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Autore: _Diane_    04/12/2008    2 recensioni
IMPORTANTE. Riprendo in mano la fiction dopo tanto, taaanto tempo! Spero possa ancora piacere, io vi prometto che ce la metterò tutta affinché questa storia, alla quale sono affezionata, abbia un degno sviluppo e un grande finale ^^ Enjoy!
TRAMA: Shinichi è quasi ventenne ormai. Dopo che l'organizzazione è stata finalmente debellata è potuto tornare alla vita di tutti i giorni, fatta di investigazioni e amore per la sua fidanzata Ran, che lo ha perdonato nonostante tutte le passate bugie. Ma sembra non esserci pace per lo Sherlock Holmes del nuovo millennio. Deve indagare su una persona scomparsa, riconquistare la fiducia del suo vecchio amico Heiji, scoprire perché ci siano due Kaito Kid che scorrazzano per i cieli di Tokio...
Ci riuscirà, anche stavolta?
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ • Two Kids are better than one • ~
Chapter 5: Unmasked – Part 1

Pochi minuti prima delle ore 20,59.
Shinichi Kudo non era più così convinto che ciò che si stava apprestando a fare fosse strettamente necessario. In quel momento avrebbe potuto essere ovunque, ad esempio comodamente seduto a casa sua a leggere un libro del buon vecchio Arthur Conan Doyle.
Invece la fortuna o la casualità lo avevano messo davanti alla ringhiera di un alto palazzo, nel bel mezzo della caotica ma affascinante città di Tokio. Era lì, a lottare contro la ragione che gli diceva di non farlo e la curiosità, che lo trascinava in quel vortice di sensazioni che si provano quando si sta per fare qualcosa di nuovo che si conosce fino ad un certo punto, del quale si è affascinati.
Fece un passo avanti verso la balaustra, come per accertarsi che della presenza effettiva del vuoto sottostante di oltre dodici piani. Il vento metteva scompiglio i suoi capelli neri e lucenti, mentre la luna maestosa e splendente alta nel cielo stellato, rivelava il completo bianco celato sotto un lungo e pesante cappotto nero.
Shinichi lo slacciò del tutto, lasciandolo cadere a terra in un angolo e facendo svolazzare il bianco mantello nella notte. Totalmente vestito di bianco, non poteva essere meno visibile di una delle stelle che affollavano il cielo quella notte; purtroppo Kaito Kid era un’esibizionista, e la scelta di quel colore per il suo travestimento combaciava alla perfezione con la sua indole. Indossò cilindro e monocolo.
Ora però Shinichi era Kaito Kid.
Con questi pensieri per la testa, si avvicinò alla balaustra e la scavalcò con agilità, tenendosi aggrappato con le mani.
-Se ce la fa lui, posso riuscirci anch’io!-
Si fece coraggio, prendendo un profondo respiro. Per poi gettarsi nel… vuoto.
La caduta per qualche secondo fu veloce e rapida, poi con un gesto Shinichi azionò una leva che fece scattare il meccanismo di apertura delle candide ali del famosissimo deltaplano di Kid. Nonostante Shinichi si trovasse a duecento metro dal suolo, un sospiro di sollievo gli sfuggì; aveva passato gran parte del pomeriggio a capire i diversi meccanismi di molte cose trovate nella borsa, tra le quali quello che gli aveva portato via maggior tempo era proprio il deltaplano.
Una volta era andato a provare quello strano quanto antiquato strumento di volo con sua madre, sulle Montagne Rocciose, in America. Ma era stato tanto tempo fa. Inoltre non era proprio come svolazzare tra i moderni e luminosi palazzi di Tokio.
Comunque era decollato da un grattacielo vicino alla sua meta, quindi il tragitto non sarebbe stato lungo; così, pochi minuti dopo, atterrò sul tetto del palazzo vicino al Museo Nazionale del Gioiello, collegato a quest’ultimo tramite un vecchio e malandato passaggio di servizio sospeso tra i due edifici.
L’atterraggio fu quasi morbido ma ovviamente non impeccabile quando quelli che Shinichi ricordava aver visto da Kid. Si sbilanciò in avanti e si affrettò a richiudere in deltaplano, prima che il vento di quella sera lo trasportasse in Cina.
-Bene. Ora… Eh?-

