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Autore: Erin87    05/12/2008    10 recensioni
Per chi si è fatto, almeno una volta nella vita, la fatidica domanda: "C'è vita oltre la morte?"... Per me, e per i nostri eroi, sì, ancora più bizzarra e sconclusionata di quella terrena. I nostri Malandrini, capitanati da un recentemente defunto Voldemort e qualche altra nostra vecchia conoscenza, mettono in atto il piano del secolo: salavre il matrimonio di James Potter, allontanando definitivamente Lily dalle grinfie untuose di Severus Piton. Come? Ma trovandogli una donna, ovvio!
Genere: Parodia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Fred Weasley, I Malandrini, Severus Piton, Voldemort
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Certo che il posto era davvero splendido.

Cigni neanche l’ombra, neanche qualche papera spennacchiata, ma tuttavia doveva ammettere che l’organizzazione era stata eccellente. Nonostante tutto, poteva essere una serata piacevole.

Begonia Perez Usera non era quella che si dice una donna di mondo, né una di compagnia. Non aveva ancora idea di come avesse fatto a cacciarsi in un simile ginepraio. Maledetta scommessa e maledetto orgoglio.

La cosa che tuttavia le dava più da pensare e che le faceva aggrottare il viso, rendendola se possibile ancora più grinzosa e sgradevole, era che il suo partner per la serata sembrava essere stato incastrato quanto lei.

Ma mentre lei sedeva rigida e impassibile, il suo compagno si agitava nervoso sulla sedia, tormentandosi chissà perché un orecchio.

“Tutto bene?” chiese dunque, un sopracciglio alzato.

“Ehm, sì” balbettò lui “E’ che… sai, otite” concluse con un sorriso stiracchiato.

“Capisco” rispose asciutta.

Severus non ebbe, fortunatamente per lui, il tempo di maledirsi per la risposta idiota che le aveva rifilato. Un distinto maggiordomo li aveva ormai raggiunti, spingendo un carrellino.

“Signori” si inchinò lievemente “sarò io a servirvi questa sera. Lo chef  ha preparato per voi qualcosa di speciale. Cominceremo con un risotto ai funghi e del vino bianco abbinato. Buon appetito”.

Chissà perché, ma quell’uomo a Severus sembrava familiare. I baffi, soprattutto.

“Mi scusi” lo interruppe timido “ma per caso ci conosciamo?”.

L’Oscuro cominciò a sudar freddo. Lo sapeva, lo sapeva che sarebbero arrivati a quel punto. Quasi ci sperava che andasse tutto a farsi benedire, così Black avrebbe avuto ciò che meritava.

Mais non, monsieur” tentò lui, ricordando quelle quattro parole di francese che aveva imparato in vacanza “Sci deve essere uno sbalio…”.

“No no, sono sicuro di averti già visto” annuì Piton convinto “Fammi indovinare: al torneo di Bocce Magiche”.

“No, signore, non credo…”.

“Al Club del Libro?”.

“Neppure”.

“ Al concerto dei Village People? Ti riconosco, sei quello che è saltato nudo sul palco quando è partita YMCA!”.

“Va bene, ora basta!” si spazientì finalmente Voldemort, sbattendo in malo modo i piatti di risotto sul tavolo e schizzandolo ovunque “non mi hai visto da nessuna parte, non ci conosciamo, non abbiamo avuto mai nulla a che spartire, e anche fosse mangia e non rompere, idiota!”.

Severus Piton lo vide allontanarsi a gran passi, infuriato.

“Mi ha chiamato idiota!” mugolò col labbro tremulo, rimestando il risotto con aria infelice.

“Ah beh,” fece Begonia, avvicinando elegante una forchettata alla bocca “almeno ora sei sicuro che ti conosca”.

 

“Secondo voi è normale che Piton luccichi?”.

Cinque faccine si sporsero dal roseto, dietro al quale erano nascosti, per guardare meglio.

“Mah, magari ha messo una lozione apposita” azzardò Remus Lupin “Sai, in commercio esistono. Ma da quel che sapevo erano indirizzate alle signore”.

“Piton non mi sembra davvero il tipo che si sprechi con creme e robe simili” affermò sicuro James Potter “Sarà già tanto che si sia fatto una doccia”.

