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Autore: Shenron87    16/02/2015    2 recensioni
Spesso, nella vita di tutti i giorni, siamo convinti che il nostro destino sia lineare...se mi alzo prendo in tempo il bus...se non sento la sveglia arrivo tardi a scuola. Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se anziché compiere l'azione A, voi aveste compiuto la B? ebbene questa potrebbe essere una di quelle volte. Nella novel principale Akeno, un ibrido umano-angelo caduto scappa da sola ed incontra Rias Gremory...qui invece poco dopo essere scappata si imbatte in un personaggio che in altri universi non è nato...la cui sola presenza per Angeli e Demoni è un eresia. Lui è un Nephilim nato da un genitore demone e da un Caduto...Dio stesso vietò la loro nascita...ma permise la sua. La sua presenza influirà molto con la trama e molto con i personaggi perché andrà ad influire su tutti gli eventi futuri...l'esempio più lampante è che il protagonista sarà il primo "uomo" che Rias vedrà...in secondo luogo il protagonista è sia l'ultimo della sua famiglia, che l'unico essere della sua razza e come tale ha fin da piccolo un suo sogno.....
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di un Nephilim '
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Volume 2 LIFE 4 : Gale-otto fu quel pedone...

Salve a tutti eccomi qui con un nuovo capitolo... che purtroppo ho dovuto dividere perché quello originale superava di molto la ventina di pagini e già solo questo estratto supera le 14 pagine di word... correzioni dell'ultimo minuto a parte. Questo capitolo si basa su molte considerazioni che, do per scontate e che spiegherò nel dettaglio nelle NDA che vi esorto a leggere. detto questo vi lascio liberi di leggere.