Il cellulare gli vibrava in tasca; lo prese e rispose… Era Genta, con la notizia che tanto aspettava!
-Shinichi abbiamo trovato il ragazzo che volevi! Il suo nome è Kaito Kuroba, alto un buon metro e settanta ed ha occhi molto chiari. Per ora sappiamo solo questo, grazie alle informazioni di una passante davvero carina! Ehi… aspetta! Adesso che ci penso, ti somiglia moltissimo sai?-
Mentre Shinichi ringraziava Genta per l’ottimo lavoro, si sentiva più Sharlock Holmes e un po’ meno ladro: anche il suo grande eroe si serviva di piccoli amici per le sue indagini… Stava riflettendo sulle ultime parole dell’amico, quando dall’altro capo Ayumi prese il telefono.
-Senti, ho notato una cosa strana che vorrei dire anche a te… Prima visto uno strano cerotto sul tuo orecchio, che ho appena rivisto nello stesso esatto punto sul ragazzo che stavamo cercando per conto tuo. Significa qualcosa?-
Shinichi rimase stupito della deduzione di Ayumi. Non che dubitasse delle sue capacità di detective, ma non se lo sarebbe mai aspettato da lei notare un simile particolare. A meno che…
-E’ stata Haibara a notarlo, non è vero?-
-Sì Kudo. Proprio io.- Haibara parlava ora dall’altro capo del telefono –Senti… Dove sei in questo momento? In un posto molto alto, vero? Sento un fischio del vento molto forte, e…-
-Scusa Haibara, devo andare…- Inventò Shinichi, con voce poco convincente.
-Cerca di portare a casa la pelle, qualsiasi cosa stai facendo e dovunque tu sia.-
Sempre fredda ed impassibile. Ma in fondo, anche molto preoccupata, Shinichi lo sapeva bene, ogni ragazza di sesso femminile che lo conosceva un pochino a fondo lo era.
-Promesso Ai.-
Detto questo, chiuse la comunicazione. Non l’aveva mai chiamata con il suo nome… Non sapeva neanche il perché. Rimase un attimo a fissare il telefono, poi lo ripose in tasca e si avviò verso il vecchio collegamento tra i due palazzi. Era quasi arrivato sul palazzo del Gioiello, quando gli sembrò di scorgere una figura muoversi dietro di lui… Ma quando si girò, tutto tacque. Il passaggio di servizio sul quale si trovava era un bel po’ arrugginito… Ed uno strano rumore metallico lo invitò a girarsi e a camminare, lasciandosi alle spalle quella figura che si muoveva nell’ombra.

♠ ♠ ♠

Quella sera. Ore 20.59.
L’aria era piuttosto frizzante, il vento accarezzava le fronde degli alberi facendole ondeggiare lievemente, la luna si specchiava sul piccolo lago artificiale al di fuori del museo nazionale del gioiello, a Tokio. Eh, già: metà degli abitanti di questa grande metropoli erano davanti alla televisione, in trepidante attesa di rivedere finalmente in azione l’ormai più spettacolare ladro di tutti i tempi, mentre l’altra metà intasava la piazza di fronte al luogo dell’avvertimento. Infine, tutta la polizia di Tokio era allerta, pronta ad intervenire al primo avvistamento di un solo fazzoletto di colore bianco.
-Manca meno di un minuto, uomini! Vedremo se Kaito Kid avrà il fegato di presentarsi!-
L’ispettore Nakamori percorreva ansioso la grande stanza gremita da poliziotti, al centro dei quali era stato creato uno spazio controllato da sensori di movimento che controllava secondo per secondo il cristallo, posto in una teca indistruttibile. Era eccitato ed al tempo stesso esaltato; dopo sei mesi di agonia, avrebbe potuto tentare di mettere le mani sul ladro al quale dava la caccia da anni!Ne aveva aspettati otto prima che si rifacesse vedere in passato, ed aveva temuto il peggio dopo sei mesi senza apparizioni. Ora era di nuovo il suo momento, la sua occasione.
Ore 21.00. Nakamori guardava nervoso l’orologio, contando mentalmente i secondi. Kid non era mai stato in ritardo in vita sua. In sala venne a crearsi un silenzio tombale.
L’orologio dell’ispettore segnava alle 21.01…. Nakamori perse la pazienza.
-In rirardo? Kaito Kid non è mai stato in ritardo!-
-Me ne scuso ispettore; però sono felice di constatare che le sono mancato!-
Un mantello bianco si levò dall’alto della stanza, mentre tutto si faceva buio.
Kaito Kid era tornato.

