Mentre Namjoon e
Yoongi stavano andando alla JYP insieme alla
signora Min, Hoseok e Jin si recarono alla centrale di polizia. Hoseok
doveva
testimoniare in quanto vittima dell'aggressione e Jin in quanto
conoscente dei
fatti e possibile indagato per seconda aggressione nei confronti del
signor
Min.
Ma Hoseok
sorprese tutti.
"Voglio far
cadere la denuncia. E voglio che venga
chiarito il fatto che il mio amico Kim Seokjin non ha fatto nulla. Sono
stato
io a fermarlo, per legittima difesa"
"Mi sta dicendo
che lei ha colpito questo signore per
legittima difesa ma che non vuole che venga denunciato per aggressione?"
"E' sordo per
caso?"
Usciti dalla
centrale Jin lo raggiunse in due falcate e lo
fermò tirandolo per un braccio "Lo lasci andare dopo quello
che ti ha
fatto? Che cazzo hai in quella testa?"
"Jin non posso
fargli questo. E' suo padre!"
"Già,
e lui non avrebbe dovuto fare quello che ha fatto
a lui e a te"
Hoseok
cercò di spiegarsi con più tatto possibile "Non
è
come te. Tu odi i tuoi e non vuoi sapere che fine hanno fatto e mi sta
bene, lo
capisco. Ma capisco anche lui che non lo odia perché
nonostante tutto è suo
padre e quello che vorrebbe è solo un po' di comprensione da
parte sua. Lui ci
sta male ma non lo odia. E io voglio dare a quell'uomo una
possibilità per
capirlo a sua volta. Lo faccio per Yoongi, non per me o per lui. E poi
guardami, sto bene!"
"Come vuoi. Ma
non se lo merita"
"Lo so questo,
ma se lo merita Yoongi"
Da dietro,
sentirono una terza voce raggiungerli "Signor
Jung!"
Hoseok si
girò e guardò l'avvocato del signor Min
avvicinarsi
e iniziare a parlare "Senta, volevo chiedere se è sicu-"
"Sì.
Sì sono sicuro. Faccia solo in modo che quell'uomo
aiuti sua moglie e suo figlio dopo il divorzio e che non crei
più problemi a
nessuno dei due. O potrei ripensarci. Ho bisogno di andarmene di qui
adesso, mi
scusi"
E detto questo
riprese la sua strada. Jin gli corse subito
dietro e Hoseok ricominciò a parlare "Io lo odio, ok? Lo
odio dalla prima
volta che ci ho parlato al telefono ed ho iniziato ad odiarlo ogni
giorno di
più fino ad esplodere l'altro ieri, quando ho visto quel
livido sul viso di
Yoongi. Voglio vederlo così tanto dietro le sbarre che quasi
mi sento male, non
avevo mai provato tanti sentimenti negativi verso una persona. Ma non
posso
fargli questo, lo capisci? Non posso farglielo e ho anche paura che se
lo
facessi mi odierebbe. Quindi alla fine lo faccio anche per me. Non
dirlo a
nessuno, nemmeno a Nam"
"No, non lo
farò. Penso ancora che sia una stronzata, ma
non lo dirò a nessuno"
Quando, poco
più tardi, Namjoon mandò un messaggio a Jin per
dirgli che avrebbero accompagnato la signora Min dal suo avvocato e che
dopo
lui e Yoongi sarebbero tornati a casa, Jin iniziò subito a
pensare a cosa poter
preparare di buono per il pranzo.
"Prepariamo
qualcosa a base di carne così andiamo sul
sicuro"
"Yoongi la
mangia?"
"Solo quella
praticamente"
"Oh, ok allora.
Voglio fare qualcosa di speciale"
Hoseok
sbuffò una risata "Perché mai?"
