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Autore: MariaRF    15/02/2015    2 recensioni
Montenegro e Ulloa due famiglie unite dal grande amore che proveranno fin da giovani Francisca e Raimundo
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francisca Montenegro, Raimundo Ulloa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Raimundo scese dalle scale della Villa piangendo e osservando quella piccola creatura che teneva tra le sue braccia.
Il suo atteggiamento e il suo sguardo fecero temere il peggio al resto della famiglia.
Nessuno però, alla sua vista, si azzardò a chiedere qualcosa per paura della risposta.
Fu solo quando il giovane alzò gli occhi verso i presenti nel salone che Ramon Ulloa prese coraggio
"Figliolo parla!...a cosa si devono quelle lacrime?" 
Don Enrique e Miguel temevano la risposta, era forse accaduto il peggio?!
"Sono lacrime di gioia padre!" rispose Raimundo.
Tutti poterono finalmente tirare un respiro di sollievo.
"E Francisca?" chiese Don Enrique
"Sta bene! E' stata forte..."
"E è un maschio o una femmina?" chiese incuriosito Miguel mentre allungava lo sguardo per osservare meglio quel visino tenero e quelle minuscole mani.
"E' un maschio! Vi presento Tristan Ulloa Montenegro..."
Raimundo in quel momento preso dalla gioia non fece nemmeno caso della presenza dei suoi genitori. 
Era come se non gli importasse la loro presenza, ora era un uomo felice e niente avrebbe potuto cambiare il suo umore.
Non poteva chiedere altro dalla vita, nonostante gli ultimi avvenimenti erano riusciti a superare anche questa prova, Francisca era salva e anche loro figlio.
"Quando potremo vedere Francisca?" chiese impaziente Enrique che non vedeva l'ora di rivedere sua figlia.
"Ora sta riposando ma non appena si sveglierà vi farò salire!" concluse Raimundo abbandonando il salone della Villa insieme al piccolo Tristan.