“Oh, per quello ci ho pensato io. Ci ho messo un po’ a convincerlo ma alla fine l’ha fatta” disse Silente.

Sirius Black si sporse ancora un po’, gli occhi socchiusi per mettere meglio a fuoco la scena.

“Ma… ma è unto!” sbottò incredulo “E’ lo strato di unto che ha che riflette la luce, altro che lozione!”.

“Ma non avevi detto che si era fatto la doccia??” chiese Potter, voltandosi verso il Preside.

“Certo,” confermò questi “ma evidentemente ha un unto waterproof”.

“Come il mascara?” chiese curioso Fred.

“Più o meno” fece Silente pensieroso, grattandosi la barba.

Il sesto e ultimo membro della banda li raggiunse a grandi falcate nervose.

“Sono stufo!” sbraitò “Penso di aver espiato la mia colpa ormai, voglio piantarla, da quell’idiota io non ci torno! Oltretutto stava facendo andare tutto a quel paese!”.

“Va bene, va bene” concesse Sirius “La prossima portata la faremo levitare fino al tavolo. Piuttosto, come se la cavano?”.

“Hai presente il peggio del peggio? Bene, è così, soltanto peggio” sbuffò sarcastico il Lord, lasciandosi cadere esausto su una sedia “Lei non spiccica parola neanche sotto minaccia di morte, lui se possibile sta raggiungendo nuove vette di idiozia, che francamente non ritenevo possibili”.

“Un vero idillio” grugnì Black “Sarà il caso di cominciare a usare quella dannata ricetrasmittente”.

“Penso proprio di sì. Ok, Fred, sporgiti un poco per vedere quel che fa, mentre noi gli suggeriamo il da farsi” disse Silente.

 

“Mamma Oca a Pulcino Nero! Ripeto: Mamma Oca a Pulcino Nero! Se mi senti forte e chiaro, grattati l’orecchio sinistro!”.

Severus sospirò di sollievo impercettibilmente. Persino lui si era dovuto rendere conto che quella serata stava volgendo verso un inevitabile sfacelo. Finalmente Albus si era deciso ad intervenire.

 

“E’ incredibile, lo fa!”.

Fred Weasley saltellò sghignazzando, incredulo. “Si gratta davvero!”.

“Beh, per forza Fred, gliel’ho detto io di farlo” ribattè il Preside, senza capire “Il che è una buona cosa, vuol dire che questa macchinetta funziona a dovere”.

“Ma non capisci?? E’ praticamente in nostro potere, possiamo fargli fare pressocchè qualsiasi cosa!”.

“Teoria interessante, Weasley” saltò improvvisamente su Potter, ritornando rumorosamente per terra con la sedia su cui si stava dondolando “Amico mio, qui entriamo in gioco noi!”.

“Oh, eccome… ” sospirò d’anticipazione Sirius Black, un sorriso estatico sul volto.

“E ti dirò di più, ho già una cosuccia in mente”. James Potter ghignò in maniera allarmante “Albus, digli esattamente questo…”.

 

Ci doveva essere un errore. Aveva capito male il messaggio.

“Pulcino Nero, qui manca un tocco di sensualità, una scintilla di erotismo! Prova a dare una scossa alla serata ammiccando provocante. Lecca la forchetta come fosse un gelato!”.

Sperò seriamente che Albus sapesse sopra ogni dire e senza possibilità di errore che cosa stesse facendo. D’altronde, la frequenza degli sbadigli di Begonia era aumentata esponenzialmente negli ultimi quindici minuti; qualcosa doveva pur fare, e almeno aveva la patetica sicurezza che la serata non sarebbe potuta andar peggio. Se non altro, l’avrebbe stupita così tanto che avrebbe smesso di sbadigliare, la simpaticona.

Afferrò incerto la forchetta…

 

“Oddio ti prego, fallo smettere!!”.

Shhh, Fred, abbassa la voce!!!”.

“Ma è orribile, non puoi lasciarglielo fare!”.

Fred Weasley era letteralmente accasciato per terra, la carnagione verdognola, le mani strette a coppa sulla bocca e il corpo scosso dai conati.

