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Autore: Vincent 92    17/02/2015    3 recensioni
Una ragazza ricca, una vita normale. Fino a quando un gruppo di ragazzi la rapisce per avere dei soldi da suo padre. Ma cosa succederà quando uno dei rapinatori, David , si innamorerà della loro prigioniera? Per sapere come andrà a finire leggete e commentate.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero dentro a quella stanza al momento sbagliato e con la persona sbagliata. "Che cazzo ci fai qui dentro?" Non sapevo cosa dire, ero terrorizzata. Il suo sguardo di fuoco mi fece abbassare la testa, non riuscivo a guardarlo. "Sto parlando con te. Che cosa c'è? Non fai più la gradassa con me, ragazzina?" Alzai lo sguardo per incrociare i suoi occhi. "S-stavo cercando un bagno..." La mia voce tremava, come tutto il resto del mio corpo. "Cosa? Tu stavi cercando un bagno?" Stava ridendo di me adesso. "Forse non hai capito un cazzo, ragazzina. Tu sei una prigioniera, non una principessa. E poi come sei uscita dalla stanza?" Merda e ora che cosa gli dico? Di certo non gli potevo dire che era stato David a lasciare la porta aperta. "Ho rotto la toppa." Avrebbe capito subito che stavo dicendo un'altra bugia non appena avrebbe visto la porta, ancora intatta. "Ok, potrei anche credere che tu hai rotto la toppa e che, naturalmente, stavi fuggendo. Ma la cosa a cui non posso più credere è che tu non sappia chi sono, mi hai visto." Fece un passo in avanti verso di me. Io andai indietro veloce, finché non trovai il muro alle mie spalle. "Ti prego, non farmi del male" lo supplicai, con gli occhi pieni di lacrime. Lui si avvicinò di più a me, la sua faccia era vicina alla mia. "Bambolina ormai sai chi sono, mi hai visto in faccia perciò non c'è più niente che mi possa trattenere dall'ucciderti." O mio dio! Lui mi prese il polso, stringendolo forte. "Ti prego! Non dirò niente a nessuno, lo giuro!" Mi tirò a se, il mio corpo si scontrò con il suo petto nudo. Alzai lo sguardo e vidi un mezzo sorriso. "E io come faccio a essere sicuro che non dirai nulla a nessuno?" Dovevo prendere del tempo, solo un po' di tempo così avrei potuto convincerlo a non uccidermi. "Vi voglio dare una mano con il riscatto." Si mise a ridere alle mie parole. "E come ci vorresti aiutare?" mi chiese, mentre rideva ancora. "Io so la password del suo conto corrente." Lui smise di ridere all'istante e mi guardò seriamente. "Tu conosci la password di tuo padre?" Mi lasciò il polso, scioccato dalla mia rivelazione. "Ok, dammi la password." mi disse, però ora ero io a tenere il coltello dalla parte del manico. Gli feci un sorriso falso. "Scordatelo, pensi davvero che io te la dia così facilmente e subito? " Mi guardò torvo, incrociò le braccia sul petto e disse"Ok bambolina non vuoi dirmela? Io ho provato con le buone maniere, ma ora userò le cattive per farmela dire." Mi prese con forza e mi buttò sul letto. Si mise a cavalcioni su di me e mi prese per il collo, stringendolo forte. "Uccidimi e non vedrai i tuoi soldi." dissi con quel poco di fiato che mi rimaneva. "Senti troietta, tu non mi puoi ricattare. Non me ne faccio niente dei tuoi soldi, a me basta avere la soddisfazione di ucciderti." Stava succedendo sul serio, lo potevo vedere dai suoi occhi. Mi stava mancando l'aria, non potevo più resistere. Chiusi gli occhi, ormai ci voleva poco perché questa sofferenza finisse. Quando stavo per perdere i sensi sentii un rumore e dopo la stretta sul mio collo non c'era più. Aprii gli occhi e vidi tre ragazzi che tenevano quel bastardo, poi li chiusi. Non sentivo più nulla, forse non ce l'avevo fatta. Sentii un tocco sul mio