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Autore: Dafnee    16/02/2015    1 recensioni
Elena è una ragazza di 20 anni che ama la vita, divertirsi con le amiche e non è mai stata una che ha rischiato tutto per qualcuno. Vive con suo fratello Jeremy,17 anni, in seguito ad un incidente che ha portato un grave lutto nella sua famiglia: la perdita dei suoi genitori e di sua zia Jenna.
Elena vivrà la sua vita come ha sempre fatto, fino a quando un giorno incontra Damon, un ragazzo oscuro, misterioso e capace di stravolgerle la vita. I due ragazzi si conosceranno sempre più a fondo, sempre più coinvolti, ma dopo aver scoperto il segreto di Damon, Elena riuscirà a cambiare idea su di lui e lasciare che la passione prenda il sopravvento?
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Altri, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Anna/Jeremy, Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Sentii un male al collo insopportabile, così cambiai posizione ma non sembrò funzionare; mi decisi ad aprire gli occhi e notai il camino che tanto adoravo e mi accorsi di essermi addormentata sul divano di casa Salvatore. Stavo fissando un punto indistinto, c'era Katherine vicino a me e dovevo essermi addormentata; mi girai ma non trovai la vampira, trovai due occhi color ghiaccio invece a fissarmi, zigomi perfetti, labbra dannatamente carnose pronte a essere baciate.
Sobbalzai per lo spavento e lo guardai di traverso, questi genere di scherzi non erano ancora i miei preferiti e lui lo sapeva benissimo, però in fondo ero contenta che stesse lì a guardarmi come un tempo ero solita a fare io.
<< Un vampiro originale e ti spaventi per uno come me? >>
<< Non è divertente Damon. >>
<< Pensavo lo fosse quando sei scappata per diventare l'eroina pronta a salvare il mondo. >>
<< Hai voglia di litigare? >>, gli chiesi esasperata.
Non mi aspettavo di trovare un party per il mio ritorno, ma neanche tutta questa rabbia e frustrazione da parte sua.
<< Sì Elena ho voglia di litigare in realtà non aspettavo altro in questi mesi che mi sono distrutto per la tua finta morte, cazzo l'hai messa in scena così bene, perchè non ti è passato di correre dal tuo ragazzo dopo la tua stupidità no, ti sei fatta insegnare da lei.>>, mi disse urlando.
Ma è serio?
<< E' questo il problema? Che lei mi ha insegnato? Damon scherzi? Io ti ritorno vampiro Originale e tutto quello di cui ti preoccupi è chi mi ha insegnato? >>
<< Volevo esserci Elena, avrei voluto esserci per te. >>
<< Non posso cambiare ciò che ho fatto, ma sono qui adesso e mi dispiace davvero per come ho reagito, per averti tenuto all'oscuro di tutto  e per averti fatto soffrire. >>, gli dissi alzandomi dal divano e dirigendomi verso l'uscita. Quando la aprii mi ritrovai di fronte Bonnie e Caroline; ero pronta a lasciarle entrare e andare via da quella casa che ormai non faceva più parte di me, ma poi un bracciò mi fermò.
<< Ti va di passare del tempo con noi? >>, mi chiese Bonnie.
Sorrisi contenta di quella richiesta e mi diressi verso la macchina di Bonnie; andammo nel nostro vecchio nascondiglio, dove eravamo solite a risolvere i nostri problemi, era un prato circondato di fiori e tranquillità ed era tutto ciò di cui avevo bisogno.
<< Ci dispiace per essere scappate ieri. >>, disse Caroline in imbarazzo.
<< Non vi preoccupate. >>, le dissi.
Non potevo biasimarle.
<< Ma tu non l'hai fatto quando lo sono diventata io. >>
<< Tu non hai avuto scelta. Io potevo e ho scelto di farlo. >>
<< Mi sei stata vicino, quando Damon mi ha insegnato a controllarmi tu c'eri, quando avevo un crollo tu ci sei stata, sei stata la mia forza. >>, mi disse Caroline.
<< E quando quella persona era a casa di mio padre tu mi hai detto di correre e sono arrivata a casa sana e salva grazie a te. >>, continuò Bonnie.
<< Non c'era nulla che voi potevate fare ragazze. Non è facile essere ciò che sono, però ho imparato, grazie a qualcuno di bravo, è questo l'importante no? >>
<< Ci saremo in futuro. >>, disse Bonnie.