“Lo so” si torturò le mani Silente “dì grazie a quei due furboni… a proposito, dove sono James e Sirius?”.

“Li ho lasciati alla toilette” fece Voldemort, pulendosi la bocca con una manica “e non erano messi bene. Mio Dio, non ho mai visto un’ecatombe simile. E dire che io di ecatombe me ne intendo”.

“Pensare che gli abbiamo solo chiesto di leccare una forchetta,” boccheggiò Remus Lupin, raggiungendo a fatica una sedia “se gli avessimo chiesto una lap dance, a quest’ora come stavamo?”.

“Non ci voglio pensare!” piagnucolò Silente.

Due figure cadaveriche li raggiunsero trascinandosi e si lasciarono cadere distrutti.

“Mai più” disse Potter tergendosi il sudore “Mai più”.

“Mai più davvero” gli fece eco Black “Quando ha incominciato a leccare tra un dente e l’altro per pulire lo sporco lo avete visto??”.

Fred Weasley sussultò e prese a correre a perdifiato fino alla toilette.

“Comunque la ragazza è una dura” commentò Voldemort “Neanche un conato. Al massimo un sopracciglio inarcato. Averla conosciuta tempo fa, l’avrei Marchiata subito, altro che quell’idiota”.

“Meglio così, allora” disse Remus “Ma non potrà sopportarlo ancora per molto. E’ il caso di impugnare seriamente la situazione… e niente scherzi”.

“Te lo giuro, non lo facciamo più” piagnucolò piccolo piccolo James Potter.

 

“Ok, Pulcino Nero, direi che sia il caso di lasciar perdere l’erotismo e concludere questa serata in maniera soddisfacente! Tu non fare nulla. Diciamo che…arriverà una spintarella esterna. Vedrai”.

 

Begonia accolse l’arrivo della seconda portata con un sospiro di sollievo. Il silenzio si stava solidificando in maniera quasi palpabile tra loro, e del resto lei non aveva la minima voglia di interromperlo. Tremava al pensiero di qualsivoglia tipo di conversazione da intavolare con l’ebete che si trovava davanti.

Due piatti fumanti e colmi di arrosto calarono pigramente davanti a loro. Stranamente, neanche l’ombra del cameriere che li aveva serviti poco prima. Eppure aveva detto che sarebbe stato al loro servizio per l’intera serata. Evidentemente l’idiota lo aveva innervosito a tal punto con le sue domande, che aveva mollato la spugna. Beh, peccato, era affascinante. Mica come l’ameba con cui si ritrovava a cenare.

A proposito di cenare. Guardò in basso verso il suo piatto: l’arrosto aveva un’aria favolosa. Peccato che a causa dello spettacolino poco prima concesso da Piton, la fame fosse ormai un discorso lontano.

Leccare la forchetta. Come diavolo gli era venuto in mente??  Rabbrividì impercettibilmente al ricordo: prima si era umettato le labbra, in un modo che forse voleva risultare sensuale; in realtà, era riuscito solo a sbavare. Poi aveva cominciato a leccarla. Lì le si era rovesciato lo stomaco, soprattutto quando lui più che leccarla lascivo si era messo a ripulire i residui di risotto.

Sospirò un’altra volta. Però quell’arrosto aveva un’aria troppo buona per lasciarlo lì…

 

“Se non funziona neanche questo, non so davvero cosa potrebbe farlo”.

Sei paia d’occhi sbirciavano furtivi al di là del roseto. L’idea di Remus era stata favolosa; hai capito il lupastro, e chi si sarebbe più aspettato che covasse ancora in sé un po’ di sano animo Malandrino??

“Deve funzionare” asserì risoluto Lupin “Sospettavo saremmo arrivati a questo punto, e mi sono preparato. Quello è in assoluto l’arrapante più potente che esiste in commercio”.

“Oddio, se non si è neanche scomposta alla scena pietosa di prima, dubito sarà un farmaco nella cena a piegarla” borbottò scettico l’Oscuro.

Remus Lupin alzò gli occhi al cielo: “Non è un farmaco qualunque. E’Super Lover 2000! Garantito anche per le situazioni più impossibili, o almeno questo è quel che dice la pubblicità. Per sicurezza gliene ho messo in quantità doppia rispetto alle consigliate. Dice anche che ha effetto immediato, quindi dovremmo esserci…”.