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Il mio nome è Kalel. Ma gli amici mi "Kal".
Sono confuso per via di alcuni eventi che mi stanno succedendo proprio in questo momento. Quali?
Beh per qualche ragione mi ritrovo in una cappella circondato da volti familiari.... ma nessuno è allegro... anzi, guardandoli attentamente, sono tutti profondamente rammaricati.
Oggi anche mia madre è presente... ma manca Grayfia.
È strano, ma ora che ci penso, pur avendo saputo da Grayfia che loro due erano amiche intime, non le ho mai viste insieme quando mia madre era viva... avrà avuto troppi impegni per venirci a trovare? Non credo. Le ultime foto che le ritraggono insieme, ad occhio e croce, risalgono a molti anni prima che io nascessi, quando erano due splendide ragazzine, dell'età di Koneko... sebbene entrambe avrebbero rivaleggiato con la mia attuale ragazza, senza sfigurare.
In ogni caso anche mia madre sembra infelice... anzi sembra delusa.
"Non ti ho cresciuto per farmi vergonare così...! Ti ho lasciato che eri piccolo come un sassolino ed ora... sei diventato peggio di tuo padre..." disse singhiozzando.
"Ok avrò avuto 8-10 anni che per un demone non sono molti... ma sassolino mi sembra esagerato anche per un incubo..." dissi consapevole di non essere propriamente sveglio.
Dai mia madre è morta da anni, come potrebbe comparirmi davanti all'improvviso.
In ogni caso, anche se sto sognando non capisco il motivo di tali parole. Non ho mai disobbedito ad una sua direttiva in vita mia... sto anche indossando l'abito giusto per l'occasione, uno smoking bianco... bianco? Io odio il bianco! Inoltre ora che ci penso io sogno sempre di fare cose ecchi con Rias, Angela ed Akeno... che ci faccio qui? Sembra la scena di un matrimonio... c'è anche il canto nuziale. Allora chi è la mia sposa?
"E' colpa tua." disse una voce familiare proveniente dal mio fianco. Mi voltai e vidi una stupenda ragazza dai capelli cremisi che arrivavano fino ai suoi fianchi. Rias era lì. I suoi occhi erano gonfi... aveva pianto.
“Se la mia famiglia non è presente è colpa tua... se ti sposo è solo perché non ho altra scelta... dovevo sposare Raiser!”
“Ma Rias chan... io ti amo....”
“IO TI ODIOOO... maledetto il giorno che ti ho incontrato!”
“............”
"Sembra che tu ti stia tormentando da solo... marmocchio." disse una voce nota
“Che vuoi farci... lui è un pulcino appena uscito dall'uovo... anche se lo giudichi con i canoni di razze dalla vita più effimera della nostra.” esordì un altra voce.
Era insolito, sapevo di conoscerle entrambe da una vita... ma non riesco ad associarle a nessuno di mia conoscenza.
Eppure, in qualche modo, mi sentivo come se li avessi sempre avuti al mio fianco... come se fossero sempre stati nella mia testa ad osservarmi ed indicarmi la via...
"Proprio così. Siamo sempre stati al tuo fianco... da prima che tu avessi un anima" disse una delle due voci mentre attorno a me tutto svaniva.
Solo due sagome, sedute su due sedie erano rimaste. Una era nera come la pece e l'altra bianca come la neve.
“Chi siete...” chiesi
“Ogni cosa a suo tempo” disse l'ombra nera.
Non sono sicuro che mi stia simpatica... sembra un ombra più propensa a dare ordini più che risposte.
“Suvvia... Ha fatto una domanda lecita, anche se non possiamo rispondere per ora...” replicò l'ombra bianca
“Ok...ok qualcuno vuole dirmi cosa siete e che volete...?”
“Siamo parte di te... anche se un giorno potremmo andarcene...” disse l'ombra nera.
“C'entra la scelta?” chiesi sperando di avere qualche delucidazione, almeno per esclusione visto che non potevo avere risposte dirette.
“Allora non sei senza speranze” disse sorridendo l'ombra bianca
“Perché non vi vedo nitidi?” chiesi cercando di metterli a fuoco
“Perché siamo ombre di ciò che eravamo un tempo...” rispose il nero
“e perché siete senzienti?”
“Abbiamo deciso di mettere un pezzetto di noi... per poterti parlare se mai avessi avuto bisogno di noi...” disse il bianco
“Per situazioni come queste....” puntualizzò l'altro.
"Quale situazioni... quando le mie elucubrazioni diventano sogni di mezze estati partoriti da nerd strafatti?" chiesi sarcastico
“Situazioni in cui tu ti trovi a dover affrontare un Maou senza avere almeno 8-10 ali... unico requisito per avere una speranza” mi corresse con saccenza il nero
“Ma non mi dire...  avete qualche altra perla di saggezza da rifilarmi? Tipo arrenditi e sposa la Maou perché un demone fa sempre la cosa più furba? O di lasciar andare Rias perché un angelo fa sempre la cosa giusta?” fu il mio commento altrettanto sarcastico.
“Ma tu non sei ne l'uno... ne l'altro! Non ancora almeno” obiettò il nero con estrema crudeltà.
Sembrava indifferente all'effetto che le sue parole ebbero su di me... come se per lui fosse un problema giovanile simile all'acne.
“Già inoltre entrambe le ragazze hanno un davanzale da urlo... e in quanto a soldi tu non hai bisogno di nessuna delle loro doti” disse divertito il bianco.
“Un ombra bianca non dovrebbe parlare dei seni delle ragazze altrui...” obiettai indignato.
“Associare il Bene o male ad un colore è un errore tipicamente umano. C'è del bene anche nel male e viceversa. Non esistono gli assoluti dovresti averlo imparato... prendi Rias. È una diavola ma è gentile con i deboli e con chi ha bisogno. Invece alcuni servi di Dio sono malvagi pur servendo un Dio buono. Inoltre ammesso che io sia buono... non vuol dire che sono scemo! Le cose belle le guardo...” spiegò con voce divertita l'ombra bianca, mentre un moto di gelosia mi attraversò la mente.
Cioè, non solo guarda le tette della mia probabile futura moglie... ma anche quelle di Rias? Ma soprattutto cosa e quanto di preciso quell'ombra aveva visto?
“Parlando di cose serie...” disse il nero annoiato dai miei pensieri filosofici
“Sai che, se le azioni di Rias saranno viste come un offesa, rischiate di essere inceneriti dal Gran Re?”