Erano passate solo alcune ore da quando quell'esserino era entrato nella sua vita ma Raimundo non poteva fare altro che osservarlo continuamente. Era incanatato da lui e provava una sensazione di serenità ad averlo lì al suo fianco.
Tristan si trovava nella sua bellissima culla coperto da una della tante copertine che nei mesi precedenti avevano acquistato. 
Era in quella famiglia da poco ma già avevano potuto rendersi conto della sua indole forte come la madre perchè era riuscito a sopravvivere a un parto difficile ma allo stesso tempo tranquillo e pacato perchè dalla sua nascita aveva pianto solo una volta.
Raimundo era già fiero di quel bambino ed era certo che lo sarebbe stato in qualunque occasione.
La culla si trovava proprio accanto al letto in cui Francisca stava ancora riposando, bastò un piccolo gemito del bambino affinchè si svegliasse
"Raimundo..." disse la giovane osservando come il marito si fosse addormentato sulla sedia accanto alla culla.
L'uomo si svegliò immediatamente al sentir pronunciare il suo nome credendo fosse successo qualcosa "Che succede? Il bambino?..."
"No no stai tranquillo! Ti volevo dire di metterti a letto... non ti fa bene riposare sopra una sedia!"
"Non volevo disturbarti!"
"Non fare lo sciocco e viene qui al mio fianco..." affermò Francisca facendogli segno con una mano di sdraiarsi al suo fianco.
Raimundo si sdraiò al suo fianco e Francisca gli si avvicinò. 
Voleva sentire la vicinanza del marito dopo tutto quello che avevano vissuto negli ultimi tempi. 
L'uomo la prese tra le sue braccia e rimasero in silenzio fino a quando non fu Francisca a dire
"Ancora non posso crederci!"
"A cosa non puoi credere?"
"Ora siamo una famiglia... questo bambino dipende in tutto e per tutto solo da noi due!"
"E' una grande responsabilità ma ne saremo all'altezza ne sono certo! Non poteva avere madre migliore..."
"E padre..." aggiunse la donna.
"Tu come ti senti ora?"
"Benissimo! Sono ancora un pò dolorante ma avere qui Tristan tra noi ripaga di qualsiasi sofferenza!"
Francisca si voltò verso il marito e si diedero un lungo bacio fino a quando non furono interroti da qualcuno che bussò alla loro porta
"Avanti!" rispose Raimundo.
"Posso figlioli? non vorrei disturbarvi..." chiese Leonor.
"Certo tata, entra pure!"
"Volevo vedere meglio questo piccolino..." disse mentre lo prese in braccio. 
Il bambino era sveglio e stranamente non aveva nemmeno pianto "E' una meraviglia!" aggiunse mentre lo diede tra le braccia della madre.
"E' indescrivibile la felicità che provo ogni volta che lo guardo!" disse Raimundo sorridendo al solo vedere quel visino.
"Si vede la gioia che questo bambino ha portato in questa casa in così poco tempo!" replicò la tata.
"Hai ragione Leonor...è una strana sensazione averlo qua tra noi, ancora devo rendermene conto!" affermò Francisca.
"E' un bambino fortunato a avere due genitori come voi! Sono felice per voi, siete come dei figli per me e soprattutto tu Francisca... ora sei una madre!" la commozione prese il sopravvento sulla tata e delle lacrime iniziarono a segnargli il viso.
"Tata non piangere..."
"Sono lacrime di gioia figliola..." disse mentre si asciugava il viso.
Raimundo si alzò dal letto e le si avvicinò per darle un forte abbraccio a quella donna che aveva fatto tanto per entrambi fin da quando erano solo degli adolescenti
"Sei stata come un madre per entrambi tata e spero che anche questo bambino potrà giovare delle tue attenzioni..." disse il giovane
"Non aggiungere altro perchè altrimenti mi commuovo di nuovo..."
A Leonor quasi dispiaceva interrompere quel momento di tenerezza che si era venuto a creare ma era necessario informare i due neo genitori del motivo che l'avevano portata nella loro stanza
"Ci sarebbe due persone che vorrebbero entrare e parlare con entrambi!"
"Di chi si tratta Leonor?" chiese Francisca
La tata esitò un attimo a pronunciare i loro nomi "...Di Donna Isabel e Don Ramon!"
"Io non li voglio vedere e non voglio nemmeno che si avvicinino a Tristan! Non li ho cacciati prima pensando che se ne sarebbero andati volontariamente ma vedo che perseverano nel loro intento..." rispose Raimundo.
"Vorrebbero scusarsi..." aggiunse Leonor.
"Digli che possono andarsene..." l'uomo confermò la sua volontà.
Mentre la tata stava andava a fare ciò che il giovane gli aveva ordinato Francisca la fermò
"Tata aspetta un attimo!" poi si rivolse verso il marito "Raimundo non voglio costringerti a fare ciò che non vuoi ma potremmo almeno ascoltarli non credi?!"
"Ne sei veramente certa?"
"Si! Sono pur sempre i tuoi genitori, i nonni di nostro figlio e non voglio che si creino diverbi tra le nostre famiglie proprio ora che le cose sembrano andare bene! Meglio risolvere subito questi screzi..."
"Va bene Leonor falli passare!" Raimundo si arrese alla volontà della moglie.

