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Autore: Cris_Mar    18/02/2015    0 recensioni
Lily Evans è all'inizio del suo sesto anno e dovrà fare i conti con innumerevoli scoperte e rivelazioni.
E forse non tutte le decisioni che queste rivelazioni porteranno, saranno giuste o sagge. Ma in fondo, non tutti gli sbagli portano a qualcosa di brutto. Non se questi sbagli sono incantevoli.
Lily/James
Remus/Sirius
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alice Paciock, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Spazio autore:
È la mia prima storia e ci sto mettendo anche molto impegno. Ultimamente mi sento affascinata in particolar modo dai Malandrini e quando all'improvviso è arrivata l'ispirazione, sono corsa a metterla per iscritto e ci ho lavorato un pò. Il secondo capitolo è già pronto per la pubblicazione ma prima, voglio capire se vale la pena di portare avanti la storia. Spero che vi piaccia e che siate curiosi di leggere ancora.
Aspetto i vostri commenti, un abbraccio!

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Incatevoli sbagli.
 
 
Capitolo 1.
 
L'espresso per Hogwarts era partito da almeno cinque minuti e Lily Evans arrancava ancora in cerca di uno scompartimento vuoto.
 
Quando quella mattina era, letteralmente, schizzata fuori dal letto per prepararsi, il suo umore era alle stelle.
Si era lavata i denti con foga, spazzolata i capelli con cura e aveva indossato semplici abiti Babbani preparati la sera prima.
Poi era corsa fuori dalla sua stanza e, ignorando i borbottii di Petunia, aveva urlato: 'Si torna a Hogwarts!' con entusiasmo.
 
Era il suo sesto anno, doveva essere ormai abituata alla barriera, al treno scarlatto, agli abbracci tra amici ritrovati dopo le vacanze, alle carrozze, al castello, al banchetto ... insomma, a Hogwarts ma era un'emozione incredibile ogni volta.
 
Una volta arrivata in stazione, Petunia era riuscita a rovinarle il saluto alla famiglia come ogni anno, rifiutando un suo abbraccio e insultandola come al solito.
Attraversata la barriera aveva riacquistato entusiasmo, almeno finché non si era trovata di fronte Severus.
Quest'ultimo aveva incrociato il suo sguardo per qualche secondo, prima di abbassarlo fissandosi i piedi.
Lei, facendosi coraggio, lo aveva superato e si era fiondata sul treno dove un'abbraccio caloroso di Alice, le aveva fatto dimenticare il resto.
'Come stai Lily? Che bello rivederti! Diventi sempre più bella! Non ci sono scompartimenti vuoti di qua, ti conviene fare dietrofront. Vuoi sederti con me, forse? Ma sai, prima devo andare a cercare Frank, l'hai visto?' le chiese senza neanche riprendere fiato.
Aveva questa mania di sparare domande a razzo, quando era elettrizzata.
'E tu sei sempre la stessa furia scatenata! Non ho visto Frank ma sarà qui in giro’ le rispose Lily guardandosi intorno, ‘ e va pure da lui e non preoccuparti per me, starete molto meglio soli soletti' continuò, facendole l'occhiolino.
Lei le sorrise arrossendo e corse via.
 
A quel punto Lily aveva iniziato l'ardua ricerca, che si era protratta per quasi dieci minuti.
'Remus!' gridò quando intravide il volto dell'amico.
'Oh, ciao Lily!' rispose lui sorridendole gentile.
'Tutto bene? Sei fatto più alto, sai? Hai mica intravisto uno scompartimento in cui possa finalmente sistemarmi?'
Remus la studiò ironico:
 'Beh, io sto giusto ... '
' ... andando da Potter e gli altri' concluse Lily per lui, sospirando.
'E dai, ormai lo sai anche tu che sono a posto. Si, James ha fatto molte scemenze e Sirius anche peggio. E Peter... beh, lo sai. Ma in realtà sono buoni come il pane, e per fortuna hanno messo a posto il cervello da un pò di tempo. Dunque?' 
Lily alzò gli occhi al cielo per quell’inutile monologo che ormai conosceva a memoria: 'Fammi strada!'
Remus rise: 'James ne sarà molto contento.'
 