“Ma non sono i Maou a decidere chi muore?” chiesi riflettendo sull'ordinamento degli inferi.
“Questo per chi viola le leggi imperiali. Lo zio della tua ragazza ha, da quello che ho capito, ordinato di applicare una legge della famiglia Bael. In tali leggi nemmeno i 3 vecchi Maou potrebbero interferire... forse solo Lucifero in persona potrebbe fare qualcosa. Certo... se non fosse morto durante la guerra. Permettere che le famiglie si autogestissero fu una sua concessione e, sebbene elargita millenni prima che tu e Rias nasceste, solo lui potrebbe revocarla.” disse con tono neutro.
“Beh se Rias dice che ha un piano... io mi fido di lei. Anche se vorrei evitare che i rapporti con la sua famiglia si incrinassero.”
“Ammirevole... il problema è che in questo caso, anche se il piano fosse geniale, rischiate di essere uccisi anche con l'intervento di Mephisto o di tuo padre. Nemmeno i Maou possono interferire...” intervenne il nero come se volesse portarmi con le spalle al muro.
“Cosa vuoi dire? Spiegati!” urlai con foga
“Secondo te perché i Phenex, immuni alla distruzione di Rias e Sirzech, non si sono mai ribellati dopo che i Maou sono morti?” domandò il nero sapendo che non ne avevo idea
“L'onore? Paura di Sirzech?”
“Paura certo... ma non di tuo cognato. Loro temono il Gran Re... come tutti i demoni! Quando i pilastri furono creati, per evitare ribellioni, il 1° pilastro venne dotato di un tipo di distruzione che solo il Gran Re può usare... anche se esclusivamente quando qualcuno viola la legge. Una distruzione che si tramanda di padre in figlio” disse Nerone scioccandomi
“È così pericolosa?”
“Ti basti sapere che distrugge la distruzione stessa... la rigenerazione di un Phenex verrebbe bloccata da essa.” spiegò il bianco
“Beh, ombra nera mi hai già aiutato una volta... non puoi aiutarmi come hai fatto con Sirzech...”
“Quello non basterà... ti ho insegnato come usare al massimo i doni ereditati da tua madre, visto che lei sembrava non ricordarsi come usarli o ti avrebbe spiegato tutto di persona... ma per sconfiggere quella distruzione devi fare un passo avanti. Devi fare la scelta.”
“Che vantaggi avrei?” chiesi
“Se diventassi un demone, otterresti il mio potere unico, oltre ai tuoi. Se diventassi un angelo perderai i poteri da demone ed otterresti quelli del mio socio” disse mettendo in risalto i molti pro nel diventare un demone ed i rischi di accettare, a scatola chiusa, i poteri del bianco.
“Farà male?”
“SI!” rispose schietta l'ombra nera.
Almeno su questo è sincera...
“Tu invece non mi dici nulla?” dissi rivolto all'ombra bianca
“No...non ho nulla da dirti. Posso solo aggiungere che ci rivedremo ancora. Una volta quando tutto ti sembrerà finito e non crederai di non avere alcuna possibilità di vittoria;  quando sceglierai quale cammino prendere; ed infine quando porrò fine ad un errore che ho fatto in passato...
“E cosa dovrei scegliere?” chiesi esasperato.
“Cosa ti dirà il tuo cuore... ma devi pensarci bene. La tua scelta avrà conseguenze su molte persone. Questo è tutto ciò che possiamo fare per te... per ora almeno” disse l'ombra nera.
"Un attimo... voi detto di essere sempre stati con me vero?” dissi fermandomi di colpo, folgorato da un illuminazione.
“Si lo abbiamo accennato...” mormorò Nerone spiazzato
“Allora sapete dove si trova mia madre? È viva? Le hanno fatto del male? Perché i miei ricordi su di lei sono confusi?"
Sentendomi fare quelle domande le due ombre si guardarono e sospirarono.
"Con tutte le cose che potevi chiederci... ci chiedi la più infantile... pensavo che non avessi più bisogno di qualcuno che ti cambi il pannolino” sbottò l'ombra nera irritata.
"Però è vero che ha sempre cercato notizie della madre..." disse il bianco
"Deve essere lui a trovarla e non noi o lei a rivelare la sua ubicazione... e lo sai. È tutto nero su bianco..." replicò piccata l'ombra nera
"Trovarla? Quindi è viva? Non mi odia per quello che le hanno fatto? Non mi ha abbandonato?" chiesi speranzoso
"Ti posso dire poco... e di sicuro nulla di segreto. Ti va bene?" chiese il bianco mentre il suo collega annuiva.
"Ok..."
"La madre che ti ricordi è viva... anche se non è quella vera" disse cripitico
"Siccome credo che a te importi solo della donna con cui hai vissuto in quella casetta... ti posso dire che ha avuto modo, in questi anni, di dirti la verità... ma per amore ha anteposto la sua felicità alla tua. Per questo, fin dal tuo arrivo nel mondo dei demoni, ti è sempre rimasta accanto silenziosamente, felice di vederti crescere."
"L'altra invece?" chiesi con in testa mille domande e con la paura che venissi svegliato da un momento all'altro.
"È morta dopo pochi giorni dal suo concepimento... una sua amica ha portato a termine la gravidanza e ti ha cresciuto"
"Si... ma altri ti racconteranno i dettagli..." rispose asciutto il Nero
"Quindi quella donna mi ha cresciuto con le fattezze di mia madre naturale? Non aveva i miei stessi poteri?" domandai cercando di mettere insieme i pezzi del puzzle e pensando alle varie frecciatine ricevute dal nero quel giorno.
"In un certo senso si. Ma la domanda giusta è... perché dovrebbe essere morta in un modo così stupido se all'epoca era un demone di classe suprema?” nero illuminandomi.
Era vero! Che idiota... ero troppo intento a vendicarmi per pensare in modo razionale! Anche se debole alla luce un attacco di Yuuma non poteva ucciderla nemmeno se fosse stata traumatizzata... se invece avesse attaccato l'altro... di casa mia non sarebbe rimasto nulla.
"Ho creato un finto ricordo per superare il dramma di ciò che ho visto?" chiesi dubbioso
"Di ciò che hai visto... o di ciò che quell'angelo ha voluto farti credere di aver visto?" ammiccò Nerone
"E perché avrebbe dovuto fare una cosa simile?"
"Beh questo lo devi chiedere a lui... ma lo scoprirai se avrai la sfortuna di incontrarlo di nuovo... Ora svegliati che le ragazze sono preoccupate per te..." disse il bianco con voce gentile
 
