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Autore: Kristeen Cullen    17/02/2015    0 recensioni
L'Eclissi de mio cuore
Il cuore è ingannevole, più
di qualsiasi altra cosa..
- Geremia 17:9
Quando Isabella Swan (sopranome Bella) vede per la prima volta Edward Cullen, il fratello di Alice la sua migliore amica, ne resta fol-gorata. La ragazza non conosce ancora la reputazione del ragazzo nei confronti del sesso femminile, essendo arrivata a Forks da poco tempo. Lui è tornato da Yale, università in cui studia da ormai circa un anno per passare le vacanze in famiglia, ma la vita tra i due fra-telli non è proprio perfetta, sembrano proprio odiarsi. Bella, decide di voler conoscere i segreti che nascondono i due ragazzi non met-tendo in conto i suoi sentimenti per Edward che inizialmente sembra
respingerla per poi capire di essere innamorato di lei. Ma a quel punto sembra essere troppo tardi. La sua Isabella, si sta frequentando con un suo compagno di scuola, un liceale all'ultimo anno come lei di cui sembra essere molto presa. Riuscira Edward a tornare nel cuore della sua Bella? Oppure per lui è troppo tardi, e nel cuore di Bella c'è solo Jacob?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alistair | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Capitolo uno
 
-Non mi avevi detto di avere un fratello-
Ero accovacciata su uno sgabello nella cucina di casa Cullen.  La mia amica restò in silenzio per un po', poi Alice si voltò a guardarmi sopra la sua spalla, senza però smettere di lavare i piatti. Fece spallucce.
-Non pensavo fosse una cosa di vitale importanza..-
-Infatti, non lo è... ma sono rimasta un po' sotto shock ieri. Insomma, hai un fratello ed io in questi due anni non è ho saputo nulla!-.
Mi guarda curiosa. Chiude il rubinetto dell'acqua, asciuga le mani sul grembiule che porta in grembo e mi osserva attentamente, quando fa così, ho l'impressione che riesca a leggermi fin dentro l'anima e inizio ad arrossire. Abbasso gli occhi e mi guardo le mani, le mie unghie poco curate improvvisamente diventano interessantissime. Alice toglie il grembiule allacciato ai suoi formosi fianchi e lo sistema sull'anta laccata della cucina immacolata.
-Bella, credimi, non ti sei persa nulla fino ad adesso. -
La guardo sorpresa, chiedendomi cosa stesse pensando, sembrava trasferitasi in un'altra dimensione.
-Alice?- nessuna risposta -Alice?-
Ok. È l'ora del monologo.
-Ally mi spieghi che ti succede per favore?-
Scendo dallo sgabello su cui ero appollaiata e le sfioro un braccio. I suoi occhi grigi si puntano su di me senza però vedermi davvero.
-Eh..? Oh... niente, è solo che... mio fratello è un tipo... singolare.. Non andiamo fieri di lui-
La osservo mentre cerca di trasformare il suo viso preoccupato in una smorfia all'insù, dovrebbe essere un sorriso quello?
-Che ne dici di un gelato Ally?-
Il gelato è la soluzione a gran parte dei suoi pJacoblemi, sopratutto se sono emotivi.
Le sorrido e la seguo in camera sua. Mi trascino lentamente sulla possente scala di marmo.
-Molto probabilmente non hai conosciuto Edward prima perchè il primo anno che abbiamo stretto amicizia non hai mai accettato un invito a casa nostra.-
La osservo impacciata e rossa in viso. Metto un pò più energie sulle gambe e sfreccio verso il primo piano lasciandola sola a metà strada. Quando mi fermo lei ridacchia perche io ho il fiatone.
-Sei poco allenata e molto esile sai?-
-La smetti di  rinfacciarmelo?-
La guardo nervosa. Lo specchio sul pilastro mi indica che ho i capelli spettinati. Alice ride.
-Sembra che tu abbia messo un dito in quelle sfere con l'energia dentro!-
-E tu sei poco intellettuale , si chiamano lampade al plasma.-
-Tu invece sei troppo secchiona per i miei gusti-
-Ah-Ah-AH! Spiritosa sai?-
Cerco di dare ai miei capelli una parvenza di sistemazione ma senza ottenere alcun successo. sembrano davvero elettrostatici! Quando mi volto sul ballatoio per raggiungere la camera della mia amica sbatto contro qualcosa, o per meglio dire qualcuno. Ho la sensazione di avere colpito un muro. Sono vicinissima alla scala e l'urto mi fa perdere l'equilibrio. Mi sento spacciata. Mi vedo già ruzzolare giù per le scale ma le forti braccia di Edward lo impediscono. Mi afferra le mani e con forza mi sbatte nuovamente addosso a lui. Questa volta mi intrappola nel suo abbraccio.
-Ei brunetta tutto ok?-
Mi perdo dentro i suoi occhi verdi, mi sembra di affogare in un mare in piena estate. Proprio come quello che ho visto in Sicilia in vacanza con mio padre.
-Toglile le mani di dosso!-
Ribadisce secca Alice. E per mostrarsi più decisa schiaffeggia la mano de fratello, che non fa una grinza.
-Calmati sorellina, non ho intenzione di fermarmi oltre qui,ho solo impedito un disastro-
Le scompiglia i capelli e scende dalle scale.
A metà si volta ammicca verso di me e dice:
-Ciao bella signorina con il naso pieno di lentiggini.  Spero di vederti presto in giro.-
Sistema la giacca di pelle color miele e se ne va.
Ally mi spinge dentro la sua stanza. È molto nervosa sbatte la porta e inizia a urlare.
-Ei Ally calma, ma cosa ti è preso?-
L'urlo era del tutto in aspettato il mio cuore inizia a battere forte per via dello spavento.
-Non lo sopporto! Non vedo l'ora che se ne torni in dormitorio!-
-Non riesco a capire cosa ti abbia fatto di male...-
Mi siedo sul letto accanto a lei  e le metto una mano sulla spalla.
-Bella credimi non lo vuoi sapere -
Si mette le mani prima sui capelli e poi sugli occhi la vedo sussultare. Alice Cullen sta piangendo?
-Oh Bella lui è una persona orribile, non riesco a immaginare neanche lontanamente come facciamo ad essere fratello e sorella, figli degli stessi genitori.-
L'abbraccio e lei appoggia il suo viso sul mio seno continuando a piangere sconsolata..
-Ally voglio sapere cosa ti ha fatto, come è riuscito a distruggerti, proprio tu che sei così forte...-
Si spazza via le lacrime e io le carezzo i capelli.
Si pulisce il piccolo naso che ha all'insù e poi mi osserva con quegli occhi grigi e rossi per via del pianto.
-  Non voglio dirti nulla .... Solo che è successo ... Prima che tu arrivassi a Forks due anni fa ...-
La mia testa inizia a lavorare e macchinare. Cosa è mai potuto succedere ..
- è una cosa così grave?-
-Per me si.. Promettimi una cosa... devi stare il più lontano possibile da lui. Ho capito che ti piace, ma credimi, non è ragazzo per te.-
Arrossisco. Abbasso gli occhi e le guardo le mani.
-è carino si ... -
-è solo apparenza. È marcio dentro credimi. -
-Ti voglio un mondo di bene. -
Dico abbracciandola.
Anch''io. Proprio per questo voglio che tu stia lontano da lui. -
"é solo apparenza. È marcio dentro..."
Queste parole mi sono rimaste in testa, come una litania.
Tira sù con il naso e guardandomi dice:
- Andiamo o no a prendere un gelato? -
Le sorrido.
-Certo che si, forza sistemati. -
Ammicco.
***
- Mmm questo gelato è a dir poco STRAORDINARIO-
-Alice per te tutti i dolci sono " a dir poco STRAORDINARI"-
-Manca poco al tuo quindicesimo compleanno Bella.-
-Non ricordarmelo-
Metto una generosa cucchiaiata di gelato in bocca e sento congelarsi anche il cervello.
-Festeggiamo nello stesso locale in cui ho festeggiato io?-
Alzo le spalle.
-Bene allora prenoto, la mia festa è stata grandiosa ammettilo.-
-Solo perchè ti ho aiutata a organizzarla.-
Scherzo.
-Torta al cioccolato? Sei piani?-
Strabuzzo gli occhi.
-Alice mi sembra un pò troppo grande non credi?-
-Con te che ne mangi la metà? No non credo proprio.-
Scoppiamo in una fragorosa risata. Ho un debole per il cioccolato. Specialmente per le torte al cioccolato ripiene, ed Alice lo sa. Mi mordo il labbro. Mi scivola il tovagliolo dalle mani e mi chino per raccoglierlo. Quando mi rialzo noto che Alice ha cambiato espressione. La osservo e noto che guarda qualcosa alle mie spalle, vedo suo fratello Edward, insieme una ragazza bionda. Alice stringe i pugni.
-Andiamo via Bella ti prego.-
Lascia una banconota da venti sul tavolo e si alza sistemandosi la borsa sulla spalla. Si volta. Anche io la imito e la seguo.
Stiamo in silenzio per un pò, e se devo dire la verità mi irrita un pò. Non l'ho mai vista così.
-Quanti anni ha tuo fratello?-
-Quel coglione? Due più di me.-
Quindi ha diciotto anni... Certo avevo intuito fosse molto più grande di me, è già all'università. Sospiro.
Alice ha lo sguardo perso nel vuoto.
-Chi era la ragazza insieme ad Edward?-
Alice sembra fulminarmi con lo sguardo, poi sospira arresa.
-Michelle ...-
Michelle? Conosco questa ragazza, non di persona chiaro, ma dai racconti di Alice, era la sua migliore amica prima che io e lei ci conoscessimo. Non ho mai saputo il motivo del litigio che aveva portato le due ragazze quasi ad odiarsi, ma so solo che Alice ne ha sofferto parecchio, e so che soffre ancora, anche se lei non lo dice apertamente è chiaro. Ma ormai io ho imparato a conoscerla e a volerle bene.
-Non so perchè ma ho la sensazione che c'entri tuo fratello tra il vostro litigio.-
Alice chiude gli occhi godendosi i dolce sole del tramonto e allunga le gambe, ma non risponde.
-Bella? Resti a dormire da me stanotte?-
Annuisco.
-Avverto mio padre.-
***
-Ciao Isabella cara, come stai?-
La madre di Alice mi abbraccia. Non riesco a guardarla in viso ma sono sicura che come sempre avrà un sorriso trentasei denti stampato in bocca. Non ne capisco il motivo ma mi adora.
-Signora Cullen buona sera. Io sto bene grazie, lei come sta?-
Finalmente mi lascia andare.
-Bene tesoro. Resti qui a cena?-
Alice mi anticipa nel rispondere.
-Le ho chiesto di restare a dormire non è un problema vero mamma?-
-Ma certo che no cara, stiamo preparando il barbecue. Ti piace vero isabella ?-
Annuisco.
-Bene, andate di sopra vi chiamo quando è pronto.-
Alice si trascina sulle scale come se pesasse cento chili. La seguo in silenzio. Quando entriamo in camera sua, notiamo subito un intruso.
-Che cosa ci fai in camera mia?-
Alice urla contro il fratello maggiore.
-Ti stavo cercando nanetta.-
-Non chiamarmi nanetta!-
-Volevo solo avvisarti che non tornerò al college e quindi devi pazientare e sopportare la mia presenza.-
Si mette la giacca dietro la schiena e a sorregge con un dito, si dirige verso la porta ed è li che si accorge finalmente di me.
-Ciao brunetta come stai?-
Non riesco a rispondergli.
-Certo che sei proprio carina sai?-
Mi mette due dita sotto il mento e mi solleva il viso.
Sorride sghembo e avvicina la sua bocca alla mia. In meno di un secondo mi ritrovo la sua lingua dentro la bocca e resto paralizzata.
-NON DEVI TOCCARLA!.-
Alice lancia il portafotografia trovato sopra la scrivania e lo lancia contro il fratello colpendolo in testa. Lui mi morde il labbro per il dolore e si stacca da me.
-Ma sei impazzita?-
La sorella  lo era davvero. Si è scaraventata contro di lui prendendolo a pugni , calci e tirandogli i capelli.
Io rimango immobilizzata. Per via del frastuono salgono i loro genitori.
-Ma che sta succedendo vi sentivamo dal giardino!-
Urla il padre.
-Questo fottuto stronzo a baciato Bella!-
Il padre lo osserva e nota che sta sanguinando in testa.  Guarda la moglie e entrambi si avvicinano a lui.
-Edward chiedi subito scusa a Bella!-
Si impone Esme. Mentre il padre controlla la ferita sulla nuca del figlio che sanguina.
-Alice avresti potuto ucciderlo.-
-Magari è quello che voglio! Lo odio con tutta me stessa.-
-Basta Alice. E tu Edward non ho ancora sentito delle scuse nei confronti della signorina Swan!-
Edward spalanca gli occhi.
-Non sapevo fosse la figlia di Charlie...- digrigna i denti. -Mi dispiace brunetta.-
Mi spettina i capelli con una mano ed esce dalla stanza a grandi falcate.   
   
 
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