<< Lo so. >>, risposi con un sorriso.
Restammo in silenzio per un pò, sdraiate a guardare il cielo, nessuno aveva bisogno di riempire quel vuoto che sentivamo, per adesso andava bene così. Passarono delle ore probabilmente quando iniziammo di nuovo a parlare.
<< Vi ricordate quando venivamo qui dopo la scuola? >>, chiesi persa nei ricordi.
<< Quando ci raccontavamo dei ragazzi che ci facevano impazzire. >>, disse Caroline in una risata.
<< E pensare cosa siamo ora. >>, disse Bonnie pensierosa. 
<< Io un vampiro originale, Caroline un vampiro e tu una strega super potente. Tre ragazze normali in fondo. >>, dissi con ironia.
<< Ma siamo ancora insieme no? >>, chiese Caroline con una punta di preoccupazione.
<< Sempre ragazze. >>, dissi allungando la mano sopra la testa.
Fecero lo stesso anche loro e restammo unite ancora per un pò prima di alzarci e tornare alla base, convincendomi a fermare il mio sedere a casa Salvatore ancora per un pò, anche solo per risolvere con Alaric. Entrammo tutte insieme, unite come non mai, e vedendoci così sul volto di Damon si disegnò un'espressione molto stupita.
<< Che volete? >>
<< Dov'è Alaric? >>, chiese Caroline guardandosi intorno.
<< Ti sei presa una cotta per lui? >>
<< Damon! >>, dissi alzando le mani per aria.
Possibile che doveva trovare sfondo sessuale in tutto?
<< Eccomi. >>, disse Alaric arrivando dalla cantina.
Alzai un sopracciglio sorpresa, cosa ci faceva lì?
<< Possiamo parlare? >>, gli chiesi.
<< Certo. In camera mia. >>, disse facendomi segno con la mano.
Arrivati iniziò a salirmi un nodo in gola, non sapevo come affrontare l'argomento, non sapevo neanche da che parte iniziare per provare a spiegare le mie ragioni, ma in fondo io ero la stessa persona e nulla di ciò che ero prima avrebbe dovuto cambiare, ero sempre Elena, solo meno fragile.
<< Senti, Elena, lo so..>>
<< No davvero lasciami parlare, perchè altrimenti non ne esco più. >>
<< Ok, parla.>>
<< Mi dispiace aver fatto tutti di nascosto ma non volevo affrontare il vostro disaccordo, non volevo spiegare le mie ragioni, ma ora voglio. Se avessi potuto scegliere non l'avrei fatto, o almeno non così, sarei diventata un vampiro prima o poi per vivere tutta la mia vita con Damon? Sì, l'avrei fatto, ma purtroppo la vita non è sempre come ce l'aspettiamo e a volte cose imprevedibili si mettono nel nostro cammino. Nel mio c'era Klaus e non potevamo sconfiggerlo senza qualcuno di veramente forte. Voi sareste morti e io avrei perso ancora una volta delle persone per me importanti. Quindi si dammi dell'egoista, ma l'ho fatto per me. >>
<< E così non hai perso nessuno. >>
<< Beh non proprio, solo che voi siete vivi. >>
<< Non mi perderai mai Elena, voglio che tu lo sappia. Avrei solo voluto aiutarti a diventare qualcuno di perfettamente controllato. >>
<< Beh ho avuto comunque un'ottima insegnante no? >>
<< Vero, ma ho sempre saputo che ce l'avresti fatta, certo non mi aspettavo in così poco tempo. >>
<< Neanche io e probabilmente se non fosse stato per Klaus sul piede di guerra non mi sarei fatta vedere ancora per un pò..un bel pò. >>, dissi mordendomi il labbro.
<< Va bene Elena, non nascondere ciò che hai fatto o non riuscirai a superarlo. >>
<< Beh quello puoi insegnarmelo tu no? >>, dissi alzando le spalle.
Alaric allargò le braccia e io mi ci rifugia molto volentieri, era come un genitore per me e la sua mano sulla mia testa mi rassicurava, era come dire " va tutto bene ci sono io con te", anche solo una sua carezza bastava a tranquillizzarmi.
<< Molto meglio. >>, dissi sospirando.
Ci staccammo quasi con le lacrime agli occhi quando qualcuno si fermò sulla soglia della porta.
<< Ora spii? >>, gli dissi girandomi verso di lui.