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Come se un incantesimo, che mi obbligava a dormire, avesse esaurito all'improvviso il suo effetto, mi svegliai di colpo e vidi che attorno a me le ragazze mi guardavano con preoccupazione.
“Hai avuto un brutto sogno?” chiese Rias abbracciandomi.
Sapeva che le sue tette mi hanno sempre calmato... anche quando io e loro eravamo più piccoli.
“Vi ho svegliato?” chiesi fingendo che tutto andasse bene
“Hai emesso molta energia... abbiamo dovuto schermarti in 3 per evitare che distruggessi la casa...” disse preoccupata Akeno.
“Scusate... la tensione per la gara mi avrà giocato un brutto scherzo.”
Angela invece mi fissava in silenzio, senza fiatare. Lei non era una ragazza che mostrava la sua preoccupazione... lei teneva tutto dentro, e mi sosteneva con gesti, non con parole.
Era stata la mia prima amica, il mio primo pezzo e solo grazie al suo carattere, dolce e severo, e al suo affetto ero riuscito a superare l'odio per la stirpe di mio padre e quindi accettare la mia natura angelica.
Era stata lei, una bambina della mia età, ad insegnarmi come controllare i miei poteri con pazienza, facendomi tornare il sorriso quando sbagliavo e mi demoralizzavo.
In un mondo perfetto io avrei dovuto innamorarmi di lei e chiederle di passare insieme il resto dell'eternità... lei avrebbe accettato ponendo fine a secoli di guerre tra membri della stessa stirpe.
Invece conobbi Rias e scoccò la scintilla... ma Angela, nonostante tutto, nonostante avessi donato il mio cuore ad un altra ragazza, rimase silenziosamente al mio fianco senza rinfacciarmi nulla.
So cosa pensate : “Questo era un segnale che dovevi cogliere!”
Io però sono un maschio... e come tale ho una scarsa dimestichezza con i segnali.
Ma questo Angela lo sapeva... quindi fu lei a prendere l'iniziativa in modo che me ne rendessi conto e lo fece lo stesso giorno di Rias.
Aveva accettato che io la amassi, ma questo non voleva dire che avrebbe lasciato vincere la rivale con facilità.
Ancora il ricordo di quel momento è vivido nella mia mente.

(FLASHBACK)

Eravamo a Kyoto e lei, rispettando le direttive dei professori, aveva passato tutta la gita in camera sua.... anche se, ad onor del vero, anche Rias ed Akeno lo avevano fatto.
L'ultima sera della gita lei venne a salutarmi, come faceva quando dormivo da mio nonno e vide Rias nuda coricata accanto a me con uno dei miei bracci prigioniero del suo seno... e la mia mano delle sue cosce.
Akeno si aspettava una scenata o che avrebbe chiamato i professori visto che in una singola volta avevamo violato una decina di regole comportamentali e lei era intransigente sul rispetto di esse.
Invece non fece nulla di ciò, la mia piccola e dolce Angela chiuse la porta ed evocò una magia che avrebbe fatto ricordare agli umani impegni improvvisi.
“Accetto il fatto che tu possa piacere ad altre ragazze..” esordì con dignità
“...ma non intendo restare a guardare. Forse non sarò bella e nobile come Rias sama... ma pur di starti accanto farei di tutto... io ti amo” 3 parole e 3 secoli di vita persi in una volta sola.
“Da quanto tempo?” chiesi stupito.
In fin dei conti Angela non aveva mai esternato i suoi sentimenti prima... certo, esisteva l'accordo, ma credevo che fosse un ricordo della nostra infanzia e che lei, avendo rifiutato proproste di matrimonio da demoni ricchi e belli fosse... beh diciamo non interessata ai ragazzi.
Anche quando dormivamo non eccedeva mai come non aveva mai ecceduto Akeno... al contrario di Rias che era la regina dell'eccesso.
“Da sempre... ma capisco che voi uomini certi segnali non li cogliete... non è colpa vostra, siete fatti così. Quindi farò in modo che i miei sentimenti ti arrivino dritti al cuore.” disse arrossendo, pur senza distogliere lo sguardo.
In quel momento, incurante di Rias ed Akeno, si sfilò le spalline della camicia da notte, permettendo al suo indumento di scivolare a terra rimanendo come sua madre l'aveva fatta. Madre che mentalmente ringraziai molte volte.
Il fisico di Angela era minuto, si... ma tutte le proporzioni erano perfette.  
Le sue tette, grandi quanto due coppe di champagne, non risentivano della gravità, come quelle di Rias, ed erano sode al punto giusto... sembravano gridare "prendici e gioca con noi..."
Fu in quel momento che mi venne in mente di inventare una magia per parlare con i seni... ma la scartai subito. Io non sono stato cresciuto come un pervertito e mia madre e Grayfia sarebbero state indignate da un simile uso improprio della magia.
Mentre pensavo a cose poco consoni al mio status di demone,  Angela con lentezza si avvicinò al letto e, visto che i due lati erano occupati da Rias ed Akeno, prese posto al centro. Poggiò il suo volto sul mio addome e il suo seno sul mio... beh ci siamo capiti.
“Non ti piaccio?” chiese maliziosa con una voce sensuale ai massimi livelli
“Al piccolo Kal sembrerebbe di si....”
“No mi piaci... solo che...” mormorai imbarazzato cercando di pensare ad argomenti poco eccitanti.
“Solo che non vuoi tradire Rias-sama... e riesci a dormire con Akeno solo in virtù del fatto che, come noi 2, siete fuggiti assieme... ma io anche se sono una tua serva voglio stare al tuo fianco... ma non come una sorella... come una donna.”
“Io non ho mai considerato nessuno di voi... dei servi. Vi ho sempre visto come una famiglia...” risposi imbarazzato mentre sempre meno sangue affluiva al cervello.
“Si lo so... tu non sei Raiser... ed è per questo che mi piaci” disse avvicinando le sue labbra alle mie.
Mi ha baciato! Anche Rias o Akeno erano allibite.
Nemmeno loro potevano immaginare che la composta presidentessa degli studenti, potesse arrivare a tanto.
“Il prossimo lo voglio come quello che hai dato a Rias-sama questa mattina... ma per oggi mi accontenterò...” disse adagiandosi dolcemente, nella stessa posizione di prima, nonostante si fosse accorta che la mia resistenza fosse finita da un pezzo.
“Non ti chiederò di abbracciarmi visto che hai una sorellina ed una ragazza che richiedono le tue attenzioni... ma potrei farlo io?” chiese timidamente.
“c-certo...” risposi impacciato a causa di un problemino di cui solo io e lei eravamo a conoscenza, ma che a lei sembrò non importare... anzi sembrò renderla felice.