Jin, che si era
abbassato per prendere una padella, gli rispose
"Beh, la vedo come il nostro primo appuntamento a quattro. E' una cosa
carina, da quando io e Nam stiamo insieme non abbiamo mai fatto cose
del
genere. Perché tu eri troppo impegnato a piangerti addosso
per quell'altro. Ma
visto quanto ci tieni a Yoongi, finalmente, voglio fare in modo che
questo sia
l'inizio di qualcosa di bello"
"Grazie Jin. Per
questo, per prima, per ieri e per i bei
discorsi. In realtà alla fine se sto con Yoongi potrebbe
anche essere merito
tuo"
"In parte lo
è. E in parte è merito di suo padre che vi
ha fatti incontrare. Assurda la vita, eh?"
Hoseok stava per
rispondergli quando Namjoon aprì la porta di
casa e Yoongi gli passò davanti e si lanciò su
Hoseok, reggendosi per il collo.
Questo, però, per quanto apprezzasse il gesto, era ancora
troppo mal ridotto
per poterlo reggere in braccio e quando l'altro se ne accorse si
staccò subito
"Merda! Scusa! Stai bene?"
"Sì,
sto bene. Devo solo ricordarmi come respirare. Immagino
sia andata bene, vero? Dimmi di sì, ti prego!"
"Sono
ufficialmente un trainee della JYP! Hoseok-ah!
Grazie, grazie, grazie!"
"Sono
così felice per te Yoongi-yah" gli prese il
viso con le mani e lo accarezzò dolcemente con i pollici
mentre lo guardava
intensamente negli occhi. E poi lo baciò con trasporto e gli
parve di sentire l'altro
sciogliersi sotto le sue mani.
Dall'altra parte
della stanza, anche Namjoon e Seokjin
stavano festeggiando il nuovo contratto da produttore del ragazzo
biondo
"Sono orgoglioso di te"
"Grazie amore
mio"
---
"Ho lasciato il
tuo numero a mia madre, così appena
potrà ci farà sapere qualcosa. Spero solo di
poter riavere le mie cose presto.
Non ho potuto sentire neanche Jimin"
Yoongi, seduto
sul letto di Hoseok, che a sua volta era
seduto sulla sedia della sua scrivania, stava riguardando la sua copia
del
contratto.
"Stai tranquillo
Yoongi-yah, tua madre troverà una
soluzione per tutto. Te l'ha promesso, no?"
Hoseok rimise a
posto gli appunti delle ultime lezioni che
stava guardando e si spostò sul letto, accanto all'altro
ragazzo.
"Sì,
sì. Lo sta già facendo"
Il
più grande lo guardò attentamente e poi
domandò, con tutta
la delicatezza che gli fosse possibile "Yoongi-yah, come stai?"
"Sto bene, non
vedi?" Lo guardò e gli sorrise, un
sorriso falso, che non arrivava agli occhi, quello ferito finalmente
meno gonfio,
e Hoseok ebbe una stretta al cuore.
"Intendevo per
la storia del divorzio"
Yoongi
riportò la sua attenzione ai fogli che stava guardando
prima "Non mi va di parlarne"
Le labbra di
Hoseok si chiusero in una linea sottile "Ti
farebbe bene però"
Yoongi
sosprirò "Non lo so ancora come mi sento. Da una
parte mi sento sollevato perché penso che finalmente la mia
vita sarà come l'ho
sempre voluta. Ero serio quando ti dicevo che in quella cazzo di casa
non ci
volevo tornare, ma dall'altra parte... Non so ancora come
sarà adesso il mio
rapporto con il vecchio. Hoseok-ah, non lo perdonerò mai per
quello che ha
fatto a te ma se dovesse chiedermi scusa per tutto il resto credo che
lo
perdonerei subito"
Hoseok se lo
tirò addosso e affondò il viso tra i suoi
capelli, sussurrandogli gentilmente "Lo capisco Yoongi-yah. Ed
è molto
bello da parte tua. Non sei affatto un moccioso, sai?"
"E' un sacco di
tempo che sto cercando di dimostrartelo.
Com'è andata invece alla centrale stamattina?"
Hoseok gli diede
un leggero bacio sull'occhio ferito e poi si
allontanò da lui "Tutto risolto, niente di cui tu ti debba
preoccupare.
