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Autore: needacurlyboy    15/02/2015    1 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Crediti: Sara Scrive 
 
Capitolo Trentadue.
 
“Vado a prendere i bambini.” È la voce di Harry a riportami alla realtà dai mille pensieri che occupano la mia mente. Punto lo sguardo su di lui, sorrido, annuisco e lui esce da casa delle ragazze. Oggi è venerdì, il che significato che ci riuniremo tutti da loro. Elisa è al lavoro e Louis è andato a farle una sorpresa, Niall e Chiara sono andati a fare la spesa, mentre Liam e Celine si sono nascosti in camera di quest’ultima da questa mattina a fare chissà quante porcherie.
 
I ragazzi sono tornati dal tour europeo ed hanno una pausa di un mese -o più-, prima di riprendere il tour in Canada e negli Stati Uniti. Tra qualche giorno partiremo per l’Australia, dove si terrà il matrimonio di Gemma e Ashton, e verranno anche i miei genitori e mia sorella. Harry è molto agitato per questo, vuole a tutti i costi fare buona impressione su di loro, soprattutto su mio padre, mentre io gli ripeto di essere se stesso e di stare tranquillo.
 
Gemma mi ha chiesto di essere la sua damigella, insieme con una sua amica, ed io ho accettato. Abbiamo girato tutti i negozi di abiti da sposa per i nostri vestiti e ieri, nell’ultimo negozio, abbiamo trovato degli abiti perfetti e poi il suo aderisce perfettamente al suo pancione. Siamo a Marzo e lei ormai è al sesto mese, spero che Abby -esatto, aspetta una femminuccia- decida di starsene buona quel giorno… Anche se sarebbe divertente.
 
Ridacchio tra me e me, ma torno subito a concentrarmi sul tablet appoggiato sul bancone. È passato un mese da quando siamo state licenziate e ancora non siamo riuscite a trovare un lavoro, è un’attesa snervante. In questi giorni ci è arrivata la nastra busta paga, se fossero passati altri cinque giorni Celine sarebbe andata al ristorante e avrebbe ribaltato tutto.
 
All’improvviso sotto i miei occhi compare il volantino di una vendita e leggo incuriosita di cosa si tratta: “Locale nei pressi di Time Square, 100mq, con magazzino, due bagni  giardino a lato. Precedentemente usato come pasticceria, fallito pochi mesi dopo l’apertura. Costo: Inf. in agenzia.
 
Sarebbe un’idea fantastica, questa potrebbe essere un’occasione per mettere a prova le nostre abilità da pasticcere.
 
Le mie labbra si allargano in un sorriso, scendo dallo sgabello stringendo a me il tablet e salgo al piano di sopra per dire la mia idea a Celine. So che potrei disturbarli mentre stanno facendo porcherie, ma è una questione di “vita o di morte”.
 
Mi ritrovo davanti alla porta della sua stanza, da dove provengono delle risate, busso con un pugno e il silenzio cala all’interno. Roteo gli occhi e busso di nuovo, ma stavolta più forte.
 
“So che ci sei, aprimi!” Busso ancora.
 
Sento Liam ridere e lei sbuffare e, dopo qualche secondo, mi ritrovo davanti Celine con i capelli scompigliati e con il lenzuolo intorno al corpo per coprirsi, molto probabilmente perché è nuda.
 
Trattengo una risata e lei mi fulmina con lo sguardo, come se volesse uccidermi. “Allora? Ero impegnata, se non te ne fossi accorta.” Borbotta facendo una smorfia.
 
“Lo so, lo so. Vi siete barricati qui dentro da questa mattina.” Roteo gli occhi e sventolo una mano a mezz’aria. “Guarda che cosa ho trovato sugli annunci.” Sblocco il tablet e le mostro ciò che ho trovato.
 
Lei sembra incuriosita, si sporge verso di me ed io comincio a spiegarle di cosa si tratta. “Potremmo aprire una pasticceria e realizzare il nostro sogno, sarebbe fantastico!” Esclamo sorridendo riportando gli occhi su di lei.
 
Noto un movimento alle sue spalle, mi sporgo e vedo Liam buttarsi sul letto a peso morto con indosso solo un paio di boxer neri.
 
“Ehi Lì!” Esclamo salutandolo con una mano, mentre Celine è ancora concentrata sul tablet.
 
“Ehi Vee, come stai?” Mi chiede sorridendo spostando le braccia dietro la nuca.
 