 

Perché faceva così caldo? Eppure fino a cinque minuti prima tirava un venticello fresco. Meglio allentare un po’ la camicetta. Magari anche aprire i primi due bottoni. Sì, così andava decisamente meglio.

Forse era l’arrosto a mettergli tutto quel caldo, il cuoco poteva aver esagerato con le spezie. Chissà perché tutto quel dannato caldo.

Eppure stava bene; si sentiva davvero rilassata e un pigro sorriso soddisfatto le balenò finalmente in viso. Allungo le gambe e abbandonò la posa da bacchettona che aveva fino a un attimo prima. La crocchia era davvero troppo stretta: meglio scioglierla.

Sorrise all’uomo di fronte a lei. Lui la guardò tra lo spaventato e l’incerto, ricambiando teso il sorriso. Poverino, era evidente che l’avesse messo davvero in difficoltà durante la serata. Doveva essere più indulgente.

“Severus, mi spiace se ti ho messo in imbarazzo questa sera” disse lei, e all’uomo sembrò che più che parlare stesse facendo le fusa.

“N-non ti preoccupare… Immagino che sia in gran parte colpa mia” sorrise lui, più rilassato.

“No davvero” fece lei, prendendogli la mano.

Severus Piton non fece in tempo a chiedersi a cosa fosse dovuto un così repentino cambiamento che la donna aveva preso a sbattere gli occhioni come una gatta e ammiccava protendendo le labbra tumide… e quella mano sulla coscia??

 

“Ok, ok, le mie più sentite scuse a Super Lover 2000 fece Voldemort, le mani alzate in segno di resa “Ma ora la cosa si sta facendo un po’ spinta per i miei gusti, non è che potremmo sbaraccare??”.

Spazio dell'autrice:

FERAO: Io direi che Sev in versione Flashdance batta qualsivoglia altro possibile candidato al titolo di "Ridicolo dell'anno"! L'organizzazione ti ha soddisfatto??

19SUNFLOWER88: Doccia effettutata, eggià, ma i risultati, come vedi, non sono comunque dei migliori!! 

HOTARU_TOMOE: E' stato scritto per assomigliare in tutto e per tutto a Lerch!!! Silente dice che per le lezioni non ci sono problemi, e che potrebbe persino prestarti gli stivali per qualche occasione speciale. Ti aspetta domani pomeriggio nel bar di Bart. Ah, naturalmente, se vuoi raggiungerlo devi riuscire a morire nelle prossime 24 ore XD E grazie per i complimenti... avevo le guance così calde che Bart è riuscito a cuocermi due uova sopra ;-)

GIOIA_IN_BLU: Hai dunque fatto una full immersion, bravissima! Spero di aver placato la tua curiosità!

HERMIONEFOREVER92: Beh, sì, come immagine faceva piegare XD Fai te che inizialmente (ora mi do al gossip) in quell'infausta situazione ci avevo immaginato mio papà, e già così ridevo come un'invasata. Poi, al supermercato, carrello alla mano, mi blocco di colpo fulminata come Paolo sulla via di Damasco e mi vedo Piton. Semplicemente irresistibile XD

HERMIONECH: Perdono!! Ma era decisamente troppo lungo come capitolo per lasciarlo lì tutto insieme, Dai, all'uso ho aggiornato abbastanza velocemente... curiosità appagata??

ALABASTER: Piton è l'inetto medio per eccellenza XD Beh, alla fine ci siamo riusciti, non credi??

ALOYSIA PITON: Che dici, avevo ragione a dirvi di prepararvi psicologicamente? P.S: Silente sta scegliendo la foto da inviarti. Autografata, ci mancherebbe XD

JDS: Sì, anche secondo me i baffi sono la parte che più fa piegare ;-) Il Lord, comunque, ci tiene a precisare che non indosserebbe mai un parrucchino in stile "quel-dannato-voltagabbana-doppiogiochista-e-infingardo". Che vuoi farci, è in piena crisi premestruale XD

Bene, gente, avevo ragione a dirvi di prepararvi??? Manca solo l'epilogo...
Erin87

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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