Tutti sapevano che Lily Evans aveva passato gli interi primi quattro anni ad Hogwarts ad odiare James Potter, a litigare con lui su ogni argomento, a rifiutare i suoi inviti ad uscire, a rifiutare di cambiare opinione su di lui, nonostante da tempo fosse notevolmente cambiato e realmente e profondamente cotto di lei.
Durante il quinto anno, invece, la vita di Lily a Hogwarts cambiò notevolmente:
Severus aveva preso scelte e decisioni importanti che lei non condivideva affatto e dopo un terribile litigio, il loro legame, sebbene Lily gli volesse ancora un gran bene e lui altrettanto, non tornò più come prima.
Consolidò, invece, la sua amicizia con Remus. Il che la portò a chiedersi come, un ragazzo come lui, potesse essere così legato a persone che giudicava tanto negativamente.
Remus gli raccontò della loro amicizia, gli raccontò di quanto si sbagliava: 'Hanno fatto e fanno tanto per me. Non avrei potuto trovare di meglio' concluse serio. E lei, anche se ancora non del tutto convita ma incuriosita da quell’affermazione che non comprendeva del tutto, non aveva potuto far altro che annuire.  
Così, Lily aveva passato del tempo con i Malandrini al completo.
E si, l'avevano conquistata.
Faceva loro una lavata di capo o due al giorno, ma aveva imparato a capirli:
Remus era sulla sua stessa lunghezza d'onda e lo adorava. Anche se a parer suo si sottovalutava troppo.
Sirius era una testa calda, ma con un gran cuore. Faceva lo spaccone e si pavoneggiava per il castello, ostentando grande risolutezza eppure James, le aveva confidato in gran segreto che proprio quel Sirius Black, era da anni innamorato cotto di una persona e che non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi.  
Peter era un pò privo di spirito, personalità e i ragazzi cercavano sempre di infondergli un pò più di fiducia in se stesso.
Ed infine James.
Si, aveva rivalutato perfino lui.
Come Sirius, aveva qualche mania di protagonismo di troppo che, per fortuna, con l'avanzare degli anni era diminuita almeno un pò. Continuava imperterrito a chiederle di uscire e a metterla in imbarazzo appena possibile con complimenti a dir poco esagerati.
Forse, pensava Lily, era così abituato a infastidirla e a prenderla in giro in quel modo - o a darsi tante arie con le ragazze in generale - che ormai era diventato inevitabile. Un pò come lei che lo rimbeccava di continuo e si ostinava a non chiamarlo per nome, nonostante la nuova "vicinanza" tra loro.
Comunque sia, James Potter aveva anche molti pregi: era un mago provetto nonostante non aprisse libro ed un eccellente giocatore di Quidditch, si sarebbe buttato dalla Torre di Astronomia per i suoi amici e metteva il cuore nelle cose in cui credeva.
Dunque per quanto Lily si ostinasse a sbuffare e a ostentare fastidio, la loro e la sua compagnia non le dispiacevano affatto.
 