Forse non era il Kaito Kid che inseguiva solitamente l’ispettore… Ora sotto quella maschera bianchissima si celava il giovane detective dalla vita più incredibile del mondo, che stava indagando sulla scomparsa del vero Kaito Kid.

Ma torniamo alla nostra storia, non voglio divagare proprio sul più bello…

Shinichi aveva fatto in modo che le luci si spegnessero alle ore 21.02… E così fu. Nel caos generale, si confuse tra la folla dei poliziotti esasperati e si avvicinò alla teca nella quale era custodito il gioiello. Non ci poteva credere; un detective del suo calibro, vestito da Kaito Kid, stava per derubare il museo di Tokio proprio ad un passo dai suoi colleghi della polizia. Shinichi si convinse che lo stava facendo a fin di bene, allungò la mano e toccò la teca, per aprirla…
Proprio in quel momento da sotto alla lastra di vetro che ricopriva il prezioso, una nube di gas fuoriuscì.
Il nostro detective aveva però previsto anche questa situazione come plausibile, ed aveva nascosto sotto la camicia una minuscola maschera antigas che indossò prima che il gas potesse fare il suo effetto, effetto che scoprì poco dopo sulle guardie che gli stavano vicine.
Una ad una, tutte le persone all’interno dell’edificio caddero a terra, anche l’ispettore Nakamori che imprecava qualcosa cadde a terra, esanime… Gas soporifero, dunque. Shinichi notò che l’unica cosa ancora ini vita era il led rosso della telecamera che una trupe televisiva ora addormentata aveva allestito con un cavalletto in un angolo della enorme sala. Sapeva di essere osservato in diretta da milioni di persone, ma prima di voltarsi per rubare il gioiello non poté fare a meno di far funzionare la sua mente da detective.
Se la polizia aveva messo quel gas soporifero alla base della teca, avrebbero dovuto indossare tutti delle maschere antigas.
Invece giacevano tutti a terra.
Qualcosa evidentemente non quadrava… Si girò di scatto verso la teca.
-Buonasera Kaito Kid.-
Shinichi fece un passo indietro. A due centimetri dal suo volto, qualcuno si era interposto tra lui e il gioiello… Quel qualcuno aveva il volto semi-coperto da una maschera nera, nera come il suo elegante vestito. Qualcuno che teneva in mano in gioiello che avrebbe dovuto rubare lui.
-Buonasera… Ci conosciamo mister?- Provò a chiedere Shinichi, imitando la voce strafottente di Kid. Che non gli riusciva poi così male.
-Potremmo conoscerci… Sarebbe scortese dimenticarsi un vecchio amico, ti pare?-
L’individuo che aveva davanti parlava sottovoce, e lo fissava con i suoi occhi verde smeraldo, restando perfettamente immobile.
-Penso di sì, a meno che tu non stia mentendo.- Aggiunse Shinichi, facendo un passo a destra come per girargli intorno. A quel movimento, la persona che gli stava davanti fece un balzo felino verso di lui, accarezzandogli l’orecchio.
-Questo regalino te l’ho lasciato io l’altra notte, signor detective.-
Shinichi rabbrividì. Sia per stare a faccia a faccia con quel cecchino che aveva mirato di proposito al suo orecchio che per… il tono di voce suadente di chi aveva davanti. Era certamente quello di una donna!
-Chi… Chi sei?-
-Chi sei, cosa vuoi… Noioso, le solite domande! Invece io ho questa sera ho in serbo un altro regalino per te.-
Sorrise maliziosamente, porgendogli il gioiello e mettendolo nelle mani di Shinichi. Che non fece in tempo a fare altro, perché un forte rumore gli arrivò alle orecchie e in breve fu circondato da miriadi di poliziotti appena entrati da un portone che era stato precedentemente chiuso dall’interno dai poliziotti ora svenuti. Non poteva scappare, non poteva muoversi, fare qualsiasi cosa! Il panico stava per impadronirsi di lui, quando gli agenti si fermarono sentendo il comando autoritario del loro superiore. Heiji Hattori fece la sua comparsa camminando con aria soddisfatta, mentre due robusti poliziotti tenevano stretto Shinichi.. Il quale per un attimo credette d’essere salvo, non ricordandosi di non vestire gli usuali panni di Shinichi Kudo.
-Sarò il primo e l’ultimo che è riuscito a catturare Kaito Kid!-
-Aspetta, asp…-
Shinichi non fece in tempo a finire la frase, che Hattori gli tolse con un gesto della mano cilindro e monocolo. Rivelando in diretta tv al mondo chi era, almeno in quel momento, il grande ladro Kid.
-Kudo?!?- Heiji fece un passo indietro e cadde a terra, per lo stupore. Shinichi stava ancora osservando la faccia sconvolta dell’amico, quando sentì due fischi passargli al fianco di entrambe le orecchie. Questa volta non si trattava di pallottole, bensì di… carte da gioco!
Fece in tempo a vedere qualcosa di bianco che si muoveva dietro di lui, prima di sentirsi sollevare da sotto le spalle. Un deltaplano bianco con un altro individuo vestito da Kaito Kid portò via Shinichi, rompendo una delle grandi finestre e fuggendo da lì.
-Mh,eh… Ahio!-
L’ispettore Nakamori si svegliò dal suo “sonnellino” solo quando qualcosa di pesante gli cadde in testa, facendo in tempo a vedere due copie del suo peggior incubo fuggire su un deltaplano bianco che si librava nel cielo, seguito da una scia di macchine della polizia con le assordanti sirene accese.
Imprecando, mise a fuoco l’oggetto che gli era caduto in testa; si trattava del gioiello Pain Dour, allora era riuscito ad evitare che Kid lo rubasse!
-C’è poco da stare allegri, ispettore.-
Il capo della questura di Osaka, Heiji Hattori, lo guardava con sguardo cupo e vuoto.
-Ora sappiamo chi è Kaito Kid.-