Pochi minuti dopo comparvero davanti ai due giovani i coniugi Ulloa e il primo a prendere la parole fu Ramon
"Raimundo e Francisca innanzitutto vorremmo farvi gli auguri per il piccolo Tristan!" 
"Vi ringrazio Don Ramon per gli auguri..." rispose gentilmente Francisca.
Raimundo era stupito dall'atteggiamento di sua moglie, avrebbe dovuto essere infuriata con la donna che aveva messo in pericolo la sua vita ma in realtà si stava dimostrando gentile e pronta a ascoltarla.
"E cosa altro volete?" intervenne Raimundo che al contrario della moglie era infastidito dalla loro presenza.
"Scusarci figlio!" questa volta fu Donna Isabel a intervenire.
"Un pò tardi non credete madre?"
"Hai ragione a disprezzare i miei tentativi ma devi cercare di comprendermi e magari perdonarmi..."
"Il perdono è qualcosa che si guadagna madre!" 
"Raimundo ascolta quello che deve dirti tua madre e poi se veramente non vorrete più vederci ce ne andremo! anche se mi dispiacerebbe non poter veder crescere mio nipote, accetteremo la vostra decisione..." disse Don Ramon.
"Continuate Donna Isabel!" disse Francisca.
In realtà al contrario di ogni aspettativa la giovane era tranquilla, persino lei stessa si stava stupendo di questo. Era la vicinanza di quel bambino a renderla così calma, stava cercando di sistemare le cose per il suo bene.
"Sono consapevole del danno che vi ho causato con le mie azioni ma erano dettate dalla sola gelosia. Ero arrabbiata con te Francisca per avermi portato via mio figlio e ti accusavo del suo comportamento avverso nei miei confronti...solo ora ho capito che quel comportamento era solo una risposta al mio atteggiamento ostile nei tuoi confronti! Ho capito che il vostro amore è vero e sincero e che nemmeno io con i miei piani potrei cancellare quello che mio figlio prova per te!"
"Quello che tua madre e io vorremmo è vivere in armonia con voi e mettere da parte ciò che è successo finora per assicurare un futuro felice per questo bambino..." intervenne Ramon a sostegno della moglie che si trovava in difficoltà in quella situazione. Non era proprio da lei chiedere scusa e tanto meno implorare perdono.
Questo però era una prova di buona volontà nei confronti del figlio, per fargli capire che veramente era cambiata.
"Le vostre parole sono molto belle ma chi ci può assicurare che siano sincere e che non appena metterete un piede fuori dalla Villa non inizierete di nuovo a tramare contro di noi?!..." Raimundo espresse le sue preoccupazioni.
"Datemi la possibilità di dimostrarvi che sono cambiata!" Donna Isabel nuovamente implorò perdono.
Raimundo si trovava in difficoltà in quella situazione, non sapeva cosa fare. 
Erano pur sempre i suoi genitori ma allo stesso tempo si sentiva responsabile della sicurezza del figlio e della moglie, perdonarla significava rischiare.
Ci pensò Francisca a farlo ragionare
"Raimundo io credo che si meritino una seconda opportunità!" disse rivolgendo il suo sguardo al marito.
"Ne sei sicura?" l'uomo chiese una seconda conferma.
"Si! Non voglio che nostro figlio cresca tra due famiglie che si odiano come è successo a noi..."
Francisca stava dando dimostrazione della sua maturità e intelligenza e questo venne apprezzato soprattutto da Ramon
"Con queste parole stai dimostrando di essere una grande donna e solo ora mi accorgo che tu sei la migliore che nostro figlio potesse trovare e avere al suo fianco..."
"Sono daccordo con quello appena detto da mio marito e aggiungo che sicuramente sarai una madre migliore di quanto lo sia stata io per i miei figli, basta osservare con quanto amore ti prendi cura di Tristan..." aggiunse Isabel mentre osservava Francisca prendersi cura di quel neonato.
Era una cosa strana a quei tempi che una donna cullasse e si prendesse cura personalmente dei figli, solitamente venivano lasciati alle cure di una balia.
"Va bene... cerchiamo di dimenticare gli ultimi avvenimenti e tornare a essere una famiglia!" alla fine Raimundo su richiesta della moglie cedette e decise di perdonare la madre.
"Donna Isabel volete prendere in braccio vostro nipote?" chiese Francisca sperando che quel gesto e quel bambino avrebbero sugellato definitivamente la pace tra le due famiglie.
Ulloa e Montenegro che da anni erano in aperto contrasto, fin da quando Francisca e Raimundo erano solo dei bambini, ora grazie a quel bambino erano unite indissolubilmente.

Salvador Castro dopo il fallimento del suo piano ai danni della giovane Montenegro decise di lasciare Puente Viejo. Non era da lui lasciarsi sconfiggere in questo modo e desistere dai suoi intenti ma aveva deciso che la cosa migliore fosse abbandonare il paese, soprattutto dopo le minacce che Donna Isabel gli aveva rivolto se lui avesse fatto qualcosa contro la sua famiglia.


P.S. Ho deciso di non prolungare troppo la storia e preferire un lieto fine per la nostra coppia. Non temete perchè ho già in mente una nuova storia e mi sto già mettendo all'opera, ovviamente i protagonisti saranno sempre loro ;)
A presto!


   
 
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