'Sai Lily, sei ancora più bella di quanto ricordassi' osservò James, dopo ben dieci minuti di viaggio in completo silenzio - il che, nello scompartimento dei Malandrini, era a dir poco insolito -. 
'Grazie Potter, ma poco originale. E' questa la grande battuta che ti sei preparato come iniziazione per il nuovo anno delle tue abituali manie da dongiovanni?'
'No.' replicò semplicemente James tranquillo, indifferente all'insinuazione della rossa.
Quest'ultima lo inchiodò con lo sguardo, pronta a replicare ma...
'Remus John Lupin!' strillò Sirius all'improvviso facendo saltare su tutti - e svegliando Peter dal suo pisolino -.
Remus quasi fece cadere il libro che stringeva fra le mani: 'Che...?'
'Neanche la qui presente Lily Evans è ancora nascosta con il naso in un libro, non ti sembra di star esagerando? Insomma, capisco che tu voglia dare il meglio di te e tutto il resto ma, santissimo Merlino, l'anno scolastico non è ancora cominciato!' esclamò Sirius scandalizzato.
Lily scoppiò a ridere - James arrossì a quella visione - mentre Remus sventolava il  libro sotto il naso di Sirius: 'Ti sembra forse uno dei nostri testi di quest'anno? Non sto studiando Felpato, sto passando il tempo leggendo un libro babbano solo per il piacere di farlo.'
Peter si riaddormentò - sembrava avesse il talento di farlo a comando -.
'E' il libro che ti ho regalato il Natale scorso Remus?' chiese Lily sorridendo.
'Si e mi è piaciuto molto, l'ho già letto due volte' rispose lui, ignorando i commenti di Sirius ('Ci sono modi migliori per passare il tempo,no?' 'Due volte? E a che serve rileggerlo?' 'Remie! Ascoltami!' )
'Ne sono felice', concluse Lily soddisfatta incrociando poi lo sguardo di James e, notandone l'aria sognante, arrossendo a sua volta.
La porta dello scompartimento si aprì 'Qualcosa dal carrello, cari?' chiese la solita giovane donna sorridente.
James saltò su per interrompere quel momento imbarazzante e, senza pensare a quello che faceva, comprò un gran mucchio di dolci che poi rovesciò sul sedile senza scartarne neanche uno.
Tutti allora lo fissarono.
'Che c'è?' chiese sulla difensiva.
'Hai forse comprato tutta questa roba come ornamento allo scompartimento, Ramoso?' esordì allora Sirius, scrutando il suo migliore amico e ridendo sotto i baffi per l'effetto evidente che Lily Evans aveva su di lui.
'Quando Codaliscia si sveglierà avrà fame' si giustificò invece James evitando lo sguardo indagatore di Felpato.
Sirius non insistette, distratto da Remus e Lily che avevano ripreso a discutere di quel libro.
Sembravano così affiatati,  lì a scambiarsi opinioni intelligenti.
'Lunastorta' esordì allora Sirius, sedendosi fra di loro 'parlami del libro. E' una bella storia?'
Remus osservò Sirius da capo a piedi: 'Come?' chiese scettico.
Sirius assunse un cipiglio irritato: 'Che c'è? Credi forse che sia troppo stupido per capirlo?'
Remus sbattè le palpebre perplesso: 'Certo che no. E che, di solito non ti importa di queste cose.'
'Beh, voglio cercare di capire cosa ci trovi. Allora, questa storia?' continuò irremovibile Sirius.
Mentre Remus si perdeva in un racconto più che entusiastico e dettagliato, James tirò fuori una macchina fotografica immortalando quel momento: Remus che sproloquiava a più non posso e Sirius che, incredibilmente, pendeva dalle sue labbra e non si perdeva una sola sillaba.
Poi spostò l'obbiettivo verso la sua rossa preferita e scattò: Lily mangiava una cioccorana, e leggeva distrattamente la descrizione del mago famoso sulla figurina.     
Si mise la seconda foto in tasca, gelosamente.
Poi osservò nuovamente la prima, ridendo e mettendola sotto il naso della rossa per costringerla ad osservarla.
Lei rise a sua volta: 'Straordinario' commentò mentre Sirius urlava indignato: 'E quindi si conclude così? M-ma lui ... loro ... cosa gli è successo dopo?' 
Remus gli sorrise paziente: 'Non lo so, sta a te immaginarlo. Ma pensa, dopo tutto quello che era successo, finalm-'
'Che cosa vorrebbe dire sta a te immaginarlo?! Sì, finalmente tutto è finito bene! Ma poi? Che ne è stato di tutti quanti?'
'Non lo so!' ripeté Remus, facendosi contagiare dalla delusione: 'ma di sicuro ... insomma, hai letto il finale!'
Lily accorse in suo aiuto: 'Beh, dopo hanno vissuto un sacco di altre cose insieme, belle e brutte. Ma non si sono mai separati. Amici significa per sempre, lo hai letto no?'
Sirius parve calmarsi e sorrise: 'Ah, bene! Si, mi piace. Dei gran geniacci questi tizi!'
Remus sospirò sollevato e piuttosto entusiasta di aver convinto l'amico dell'indiscutibile magnificenza di quel libro.
'Vado a indossare la divisa, ci siamo quasi! Dovreste farlo anche voi!' disse a quel punto Lily, alzandosi.
James le scattò un'altra foto mentre usciva - lei lo guardò di sbieco, ma alla fine non discusse e chiuse la porta dello scompartimento - .
 