Allora, che cosa dice questo contratto?"
Yoongi
accettò il cambio d'argomento da parte dell'altro e
tornò a guardare quei fogli sparsi sul letto "Guarda
Hoseok-ah, questo
sarà il mio programma fino a che non debutterò.
Non avremo un fottuto attimo
per stare insieme! E poi, una volta debuttato, dovrò tenere
qualsiasi tipo di
relazione segreta. Ma questo non cambia le cose, non lo avrei comunque
detto.
Solo che dovrò far finta di non avere proprio nessuno"
Hoseok prese il
foglio che l'altro gli stava porgendo e gli
diede una rapida occhiata "Non sarà un problema Yoongi-yah.
La nostra
relazione non sarebbe mai stata comunque di dominio pubblico.
Potrò fare un
piccolo compromesso e lasciar credere a tante ragazzette che potrebbero
averti,
l'importante è che poi torni da me"
Yoongi sorrise
ma continuò a non guardarlo "Tornerò
sempre da te, lo sai"
Hoseok gli prese
le mani si buttò all'indietro, stendendosi
sul letto e portandosi l'altro su di se.
Yoongi
però non era entusiasta di quell'idea "Attento,
ti faccio male così"
"Stai zitto e
baciami"
E il telefono di
Hoseok iniziò a squillare e lui gemette per
la frustrazione.
"Giuro su Dio,
se non riusciamo ad avere un attimo
d'intimità entro questa sera io-"
Il
più giovane si alzò e gli diede una piccola
spinta sul
braccio "Falla finita, potrebbe essere la mamma. Rispondi"
Hoseok prese il
telefono, premette la cornetta verde e mise
il vivavoce. Yoongi allora parlò "Mamma?"
"Ragazzi?
Venite a
vedere il nuovo appartamento?"
---
Dopo essersi
fatti dare l'indirizzo i due ragazzi partirono
immediatamente. Una volta arrivati a destinazione, iniziò a
guardare il
condominio da fuori.
Hoseok stava
cercando di capire quali fossero le sue reazione
ma dato il mutismo dell'altro iniziò a parlare "E' un bel
condominio e
anche la zona è molto carina"
Yoongi si
accigliò "La mamma non lavora. Come cazzo se
lo può permettere?"
"Non
preoccuparti di queste cose Yoongi-yah, se l'ha
preso evidentemente sa che può farlo. Entriamo e parlaci"
Yoongi si decise
a dargli ragione "Ok, ma tienimi la
mano. Sono nervoso"
Hoseok fece come
gli era stato chiesto e lo strinse
delicatamente "Non devi essere nervoso"
"Sì,
lo so, ma non posso farci niente. Non ci sono mai
stato bene a casa mia"
"Sarà
tutto diverso adesso. E poi il mio appartamento è
sempre aperto per te"
Hoseok
tirò dolcemente il braccio dell'altra dalla mano che
era legata alla sua per cercare il suo sguardo e una volta ottenuto
ciò che
voleva gli sorrise.
Yoongi non
poté fare a meno di lasciarsi convincere dal quel
suo amato sorriso a forma di cuore.
"Entriamo allora"
L'appartamento
era al sesto piano e anche da spoglio sembrava
meraviglioso. Era molto grande e nella sala principale c'era un enorme
finestra
con terrazzo dalla quale entrava molta luce e si godeva anche di una
bella
vista della città.
"Ti piace
tesoro?"
Yoongi si stava
ancora girando intorno "E' bellissimo
mamma. Ma l'affitto sarà altissimo, come faremo a-"
"Niente affitto.
Tuo padre l'ha comprato a mio
nome"
"Cosa?"
"Si. Ha anche
pagato una ditta di traslochi. In questo
momento dovrebbero essere a casa sua a prendere le nostre cose. Pian
piano
penseremo anche all'arredamento e a tutto il resto"
Hoseok stava
cercando di lasciare al fidanzato e alla madre
un po' di privacy ma non riuscì a non ascoltare quelle cose.