Commenti dell’autrice:

Anche questo capitolo, che avevo scritto di getto dopo il precedente, è stato concluso ed ora finalmente pubblicato!
Ciò che mi piace di questo capitolo è l’atmosfera d’azione e di giallo-thriller che anima le pagine del manga di Kaito Kid, anche Detective Conan a volte. Poi il primo volo con il deltaplano di Kid che fa Shinichi… Ho voluto appositamente soffermarmi maggiormente, in modo che venisse quanto più vicino alla realtà di come potrebbero accadere le cose. E poi fa la sua comparsa Heiji Hattori! E lo troviamo nei panni di nientepopòdimeno che… Ispettore della questura di Osaka! A questo punto, voglio che mi sommergiate di migliaia di domande! XD
Ora passo “as usual” ai ringraziamenti per chi mi sostiene, senza dei quali probabilmente non sarei incentivata così tanto a scrivere questa storia, che penso (e non mi piace farmi complimenti, eh!) sia molto originale:
Madame Butterfly; E’ la seconda storia che realizzo in cui affianco Shin e Kaito, però la prima in cui vengono a contatto in maniera seria (la prima era una specie di parodia, “Il mistero della fine di Detective Conan!”)! Non andrò nello yaoi, forse si vedrà una certa collaborazione tra i due nei prossimi capitoli, ma è meglio che starete a vedere come si evolverà la situazione tra i due… Comunque l’idea di far rimanere piccola Ai mentre Shin torna ad essere grande è un’idea che girerei volentieri anche al grande Gosho! Me la sono immaginata così bene quella scena, come se ce l’avessi avuta davanti agli occhi. Grazie per aver messo la storia tra i preferiti e per tutti i complimenti, spero di non deluderti!

youngactress: Che bello stasera entrare sul sito e trovare un tuo commentone stupendo e fantastico… Mi ha scaldato il cuore e mi hai motivato a postare prima del previsto questo capitolo, anche abbastanza lunghetto (contenta?)! Cooomunque… Se stai cercando di leggermi nella mente, ti avviso che tanti hanno cercato di farlo, inutilmente! Ho il pregio/difetto di essere imprevedibile a volte, soprattutto quando c’è di mezzo qualcosa di “creativo” come ad esempio la scrittura! Mi sono divertita molto ad immaginare i detective boys in compagnia di Shinichi, come tra buoni e vecchi amici, però sempre con la loro vitalità e simpatia. Poi anche Sharlock Holmes aveva piccoli amici che indagavano per lui, come pensa anche Shinichi! Sono contenta che ti piacciano così tanto le mie storie; e tu invece, qualche programma di futura fiction lo hai? Mi piacerebbe leggere qualcosa di tuo, un giorno (magari proprio su DC!)! Grazie per la carica che mi dai, davvero di cuore!

Detto ciò, mi rimane solo da salutarvi come un enorme CIAO e a ricordarvi l’appuntamento per il prossimo capitolo di questa fiction e il secondo capitolo della mia serie su Natale, “Christmas is coming” sempre su EFP (che ho già scritto)!

La vostra
_Diane_
   
 
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