“Benissimo, e tu?” Rispondo ricambiando il sorriso. Ha davvero un bel fisico, Celine lo tiene sott’occhio.
 
“Lo stesso.”
 
Vedo Celine fare dei passi indietro, entrare in camere e sbattermi la porta in faccia. Ma che cazzo…!?
 
“Ehi, stavamo parlando!” Sbotto agitando le mani.
 
“No, tu stavi parlando.” Ridacchia. “Ora ho da fare, dopo ne parliamo.”
 
Sbuffo alzando gli occhi al cielo. “Non fate sesso come conigli e usate le protezioni!” Urlo camminando verso le scale, per poi scendere al piano di sotto.
 
“Tranquilla!” Esclamano in coro, prima di scoppiare a ridere.
 
Ah, l’amore.
 
La porta d’ingresso davanti a me viene aperta e compaiono i miei bambini; la cosa più bella che mi sia capitata nella vita.
 
Sorrido e mi accovaccio, quando li vedo venirmi incontro per abbracciarmi. Li stringo a me e gli lascio un bacio sulla fronte, per poi alzare lo sguardo su Harry che guarda la scena con un sorriso stampato sulle labbra. Sono felice di averlo ritrovato e che lui abbia trovato loro.
 
“Che cosa avete fatto oggi?” Chiedo dolcemente mentre li libero dai cappottini e dai cappelli.
 
“Tanti disegni!” Esclama Lorenzo prendendo i disegni dalla sua cartellina.
 
“Belli.” Sorrido nello sfogliare i fogli e punto lo sguardo su Leo, che ha il broncio e le braccia incrociate. “Che succede, patatino?” Gli chiedo accarezzandogli una guancia paffuta.
 
“Leo ha fatto un dispetto a Janice.” Lori lo precede ricevendo un’occhiata dal fratello.
 
“Elisa ha detto che la bambina ha trovato un lombrico nel suo astuccio.” Dice Harry con una scrollata di spalle, prima di prendere Lori in braccio e andare in salotto.
 
“Leo.” Mi giro verso di lui con uno sguardo di rimprovero, che tiene lo sguardo basso e si rigira i piedi. “Perché lo hai fatto?” Inarco un sopracciglio mettendolo seduto su una mia gamba.
 
Lui non incrocia il mio sguardo e resta in silenzio.
 
“Sai che puoi dire tutto a mamma, vero?” Lo rassicuro con un sorriso, mettendo due dita sotto il suo mento e alzando il suo sguardo.
 
“Janice, caina.” Borbotta e le sue guance cominciano a prendere colore.
 
Un sorriso compare sulle mie labbra e gli scompiglio i capelli.
 
“Mamma.” Si lamenta sorridendo e allontanando la mia mano.
 
“Se la trovi carina non devi farle i dispetti, ma darle dei fiori e farle dei bei disegni.” Gli dico sorridendo. “Mai usare dei lombrichi con una ragazza.” Faccio una smorfia e gli pizzico una guancia.
 
“Va bene.” Si massaggia la guancia dolorante. “Domani le chiedeo scusa.” Sorride.
 
“Ecco, bravo.” Lo bacio sulla fronte e lo lascio scendere dalla mia gamba.
 
Dei passi sulle scale ci fanno girare e dopo poco spunta Celine.
 
“A Leonardo piace una bimba.” Lo indico guardandola.
 
La mora emette un verso strozzato e si porta una mano sul petto. “Tradisci così zia Celi? Chi è la bimba?” Si piega per arrivare alla sua altezza.
 
“Janice.” Sussurra il piccolo.
 
Lei trilla felice e batte le mani. “L’angioletto biondo! Ottima scelta, ometto!” Lo prende tra le braccia e gli riempie il viso di baci.
 
“Basta tia.” Borbotta Leo.
 
Lo lascia andare ridendo e torna dritta. “Vai pure a giocare, biscottino.” Sventola una mano verso la sala.
 
Leo se ne va di corsa mentre io rimango a guardare Celine. “Ora che lo hai preso sei in modalità figlia dei fiori?”
 
“Ah!” Ride.
 
Scuoto la testa e mi siedo sullo sgabello in cucina.
 
“Allora, parliamo di questa cosa. Ne sei sicura? Voglio dire, anche se abbiamo preso i soldi della liquidazione non so se ce la faremo. Lì c’è scritto che per il costo bisogna sentire l’agenzia e questo significa che costerà un sacco.”
 