(FINE FLASHBACK)

Da quella sera il nostro rapporto è mutato.
Angela è diventata più esplicita, anche troppo a volte, ma ne sono felice perché sono sicuro che quando rivelerò il nome di mio padre, almeno lei non mi lascerà... almeno lei mi resterà accanto.
“Ragazze... vi chiedo scusa se fino ad oggi vi ho dovuto nascondere la verità sulle mie origini...” dissi stupendo Rias ed Akeno per le parole che avevo pronunciato
“Perché ci dici questo...?” chiese Akeno crucciata
“Se mio padre si fosse macchiato di crimini...atroci. Se il suo nome o la mia natura fossero odiate nel vostro mondo... e lo sono... Rias non preferiresti andare in sposa a Raiser, pur di evitare di dover sposare tuo cugino?”
“Perché all'improvviso te ne esci con un simile discorso?” disse Rias guardandomi torva.
“Perché, se tuo zio e Serafall non si fossero intromessi, io ti avrei detto la verità quando avrei avuto l'età per farlo e tu avresti avuto la possibilità di innamorarti di un altro... se avessi trovato disgustoso... il vero me...” spiegai senza guardare Angela.
Sapevo che mi avrebbe punito, in modi molto crudeli, per quel mio patetico comportamento... e lei aveva un modo imbattibile per tenermi in pugno...
“Io ti amo per come sei... non per ciò che hai o per via del sangue che ti scorre nelle vene. Potrai avere il sangue di un mostro... ma saresti il mio mostro” disse Rias abbracciandomi con più affetto di prima.
“E' vero... tu hai sempre dato il massimo per aiutarci” disse Akeno decisa.
Solo Angela fu di poche parole.
“Meno smancerie." sbottò Angela "Lavati la faccia e le mani che devo medicarti... mentre dormivi ti sei ferito la mano.” disse separandomi da Rias e spingendomi di peso in bagno.

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Quando le 3 ragazze furono rimaste sole, la bionda si tolse gli occhiali, di cui non aveva bisogno e che usava solo come parte del suo look, e guardò torva le altre due.
“Sarò breve e vi conviene non farmi ripetere e non farmi alzare la voce. Lui per salvarvi dovrà mettersi a nudo davanti a vermi del calibro di Diodora... davanti ai parenti della sua vera madre.” Disse Angela spiazzando le sue interlocutrici.
“Perché lo dici? Abbiamo già deciso di seguirlo anche in capo al mondo” rispose Akeno decisa
“Lo ripeto perché lui sarà odiato ed avrà bisogno di voi... quindi se avete dei ripensamenti... ditelo ora” replicò fredda Angela
“Ora basta... io non cambierò idea. Io lo amo...” disse Rias risoluta.
“Allora sai cosa fare... inoltre ricorda che se lo farete soffrire io mi seccherò... e non vi conviene farmi seccare.”
“E se non facessi ciò che mi hai detto?” rispose impettita Rias solo per chiarire che era lei la moglie legale e non viceversa.
Si aspettava una reazione infantile ma rimase delusa dal contegno della rivale.
“Io durante il match mi siederò, e non muoverò un muscolo... e non ti conviene. Sono l'unica che può impedire che la tua castità, e non dico altro perché sono educata, venga carpita dal tuo cuginetto xenofobo.... e anche quella della suora, della micetta e dulcis in fundo... quella del caro angioletto nero, la ragazza che ha cercato di nascondere le sue origini anche al suo fratellino.” disse sconvolgendo me ed Akeno per la sua rudezza e il suo intuito.
Rias ed Akeno infatti credevano che eccetto loro e Kalel, che alcune settimane prima aveva rivelato di averlo sempre saputo, nessuno fosse al corrente delle origini della regina di Rias.
“Badate che se facessi sul serio nemmeno Kalel può battermi... nemmeno Serafall. Pensateci bene perché i Bael non hanno la bontà dei Gremory, specialmente con gli ibridi... o con le mogli imposte dal padre..” continuò ignorando le reazioni scomposte delle sue interlocutrici davanti a tali rivelazioni.
"Lei più forte di Kalel? Più forte di un Maou? Sarà per via del suo Longinus?" pensò Rias scioccata dal fatto che con lei il suo ragazzo non si fosse mai nemmeno impegnato.
“Ma come fai a sapere cosa sono... nemmeno a Kalel, che mi ha sempre voluto bene, ho mai raccontato qualcosa.”
“È vero. Kalel sapeva che eri un ibrido angelico e ti ha accettata dal primo momento, come ha accettato me quando mi incontrò. Lui ha sempre riposto fiducia in te, una bambina che come lui ha vissuto le sue stesse esperienze negative.”
“Che vuoi dire? Inoltre non mi hai detto come ha capito cosa fossi. Non ho mai aperto le mie ali davanti a lui.” replicò Akeno
“Suo padre è vivo... ma non era presente quando sua madre e lui avevano bisogno di aiuto. Non ti ricorda qualcosa Akeno? Eppure per te e Rias è disposto ad ingoiare il rospo ed andare a chiedere il suo aiuto... l'aiuto di un genitore che, pur potendo portarlo con se, lo ha lasciato in mano ai demoni... Quanto al come io e Kalel lo abbiamo capito... beh ti posso dire che lui lo ha sempre saputo. Io e te abbiamo un energia simile, sebbene tu la sopprima. Grazie al tempo trascorso insieme a me, gli è bastato vederti per  capire che eri un mio simile... anzi forse è proprio perché ha notato una somiglianza si è fidato di te...”
Quelle parole furono scioccanti per Akeno.
“Vuoi dire che se non fosse stato per il mio sangue sporco... non avrei incontrato Kalel?”
“beh... a parte che eviterei di chiamarlo sporco davanti a lui o a me... ma si, è solo grazie ad esso che lo hai incontrato. Se fossi stata umana ti avrebbe portato nel primo luogo sicuro e avrebbe continuato a viaggiare”
“Perché non dovrebbe usare quel termine davanti a Kalel?” chiese Rias sospettosa
“Se ci tieni a saperlo... dovete aspettare e lo saprai solo se vedrò che tieni a lui al punto da rinunciare a qualcosa di molto grande.
“Ok aspetterò... ma sai che per lui rinuncerei anche alla mia vita. Non voglio portare in grembo il figli di mio cugino... o venire esiliata all'interno del feudo se mio figlio non sarà perfetto come è successo con mia Zia....”
“Ok allora visto che rinuncerai a qualcosa per lui... io combatterò... ma se quando vi aprirà il suo cuore voi lo farete soffrire... io vi ucciderò con le mie stesse mani” disse lasciando le due ragazze sole mentre andava a medicare Kalel