'Chissà
se magari sono
riuscito a convincerlo questa mattina'
"Perché
avrebbe fatto tutto questo? Non ha nemmeno
provato a fermarti col divorzio?" La voce di Yoongi sembrava quasi
sofferente.
"Tesoro, credo
che tuo padre si sia reso conto di quello
che ha fatto e sta cercando di rimediare, a modo suo. Ci sta lasciando
liberi"
Yoongi
iniziò a fissare il pavimento e Hoseok riuscì a
vedere
che si stava mordendo il labbro inferiore.
Voleva dire qualcosa ma non ne aveva il coraggio.
Avrebbe voluto
andare da lui ma non sapeva se la signora Min,
o ex signora Min, ancora non ne era sicuro, prendesse bene delle
manifestazioni
d'affetto. E non sapeva se era pronto a farsi vedere così
dalla madre del suo
ragazzo, non dopo quello che era successo il giorno prima.
Ma poi vide che
l'altro ragazzo lo stava guardando e cercò di
sorridere o di fare uno sguardo che lo rilassasse il più
possibile e forse,
data la domanda successiva di Yoongi, ci riuscì.
"Non ti ha
chiesto di me?"
La madre lo
guardò con uno sguardo afflitto "Io... No,
no tesoro. Ma sai com'è fatto e sai come la pensa, quindi
già il fatto che non
abbia protestato sull'affidamento e che ci abbia comprato questa casa
sono dei
passi molto importanti per lui. Sii paziente e dagli tempo"
Detto questo si
avvicinò al figlio e gli carezzò il viso.
Yoongi annuì e Hoseok vide i suoi occhi riempirsi di
lacrime. Sentiva il
bisogno fisico di andare da lui.
"Venite, vi
faccio vedere la tua stanza"
Anche quella
stanza era molto grande e a Yoongi piacque
subito. Ma non abbastanza da fargli dimenticare la questione di suo
padre.
"Pensi che il
vecchio stronzo mi potrà comprare anche un
letto a due piazze o ha troppa paura che mi ci possa far scopare
ancora?"
Hoseok e la
madre, cosa che inquietò molto i due ragazzi,
dissero in coro, con tono di avvertimento "Yoongi!"
"Che
c'è? Posso finalmente dire quello che voglio in
casa mia! Lasciatemi stare!"
"Non esagerare
però. Hoseok, tra poco arriveranno quelli
del trasloco, potrebbe servirci una mano. Ti va di fermarti a cena con
noi?"
Yoongi lo
guardò pieno di speranza e il più grande, che era
stanco, non aveva con sé i suoi antidolorifici e non era
proprio pronto a
cenare ufficialmente con la madre del suo ragazzo, si
ritrovò ad accettare,
solo per lui "Sì, certo signora"
"Fantastico.
Dobbiamo ordinare qualcosa però, scegliete
con calma cosa preferite, io vado a chiamare per sapere quando
arriveranno"
E
così uscì, chiudendosi la porta alle spalle.
Hoseok si
avvicinò finalmente al ragazzo e gli prese la mano
"Allora, ti piace sul serio qui?"
Yoongi lo
guardò negli occhi e il suo sguardo si fece serio
"Sì, credo di sì. Forse potrei vivere anche nelle
altre stanze della casa
e non usare camera mia come un rifugio. Potrei abituarmi"
Il
più grande appoggiò la fronte su quella
dell'altro
"Andrà tutto bene adesso. Visto? Le cose si stanno
sistemando"
"Continuo a non
capire perché cazzo l'ha fatto"
"Magari
è come ha detto tua madre"
"Sì...
Magari"
E Hoseok non
riuscì proprio a dirgli che aveva quasi
minacciato l'avvocato del padre, facendogli capire che non avrebbe
denunciato
il signor Min a patto che lui aiutasse la sua futura ex moglie e suo
figlio a
rifarsi una vita. Si sentì male per nascondergli una cosa
del genere ma pensava
veramente quello che aveva detto a Jin, Yoongi se lo meritava e se lo
meritava
anche sua madre.
