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Autore: Soly_D    16/02/2015    5 recensioni
«Se vuoi stare con me, Sanji-kun, devi smettere di fumare.
Hai tempo fino a stasera per scegliere: o me o le sigarette».
[SaNami]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’m addicted to you,
so addicted to you



Quale sapore avesse quel piatto raro e prelibato chiamato felicità, Sanji lo scoprì una mattina come tante, quando Nami decise di tirarlo a sé per la cravatta e premere le proprie labbra sulle sue in un bacio soffice e inaspettato che gli aveva fatto scoppiare il cuore d’emozione e sgranare paurosamente gli occhi. Ma poi Nami si era allontanata e Sanji aveva percepito quell’immensa felicità dissolversi rapidamente nel nulla, giusto il tempo di notare l’espressione sadica sul volto della navigatrice e un pacchetto di sigarette − decisamente familiare − nella sua mano destra.
«Se vuoi stare con me, Sanji-kun, devi smettere di fumare. Hai tempo fino a stasera per scegliere: o me o le sigarette».
Quelle parole continuavano a rimbombargli nella mente come un motivetto estremamente fastidioso.
Si sentiva in lotta con se stesso, diviso tra la dipendenza da nicotina sviluppata nel corso degli anni, e la dipendenza da Nami-san, nata quel giorno al Baratie quando aveva sentito la sua meravigliosa risata spandersi nell’aria.
Dopo ore e ore di riflessione, Sanji giunse alla conclusione che senza le sigarette avrebbe potuto vivere e che rinunciare all’amore di Nami-san sarebbe stata la cazzata più grande della sua vita. Diamine, Nami-san era tutto ciò che aveva sempre desiderato, e non sarebbe stato di certo un vizio stupido come quello del fumo a fargli cambiare idea!
E in fondo sarebbe potuta andargli peggio − scegliere tra Nami-san e la cucina, ad esempio, e no, quello non lo avrebbe sopportato − per cui fu con un dolce sorriso rassegnato, a fine giornata, che informò la navigatrice della sua faticosa decisione (non prima di essersi fumato un pacchetto intero, perché quelle sigarette sarebbero state le ultime e lui ne era ancora maledettamente dipendente).
«Ho scelto te, Nami-san. Sceglierei sempre te».
Quella risposta doveva essere particolarmente piaciuta alla navigatrice perché, dopo aver sussurrato «Perfetto, Sanji-kun», gli si era seduta a cavalcioni e gli aveva cinto il collo con entrambe le braccia, le guance rosse e lo sguardo velato di malizia.
Sanji, in quel momento, se ne innamorò di nuovo. Perdutamente.
«Ci dedicheremo domani ad eliminare tutte le tue scorte di sigarette», spiegò Nami, accarezzandogli le ciocche bionde all’altezza della nuca. «Ora festeggiamo come si deve la tua ottima scelta».
E Sanji non se lo fece ripetere due volte. Altro che sigarette, Nami-san era una vera droga per lui.


***


Quando Sanji aprì gli occhi, il mattino dopo, il suo primo pensiero fu Nami, la sua Nami-san, finalmente sua e di nessun altro.
Sorrise tra sé e sé, ma prontamente quel sorriso si trasformò in una smorfia nel momento in cui, allungando la mano verso quello che sarebbe dovuto essere il corpo nudo e caldo della navigatrice, tastò il materasso vuoto e freddo. Poi ricordò che non avrebbe più potuto fumare fino alla fine dei suoi giorni e decretò mentalmente che quello non era affatto un buon inizio di giornata.
Ma mentre si alzava dal letto e si vestiva, notò un pacchetto di sigarette poggiato sul comodino insieme ad un foglio bianco ripiegato.
Fu tentato di approfittarne, ma quel pacchetto e quel foglio dovevano essere lì per un motivo preciso, per cui si affrettò ad aprire il biglietto e lesse.

Non dicevo sul serio quando ti ho chiesto di rinunciare alle sigarette per me. Non lo farei mai. Volevo solo essere sicura
che io per te non sono una delle tante e che il tuo amore è abbastanza forte da cominciare insieme una relazione seria. Era una prova d’amore, Sanji-kun, e tu l’hai superata egregiamente. Ora fumati una sigaretta perché so che muori dalla voglia di farlo, alla colazione ci penso io.
Nami.

PS. Mi piace l’odore delle sigarette, mi ricorda Bellmere.
PPS. Sappi che è la prima e l’ultima volta che te lo dico: ti amo, stupido cuoco.


Sanji sorrise sollevato, accendendosi la sua amata sigaretta e tornando ad assaporare la felicità.
Questa volta, ne era certo, non si sarebbe dissolta tanto facilmente.














Note dell'autrice:
E' davvero un peccato che nel fandom ci siano così poche fanfiction su questa coppia e questo è il mio personale contributo, ancora una volta. Non è niente di speciale, in realtà: ho voluto solo analizzare una delle caratteristiche peculiari di Sanji in chiave romantica. Grazie a tutti coloro che hanno commentato le scorse fanfiction e a coloro che vorranno farmi sapere ancora una volta la loro opinione. Alla prossima!

Soly Dea
  
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