viso, erano delle mani che mi toccavano leggermente, come se avessero paura di farmi male. Aprii gli occhi e vidi il mio salvatore, sembrava un angelo in pena. Perché era triste questo bellissimo angelo? Vedevo le sue labbra muoversi, ma non riuscivo a sentire cosa mi stesse dicendo. Chiusi gli occhi, lasciando l'immagine del mio angelo. Mi lasciai cadere nei miei sogni e in quel minuto sognai un angelo, il mio angelo. Era bello, vestiva di luce e il suo sguardo dava sicurezza. <> sussurrò. <> risposi <> <> mi domandò sorridendo. <> dissi sottovoce. <> mi chiese <> <> <> mi chiese <> dissi. L'Angelo lo fece. Volai molto prima di giungere a lui, ma quando fui arrivata attraversai i suoi morbidi capelli e gli sfiorai il viso. <> L'Angelo mi accontentò e mi trasformò in tante piccole gocce, bagnai le sue calde labbra e feci rabbrividire il suo corpo. <> L'Angelo non esitò. Diventai una palla infuocata e le mie braccia divennero raggi d'oro. Le allungai e lo strinsi forte a me. Poi colpii i suoi occhi che catturarono la luce e mi abbagliarono. <> L'Angelo mi guardò per qualche istante e poi disse piano: <> <> ribattei io. Cominciai a piangere. L'Angelo mi accarezzò e non pronunciò parola. <> <> dissi <> Lui si allontanò da me, se ne stava andando. No, no! <> Fu tutto così veloce, vidi una luce forte e poi il buio. Aprii gli occhi e capii che era stato solo un sogno. Stavo sognando il mio angelo dagli occhi verdi che fuggiva da me. Alzai un po' la testa per vedere dove mi trovavo. Ora ero in un'altra stanza. C'erano dei mobili ed io stavo sdraiata su un letto matrimoniale morbido. Mi girai verso la finestra, c'era qualcuno messo a terra con le ginocchia sul petto e la testa appoggiata sulle gambe. Guardai bene quella figura. Era lui, il mio angelo era lì seduto. Mi alzai, facendo piano e mi avvicinai a lui. Mi misi in ginocchio dove era lui e gli toccai i capelli, piano. Lui alzò lo sguardo, era sorpreso di vedermi. Era bello come nel mio sogno. Tolse le braccia dalle sua ginocchia e mi accarezzo il viso con le sue dita morbide. Mi scese una lacrima, e lui l'asciugò con il pollice. "Perché piangi?" mi chiese. "Ho fatto un sogno. Tu eri il mio angelo, solo che te ne sei andato lasciandomi sola." Cominciai a singhiozzare. "Sssh. Sono io, io ci sono sempre stato, non ti ho mai lasciata, il tuo angelo custode. Credi davvero che tu sei stata senza di me fino ad ora? Tu mi toccavi, non mi hai mai lasciato." Mi prese il viso con le mani e mi diede un bacio sulla fronte. "Lo sai che i baci sulla fronte sono quelli più sinceri?" mi fece un sorriso, si alzò, mi prese le mani e mi fece alzare. Poi mi prese per mano e mi portò nel suo letto, almeno credo. "Ma dove sono?" Lui mi fece un sorriso dolce e disse "Sei nella mia stanza. Non devi avere più paura di nessuno, non ti lascerò più sola. Lo giuro." "David io mi fido di te." Lui mi lasciò la mano e mi fece sedere sul suo letto. "Ora devi riposare. Domani sarà un altro giorno per parlare di tutto quello che è successo." "Ok, ma tu dove dormirai? Non andrai via di nuovo vero?" Si mise in ginocchio davanti a me e mi prese le mani, stringendole forte. "No, non andrò nessuna parte. Resterò qui vicino a te." fece una pausa e continuò "Dormirò per terra o sulla poltrona." disse, indicando una poltrona che solo a guardarla si vedeva che era scomoda. "Se vuoi puoi dormire qui con me. Il letto è grande." gli dissi facendo un sorriso. Lui si alzò da terra, senza pensarci due volte e mi disse "Ok, se per te non è un disturbo dormirò qui con te." mi lasciò le mani e andò verso l'armadio, prese una maglia bianca e una sotto tuta. "Io non ho pigiami, ma se vuoi