Gli diede un
bacio sulla fronte e quando sentirono suonare il
campanello disse "Andiamo ad aiutare tua madre, forza. E poi non
abbiamo
pensato alla cena. Cosa ti va?"
E Yoongi
finalmente sembrò rilassarsi "Cinese! A te
piace?"
Hoseok gli
sorrise "Lo adoro"
"Lo sapevo che
eri perfetto per me!"
---
Il massimo che
riuscirono a fare, per quella sera, fu
divedere tutte le cose e mettere gli scatoloni nell'apposite stanze.
Dopo aver cenato
su un tavolo improvvisato, Hoseok incominciò
a sentire il bisogno di tornare a casa, prendere le sue medicine e
mettersi a
letto.
"La ringrazio
per la cena signora"
"Quando la casa
sarà più vivibile la preparerò io,
sono
un'ottima cuoca"
Yoongi si
intromise "E' vero, fa il miglior Bulgogi[1]
del mondo"
Sia la madre che
Hoseok gli sorrisero teneramente.
"Non vedo l'ora
di poterlo assaggiare, allora"
"Mi chiedevo se
fosse un problema far dormire da te
Yoongi anche questa sera. Qui c'è solo il divano e in due
non ci staremo molto
bene"
Entrambi i
ragazzi furono sorpresi.
"No, certo che
non è un problema"
"Allora prendi
la tua divisa e le tue cose di scuola, da
domani si ricomincia"
Dopo aver preso
quello che gli serviva e aver dato la
buonanotte alla madre con un bacio sulla guancia, Yoongi
tornò all'appartamento
con Hoseok.
Era finalmente
riuscito a riprendere possesso del suo
cellulare, e mentre aspettava che il più grande lo
raggiungesse per mettersi a
letto con lui, stava cercando di leggere tutti i messaggi che Jimin gli
aveva
mandato -voleva sapere che fine avesse fatto e sembrava anche
abbastanza
preoccupato- per
poi rispondergli che
aveva avuto dei problemi a casa ma che il giorno dopo a scuola gli
avrebbe
spiegato tutto.
Quando Hoseok
tornò in camera, Yoongi pensò di non aver mai
visto niente di più bello. Aveva indosso solo un paio di
pantaloncini neri,
tipo quelli da calcio, e una semplicissima canotta bianca e per il
più giovane
fu una visione. Si era ufficialmente reso conto di avere un debole
particolare
per quelle gambe. E per quelle braccia. E per i suoi addominali. E per
tutto il
resto.
'Come
può un secchione
del genere avere un fisico così?!'
Hoseok si
buttò sul letto e si stese subito, sospirando.
"Stai male? Le
hai prese le medicine?"
Il
più grande lo guardò, con un solo occhio aperto
"Chi
è quello che parla come mia madre, adesso?"
"Voglio solo
assicurarmi che tu stia bene, stronzo"
e per rimarcare l'offesa, gli spinse leggermente una coscia col piede.
Ma Hoseok fu
più veloce. Lo afferrò per la caviglia che gli
aveva avvicinato e lo tirò verso di sé, facendolo
ricadere di schiena sul
materasso. Poi si alzò e gli andò sopra, con le
mani puntate ai lati della sua
testa per reggersi e guardarlo negli occhi.
"Sono in
perfetta forma, vedi?" disse ghignando.
"S-si, lo vedo"
"Fai il timido
adesso?" chiese per prenderlo in
giro mentre si chinò per lasciargli una scia di baci sul
collo.
"Se non sbaglio
eri tu ad essere quello timido la prima
volta, si può sapere che ti è successo?
"Solo
impazienza. E' da ieri pomeriggio che veniamo
interrotti ogni volta che proviamo a fare qualcosa" rispose, ma senza
mai
staccare le labbra dalla pelle morbida dell'altro.
