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Autore: Hope_00    15/02/2015    1 recensioni
Eravamo lì distesi sul letto a guardarci l’un l’altro, cavolo 2 anni passati a stare insieme come fratelli e in un attimo vidi tutto volatilizzarsi.
Dalla storia:
-Credi davvero sia una cosa giusta?-
-Beh perché non deve?-
-Lo sai bene il perché! Io vorrei ma sai quello che penso-
-Hope per una volta ti chiedo di non pensare-
-Mi prometti che dopo non succerà niente?-
-Te lo prometto- la sua mano si posò sulla mia guancia mentre i suoi occhi si chiusero…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SPAZIO DELL'AUTRICE 
Volevo pubblicarlo giorni fa ma non ho avuto del tempo libero per farlo, tra poco pubblicherò anche il prossimo di capitolo ;) Comunque spero vi piaccia, buona lettura :)

Più volte Nash e Cam erano venuti a bussare e più volte sentii i due litigare davanti alla mia porta. Non volevo essere la causa dei loro litigi ma io non avevo fatto niente, avevano fatto tutto loro. Una cosa era certa, Nash doveva andare a New York con Cam così scesi dal letto e uscii dalla stanza per ritornarmene in salotto. Cam era in cucina appoggiato all’isola e Nash era sul divano a guardare la tv, entrambi non mi notarono orma impegnati a lanciarsi occhiatacce 
-Sembrate due bambini delle elementari- tutti e due si voltarono ma solo Nash mi sorrise
-Mi dispiace Hope dovevamo dirtelo- si alzò dal divano avvicinandosi a me
-Nash tu devi prendere quell’aereo, io non sono sola… Ho Matt, Carter e tutti gli altri-
-Lo so ma volevo passare del tempo con te-
-Abbiamo tutta la vita per stare insieme- gli diedi un bacio sulla guancia e gli sorrisi
-Ma…-
-Nash va a fare la valigia o te la faccio io-
-Ok io vado- lo seguii con gli occhi fino a quando non vidi la porta di camera sua chiudersi. Mi avvicinai a Cam che mi stava osservando, mi sedetti vicino a lui e gli sorrisi
-Grazie per averlo convinto-
-Non devi ringraziarmi, gli ho fatto mantenere la sua promessa- Cam si alzò e cominciò a salire le scale
-Ah Cam-
-Sì...-
-Non ti riazzardare a trattarmi come se fossi la stronza più pallosa del mondo-
-Non l’ho fatto!-
-Alzi continuamente gli occhi con me- scese le scale di fretta per raggiungermi
-Io non alzo gli occhi con te ma con Nash, non so cosa gli succede quando ci sei tu ma sembra sempre sovrappensiero e non è più lui-
-Non so cosa dire…-
-Prenditi cura di te mentre non ci siamo-
-Lo farò- lo vidi salire le scale per la seconda volta e lo lasciai andare. 
Ritornai in camera e chiamai Matt, le chiamate con Matt erano una cosa privata poiché a lui dicevo tutto e nessuno doveva sentire ciò che gli rivelavo
-Ehi piccola! Com’è andata a finire la storia con Nash e Cam?-
-Sono riuscita a convincere Nash a partire-
-Lo hai fatto per Cam? Perché sono certo al 100% che te non lo avresti lasciato andare-
-Certo che lo avrei lasciato andare comunque l’ho fatto per la loro amicizia-
-Si certo certo comunque com’è stata la prima impressione di Los Angeles?-
-Non c’è stata una prima impressione, ho visto solo l’aeroporto-
-I tuoi coinquilini?-
-Cam me lo ricordavo più simpatico-
-Hope sicuramente lo stesso vale per lui, non vi siete visti per un anno intero e ora condividete la stessa casa, vi dovete conoscere una seconda volta-
-Beh anche Nash non lo vedevo da tanto-
-Ma te e Nash avete passato un mese insieme alle vacanze di natale e poi tu Nash lo sentivi tutti i giorni mentre scommetto che Cam non lo hai mai chiamato-
Matt aveva ragione, io e Cam non ci eravamo sentiti dall’incontro a Firenze o almeno ci parlavo ogni tanto quando chiamavo Nash ma oltre a quelle poche occasioni io Cam non lo conoscevo affatto. Sapevo più cose di Justin Bieber che non conoscevo che di Cam. 
-Matt secondo te ho fatto una cazzata e venire qui?-
-Forse un po’, hai solo 16 anni Hope-
-Lo so ma a me sembrava la cosa giusta e i miei genitori hanno acconsentito-
-Loro hanno detto di si dopo che ti sei rifiutata di andare a scuola-
-Giusto- risi al solo ricordo di me stessa attaccata al termosifone con delle manette che mi aveva regalato la mia migliore amica
-Va beh piccola io vado, se vuoi domani mattine vengo da te-
-Si grazie, a domani-
-A domani- buttai il telefono nel letto e cominciai a camminare in tondo nella stanza. Forse la situazione con Cam si sarebbe risolta, forse era solo questione di tempo, o forse no? E se sarebbe rimasta così la situazione e se arrivassimo al punto di odiarci? Mentre ripensavo alle parole di Matt la porta si aprì e vidi Cam e Nash entrare
-Che ne dici di passare una serata film e pizza?- disse Cam 
-A me va benissimo-
-A che cosa la vuoi la pizza?-
-Margherita- sorrisi e scesi le scale insieme a loro. Fu una bella serata, ridemmo per stupidaggini tutto il tempo ignorando il film, Cam era più simpatico ma ci stava andando molto piano con me. Sembrava che avesse paura di me, come se potessi morderlo da un momento all’altro. 
-Che ne dite di dormire tutti e tre insieme?- proposi cercando di non sembrare una pervertita, infondo era una cosa dolce, volevo soltanto passare del tempo con loro il più possibile
-A me va benissimo, andiamo a prendere un cuscino e una coperta a testa- mi fiondai in camera e presi il mio cuscino e una coperta a caso. Scesi di sotto e Cam aveva aperto il divano letto
-Ragazzi mi mancherete- li abbracciai entrambi, ero riuscita a resistere mesi interi lontano da loro ma il fatto che sarei rimasta sola faceva sembrare quelle due settimane qualcosa di lunghissimo
-Hope ce ne andremo per poco-
-Lo so ma sono certa che sentirò molto la vostra mancanza-
-Sono solo due settimane- mi rifugia nell’abbraccio che Nash mi aveva appena dato
-Dai dormiamo che domani io e te Nash domani attraversare tutta l’america-
Inutile dirvi che non dormimmo per niente. Fu una bellissima nottata che fece da cornice a l’intera serata. La mattina dopo li accompagnai all’aereo con Matt e appena tornata a casa sentii il silenzio avvolgere le stanze
-Matt mi mancano- dissi appena entrata
-Immagino piccola- mi sedetti sul divano guardandomi intorno
-Spero davvero che queste settimane passino veloci-
-E allora facciamole passare veloci-
-Come?-
-Siamo a Los Angeles Hope! E poi puoi dedicarti ai video, ci siamo qui io, gli Jacks, Lele, Christian, Curtis… Siamo in tantissimi-
-Beh non credo che Curtis sia interessato a stare con una sedicenne-
-Ma sta zitta!- mi prese la mano e mi trascinò in camera mia-
-Ora ce ne andiamo fuori a pranzare e stasera si va a ballare!-
-Hai fatto la rima ahahahah-
-Va bene ora togliti quella specie di pigiama e preparati, ti faccio un tour della città-
-Questi vestiti esprimono le mie emozioni-
-Si una tuta grigia e una maglietta extra large-
-Va bene ma te aiutami caro- . Ci divertimmo un sacco, Matt cominciò a provare alcuni miei vestiti e a un certo punto cominciai a truccarlo. La mattinata era passata e dopo aver passato due ore a scherzare come due bambini optai per un paio di jeans a vita alta, una canottiera bianca e un kimono nero con alcune rose (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=148055677&.locale=it) indossai le mie vans nere e uscimmo di casa alla ricerca di un posto dove pranzare
-Ci hai messo una vita- ammise mentre salimmo in macchina
-Oh ora sono io quella che ci ha messo una vita, se fosse stato per me sarei uscita nelle condizioni in cui ero prima-
-Touché- risi e mi allacciai la cintura. 
Matt mi portò in un chiosco che vendeva panini e mangiammo entrambi una piadina con pollo, insalata e maionese accompagnata da una cocacola. Era una bellissima giornata, la gente per la strada era illuminata dal sole cocente e un leggero venticello fresco  dava un po’ di tregua al caldo. Matt era dolcissimo e come guida turistica era pazzesco, ci fermammo per il gelato, in un parco e anche a un negozio di scarpe. Verso le cinque ritornammo al parco per riposarci un po’
-Sono esausto-
-Dai Matt! Un po’ di vita- gli sorrisi e lui ricambiò
-Ok, invece di andare a ballare che ne dici di andare a cena fuori con Christian, Lele e Carter-
-Perfetto ma io non mi cambio, al massimo tolgo il kimono e mi metto una giacca-
-Sono d’accordo- 
-Grazie per la splendida giornata-
-Di nulla, mi sono divertito anch’io… Hope, posso chiederti una cosa?-
-Si certo-
-Com’è andata a finire quella storia con Nash?-
-Abbiamo deciso di rimanere amici, per ora e sinceramente credo che sia stata la scelta migliore-
-Ma Nash è stato il tuo primo bacio?-    
-Non esattamente- feci spallucce
-Torniamocene a casa- si alzò e mi prese la mano per aiutarmi.
Tornammo a casa, eravamo esausti, Los Angeles era enorme e noi avevamo visto un bel po’ di posti, forse troppi. Matt si fiondò sul divano e io cominciai a lavare i piatti della colazione, mentre li stavo asciugando il campanello suonò e corsi ad aprire. Vidi jack Gilinsky appoggiato sullo stipite della porta
-Sei sola?- mi rivolse un dolce sorriso
-No c’è Matt- gli feci cenno di entrare
-Ero passato a vedere se avevi bisogno di compagnia-
-Ti ho preceduto fratello- la vicinanza di Matt mi colse di sorpresa, non avevo sentito i passi
-Che avete fatto oggi?-
-Le ho fatto fare un giro per L.A. e stasera ci s’aveva voglia di andare a cena fuori, magari si invitava qualcuno ma non credo che Hope ce la faccia-
-Ah ora sarei io quella che non ce la fa- gli diedi un gomitata scherzosa e tornai asciugare i piatti
-Allora cosa farete?-
-Matt andrà a casa-
-Mi stai cacciando Hope?-
-No ma ho letto i tuoi messaggi, tua madre ti ha invitato a cena stasera, vacci-
-Non voglio lasciarti sola, piccola-
-Non sarà sola, ci sono io- Jack avvolse il braccio intorno alle mie spalle, avvicinandomi a se. Io e Jack non avevamo un rapporto molto importante, cioè non ci avevo mai parlato seriamente con lui. Mi sorprese che voleva stare con me tutta la sera, poteva fare qualcosa di meglio
-Va bene, ma se vuoi torno per la notte-
-Matt non sono una bambina, posso passare la notte da sola-
-Posso rimanere ancora per qualche ora-
-Matt va a casa, fatti una doccia e va da tua madre- gli diedi un bacio sulla guancia
-Ma… Hope, non voglio lasciarti sola-
-C’è Jack e poi ci vediamo domani-
-Ok piccola, vado, ciao- mi diede un bacio sulla fronte e uscì. Jack si sedette su un sgabello dell’isola, continuava a osservarmi mentre finivo di asciugare l’ultimo piatto
-Allora Gilinsky cosa mi racconti?-
-Film e pizza?-
-Mi dispiace ma proprio ieri sera io, Cam e Nash abbiamo fatto la serata film e pizza-
-Tv e pop corn?-
-Che ne dici di tv e spaghetti-
-Ti manca di già l’italia?-
-No ma se continuo a mangiare roba comprata fuori sicuramente non mi sentirò bene-
-Ok, per ora che ne dici di sederci sul divano e chiacchierare-
-Devo farmi una doccia se vuoi puoi salire e aspettarmi in camera mia- salimmo entrambi, io entrai in bagno e cominciai a lavarmi velocemente. Uscii indossando un paio di pantaloni grigi e una canottiera nera, raccolsi i capelli umidi in una crocchia disordinata
-Hai una bella camera-
-Grazie, ma è stato soprattutto merito di Cam e Nash- mi sedetti vicino a lui che continuava a torturarsi le mani, mentre il suo sguardo era rivolto verso il pavimenti. Perché era così teso?
-Sono stati bravi- annui. Il suo sguardo ora si posò sui miei occhi e rimase a fissarli per un eternità. Lo vidi avvicinarsi lentamente e come un flash mi venne in mente il bacio di Nash, mi sentivo come se lo stessi tradendo. Mi allontanai di scatto come se stesse per farmi del male
-Wo wo wo, tu ci stai provando?- ok la delicatezza non era il mio forte
-Scusa io pensavo che…-
-No tu non stavi pensando perché se ci avessi pensato saresti arrivato alla conclusione che è troppo presto-
- E tu stai pensando troppo, te lo hanno mai detto?-
-No ma comunque cosa avevi in mente!-
-Secondo te, Hope mi dispiace ok?-
-Ok, ti prego non rifarlo più-
-Non lo rifarò, per oggi-
-Come per oggi?!- scoppiò in una risata fragorosa che fece ridere anche me
-Scherzavo-
   
 
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