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Autore: Queila    19/02/2015    3 recensioni
La guerra è finita e i nostri eroi tornano alla normalità, ma non prima di affrontare ciò che la guerra ha portato con sè...
"Partecipa al contest Dramione, Fremione e Romione!" indetto da MistyEye.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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The First One
 
La guerra non aveva risparmiato niente e nessuno. Il cielo incombeva grigio e terrificante su Diagon Alley, mentre i sopravvissuti cercavano di farsi largo tra le cenere e le macerie del villaggio magico. Erano due ore ormai che vagavano tra le vie spettrali per cercare sopravvissuti e per tentare di aggiustare ciò che era stato rotto, impresa quasi impossibile.
“Ron, attento” una voce femminile tagliò l’aria.
Il Weasley si spostò subito di lato per evitare una tegola caduta da un tetto lì vicino.
“Grazie, Herm…” le sorrise facendosi rosso in viso, la ragazza gli rispose con leggero cenno del capo, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio con fare imbarazzato.
“Quanto ti deciderai a dirglielo?”
“Dirle cosa?”
“Ron, ti prego…”
Il rosso distolse lo sguardo dal viso preoccupato del suo migliore amico e si allontanò, girando l’angolo verso un edificio fatiscente. Fece un lungo sospiro e si coprì il viso con le mani, non voleva pensare. Non voleva ricordare quella notte: Fred, il bacio, i fasci di luce verdi, gli occhi vitrei di chi non ce l’aveva fatta… era troppo, voleva solo chiudere i ricordi, serrare il cervello e mentire a sé stesso, il dolore acuto al torace, però, anche così non accennava a diminuire. Strinse le palpebre fino a farsi venire il mal di testa e diete un calcio al vuoto, come per allontanare la brutta esperienza, la tristezza e la malinconia che incombevano su di lui da giorni.
“Tutto bene, Ron?” la voce di Hermione lo fece sobbalzare e quasi non inciampò in un brandello di muro.
“Sì, tranquilla…” la ragazza lo scrutò con aria interrogativa.
“Sei silenzioso, ultimamente. Parli poco sia con me che con Harry” disse abbassando lo sguardo sulle ceneri a terra: ci deve essere stato un incendio in quella parte della cittadina.
“Beh, non so affari tuoi, sai?” lo disse in modo gentile, sorridendo leggermente, ma lei ci rimase male lo stesso e gli occhi le si velarono di lacrime.
“Pensavo, beh, ecco… che dopo il bacio… io potessi diventare per te…” Hermione prese a farfugliare imbarazzata,  agitata dal discorso che si era preparata tante volte in testa, ma che mai aveva avuto il coraggio di pronunciare.
“Hermione, no, ecco. Quel bacio, dimenticalo, non ha significato nulla” disse in tono deciso prima di voltare le spalle alla Grifondoro.
La ragazza rimase in piedi immobile e silenziosa, l’unico movimento era dettato dallo scorrere delle lacrime sul suo volto e in quel momento fu sicura di udire qualcosa spezzarsi e abbassò lo sguardo sul suo petto: percepiva in crepa al centro del suo cuore che prima non c’era.
Ron vagava per le macerie di Diagon Alley pensando che il suo muscolo cardiaco era esattamente come la cittadina: straziato e in mille pezzi. Aveva mentito, Ron.
Ma non poteva permette che Hermione si prendesse cura anche di lui, aveva troppo a cui pensare la ragazza per preoccuparsi anche di uno stupido ragazzino che non sarebbe riuscito più a sorridere. Non poteva farle questo: l’amava troppo per costringerla a guardare giorno dopo giorno il viso triste e privo di gioia che avrebbe avuto Ron d’ora in avanti; sarebbe stato un paziente e non un fidanzato.
Hermione Granger continuava a piangere. D’improvviso le gambe le cedettero e senza accorgersene si ritrovò tra le macerie con le ginocchia sanguinanti, ma non provava dolore, non percepiva il male che l’impatto le aveva provocato, le sue emozioni erano state risucchiate dal vuoto enorme che si era generato al centro esatto del suo petto.
Si sarebbe rialzata, ma in quel momento voleva rimane sola con l’anima a brandelli per soffrire come non aveva mai sofferto in vita sua.
Ginny la trovò con le mani insanguinate e il volto coperto di lacrime, gli occhi che vagavano sul paesaggio senza prestare attenzione ai dettagli, la strinse piano e la materializzò via, lontano da quel posto senza amore.
 
Note Autrice:
Salve ^^ grazie per aver aperto e letto la storia… sarà una mini Long composta da tre capitoli. Lunghi più o meno come questo, i capitoli sono già tutti scritti. Spero non sia un disastro totale.
 
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