"Ho-Hoseok
f-fermati un attimo"
Hoseok
lasciò subito il collo dell'altro per guardarlo negli
occhi "Ehi, ho sbagliato qualcosa? Non ti va di-?"
"No! Io...
Voglio solo chiederti scusa. Mi sento così in
colpa per quello che ti ha fatto. Non riesco a smettere di pensarci,
continuo a
rivedere quella cazzo d'immagine e non riesco a credere di non essere
riuscito
a fare niente oltre che mettermi a piangere e chiamare Namjoon"
Hoseok
sospirò "Yoongi-yah, te l'ho già detto. Non
è
colpa tua e non sono arrabbiato con te per non averlo fermato. Ci hai
provato,
l'ho visto, e se avessi potuto mi sarei rimesso in mezzo per impedirgli
anche
solo di sfiorarti di nuovo. E poi sto bene, sono sicuro che da fuori
sembrava
peggio di quello che era in realtà"
"Si, ma-"
"Niente ma. Io
sto bene e tu devi smettere di pensarci.
Le cose si sono finalmente sistemate e mi
dispiace dirtelo, ma sono felice che non
dovrai più tornare in quella casa. Magari adesso potremmo
fare le cose normali
che fanno le coppie normali. Non vedo l'ora di portarti fuori a cena,
c'è un
ristorantino non troppo lontano da qui che mi piace da impazzire e te
lo voglio
far conoscere. E voglio portarti al cinema, in spiaggia, al parco e al
centro
commerciale a fare shopping. Tutto questo ovviamente mentre rimarremo
concentrati sui nostri sogni, voglio vederti diventare un grande rapper
e
voglio che tu mi stia accanto mentre diventerò il miglior
veterinario di Seoul.
E- Porca miseria lo sto facendo di nuovo"
Hoseok si
alzò all'improvviso, quasi come se si fosse
scottato. Aveva gli occhi spalancati e sembrava a disagio.
Yoongi si
alzò a sua volta e si mise seduto di modo da
poterlo guardare in faccia "Cosa stai facendo di nuovo?"
Hoseok
cercò di decifrare lo sguardo dell'altro, per vedere
se lo avesse veramente spaventato "Sto correndo troppo. Io non voglio
spaventarti e non voglio programmare il resto della nostra vita. Mi
dispiace,
ho esagerato. Dio, sono così stupido"
"Non capisco di
cosa cazzo tu stia parlando"
E il
più grande si accorse effettivamente che Yoongi non era
affatto spaventato. Era solo confuso.
"Quando...
Quando frequentavo l'ultimo anno di liceo
stavo con un ragazzo. Lui aveva un anno meno di me, quindi all'epoca
aveva la
tua età. Per farla breve, avevo praticamente programmato il
resto delle nostre
vite insieme e lui si è spaventato. Mi disse che era troppo
giovane per pensare
a certe cose e che io ero un pazzo. Aveva ragione e io lo sto facendo
di
nuovo"
Yoongi lo
guardò e sembrava molto, molto serio "E' per
questo che all'inizio ti facevi tutti quei problemi per la differenza
d'età?"
Hoseok
abbassò lo sguardo e lo fece posare sulla trapunta del
letto. Non riusciva a reggere tutta quella pressione "Sì,
anche.
Soprattutto per questo in effetti"
Stavolta fu il
più giovane a sospirare. Gli mise una mano
sulla guancia e gli si avvicinò, tanto da parlargli
praticamente sulle labbra
"Hoseok-ah guardami. Forse è vero, sei pazzo, ma io lo sono
più di te. Io
la mia vita l'ho già programmata tutta e nel mio programma
tu ci sei entrato
circa una settimana dopo che ci siamo conosciuti e tu ancora non
sembravi
minimamente interessato a me. Col cazzo che sono spaventato, anche io
voglio
fare tutte quelle cose che hai detto prima e ne voglio fare anche tante
altre.