<< Non eri tu quella? >>, disse Damon.
<< Qualche problema? >>, chiese Alaric per interrompere quello che si stava creando, un ennesimo litigio.
<< C'è la tua amichetta sotto, occupati di lei. >>, disse Damon e se ne andò in camera sua sbattendo la porta.
Sbuffai e scesi le scale, mi ritrovai Katherine che mi venne incontro, la sua espressione era preoccupante, come se avesse paura di qualcosa e questo non era un bene per nessuno di noi.
<< Volevo parlare anche con Damon, ma è un bambino che non si accorge che finiremo tutti sotto terra! >>
<< Che è successo Katherine? Parla con me. >>
<< Ti ricordi la cara amica che ti ha trasformato? E' morta. >>
<< Che cosa? >>
<< Gola tagliata, sangue schizzato su tutte le pareti, ling..>>
<< Non ho bisogno dei particolari! >>, dissi interrompendola.
<< Come vuoi. >>, disse disinvolta.
<< Pensi sia stato Klaus? >>
<< Certo che è stato lui Elena. Sveglia siamo tutti sulla sua lista nera. >>
<< Pensi che anche Bonnie corra il rischio di finire come lei? >>
<< La tua amichetta è forte, non so cosa la renda così forte, ma è qualcosa di mai visto prima in una giovane strega come lei. >>
<< Beh questo mi rassicura. >>, disse Bonnie soddisfatta,; aveva già affrontato Klaus e l'unica cosa buona era stata non finire ammazzata, quindi sì aveva più probabilità di sopravvivere.
<< Sta tornando Elena. >>, mi disse Katherine.
<< Saremo pronti. >>, le dissi cercando la sua conferma nei suoi occhi.
Mi fece un cenno del capo e capii che la nostra forza sarebbe stato l'essere uniti, combattere insieme, tutti per qualcosa, ed eravamo tutti lì, eravamo tutti ad ascoltare Katherine, tranne uno, tranne colui che aveva deciso di essere in disparte, di lasciare la sua famiglia nella merda per qualcosa che io avevo fatto, per qualcosa di cui poteva incolpare solo me e questo non era accettabile. Non avrebbero pagato tutti per il suo odio nei miei confronti.
Salii le scale come una furia ed entrai in camera sua, senza bussare, non era una visita di cortesia, non mi sarei annunciata gentilmente, gli avrei sputato in faccia solo quello che pensavo.
<< Che diav..>>, provò a dire Damon, alzando a malapena la testa continuando a stare sdraiato sul letto.
<< No tu stai zitto e ora mi ascolti! Non puoi mollare tutti appena arriva Katherine solo perchè mi ha aiutato con il mio piano, non puoi mollare la tua famiglia nelle mani di Klaus solo per il mio piano, non puoi rinchiuderti nel tuo mondo e non stare nella mia stessa stanza solo per il mio piano, non puoi fare finta che non te ne freghi niente solo per il mio piano! Lo senti Damon? Il mio piano! E' il mio piano e io mi prendo la mia responsabilità e tu falla finita! >>
<< Io non sto abbandonando nessuno, Elena. >>
<< Sì l'hai appena fatto, te la sei filata appena Katherine è venuta a darci una notizia che potrebbe cambiare i tempi di Klaus. Siamo in guerra Damon! Questa è una battaglia, c'è solo un sopravvissuto e io non voglio aver fatto tutto ciò che ho fatto per poi finire morta ammazzata solo perchè tu mi odi! Quindi tu ora ti fai passare tutte le tue incazzature, alzi il culo e aiuti la tua famiglia a combattere! >>
<< Io non ti odio Elena! Non capisci, è proprio questo il punto! Tu mi hai ferito e io ancora non riesco a odiarti! >>, disse lanciando il cuscino che aveva sotto la testa dall'altra parte della stanza.
<< E allora cosa vuoi! >>, gli dissi urlando completamente esasperata.
Si alzò dal letto con una faccia indescrivibile e prima che potessi ragionarci sopra le sue labbra erano contro le mie e tutto ciò che c'era stato prima non aveva importanza, il mio essere scappata, il mio fingersi morta, la sua rabbia e delusione nei miei confronti, nulla di tutto questo contava, in quel piccolo momento l'avevamo lasciato da parte per lasciare posto a lingue che si sfiorano, si cercano, si bramano, corpo contro corpo e voglia di riaversi.
  
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