Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Lifty4ever    15/02/2015    4 recensioni
Mi soffermai un attimo ma poi entrai dirigendomi verso la tomba di mia madre, mi inginocchiai e fissai essa con le lacrime agli occhi.
Ad un tratto si sollevò un forte vento ghiaccio da farmi volare via la sciarpa a strisce verticali bianche e nere che mi ero legato non molto bene al collo. Iniziai a cercarla dappertutto , ma una volta trovata alzai lo sguardo e …
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non sapevo cosa stessi facendo perché ormai era il mio corpo a comandare e non la mia mente... ma sapevo una cosa, tutto ciò era così piacevole ed eccitante, tutto quel sangue e le vittime con quello sguardo impuro che potevo osservare mentre morivano.
Guardai fuori dalla finestra e Slender era li che mi aspettava con il suo solito sguardo inquietante, voltai lo sguardo verso il coltello e la mia mente fu inondata da tante idee psicopatiche, l’una dietro l’altra.
Ritornai nella stanza per prendere il cadavere di quell’uomo e vidi quel ragazzino che prima dormiva, davanti a me che mi osservava con i suoi occhi innocenti. All’inizio lo lasciai perdere, ma poi ci ripensai e mi voltai verso di lui prendendolo e attaccandolo al muro per poi avvicinare il mio coltello al suo petto.
“Che c’è hai paura di me?” dissi, ma poi vidi che stava lacrimando e strusciai la lama del coltello sulla sua guancia per raccogliere la lacrima.
“ Buonanotte …!” dissi infilzando il coltello nel suo torace, perforando il cuore.
Dopo un po’ lo lasciai andare e lo presi in braccio sdraiandolo nel letto, abbracciato al suo orsacchiotto e lo coprii. Trascinai il cadavere dell’uomo che giaceva a terra lasciando una scia di sangue che collegava la stanza e la cucina. Infine lo distesi sul tavolo legando mani e piedi con delle catene e mi avviai verso la porta per andarmene, ma scorsi una foto di famiglia vicino ad un mobile vicino la porta. L’osservai e poi me ne andai.
Il mattino seguente mi immobilizzai accanto ad un albero del bosco vicino a quella casa e notai una decina di poliziotti sulla scena del crimine. Stetti li per un po’ ma poi me ne andai a giro per il bosco e pensando a tutto quello che era successo.
“Eppure sono stato io ad uccidere quelle povere persone! Eppure quella foto ha qualche somiglianza nei miei fottuti ricordi che non riesco a ricordare!?” mi soffermai un attimo a pensare e poi...
“Ma quello … no non può essere … ero io!” mi guardai le mani ancora piene di sangue inginocchiandomi e portandole sulla mia faccia.
“ Ma cosa mi sta succedendo? Perché uccido la gente? Perché trovo piacere ad ucciderle? Perché,perché,perchééé!?”
Mentre mi piangevo addosso sentii dei passi provenire verso di me, alzai lo sguardo e vidi un ragazzo di statura media, portava degli occhiali da aviatore gialli e una bandana che gli copriva la bocca, inoltre notai delle lunghissime asce affilate intrappolate tra le sue mani.
Lo guardai meglio e mi accorsi che era Ticci Toby, mi porse la mano e mi portò con se in una casa diroccata non lontana dal bosco.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Lifty4ever