“Di che state parlando?” Chiede Harry entrando in cucina seguito da un Liam impegnato a mettersi una maglietta.
 
“Ho trovato questo annuncio su internet.” Porgo loro il tablet. “Mi sembrava una buona idea, ma-“ Scrollo le spalle e Celine mi precede.
 
“Non abbiamo i soldi per acquistarlo.” Dice lei facendo una smorfia.
 
Harry e Liam leggono di cosa si tratta, alzano lo sguardo e si scambiano un’occhiata complice. Che cosa staranno pensando?
 
“Potremmo pensarci no.” È Liam a parlare indicando se stesso e Harry, sorridendo.
 
Non voglio che spendano dei soldi per noi; ho sempre voluto aprire una pasticceria con Celine, ma voglio farlo con le mie mani, non grazie a loro.
 
“No.” È la mora a parlare. “Se dobbiamo farlo, lo faremo da sole. Ma grazie lo stesso.” Sorride con un’alta di spalle e lascia un bacio sulla guancia del suo ragazzo.
 
Harry’s pov.
 
“Sono le quattro e mezzo, Haz. Dobbiamo andare allo studio di registrazione.” Dice Liam guardando lo schermo del telefono.
 
“Già. Ci vediamo più tardi.” Mi alzo dal divano e bacio Veronica sulle labbra e saluto i bambini. Il mio migliore amico m’imita e posa le labbra su quelle di Celine. Ancora? Sono stati insieme fino a mezz’ora fa.
 
Inarco un sopracciglio e guardo Veronica, che scuote la testa e sorride, per poi tossire fintamente per far allontanare i due. Celine ed io si allontanano e ci guardano per qualche secondo per poi scoppiare a ridere.
 
“Ci vediamo dopo.” Dice il castano dandole un altro bacio, prima di indossare la sua giacca.
 
Faccio lo stesso, salutiamo un’ultima volta i bambini e le ragazze e usciamo di casa. Saliamo nella mia auto e accendo subito il riscaldamento, anche se siamo a Marzo si gela. A volte mi manca il caldo di Los Angeles, quando il tour sarò finito ci porterò Veronica e i bambini. È una delle città che adoro in assoluto.
 
Metto in moto, mentre l’aria intorno a noi comincia a cambiare ed esco dal vialetto per poi cominciare a guidare verso l’agenzia immobiliare. Liam ed io abbiamo pensato di fare una sorpresa alle ragazze e, anche se loro non voglio che spediamo dei soldi per loro, noi lo faremo lo stesso. Ho visto una strana luce nei loro occhi mentre parlavano di aprire questa pasticceria e ci è venuta questa idea.
 
Farei di tutto per vedere il sorriso sulle labbra di Veronica.
 
“Quindi, tra qualche giorno tua sorella farà il grande passo.” La voce di Liam mi riporta alla realtà e mi giro verso di lui per guardarlo qualche secondo per poi riportare lo sguardo sulla strada.
 
“Eh, già.” Sospiro e scuoto la testa pensando a mia sorella. “Sono felice che stia con Ashton, è un bravo ragazzo e aspettano anche una bambina.” Le mie labbra si arricciano in un sorriso. Ashton è molto cambiato da quando ha conosciuto Gemma, non è più un ragazzino e si sta prendendo le sue responsabilità.
 
“E tu?” Mi chiede all’improvviso, facendomi inarcare un sopracciglio.
 
“Io… Cosa?” Domando facendo il finto confuso. So perfettamente di cosa sta parlando.
 
“Oh, non fare il finto tonto, Harold!” Esclama dandomi una gomitata su un braccio, facendomi ridere. “Quando hai intenzione di chiedere a Veronica di sposarti?” Continua sorridendo. Esatto, era da un po’ che ci stavo pensando e solo un paio di giorni fa mi sono convinto. Nessuno sa di questa mia scelta -se non i ragazzi-, non ho detto niente nemmeno a mia madre perché voglio che sia una sorpresa. Ho comprato l’anello di fidanzamento ieri, con Louis, e l’ho nascosto nel mio cassetto della biancheria intima, spero solo che Veronica non vada a frugare in esso e sarò rovinato. Per fortuna, grazie ai nostri travestimenti, nessuno si è accorto di noi, quando siamo andati nella gioielleria.
 
