17/02/2015
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Koala, seduta accanto a Robin su un divanetto mangiucchiando una fetta di torta, osservava da lontano Sabo intento a sbevazzare e mostrarsi in atteggiamenti imbarazzanti davanti a tutti.
La loro missione si era finalmente compiuta. Erano riusciti a salvare Dressrosa dalla tirannia di Doflamingo, anche grazie all’intervento della ciurma di Cappello di Paglia e di tutti i pirati coinvolti nel torneo del Colosseo, e ora l’intera popolazione era intenta a festeggiarli come degli eroi.Sospirò amareggiata distogliendo lo sguardo dal compagno.
Il gesto di frustrazione non sfuggì agli occhi attenti della mora che allontanò il bicchiere dalle sue labbra per poter parlare.
-Che ti prende Koala?- le domandò con una premura quasi materna.
Nei due anni che aveva passato con i rivoluzionari la giovane si era affezionata molto a lei, forse perché poco abituata ad una presenza femminile costante; le due avevano legato e l’archeologa aveva imparato a conoscerla e a leggere i segnali che inviava anche involontariamente. Anche se ora sembrava semplicemente stanca lei capiva che qualcosa la turbava e la irritava.
-Sabo! Non capisce proprio!- sbottò l’altra improvvisamente indicando con la forchetta il biondo il quale era intento a parlare concitatamente con Bartolomeo che lo fissava con tanto d’occhi.
Robin la osservò sollevando un sopracciglio. Sapeva che non c’era bisogno di chiedere altro, ben presto le parole sarebbero venute fuori come un fiume in piena.
-Se ne sta lì ad ubriacarsi e a comportarsi come il primo cittadino spensierato che capita! Dannazione, lui è il secondo comandante dell’armata rivoluzionaria! Deve comportarsi di conseguenza, assumersi le sue responsabilità, non può fare sempre quello che gli pare e piace- stizzita infilzò malamente il dolce con la posata per poi portarsela alla bocca.
Anche l’altra portò la sua attenzione sul biondo proprio mentre il fratello, nonché capitano di lei, lo raggiungeva.
-Sì hai ragione. Sabo ha sempre questo modo di comportarsi…-
La donna si interruppe quando percepì un tonfo alla sua destra.
Nami aveva preso posto accanto a lei con un boccale di birra in mano.
Se conosceva bene Koala si poteva dire che conosceva ancor meglio la navigatrice e percepì subito che anche per lei qualcosa non andava.
Non appena si fu seduta lasciò cadere a terra il bicchiere ormai vuoto.
-Non puoi farci nulla Koala!- osservò chinandosi verso la rivoluzionaria e inondando Robin con l’odore di alcolici. Evidentemente aveva sentito la conversazione precedente.
-È fatto così. Anzi, sono fatti così- aggiunse indicando Sabo e Rufy intenti a sfidarsi a braccio di ferro mentre la folla intorno a loro li acclamava a gran voce.
-Rufy è una zucca vuota. È un capitano pirata che vuole diventare re dei pirati eppure ovunque andiamo continua a comportarsi come un bambino quando invece dovrebbe attirare il rispetto e il timore degli avversari!-
La rossa si lasciò andare contro lo schienale del divano.
-Sono fratelli, sono cresciuti insieme. È possibile che abbiano caratteri molto simili- aggiunse incrociando le braccia sotto al seno. L’alcool stava iniziando a fare effetto e a renderle la testa leggera nonché scioglierle la lingua.
Le tre donne osservavano in silenzio i due che avevano rotto il tavolino sul quale si stavano sfidando prima ancora di terminare la loro partita.
-Bè, anche se all’apparenza non si comportano come dovrebbero fanno sempre il loro dovere- disse Robin.
-Sabo ha portato a termine con successo la vostra missione, si è impossessato del frutto di suo fratello evitando che qualcun altro vi mettesse sopra le mani, si è meritato il rispetto e la gratitudine della popolazione e di re Riku- aggiunse rivolta alla rivoluzionaria.
-E lo stesso si può dire per Rufy che ha compiuto il compito che ci era stato affidato da Law tenendo così fede alla loro alleanza, alleanza molto vantaggiosa. Per non parlare di tutte le volte che si sacrifica per difendere le nostre vite e in cui si schiera dalla parte dei più deboli- concluse guardando Nami eloquente.
-Sono delle brave persone- mormorò poi riportandosi la cannuccia alla bocca.
Le altre due fissarono i rispettivi fidanzati che ridevano spensierati circondati da tutte le persone che avevano aiutato e che erano loro debitori.
L’espressione e la rabbia di entrambe si ammorbidirono mentre assimilavano le parole della più grande.
-In fondo… Sono adorabili- disse Koala sorridendo portandosi un pezzo di torta alle labbra.
-Hai proprio ragione- asserì Nami appoggiando la testa sulla spalla della sua sorellona chiudendo gli occhi con un’espressione rilassata sul volto.
Angolo dell’autrice:
Quando ho visto quest’immagine mi è venuto subito voglia di scriverci una FF sopra. Mi piace molto l’aria di complicità e confidenza che trasmette tra le tre e il ruolo di consigliera di Robin.
Sono riuscita a trovare solo una traduzione parziale e approssimativa delle scritte in giapponese e su quella mi sono basata. Non è da escludere che se mai trovassi la traduzione completa io riscriva la storia attenendomi perfettamente a quella. Quindi se qualcuno di voi conoscesse il giapponese e volesse aiutarmi sarei davvero contentissima :D
Piccolo off topic per tutti quelli che avevo contatto per quella mia piccola ideuzza. Da giovedì a domenica sarò in viaggio perciò mi attiverò quando tornerò. Tranquilli, non me ne sono dimenticata ;)
Alla prossima!