Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Angel_chan_    18/02/2015    4 recensioni
Era l’ultima notte d’estate , il silenzio regnava sovrano su Heartland , la delicata brezza penetrava dalla finestra semi aperta , distesa sull’amaca una esile figura dormiva beata. D’un tratto aggrottò le sopraciglia, iniziò a sudare e quando come per disperazione urlò. Si alzò di scatto , era successo ancora una volta , -Accidenti… - pensò ,- Papà…- disse poi con un filo di voce, strinse forte il ciondolo che aveva appeso al collo –Energia al massimo…- sorrise e tornò a dormire...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuma/Yuma
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La nebbia che avvolgeva la foresta iniziò a farsi sempre più fitta.
Yuma e Felix proseguivano lentamente, cercando di non inciampare o andare a sbattere contro qualcosa.
Erano da poco riusciti ad evitare uno scontro con un gruppo di bariani ma Felix era stato ferito al braccio destro e, anche se era una sciocchezza, non riducendo a disinfettare a dovere la ferita, tutto il corpo ne risentiva.
-F-Felix… Sei sicuro di stare bene?- chiese Yuma preoccupato offrendosi di aiutarlo, Felix abbozzò un sorriso e aggrappatosi a Yuma disse, -Ho avuto momenti peggiori…-.
 -E poi, la mia bellissima amata veglia su di me -, pensò socchiudendo gli occhi.

Di lì a poco, Yuma scorse una grotta e, affrettando il passo, entrò. Sistemando Felix accanto alla parete, si tolse lo zaino per utilizzarlo come cuscino, e lo posizionò dietro la nuca dell’ex bariano.
Dallo zaino prese poi qualche provvista e alcune bende, per pura fortuna trovò anche dei rametti all’uscita della grotta, e così riuscì ad accendere un fuocherello.
-Come stai?- chiese portando le mani vicino al fuoco per riscaldarle, Felix volse lo sguardo stanco al suo compagno di sventure, -Un po’ meglio.. cough..-  rispose per poi tossire.
Yuma ancora più preoccupato, toccò la fronte al compagno e la sentì scottare, -Ma tu hai la febbre! E adesso cosa faccio? COSA?- inutile dire che il panico prevalse, -Mi serve… serve…? Acqua! Si, acqua!- si disse cercando di calmarsi.
-Aspettami qui! Vado a vedere se c’è un torrente da queste parti- disse alzandosi di fretta.
Felix cercò di bloccarlo, -No. E’ troppo pericoloso, cough… cough..-
Yuma gli mise una mano sulla spalla, -Tranquillo, tornerò. Devo ancora ripagarti per tutto quello che hai fatto per me! E adesso riposati vecchietto!-
-Non sono vecchio…-
La risata di Yuma contagiò anche l’ex bariano che si appoggiò alla parete chiudendo gli occhi.
-So che ci sei tu a proteggermi, Yuma- pensò prima di addormentarsi.

***
La strana figura incappucciata volteggiava nella stanza, -Un, due e tre!- una piroetta e poi un’altra ancora.
Era felice, il suo piano andava a gonfie vele. Nessuno si era accorto della sua presenza, nemmeno quello scellerato di Don Thousand.
La figura smise di danzare quando la sua mente si soffermò sul volto umano di Thousand.
Sul suo sorriso.
Sul suo falso sorriso.
-…La mia vendetta sarà atroce… pRePARatI… ThOUSanD-
Un sorriso diabolico si dipinse sul volto della figura.
-A..sPEtTamI…-

***
Yuki sentì un brivido percorrere la sua schiena. Aveva uno strano presentimento e, anche se questa cosa accadeva molte volte, si stava preoccupando.

-Yuki…-

Cosa? Una voce?