“Stavo pensando di farlo durante il pranzo del matrimonio di Gemma, ma temo che Veronica sarò troppo impegnata. Sai, essendo la damigella dovrà stare accanto alla sposa, fare fotografie e tante altre cose.” Sbuffo e roteo gli occhi. “Poi ho pensato di chiederglielo dopo, quando saremo in hotel, così sarà una cosa privata. Sola nostra.” Alzo le spalle, punto lo sguardo su di lui sorridendo e lui ricambia. Sono passati pochi mesi da quando ci siamo rincontrati, ma nei due anni precedenti -anche se ho frequentato altre ragazze- non ho mai smesso di pensare a lei e scoprire di avere due bambini, non ha fatto altro che aumentare i miei sentimenti nei suoi confronti.
 
“Sono felice per te, amico.” Fa l’occhiolino e mi da una passa sulla spalla. “Spero ti dica di si.”
 
“Anche io.” Ridacchio nervosamente. “Tu e Celine, invece?” Cambio discorso.
 
“Noi cosa?” Chiede tranquillamente.
 
“Bambini, matrimonio.” Dico ovvio.
 
“Nah, Celine prende la pillola. Non è pronta.” Fa una smorfia con le labbra.
 
“Ma a cresciuto i miei figli per tre anni e credo che sia più che pronta.” Sorrido. “E orimai sei vecchio, dovresti mettere su famiglia.” Ridacchio.
 
“Simpatico.” Ridacchia amaramente fulminandomi con lo sguardo.
 
Dopo qualche altro minuto di viaggio mi ritrovo davanti all’agenzia, parcheggio davanti al marciapiede e scendiamo dall’auto per poi rifugiarci velocemente dal freddo all’interno. Dietro ad una scrivania, davanti a noi, c’è un uomo quasi sulla sessantina, che ha lo sguardo puntato su di noi e ci rivolge un sorriso. Molto probabilmente ci ha riconosciuto.
 
“Buonasera signori. Accomodatevi pure.” Dice, rompendo il silenzio, indicando le due poltrone di pelle nere davanti a se.
 
“Buonasera.” Risponde Liam per entrambi, mentre ci accomodiamo sulle poltrone.
 
“In cosa posso aiutarvi?” Chiede gentilmente appoggiando i gomiti sulla scrivania.
 
“Ehm,” Mi passa la lingua sul labbro inferiore e una mano tra i capelli. “La mia ragazza ha visto nel vostro sito un annuncio riguardante una pasticceria.”
 
“Quella nei pressi di Time Square?” Chiede digitando dei tasti sulla tastiera del computer.
 
“Esatto.” Annuisco sorridendo.
 
“È un bel locale quello.” Torna a guardarci e sorride. “Ma, ci sono alcuni lavori da fare nel magazzino e mancano degli strumenti, come il bancone, dei forni e degli scaffali, ma per il resto è ottimo.” Gesticola con una mano, facendo una smorfia con le labbra.
 
“Potremmo vederlo oggi stesso? Sa, per farci un’idea.” Chiede Liam.
 
“Mmh, certamente.” Apre un cassetto della scrivania e cerca qualcosa. “Trovate!” Esclama mostrandoci delle chiavi.
 
Ci alziamo dalle poltrone, l’uomo indossa un cappotto, lascia a capo dell’azienda un suo collega nell’altra stanza e usciamo.
 
Sarà una bella sorpresa.
 
Angolo autrice,(giochino)
BABY I LOVED YOU FIRST!
Buonasera a tutte, ragazzuole! Questa volta sono stata un po’ più veloce nell’aggiornare, quanto sono stata brava? Credo che i miei vicini chiameranno la polizia, o i pompieri, da quanto sto cantando ad alta voce ogni canzone che passa al computer, ahah. Ma, torniamo a concentrarci sul capitolo; Celine e Liam sono dei zozzoni, Leonardo è “innamorato” (aww) e Harry vuole fare la proposta di matrimonio a Veronica! Non sono dolcissimi gli ‘Heronica’? Ma, Harry riuscirà a farle la proposta? Che cosa succederà nei prossimi capitoli, secondo voi? Non è carino da parte dei ragazzi fare quella sorpresa alle ragazze? aw.
Io ho già scritto altri due capitoli e credo di finire il terzo proprio questa sera, perciò potrei aggiornare tra due giorni, se ci riesco. (:
Ora devo andare,
alla prossima.
Reds xx
 
Giochino: il vostro anime/manga preferito? Il mio Naruto, credo che sia la mia seconda ragione di vita. **


Il vestito di Gemma. Appena l'ho visto mi è piaciuto subito.
Voi che ne pensate? (: 


  
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