'Bene, diamole ascol-'
'Dammi quella foto, razza di cerbiatto spelacchiato!' ululò Sirius interrompendo Remus che già frugava nel suo baule.
James ghignò, gliela consegnò tranquillamente e si chinò a sussurargli all'orecchio: 'Lo so che non sei affatto arrabbiato. Conservala e ringraziami.'  
Sirius si pietrificò sul posto - e nessuno aveva lanciato l'incantesimo delle Pastoie Total-Body - borbottò un 'Non ho idea di cosa tu stia parlando..' e si infilò la foto in tasca.
 
                                                                                  *****
Qualche ora dopo Lily se ne stava distesa sul letto, dopo l'appagante banchetto di inizio anno, ancora vestita, disegnando archi in aria con la bacchetta, ruotando il polso prima da un lato, poi dall’altro.
 
'Stai bene?' le chiese Alice che aveva fatto di soppiatto capolino dalle tende del suo letto, al che lei sobbalzò sorpresa.
'Credevo dormissi!' rispose tenendosi il petto: 'Rischio di infarto a parte, sto bene. Stavo solo pensando.'   
'Davvero? A quest'ora?' fece allora Alice, mettendosi un pò più comoda.
Lily si guardò le mani, che ancora stringevano la bacchetta e assottigliò le labbra.
'Beh, anche tu sei indiscutibilmente sveglia nonostante l'ora. Eppure sei salita per prima in dormitorio, dicevi di aver sonno.' rispose guardandola freddamente.
Poi la fulminò un pensiero e, assumendo un'espressione preoccupata, si affrettò a chiedere: 'Non avrai litigato con Frank?'
Alice scosse la testa con foga: 'Niente affatto, ero veramente stanca!' poi si strinse nelle spalle arrossendo:
'In realtà ho avuto un incubo ... non mi andava di rimettermi a dormire. Così, quando ti ho vista sveglia, ho pensato che forse ti andava di chiacchierare.'
Lily sorrise, leggendo il sollievo negli occhi dell'amica e, abbandonando completamente l'aria ostile, si alzò dal suo letto per sedersi accanto a lei.
'Scusa, ero nel bel mezzo delle mie elucubrazioni mentali' disse allora, rendendosi conto di essere stata abbastanza scortese e sentendosi in colpa per aver scaricato la sua frustrazione su di lei.
'Oh, ti ho interrotta' continuò Alice - che non si era nemmeno accorta del precedente fastidio di Lily - portandosi una mano alla bocca.
Quell'incubo doveva averla scossa così tanto che vedere quest'ultima sveglia, di buon'umore o no, l'aveva fatta sentire abbastanza sollevata da non accorgersi di altro.
Lily scosse la testa: 'Forse mi hai fatto un favore, non arrivavo a capo di niente. Allora, quest'incubo?'
'Ho sognato che la mamma di Frank mi disapprovava e che infuriata, cominciava a lanciarmi un incantesimo dietro l'altro. La parte peggiore era che Frank rideva. E' stato orribile.' Alice represse un brivido.
Lily le battè una mano sulla spalla e rise: 'Certo, la signora Paciock mette un pò soggezione ma da qui a cercare di ammazzarti! E poi ti conosce e non ti disapprova affatto. Per non parlare di Frank, non ho mai visto una persona più rincitrullita per amore!' e rise di nuovo: 'era solo un sogno e per di più ridicolo.'
Alice annuì distendendosi a pancia in giù e sbadigliando: 'Hai ragione. E tu? Cos'è che ti frulla in testa?'
Lily la guardò.