-Yuuuuki…-

In un primo momento le sembrò Maya, ma la voce iniziò a diventare sempre più cupa ed inquietante.
-Chi… sei?-. Yuki odiava sentire quelle voci. Che cosa volevano da lei?
Improvvisamente la voce emise una lunga e lugubre risata, Yuki si voltò di scatto e delle mani ossute la spinsero indietro.
Ci fu un boato.
Tutto intorno a Yuki divenne buio e, al suo risveglio, camera sua era sparita.
Al suo posto era apparso un luogo strano, inquietante e oscuro.
Yuki dolorante era caduta supina a terra, e con la mano destra cercava di rialzarsi, visto che muovere la sinistra le provocava un dolore lancinante.
-Uh uh, eccoti qua prescelta- cinguettò la voce di prima.
Yuki volse lentamente il capo, una figura le sorrideva beffardamente. Aveva… un qualcosa di familiare…
-C-chi… se..i- Yuki faticò a parlare, la disastrosa caduta le aveva provato dolore che a ogni piccolo movimento si diffondeva sempre di più per tutto il corpo.
-Uh uh, giusto. Tu non mi conosci, almeno direttamente - disse la voce gioiosa.
Si avvicinò minacciosamente a Yuki e, quando fu abbastanza vicina, le porse la mano.
La stessa mano che l’aveva spinta in quel baratro.
-Sono sicura che avrai sentito parlare di me, figlia dei Guardiani. Il mio nome è…-

***
La voce della dolce Kaelin di disperse per i corridoi della Heart Tower in un forte urlo di dolore.
-NO! NO!- la sua voce continuava a farsi sempre più forte e le sue urla più strazianti.
Chris, che stava dormendo in camera sua, corse in soccorso della sorella.
-KAELIN !- urlò aprendo di scatto la porta.
Kaelin si manteneva la testa tra le mani, tremando e singhiozzando. Chris le si avvicinò e la strinse forte a se, -Che cosa è successo? Hai fatto un brutto sogno?- chiese amorevole.
Kaelin scosse la testa, - Y… Y…- la sua voce era debole e roca, Chris si sporse per ascoltare meglio.
-Che cosa c’è?- chiese nuovamente accarezzando la testa della sorella.
Kaelin alzò lo sguardo sul fratello. Gli occhi gonfi e rossi continuavano a lacrimare, rigando il volto delicato.
-Y… Yu… k…i… E’ in… pericolo…-

***

Yuki sgranò gli occhi incredula. Lei era veramente…?
-Ma… ma…- iniziò a balbettare. Come era potuto succedere? Lei non poteva essere veramente…
-Basta così- una voce soave ma fiera si fece spazio tra i pensieri di Yuki.
-Chi…?- Yuki si voltò alla sua destra. Un uomo molto giovane dai lunghi capelli albini, con una strana corona posta sul capo, la guardava con dolcezza.
Gli occhi cremisi, proprio come i suoi, prima posati su di lei, si erano spostati sulla figura.
-Salve a te, Yūhi*- disse cordialmente, avvicinandosi alla donna.
-T… TU- la voce della donna divenne improvvisamente debole e preoccupata, ma allo stesso tempo feroce.
-CHE COSA CI FAI QUI?-
-Io? Sei stata tu a chiamarmi, Yūhi-
-Io non ho chiamato nessuno e tanto meno…! –
-Oh? Davvero? Allora suppongo che sia stata Shōgo* a chiedere il mio aiuto… E’ un vero peccato. Pensavo…-
-Chiudi quella bocca Yoake*!-
L’uomo rimase al suo posto in silenzio, scrutando “Yūhi”. Osservando bene gli occhi dell’uomo, Yuki giurò di averli visti lucidi come sul punto di piangere.
-Perdonami allora…- si avvicinò a Yuki e le porse la mano per aiutarla a rialzarsi, -Però adesso la signorina Yuki viene con me, sempre se non ti dispiace… Yūhi-.
Sul volto della donna si formò una smorfia, -Con lei ho finito… Ormai manca poco al giorno del giudizio- disse risistemandosi il cappuccio sul volto, e prima di scomparire nelle tenebre aggiunse, -Mi dispiace che il nostro incontro sia avvenuto così…-.
Yoake sospirò affranto, -Dispiace anche a me… sorella-.
Voltandosi in direzione di Yuki, abbozzò un sorriso. Un sorriso triste e malinconico.
Prendendo il braccio dolorante di Yuki, vi passò una mano sopra e la giovane iniziò a non percepire più alcun dolore.
-Come hai…?-
-Trucchi del mestiere. Perdonami se Yūhi ti ha fatto del male. Sai, lei non è mai stata così… bhe, hai capito- disse poggiando la mano sulla testa di Yuki.
-Ci sono così tante cose che dovresti sapere mia cara. Ma, sfortunatamente, non è questo il giorno. Ti chiedo di perdonarmi…- dalla mano dell’uomo partirono delle vibrazioni e Yuki sentì la sua mente annebbiarsi.
Qualche secondo dopo, Yuki era svenuta e l’uomo la sorreggeva delicato, -Adesso ti riporterò a casa. Per favore, veglia sulla mia anima. Ci rivedremo molto presto, e quel giorno, scoprirai tutta la verità-
Disse prima di sparire nel nulla.

***
Erano passate ormai ore da quando Yuma era uscito a cercare dell’acqua.
Felix, che aveva appena ripreso conoscenza, notò che il sole era ormai tramontato e di Yuma non vi era nessuna traccia.
Con il braccio malfermo e sanguinate, l’ex bariano uscì dalla caverna finendo nella folta foschia.
Camminando lentamente, scorse non poco lontano una sorgente, -No…- disse cercando di accelerare il passo. Arrivato alla riva, ricadde sulle ginocchia stremato, -Yuma! Y..Yuma!- urlava sperando che Yuma fosse nelle vicinanze.
-Per favore… YUMA!- le sue urla divennero più acute, mentre la ferita continuava a farlo soffrire, -Dannazione! Yuma! Dove sei? YUMA!-.
Di lì a poco sarebbe arrivato qualche bariano e, con la fortuna che si ritrovava, lo avrebbe sicuramente catturato.
Una mano si posò sulla sua spalla.
Felix si irrigidì e sperò con tutto il cuore che quello fosse Yuma.
Lentamente voltò il capo e notò una donna da una lunga tunica arancione.
-Ah! Finalmente ti ho troooovato ~-
Felix sgranò gli occhi, -Chi sei tu?- chiese osservando meglio la figura, -Oh! Io? Uhuh, io sono Maya~ Molto piacere signor Felix. Mi hanno mandato direttamente dalle Alte Sfere per salvarla!-
-Co…sa?-
-Uhuhu, scheeerzo~! Qui non esistono le Alte Sfere, he he~ –
Felix continuò ad osservarla chiedendosi da quale girone infernale fosse uscita, -E’ addirittura peggio di Yuma- pensò cercando di indietreggiare.
-Ehi! Io sono solo una persona molto allegra mio car..?-
Felix notò sulla guancia della donna un simbolo, alquanto strano, come se fosse stato marchiato sulla sua pelle, -Il simbolo della famiglia Reale! Ma allora tu sei…!-
Maya indietreggiò, portando la mano sul simbolo, cercando di coprirlo, -…La cosa è irrilevante. Adesso vieni, devo portarti al sicuro…-.
Detto ciò, Maya creò un piccolo portale, -Aspetta!- la fermò Felix, -E Yuma?-. Maya lo guardò affranta, -Sono arrivata troppo tardi. I Bariani lo hanno catturato -


*Yūhi in giapponese indica il tramonto. Veramente, anche se l’uomo la chiama così, questo non è il vero nome della donna, ma l’ho scelto perché il tramonto ricorda molto la “fine” (morte) del ciclo solare.
*Shōgo in giapponese indica il mezzogiorno, ovvero l’apice del ciclo solare. E’ un’altra persona, molto vicina alla donna.
*Yoake in giapponese indica l’alba, l’inizio del ciclo solare. Come già detto in precedenza per Yūhi, questo non è il vero nome dell’uomo, ma per adesso non voglio rivelarvi nulla.

___Angolo Autrice___
Yoooo ~
SONO VIVAH *corre per la stanza urlando*
Rouge: Come al solito, sei sempre in ritardo…
Eh.. Perdonatemi ç_ç Speravo di aggiornare prima, ma non ci sono riuscita çAç
Ma rallegratevi (?) Non sono morta, è questo l’importante ewe
Rouge: Ma anche no
Coomunque! Siamo arrivati al ventesimo capitolo ** Sono così felice! Spero davvero di riuscire a finire questa storia prima o poi XD Lel
Ah! voglio chiedervi scusa per html, ma il mio computer non me lo faceva cambiare- Appena possibile risolverò il problema! (^o^)
Ci vediamo al prossimo capitolo! Che arriverà molto presto :^) *occhiolino*
Rouge: Si ma non ci sperate molto
E-EHY!

  
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