Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: NickQuasiSenzaTesta    17/02/2015    2 recensioni
Lettera di Lily Evans a Petunia Dursley; invito al matrimonio.
" [...] Quest'oscurità ha un nome.
Un nome tanto temuto da indurre la gente a pregare e tremare di orrore solo sentendone la pronuncia.
Voldemort è potente, Petunia, e
sono convinta di aver visto troppi uomini inginocchiarsi a lui, avidi e schiavi di quello stesso potere che li ha spinti a voltare le spalle alla giustizia [...] "
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cara Petunia,

Ho scritto molte lettere questa settimana, risme su risme di pergamene hanno invaso ogni superficie d'appoggio in casa mia dando l'impressione di volerne ricoprire l'intera area. Sirius dice che a giorni non vi si potrà più nemmeno camminare e che non si stupirebbe se i gufi decidessero di smettere di recapitare anonimi inviti pressoché identici l'uno all'altro. Ma Sirius dice anche che l'inchiostro con cui mi continuo a macchiare le dita finirà per imprimere un marchio indelebile annerendomi l'anulare, oltre che il mignolo, e che James perderà del tutto la vista a star dietro a tante scartoffie. Spesso mi rimprovera di avergli fatto scordare cosa sia la luce del sole e, quelle volte, ringrazio il Cielo di conoscerlo bene perché si può sostenere tutto su Sirius Black, fuorché la scarsa credibilità dei suoi discorsi. Mentirei se nascondessi di aver imparato a mie spese la sua tendenza a rimanere serio, impassibile, persino raccontando assurdità come una nevicata di gelatine lungo tutto il Mississippi.
Fortuna che ci pensa Remus a sdrammatizzare, mentre Peter e Marlene ci ubriacano di entusiasmo.

Ammettendo che tu sia arrivata a leggere fino qui trattenendoti dalla voglia di gettare nel fuoco ogni mia parola ( ipotesi piuttosto azzardata ed inverosimile ), ti starai domandando quale sia il punto. Il punto è che Sirius ha ragione, in parte. Questa settimana ho scritto molte lettere identiche. /Troppe/ lettere identiche. Partecipazioni, questo è l'appellativo corretto, ma ho deciso di tenere per ultima quella più complessa. Sì, Petunia, io e James abbiamo deciso di sposarci e mai avrei di immaginato di arrivare a compiere un passo tanto importante senza averti al mio fianco lungo la navata. Forse eccedo in pessimismo, ma temo di non essere affatto in torto nel pensare che non verrai. Avrei desiderato venire a dirtelo di persona, avrei bramato un contatto più intimo. La scelta di scriverti, invece che parlarti, è da prendere come una sorta di carineria nei tuoi confronti. Forse ti verrà più semplice rifiutare se i nostri occhi non si incroceranno e poi immagino che tu e Vernon sarete lieti di ricevere una visita in meno da parte di una sorella "spostata" e di un cognato ancor più radicalizzato in quel mondo verso cui siete tanto ostili.

Vorrei che veniste. Vorrei che le cose si sistemassero, che il mondo smettesse di catalogare in maniera tanto discriminatoria. È buffo, a pensarci: "troppo babbana per i maghi" e "troppo strega per i babbani". Oh, Petunia, sono successe così tante cose in questi anni di silenzi assordanti e di parole vuote. È come se tutti noi fossimo precipitati all'interno di una buia voragine il cui fondo è troppo distante per poterlo osservare. Il nostro grande sbaglio è indugiare nel timore, in una melma nera e viscosa che risale per le nostre caviglie bloccandoci i polpacci. Una sostanza destinata a solidificarsi ottenendo come unico risultato quello di farci precipitare con un ritmo sempre più serrato. A dirla tutta non è l''impatto con il fondo a terrorizzarmi, è l'imprevedibilità, la precarietà di quelle assennate pedine intente a combattere sulle caselle di una scacchiera voluta da altri.

Bianco e nero.
Vita e morte.
Luce ed ombra.

Quest'oscurità ha un nome.
Un nome tanto temuto da indurre la gente a pregare e tremare di orrore solo sentendone la pronuncia.
Voldemort è potente, Petunia, e
sono convinta di aver visto troppi uomini inginocchiarsi a lui, avidi e schiavi di quello stesso potere che li ha spinti a voltare le spalle alla giustizia. In questi anni ho visto troppi volti noti scivolare nel buio. A volte vorrei semplicemente dimenticare i loro tratti. A volte vorrei che gli occhi aspri di Severus scomparissero per sempre dalla mia memoria perché so che perdonare è difficile, ma cancellare un momento lo è ancora di più. A volte, Petunia, vorrei che tu non ti unissi alla schiera di affetti scivolati nell'ombra del passato. È un periodo difficile, davvero terribilmente complesso da affrontare e forse il mio è egoismo, forse è paura, ma vorrei vederti.

La speranza viene spazzata via quando si è costretti ad attraversare anni tanto bui, e si finisce a considerare folli i poveri stolti che decidono di lottare per essa. Stolti, sì, perché il Signore Oscuro avanza come se al posto della bacchetta brandisse una falce, ho visto seppellire molti maghi in quest'oscurità dilagante. Molti amici. Certi giorni è così difficile vedere la luce...

Perché sposarsi, ti chiederai.
Perché indire un momento di festa in una realtà che fa del terrore il proprio bando. Perché questa è la mia luce, 'Tuney.
Dorcas, Marlene, Remus, Sirius, Peter.
In questo mondo storto ho una sola certezza e mai cambieró idea a riguardo: l'amore è una magia potente, più potente di ogni altra e non bisogna mai smettere di lottare per esso. Mai smettere di lottare.

James è la mia luce, la mia speranza.

Il Matrimonio sarà il 12 di Settembre, primo pomeriggio.
Ti prego di pensarci.

Tua Lily



P.S.
Spero che il gufo sia stato discreto, ne aveva ordine.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: NickQuasiSenzaTesta