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[12.00 am]
(NdA L'orario è importante, specialmente nel prossimo capitolo dove molti eventi saranno descritti in paragrafi divisi, nonostante avvengano in simultanea)

Nonostante il brusco risveglio quella giornata, l'ultima giornata prima del Game, prosegui come avevamo pianificato : riposandoci.
Era da folli stancarsi prima di una sfida importante e quindi io e Rias ordinammo ad ognuno dei nostri servi di passare il resto della giornata nel modo che preferivano.
Asia aiutata da Saji, che ormai era la sua ombra, passò la giornata a perfezionare la sua conoscenza del giapponese scritto.
Koneko guardava, dando una mano se necessario, Kurama curare le piante della serra.
Logan passò la giornata suonando la chitarra, mentre Tisifone e Docrates decisero di andare al cinema e allo zoo, assieme a Kiba e Shigure.
Goemon invece, da vero samurai, pur non potendo pregare le divinità shintoiste, passò la giornata a meditare, sotto una cascata artificiale, posta nel bagno del dojo, con la spada sulle ginocchia.
Angela ed Akeno invece uscirono per sbrigare alcune commissioni.
Quindi facendo mente locale, in casa eravamo presenti solo io e Rias, visto che Goemon era nel dojo e i nuovi arrivati nell'edificio secondario.
Raggiunsi quindi Rias nella sua camera, che usa solo per tenere i vestiti o farsi la doccia (se io non sono in casa), per chiederle se volesse fare qualcosa.
Aprii la porta e vidi che dalla porta del bagno personale di Rias usciva vapore.
"Ti stai facendo la doccia? Se vuoi passo dopo..." chiesi per educazione.
A volte anche la persona che ami di più può voler stare un pò da sola con i propri pensieri.
"No... esco subito. Tu accomodati sul letto." disse ed io mi apprestai a sedermi sul letto, nella speranza di sbirciare qualcosina di Rias in accappatoio che non fa mai male.
Potevano scappare anche delle coccole extra che, in momenti simili, potevano essere utili per alleviare lo stress pre partita.
Ero tanto intento ad indugiare in pensieri vietati ai minori di 18 anni quando un rumore metallico attirò la mia attenzione... la porta della camera era stata chiusa a chiave da Rias.
A quanto pareva, l'aver lasciato la porta del bagno aperta faceva parte di un suo piano per prendermi in trappola... e che trappola.
Lei indossava solo un asciugamano avvolto attorno al suo corpo... un asciugamano che a stento copriva le forme di Rias che, pur mostrandomele da almeno un anno, oggi sembrava diversa.
Era una Rias che mai avevo visto... una Rias impacciata e goffa.
Che fosse in imbarazzo? Eppure quando lo fece la prima volta, a Kyoto, per lei fu naturale come respirare.
Mentre si avvicinava però vidi che la sua faccia era colma di tristezza.
"Rias.....?" cercai di chiedere ma mi bloccai vedendole la stessa espressione che aveva dopo le visite dei Maou.
Aveva il volto di chi è con le spalle al muro.
Lei mi ignorò e dopo aver posato la chiave, sul mobile vicino alla porta, venne verso di me dicendomi una cosa scioccante.
"Fai l'amore con me."
“Scusa ...............?”
A causa delle parole improvvise che ha detto, la mia mente si è svuotata.
"Come prego? Sai credo di aver sentito male..."
"Io voglio che tu prenda la mia verginità. In questo momento. Sbrigati...vai a letto. Sono pronta per questo.” mi rimbeccò Rias mentre prendendomi la mano mi portò accanto il letto.
Sapevo che prima o poi ciò sarebbe accaduto... cioè speravo che accadesse, ma lo stupore era tale che la mia mente non riusciva a comprendere le azioni della mia ragazza.
Srotolò il panno che indossava lasciando che cadesse a terra, ma non fu la sua caduta ad attirare la mia attenzione, bensì il ben di Dio che venne esposto in tutto il suo splendore a monopolizzare le mie funzioni visive.
Vidi le sue bellissime gambe lunghe perfettamente esposte... quel tipo di cosce che vorreste toccare almeno una volta nella vita.... e, continuando a salire, i miei occhi incontrarono il suo seno.
Ero incapace di togliere gli occhi da quelle sue stupende, meravigliose, bianche ed enormi tette.
Qualcosa nel mio comportamento però la fece sospirare e per questo, sospirando, mi guardò con occhi tristi.
“Mi trovi brutta? Preferiresti iniziare con Angela? Se vuoi posso farla entrare... e dopo un po di riscaldamento posso unirmi a voi...”
“No non ti trovo brutta... Solo che non capisco perché oggi.”
“Ho pensato a moltissime soluzioni per agirare i capricci di Serafall e del fratello di mia madre... questo è uno dei 2 unici piani con le migliori chance di successo”
In quel momento compresi... e il mio cuore perse un battito ero stato declassato da fidanzato a cavillo legale... e se non fossi stato in casa? Avrebbe chiesto a Saji o a Kiba?
“Se c'è una prova, allora non possono lamentarsi... ma sei l'unico a cui chiederei una cosa simile.” aggiunse vedendo il mio lieve scoramento... che abbia capito cosa pensassi?
Probabile, lei mi conosce da anni... però... c'era un problema anche se lei non lo sapeva : la promessa fatta a sua madre.
“Ri...Rias....”  la chiamai cercando di esporre le mie remore.
Ma non mi diede il tempo di trovare le parole poiché, puntando sul groviglio di emozioni che si stavano facendo strada nel mio cervello, la mia ragazza mi baciò con dolcezza e mi spinse sul letto mettendosi a cavallo su di me.
Il posto, dove le sue cosce ed i suoi glutei toccavano il mio corpo, era esattamente quello che pensate... e in quel punto, dove il suo Yin era separato dal mio Yang da un semplice strato di stoffa, il mio minimè era già pronto a recitare il suo ruolo fino in fondo, ignorando il mio cervello e le sue titubanze.
A complicare le cose, mentre una moltitudine di capelli cremisi caddero sul mio corpo e il loro profumo inebriante mi eccitava, i suoi bellissimi capezzoli rosa erano già dritti e si muovevano insieme ai suoi movimenti leggeri!
“Questa è la tua prima volta vero? O hai già esperienza?” mi chiese con una sincerità che mi fece sentire in imbarazzo.
“S...si, è la mia prima volta!” risposi...
“Mi fa piacere sentirlo... anche per me è la prima volta, quindi cerchiamo di farlo anche se entrambi non abbiamo esperienza. È molto semplice... Devi solo metterlo qui dentro.” disse indicando con le dita la sua parte più preziosa.
Il suo gesto spazzò via, una dopo l'altra, ogni mia scusa ed ogni mio pensiero o senso di colpa, assieme a ciò che restava del mio self-controll.
Poi prese la mia mano destra e la portò al suo seno che tanto avevo visto e mai avevo sfiorato temendo che Akeno si scandalizzasse...
(Sembrerà strano, ma Akeno ogni volta che fissavo Rias con troppe attenzioni, mi tirava la guancia e le uscivano le lacrime dagli occhi.)
Quando la mia mano giunse a destinazione, avvertì una sensazione di grande morbidezza su tutte e cinque le dita e, sotto al suo seno, sentivo inoltre il suo battito cardiaco, accelerato.
Inoltre guardando con attenzione vidi che la sua pelle bianca stava diventando rossa... Anche lei era nervosa?

