rivedrebbe il momento della morte della sua amata. No, non è adatto per crescerli. Non riuscirebbe a dar loro amore, non riuscirebbe a dar loro ciò che meritano di avere. Riuscirebbe solo a trasmettergli la sua rabbia e la sua disperazione. Si allontana dal padre e si avvia verso il loro castello. Allen lo ferma. “ Dove stai andando? Devi portare con te Emilia e Tristàn “. Gli dice. Ace esita, poi si volta verso di lui.

“ No. Non li voglio con me “. Sei parole. Sei parole che shoccano tutti i presenti: significa che Ace sta abbandonando i suoi figli? I suoi eredi! “ Affidateli a qualche famiglia di popolani che li vogliano. Io non li voglio con me “. È freddo come il ghiaccio. Si riavvia verso il suo castello, mentre tutti gli altri non riescono nemmeno a parlare. Che futuro avranno quei bimbi, ora che il padre li ha rinnegati e la madre è morta?

 
TO BE CONTINUED... 
 
La storia è finita, ragazzi. Ve l'avevo detto che il finale vi avrebbe shoccato. Alexis è morta, ed Ace non vuole tenere i gemelli con sè e si sta chiudendo nel dolore. Che destino avranno Tristàn ed Emilia? Se lo volete sapere, dovrete leggere " Soledad 2 ", che ho già iniziato ( vi lascio il link in fondo ). Spero che la storia vi sia piaciuta e che continuiate a seguirmi anche con la seconda parte, come sempre aspetto con ansia le vostre recensioni ed i vostri pareri! Baci baci. 

Soledad 2: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3025623&i=1
  
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