Per esempio, voglio che mi porti in un locale di sera e che mi ordini
una birra
dato che io-"
Hoseok lo
zittì con un bacio, spingendolo all'indietro e
riportandoli alle loro posizioni iniziali "Sai una cosa ragazzino? Io
sono
stato sempre interessato a te, dalla prima volta che ci siamo visti. Mi
hai
fottuto la testa da subito. E non ti ordinerò nessuna birra,
aspetterai un anno
per bere"
"Non chiamarmi
ragazzino. E ti convincerò in qualche
modo a prendermi quella birra, vedrai. Adesso dì un'altra
volta fottuto, è
stato eccitante"
Hoseok rise e
poi lo accontentò, sussurrandoglielo
all'orecchio con voce roca.
Yoongi lo prese
per i capelli così da poter riportare quelle
labbra sulle sue e dopo averlo baciato con foga disse ansimante
"Togliti
quei cazzo di pantaloni e riprendi da dove eri arrivato prima che ti
paralizzassi per le tue seghe mentali"
E dopo un
susseguirsi di baci impazienti ed esigenti, si
spogliarono frettolosamente e riuscirono finalmente a fare l'amore per
la
seconda volta, completamente differente dalla prima, con una
preparazione meno
gentile ma non per questo meno attenta da parte di Hoseok, amplificata
da i
gemiti lussuriosi di Yoongi e dai tocchi e dai morsi ansiosi di
entrambi. Fu più
passionale e travolgente, e comunque perfetta.
Quando finirono
Hoseok si accasciò su Yoongi e non si spostò
per dei buoni minuti.
"Hoseok-ah mi
stai schiacciando"
"Dammi...dammi
solo un attimo per...riprendermi"
Yoongi
ridacchiò "Troppo vecchio per queste cose?"
"No, solo troppo
malconcio" si lasciò cadere al
fianco dell'altro, che si girò di lato per guardarlo.
"Stai bene?" gli
chiese, accarezzandogli dolcemente
i capelli, un po' bagnati dal sudore, sulla fronte
"Benissimo. Mi
ci vorrà solo di più per riacquistare le
forze" gli prese l'altra mano, quella che non era occupata fra i suoi
capelli, e ne baciò il palmo.
Poi chiuse gli
occhi e Yoongi rimase a guardarlo attentamente,
in silenzio, quasi ipnotizzato dal suo torace che si alzava e si
abbassava in
fretta per via del fiatone. In quel momento realizzò quanto
fosse stato
fortunato ad averlo trovato.
"Sai Hoseok? Io
non credo che tu sia pazzo. Sei
semplicemente una persona seria, che sa quello che vuole dalla vita. Il
tuo non
è andare di fretta, è solo un organizzarsi per
far combaciare gli imprevisti
che ti interessano alle cose programmate. E' quello che ho fatto io con
te e
che spero davvero tu voglia fare con me. Ho bisogno di te"
Hoseok
riaprì gli occhi, il respiro si stava finalmente
regolarizzando, e ricambiò quel serissimo sguardo
concentrato "La vuoi
sapere tu una cosa? Prima che iniziassimo la nostra storia io credevo
di non
aver bisogno di te ma che tu fossi abbastanza forte e speciale da
rivoluzionarmi la vita e trascinarmi in qualcosa che credevo assurdo.
Ma non è
così. Siamo così diversi ma comunque molto simili
in questo, nonostante la
differenza d'età. Non credo più che tra di noi si
tratti di bisogno o di
intenzioni serie per andare avanti. Io e te siamo semplicemente fatti
per stare
insieme. Ne sono convinto ora, niente più dubbi o film
mentali. Non provare a
dirmi che sono un idiota adesso"
"No, non ci
avevo neanche pensato a farlo" e detto
questo si ristese, appoggiando la testa sul petto dell'altro,
ascoltando il
battito del suo cuore non più impazzito.
"Credo che
il domani in cui speravo tanto sia finalmente
arrivato. Dopo tutto, non erano solo illusioni le mie"
[1]
Probabilmente il
più famoso piatto a base di carne della cucina coreana. Ed
è buonissimo!
Questo
è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo.