Ginny era incinta, era stupenda.
Harry tornò dal Ministero della Magia molto tardi.
-Ginny, amore mio, come stai?
-Harry credo che dobbiamo partire per il San Mungo.
-Perché? Stai male? E' successo qualcosa? E'... Harry continuava a sputare sentenze come un fiume in piena dall'agitazione. Era così da quando Ginny era rimasta incinta.
-No, Harry, amore. Harry? HARRY CALMATI. Mi si sono rotte le acque andiamo.

Harry prese lo zaino preparato da Ginny qualche giorno prima per ogni emergenza e si materializzarono al San Mungo.
-Un guaritore, mia moglie sta per partorire.
I dolori di Ginny si fecero sempre più acuti, così il guaritore la prese e la porto nel reparto maternità. Nel frattempo apparve davanti a Harry -che percorreva avanti e indietro impaziente il corridoio- un patronus, quello di Ron.
-Harry, un emergenza al Ministero, ti vogliono, materializzati subito nel tuo ufficio.
E così il patronus di Ron sparì.
Harry avvisò un'infermiera di avvisare Ginny che doveva scappare a lavoro d'urgenza.

Arrivato in ufficio iniziò a lavorare.
Ginny nel frattempo aveva partorito e dopo vari controlli magici al bambino e a lei, i guaritori la rimandarono a casa.
Ginny nel ritorno a casa, si sentì persa e tradita. Com'era possibile che Harry Potter, l'uomo che aveva sposato e che amava tanto, di cui lei era certa, che ricambiasse, non avesse nemmeno provato a dire che non poteva andare a lavoro perché stava per diventare padre? Ginny non andò a casa sua, ma si fermò a casa di Hermione e Ron, che era vicina alla loro. Dlin-dlon.
Hermione, aprì la porta e sorrise alla sua amica, poi notò il bimbo in braccio a Ginny e urlò:
-Luna, corri a vedere chi c'è.
Luna arrivò a gran passi e sorrise a Ginny e al bambino.

-Che bel cucciolo di gorgosprizzo, come avete deciso di chiamarlo tu ed Harry?
-James Sirius. Harry voleva chiamarlo così e io l'ho rispettato, al contrario di lui.
Ginny entrò e dopo aver sfamato James e averlo fatto addormentare, tornò in soggiorno dalle amiche per raccontare l'accaduto.
-Ginny, capisco che tu sia arrabbiata, ma Harry ha delle responsabilità, che purtroppo fare l'Auror ti impone di avere. Son sicura che stasera sarà felicissimo di tornare a casa e ritrovare lì, James e te.
Ginny verso l'ora di cena salutò le amiche e andò a casa: lì c'era Harry.
Fecerò la pace immediatamente, con un lungo bacio.

Poi il neopapà, Harry, prese in braccio quel pargoletto che era suo figlio. E Ginny in quel momento rivide l'uomo che aveva sposato e il ragazzino undicenne ansioso di partire per Hogwarts di cui s'era innamorata il giorno in cui lo conobbe a King's Cross, il giorno della partenza per Hogwarts del primo anno di lui.
Harry non si era mai sentito più felice di quel momento: ora aveva ciò che per anni aveva sognato, una famiglia.