Aveva sempre trovato in Alice una perfetta confidente: non c'era rischio che spettegolasse in giro, non giudicava i suoi ragionamenti o le sue decisioni e non faceva troppe domande, ascoltava e basta.
In questo caso però non se la sentiva di raccontare ad Alice delle sue preoccupazioni e delle sue supposizioni.
Il motivo era semplice:
il primo dubbio che la tormentava riguardava Remus e confidarle i suoi turbamenti avrebbe potuto costituire un problema per lui.
Gli anni precedenti non aveva badato alle voci e non ci aveva fatto molto caso ma, durante il quinto anno, Lily si era accorta delle frequenti sparizioni dell'amico e della ritrosia di lui nel parlarne. Aveva inoltre avuto la netta sensazione che in questa storia fossero coinvolti anche gli altri tre Malandrini.
Ma perchè spariva? Possibile che un'impegno improrogabile lo obbligasse a lasciare la scuola così spesso? E perchè non voleva parlarne? 
Il secondo problema riguardava James Potter e faticava anche solo ad ammetterlo a se stessa quindi, le risultava impossibile confessarlo ad anima viva.
Parlare con Alice l'avrebbe invece aiutata a ragionare oltre i suoi pregiudizi visto che, quest'ultima, l'aveva capito ancora prima di lei, tanto la conosceva.
'Niente di importante davvero.' sospirò allora la rossa.
'Va bene,' rispose assonnata Alice abbracciando il suo cuscino ma, avendo intuito il motivo - in realtà uno dei motivi - dei crucci dell'amica, continuò: 'ma lascia che ti dica una cosa...'
Lily, che si era distesa accanto a lei, rimase in ascolto fissando in alto i tendaggi del letto a baldacchino dell'amica.
Quando poi si rese conto dell'improvviso silenzio, si volse a guardare l'amica che, prima di poter completare la frase, si era assopita con un mezzo sorriso ancora visibile sul volto.
Lily sospirò e, per niente insonnolita, riprese rimuginare rigirandosi distrattamente la bacchetta fra le mani.
 
Quando la mattina dopo Alice la destò, dandole una scrollata, Lily non ricordava il momento preciso in cui si era addormentata: doveva essere stato molto tardi, considerata l’incredibile voglia di rimanere a letto.
Aveva non solo occupato per tutta la notte metà del letto di Alice, ma aveva dormito completamente vestita!
‘Forza, alzati!’ le urlò l’amica: ‘Non vorrai far tardi il primo giorno di lezioni!’
Lily borbottò un dissenso, mettendosi in piedi.
‘Beh,’ continuò Alice ridendo: ‘almeno sei già pronta di tutto punto!’
Lily sbuffò: ‘ Non mi sono accorta di essermi addormentata o sarei andata a togliermi la divisa e a mettermi nel mio letto.’
‘Oh, non importa! Almeno non ho avuto più incubi!’ disse Alice, senza perdere il buon umore.
‘Come fai ad essere così frizzante, di prima mattina?’ chiese invece Lily, scorgendo la sua bacchetta  abbandonata sul pavimento: si affrettò a raccoglierla.
‘Beh, prima di tutto io non ho passato la notte in bianco a scervellarmi su James Potter ...’
‘Cos-Non mi stavo scervellando su Potter!’ ribattè piccata, sollevandosi di scatto.
Ma Alice era già sulla porta e si affrettava ad uscire: ‘Ti tengo il posto in Sala Grande, sbrigati!’ le urlò ridendo e chiuse la porta.
O almeno, si disse Lily fissando la porta, non solo su Potter.
   
 
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