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Castello dei Gremory [12:00 ] (nda qui il narratore è Grayfia)
“Perché non posso andare Sirzech? Devo fermarli... anche tua madre lo sta dicendo!” chiesi irritata.
“Abbi fiducia nel bambino che hai visto crescere in questi anni... ha fatto una promessa e lui non è il tipo da rimangiarsela” fu il commento lapidario di mio marito.
“Non è più un bambino...” obiettò mio suocero mesto.
“E se la infrangesse? Ormai è un altro il cervello che prende le decisioni...” ammise mia suocera con cupa rassegnazione.
“Se anche fosse, dopo che avrà battuto Raiser... tuo fratello accetterà la cosa... o gliela faremo accettare io e Ajuka.” disse fissando gelido tutti i presenti.

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Camera di Rias [12:05]
Avevo raggiunto il limite... non potevo più trattenere il mio istinto.
Afferrai Rias per le spalle e la spinsi sul mio letto!
Sul suo letto, sotto di me, c'era una ragazza, la mia ragazza tutta nuda che mi chiede di scoparla... che mi chiede di renderla donna.

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Castello dei Gremory [12:05]
“...A quanto pare sbagliavi figliolo... è un ragazzo dopotutto” disse triste mia suocera
“Staremo a vedere. Sono anni che lei lo provoca, e lui ha sempre resistito.” obiettò mio marito sereno.
“C'era Akeno con loro... e lui non farebbe mai nulla davanti ad Akeno” dissi con disappunto.
Mio marito a volte è troppo ingenuo... non capisce che chiunque ha un punto di non ritorno e oggi Rias ha infranto il freno a mano.... ma mentre mi ero già rassegnata a vedere il mio ometto spiccare il volo...
“Non posso... Rias non posso...” disse piangendo Kalel stupendo tutti noi eccetto mio marito.
“Perché mi trovi brutta?” esclamò triste mia cognata
“No lo sai che mi piaci... non avrei sfidato Raiser se non provassi qualcosa per te...”
“Hai paura... non sai cosa fare?” chiese mia cognata guardandolo con dolcezza
“No... so cosa fare... lo so bene. Ma ho fatto una promessa a tua madre... le promisi che avrei fatto l'amore con te solo dopo aver battuto Raiser...” disse stupendo anche mia suocera una donna che, fin da che ho memoria, è sempre stata poco propensa a stupirsi.
“Perché le avresti fatto una simile promessa” disse irritata.
“Perché vidi tuo fratello e Grayfia fare sesso... quando ancora non sapevo che fossero sposati” mormorò rosso in volto.
“Per questo lo avevi sfidato? Ti piace mia cognata?” disse irritata.
“No... per me è come una madre... solo che all'epoca non sapevo che fossero sposati... pensavo che lui la ricattasse. Inoltre volevo impedire che facesse lo stesso ad Akeno. Tua madre mi ha solo promesso di potermi battere con Raiser e sposarti se non avessi ripetuto con te ciò che vidi...”
“Beh ti ha mentito! Ora anche se tu batterai Raiser io dovrò sposare il secondo genito di mio zio... guarda che pur di non sposarlo io mi ucciderei. Sai cosa ha fatto quell'uomo al suo primogenito? Vuoi che venga violentata da uno che condivide le sue stesse idee ed a cui non importa nulla di me?” disse piangendo Rias.
In fondo la capivo... a quel punto anche uno come Raiser era meglio.
“E tu lo sai che se necessario da solo assalterei il feudo dei Bael pur di salvarti? Sai che distruggerei un intero pilastro? Non chiedermi di tradire la fiducia di una donna che ha sempre voluto che ci sposassimo...” disse lasciando di sasso tutti eccetto mio marito che sorrideva imperterrito.
Non immaginavamo che fosse così perspicace.
“Ma se ci ha sempre ostacolato... Ogni volta che dormivamo insieme da piccoli ci rimproverava”
“Mi stai dicendo che una donna adulta, di cui ignoriamo la vera età, se avesse voluto non avrebbe trovato il modo per farci separare? Poteva dire a mio nonno che tu avevi un ragazzo e ti stavi affezionando troppo a me... ma ammesso che io mi sbagli. Fare questo ora non è giusto. Non voglio che questo momento venga ricordato da te in futuro come un mero cavillo legale. Voglio che sia speciale e vorrei farlo con una Rias allegra e provocante, non con una che sembra sul punto di mettersi a piangere. Questa non è la ragazza che mi ha fatto innamorare. Chiedimi qualunque altra cosa, eccetto dirti cosa sono, e lo farò.”
“Sei sicuro che, dicendo chi sei, mio zio non potrà impormi chi sposare?” chiese lecitamente mia cognata studiandolo con attenzione.
“Dipende dal suo grado di follia. Potrebbe impuntarsi, ma allora esseri più grandi e potenti di noi, come tuo fratello, potrebbero gestire la vicenda in altri modi. Inoltre voglio che al nostro matrimonio tu possa avere la tua famiglia accanto.” disse il piccolo Kalel
“Che dolce... è bello vedere che nonostante tutto ciò che ha passato rimane dolce e puro come il primo giorno che lo tenni in braccio” pensai
“Allora esaudisci la mia richiesta... senza farmi domande” disse Rias guardando il mio ometto con occhi da cucciolo.
Quelle parole mi fecero sorgere un terribile sospetto.
“Che ha in mente quella folle?”chiesi a mio marito, temendo la risposta.
Sirzechs ignorò la mia domanda rimanendo imperturbabile... pur sapendo che poi, a casa, avrebbe pagato a caro prezzo un simile gesto.
“Rias perché dici questo?” chiese Kalel teso
“Niente domande... hai rinunziato al sesso? Allora voglio scendere in campo sapendo che ho un piano B subito pronto all'uso.”
“Ma Rias...” protestò Kalel
“Mi hai promesso che avresti esaudito un mio desiderio eccetto il sesso e le tue origini. Mi hai mentito?” insistette mia cognata con il suo tipico cipiglio.
“Ti ho dato la mia parola... come feci con tua madre o Angela” rispose Kalel esitando, come se percepisse puzza di imbroglio.
“Sacred Gear a parte... Angela ha un pezzo mutato... ed per questo che è più forte di Akeno, una semplice regina e di me... giusto?” chiese Rias
“Beh si...” ammise Kalel
“Cosa succederebbe se io ottenessi dei pezzi? Diventerei forte quanto Angela?”
“Beh per farlo dovrei...” chiese totalmente confuso.
Non è facile essere lucidi quando il cuore non pompa più molto sangue al cervello e mia cognata stava approfittando di ciò.
Sapeva che Kalel si aspettava un piano complicato ed invece lei aveva tirato fuori un argomento semplice... ma c'era un inghippo grosso più di Tannin che Kalel-kun non poteva prevedere visto che non era presente il giorno in cui Rias ricevette i suoi Pezzi Oscuri.
“Si dovresti... " rispose mia cognata con decisione "...voglio battere Serafall. Rendimi un tuo pedone. Promuovendomi la mia forza dovrebbe superare quella di Akeno”
Sentendola io ed i miei suoceri fummo presi dal panico più totale.
“Sirzech fermala... Non può chiedergli una cosa simile” implorai a mio marito piangendo.
“Nessuno si muoverà... non amo ripetermi.” disse freddo.
“Tutto qui? Sarebbe questo ciò che fece Grayfia? Sarebbe questo il grande piano dei Maou che ti spaventava?” disse Kalel facendo apparire una dimensione tascabile in cui teneva alcuni oggetti pronti all'uso. Da essa estrasse 8 pedoni e recitò la formula.
“Ora sei un mio pedone....” disse sospirando
“Ne bastava uno, per una stupida come me” disse mia cognata piangendo.
“No... tu non avrai concorrenza... non meriti di essere uno dei miei pedoni... ma il mio unico pedone. Inoltre già la mia vita è complicata con 3 ragazze... averne 10 sarebbe un inferno...” disse Kalel accarezzando la testa di Rias.
“Grazie...” mormorò la sorella di mio marito continuando a piangere, priva di forze sul petto del suo ragazzo.
Fu solo dopo parecchi minuti che Kalel, preso il coraggio a due mani e la costrinse a guardarlo negli occhi.
“So che mi stati nascondendo qualcosa... non sono scemo e se non ci fosse il mio status a difendere me e te... non lo avrei fatto. Ma ora mi diresti la verità? Diventando un mio pedone cosa rischi?”
“Di sicuro non di perderti.... ma ora sono un demone di bassa classe... una tua serva, priva di status e con meno diritti di Saji o Asia.” sentendolo il volto del mio ometto sbiancò.
“Cosa... Grayfia non è una serva... nemmeno Ravel” obiettò sconvolto ma non alzò la voce.
Sapeva che avrebbe peggiorato le cose, la sua ragazza in quel momento aveva perso ogni cosa... ed se avesse urlato l'avrebbe solo fatta deprimere maggiormente.
“Lei ha sposato un Maou... Ravel, la sorella di Raiser ha potuto farlo perché il suo Re era sua madre. Kushina Abandon, regina di mio cugino e gli altri pezzi nobili di Sairaorg lo hanno potuto fare solo perché hanno fatto una richiesta formale, che richiedeva tonnellate di permessi e che io non potevo ottenere visto il matrimonio combinato... io ho violato la legge, ma tu non corri rischi... visto che sono io che ho disonorato la mia famiglia.”
“Perché? Avremmo potuto battere Serafall...” esclamò Kalel con dolcezza.
“Avremmo perso... e tu ti saresti ferito inutilmente. Batti Raiser e poi staremo insieme per sempre. Anche se la moglie legale sarà Serafall, mi basta starti vicino.”
“No..." tuonò Kalel
"La moglie legale sarai tu! Ora però vestiti o credo che la mia determinazione a non prendermi certe licenze venga meno ” disse abbracciando quella stupida di mia cognata e baciandola con dolcezza.
Sentendo quelle parole Rias sorrise, seppure con tristezza, ed alzandosi dal letto e si recò in bagno dal quale uscì, pochi minuti dopo, con indosso una tuta rossa.
“Potresti stringermi forte?” Chiese prendendo posto accanto al suo nuovo padrone.
Kalel le passò un braccio sotto il collo per farle da cuscino e mia cognata si girò di fianco poggiando la testa sul petto del suo ragazzo e mettendosi a ridere.
“Che cosa ti fa ridere...?” chiese curioso Kalel
“Ho capito il senso di quella canzone che angela canta sempre....”
“Quale?”
“Quella dei Lunapop...C'è qualcosa di grande....tra di noi...”
“Rias...”
“Si...”
“A volte sei scema....”