puoi mettere la mia maglia." Mi alzai e presi la maglia che era fra le sue mani. "Grazie, andrà benissimo." Mi fece un ampio sorriso e lasciò andare fra le mie mani il morbido tessuto. Mi girai verso di lui. O MIO DIO, SI STAVA SPOGLIANDO! Mi girai per non guardare. "Che stai facendo?" gli chiesi "Mi sto spogliando. Non ti preoccupare, non dormo nudo mi sto mettendo la sotto tuta." Diventai del colore di un peperoncino in viso. "Ecco fatto, ora puoi guardare. Mi girai e lo vidi con la sotto tuta e a petto nudo. O mio dio, aveva dei pettorali fantastici. Subito dopo realizzai che era ancora nudo e io lo stavo venerando, mi coprii gli occhi con una mano. "Sei a petto nudo." dissi. Lui fece una risata sonora e disse "E daii! Non vorrai dire che non hai mai visto un uomo nudo?" Mi girai di scatto per non farmi vedere di nuovo rossa in viso. "O dio mio, non mi dire che..." Ma non finì la frase che stava dicendo. Così presi un grande respiro e mi girai verso di lui, aveva le mani sui capelli. "Sì, sono vergine. E no, non ho mai visto un uomo nudo in vita mia. C'è per caso qualche problema se sono cosi?" si avvicinò a me a passo lento. Quando fu vicino a me mi prese il viso fra le mani e si morse il labbro prima di parlare "No, nessun problema. È solo che non me lo aspettavo da te. Pensavo..." gli morirono le parole in bocca. "Che cosa ti ha fatto pensare che io non sia vergine?" mi fece un sorriso "Sei un tipo ribelle e pesavo male. Comunque non pensare più a quello che ho appena detto. Troverai la persona giusta con cui farlo." e mi lasciò andare. 'Cosaa? Ha appena detto la persona giusta? Forse non ha capito che è lui la persona giusta.' Ma che cazzo sto pensando? Dovevo togliermi dalla testa questo discorso, mi girai verso di lui. Si era messo nel letto con le braccia dietro la testa e mi fissava. "Aspetta... ma dove mi dovrei cambiare io?" fece un sorriso a 32 denti. "Io non ho mai detto che non ho visto una donna nuda. Perciò se vuoi puoi incominciare a spogliarti." Cosaa? Ma come faceva ad essere il minuto prima un angelo dolce e l'istante seguente uno stronzo? "Scordatelo, non mi spoglio davanti a te." "Peccato, per un momento pensavo che ti avrei vista nuda. Se vuoi mi giro." Che pervertito! "Certo che voglio che ti giri! Ma scusa non c'è un bagno in questa casa?" dissi "Sì che c'è però adesso non puoi usarlo se non vuoi un altro scontro con qualcun altro." Capii perfettamente a chi si stava riferendo. "Senti domani sarà tutto più tranquillo e potrai andare in bagno a farti una doccia ok? " "Ok, ma adesso girati." dissi, lui mi sorrise e disse "Ok ok, non ti guarderò." dopo di che si girò. Presi la maglietta e l'appoggiai sulla sedia, mi levai i jeans e la maglia. Presi la sua maglietta e la misi, aveva un buon profumo. Mi avvicinai al suo letto "Ok, ho fatto." lui si girò e mi guardo dalla testa ai piedi. Per fortuna la sua maglia era lunga e mi arrivava fino alle cosce "Hai finito di guardarmi?" dissi, ma lui ancora mi fissava. "Mmm" disse, con un po' di malizia. "Sei un pervertito." dissi sbuffando. Mi coricai sul letto e presi le coperte, coprendomi tutta. Lui spense la luce sul comodino, ma anche se era buio vedevo i suoi occhi osservarmi. "Buona notte David ." Lui mi si avvicinò e mi mise una mano sul fianco. "Buona notte angelo mio." mi disse, le mie mani posate sul suo petto. "Sognami di nuovo" mi sussurrò e poi mi diede un bacio sulla fronte. Mi lasciai cullare dalle sue braccia forti mentre cadevo nel sonno. SALVE RAGAZZI. COME VI SEMBRA? FATEMI SAPERE OK UN BACIO GROSSO CIAOOOO.....Scusate x gli errori :-)
   
 
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