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[04.30 pm] Camera di Rias

Io e Rias eravamo rimasti abbracciati per molto tempo e, se all'inizio la mia ragazza era felice che nulla ci avrebbe divisi, mi resi subito conto che questo stato d'animo non era destinato a durare.
All'improvviso, senza che nessun segnale mi desse un avvisaglia di ciò che sarebbe successo, si mise a piangere come mai le avevo visto fare.
Beh... sono consapevole che, dopo 2 mesi carichi di tensione come quelli che abbiamo vissuto, sia normale subire un crollo emorivo ma, in cuor mio, temevo che ci fosse dell'altro... ed infatti c'era.
Le conseguenze del nostro gesto erano immani.
Ascoltando le sue brevi confessioni, intervallate da pianti prolungati, compresi che se era vero che io non potevo essere punito, penalmente o civilmente, visto che è impossibile trasformare un demone di alta classe in un servo senza il suo consenso (*).... ciò non toglie che io oggi ho legalmente ucciso Rias Gremory e che sarei stato disprezzato per questo.
Tutto ciò però non aveva senso. Ogni volta che Rias eccedeva dalla coccole consentite ad una promessa sposa, Grayfia era sempre apparsa a separarci... quindi se siamo sempre stati tenuti d'occhio... perché oggi nessuno mi ha impedito di fare ciò che ho fatto?
Perchè mi hanno permesso di uccidere Rias senza intervenire?
Perché nessuno è venuto a rimproverarci se cià che abbiamo fatto era così sbagliato?
Era questo ciò che pensavo, pochi minuti prima di sentire tutte le implicazioni... now i know.
Da adesso Rias potrebbe annegare davanti ad un demone o ad un familiare, potrebbe avere le doglie, potrebbe essere violentata da Diodora e nessuno l'avrebbe aiutata... forse nemmeno suo fratello e sua cognata.
Non potrà più comparire in pubblico senza di me, e anche il quel caso chiunque potrà insultarla, lanciarle verdure additarla come se fosse il peggior demone mai esistito.... è diventata un intoccabile o peggio.
Anche la nostra permanenza in Giappone ha le ore contate.
Il Sol Levante infatti era stato assegnato a Rias in quanto Gremory... ed ora lei non lo è più.
Che minchiata apocalittica ho fatto vero? No ragazzi in queste 4 ore ho scoperto che non c'è limite al peggio.
A complicare le cose, grazie al nostro... al mio gesto, anche lo status dei suoi servi è stato macchiato.
Ogni loro bene (vestiti compresi), ogni loro territorio verrà requisito dai genitori e senza un pilastro a raccomandarli loro resteranno demoni di bassa classe a vita...
Quel giorno Rias pianse fino a quando non esaurì in una volta sola un quantitativo di lacrime che le sarebbe dovuto bastare per una vita intera.
Anche io avrei voluto... ma non potevo. Se lo avessi fatto... se avessi dato segni di cedimento cosa avrebbe detto Rias che ripeteva in modo meccanico : “Ho deluso tutti... ma almeno tu non odiarmi per averti mentito”
Avrà ripetuto quella frase centinaia di volte,  in modo continuo... come un mantra.
“Se la colpa è di qualcuno... è degli adulti che non hanno saputo porre un freno all'ego dei Bael. Tu hai fatto ciò che ritenevi giusto e chiunque negherà questa verità è solo un bugiardo. È vero, oggi ti offenderanno... ma verrà il giorno in cui il tuo nome sarà riabilitato agli occhi dell'inferno e nessuno potrà rinfacciarti nulla perché lo conquisteremo con sudore e fatica questo perdono." risposi cercando di tirarla su di morale.
“Tu mi odierai un giorno... un giorno ti stancherai di questa situazione.”
"Ehi piccola guardami... come potrei anche solo stancarmi di te... oggi hai fatto in gesto che nessuna diavola purosangue avrebbe mai fatto per uno come me... Oggi mi hai donato la tua vita e come tuo Re ho il dovere di proteggerti. Inoltre è colpa mia se tu hai rinunciato a tutto, se fossi stato più forte tu avresti potuto avere la tua famigia il giorno del tuo matrimonio...”
“Da oggi farò tutto quello che vorrai... non ho diritto a ribellarmi.” disse mesta come se non avesse capito un H di ciò che le avevo detto.
“Rias smettila... ti prego..." la implorai con voce spezzata
"Hai perso molto... ma non sei una schiava... non ti tratterei mai come una serva... dopo il duello ti chiederò di sposarmi....”
“Ma Serafall...”
“Lei ha giocato sporco... giocherò sporco anche io...” dissi furioso

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Note dell'autore

Hola lettori accaniti...  devo chiedervi un favore grande
Oggi il pc dove scrivo i capitoli mi ha dato problemi... ho pubblicato il chap da tablet, ma sapete che quando si scrive e si fanno correzioni a volte fa tutto lui. se vedete errori, che io non ho visto avvisatemi perché ho riletto il capitolo decine di volte e credo che si passabile (problema che mi sorge quando divido i capitoli...) per il resto vi ringrazio per l'attenzione sia i volti nuovi, sia chi mi ha messo tra i preferiti-seguiti e chi legge la fiction senza commentare :)
Andiamo al succo del discorso... che vi dicevo oggi sono stato un po melodrammatico.
Ecco a cosa servivano gli 8 pedoni di Kalel... quale Issei se puoi avere una bomba Sexy come Rias... scherzi a parte oggi è stato un giorno triste si è passati dal bollino rosso a CSI.
Vi spiego il perché di questa trovata... perché ha tutto una spiegazione.
Kushina Abbandon (volume 10) è la regina di Sairaorg, ma gli Abbandon sono purosangue (non ricordo se extra o pilastri) ed Azazel dice che per essere la, assieme ai molti pezzi nobili di Sairaorg, lei ha avuto noie con la famiglia di origine...
Perché ho specificato che per convertire un purosangue ci vuole un modo particolare ed il consenso?
Perché per Ravel, la torre di Raiser dice che è stato usato un metodo diverso, mai spiegato, e perché trovo ridicolo che sia possibile che Saji, tutto fumato, usi i suoi pezzi per rendere schiava Sona o una principessa nubile... qualche sistema impedirà certi gesti...
Quindi Rias è da oggi nullatenente e temo che la sua situazione e quella di Kalel nel prossimo chap peggiorerà... specialmente per Kalel visto che Sirzech non è detto che sia contento di questa situazione...
Un conto è una bottarella alla sorella... ma questo? Faceva parte del suo piano? Boh non ho ancora deciso.... (scherzo :) )

La madre di Kalel... qui per chi non avesse letto l'altra fiction ho iniziato a svelare alcuni dettagli e ho chiamato 2 piccole ombre a discutere con lui alcuni dettagli.
L'identità della madre verrà rivelata durante la conferenza di pace... che come immaginerete non avverrà alla Kouh, e che sarà un luuuungo flash back...
ci saranno alcune frasi ed un gesto da parte di Kalel nel prossimo capitolo che dovrebbero svelare parte del mistero (che poi mistero non è visto che è di dominio pubblico...) alcune parole sbagliate da parte di un angioletto nero cattivo... molto sbagliete... e poi la conferenza dove tutti i nodi verranno al pettine...
La morte di Rias devo essere sincero mi sono ispirato un po' a Brinsing (Paolini) quando uno dei 13 sovrani dei nani viene esiliato dal popolo nanico... rendendolo un po' più crudele :)
   
 
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