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Autore: escawinchester    19/02/2015    5 recensioni
Dal testo: « Oliver Queen, ho sempre e solo amato lui, credendo che fosse l'uomo perfetto per me, poi ho tentato di rubare la tua baby e tutto è cambiato. »
[ AU FanFiction ]
Felicity Smoak ha deciso di cambiare, di essere più forte, segnata da un fatto che le ha cambiato la vita; un'incontro con i fratelli Winchester porterà dubbi ed incertezze su tutto quello in cui ha sempre creduto.
Riuscirà a scopire la verità su ciò che è accaduto quella notte? Riuscirà a capire per chi batte il suo cuore e soprattutto riuscirà ad essere abbastanza forte per affrontare tutte le sfide che le si pongono di fronte?
Genere: Angst, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Felicity Smoak, Oliver Queen, Roy Harper
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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It's time to be S T R O N G
 
Alone

 
❝ Può bastare uno sguardo, per farti capire che senza di lui siamo le persone più sole al mondo.


" Sexy " L'aveva chiamata in quel modo e Felicity era innervosita per aver fatto un'apprezzamento così; non conosceva il motivo per cui il fatto che le avesse fatto un complimento l'aveva fatta alterare, dopo tutto qualunque ragazza abbastanza sana di mente e con un paio di occhi buoni, avrebbe più che apprezzato una frase del genere detta da un ragazzo come Dean; non riusciva a togliersi dalla mente quel sorrisetto che aveva stampato in faccia ogni volta che la guardava, come se avrebbe potuto mangiarla da un momento all'altro, in senso positivo ovviamente; era un ragazzo carino, irritante, con un fisico da mozzare il fiato, sgorbutico, le cui iridi smeraldine la facevano confondere, idiota a livelli assurdi; praticamente raccchiudeva tutti quei ragazzi che secondo una classifica personale di Felicity erano "belli e dannati"; si ritrovò a mordersi un labbro perché anche se fingeva di essere superiore, anche lei era stata vittima di quella trappola che quel genere di uomo piazzava a cui era difficilissimo sfuggire; all'inizio anche Oliver presentava le stesse caratteristiche, ma ovviamente si era rivelato qualcosa di più di una semplice faccia, per questo Fel si era innamorata perdutamente, per quello che aveva trovato sotto la maschera del playboy miliardario o dell'eroe. 
Sbuffò visibilmente scocciata dal fatto che Dean le avesse ordinato di cambiarsi, era domenica e lei quel particolare giorno della settimana lo passava praticamente a poltrire, guardando qualche serie tv sul comodo divano di casa sua, per poi vestirsi solo quando doveva andare a cena con Oliver, era il loro "giorno libero" e cercavano di goderselo il più possibile, ovviamente era quello che faceva prima di tutto quel gran casino che era diventata la sua vita dalla morte del suo ragazzo, ma soprattutto non le capitava spesso di essere attaccata da quello che a quanto pare era un demone. 
Dean gli aveva salvato la vita, per questo sarebbe stata sempre in debito con lui, la cosa non gli faceva molto piacere, perché tutta quella storia aveva un che di sovrannaturale, di cose strane ne aveva viste in vita sua la giovane ragazza, uomini che colpiti da un fulmine diventavano super veloci, una specie di vampiro che ti faceva assomigliare ad una mini versione di Capitan America, ma di persone con gli occhi neri che volevano ammazzarla, quelle mancavano ancora sulla sua lista, condita dal fatto che un ragazzo incontrato per caso la sera prima, sembrasse conoscere alla perfezione quel tipo di "cosa"; qualcosa le diceva che, almeno per il momento, doveva fidarsi di lui.
Indossò una gonna alta e una camicetta a pois blu, raccogliendo i capelli biondi nella tipica coda, recuperò gli occhiali dal comodino e scoprì con grande dispiacere che erano rotti, spaccati ed irrecuperabili, scosse la testa optando per l'indossare le lenti a contatto che tanto odiava; poi - dopo aver preso un grosso respiro - si decise ad uscire dalla camera per dirigersi in cucina.

« Si può sapere chi ti ha dato il permesso di cucinare? »

Chiese rivolgendosi scocciata verso il ragazzo, che aveva ben deciso di metterle sotto sopra la cucina, aveva preparato una colazione - stranamente per due - con tanto di pancake e caffé macchiato, la colazione tipica di Felicity; come faceva a sapere che mangiava esattamente quelle cose, lei non lo sapeva; si limitò ad aggrottare la fronte e a sedersi.

Dean aveva deciso di preparare qualcosa da mangiare giusto per tenersi impegnato, sapeva quanto le donne fossero lunghe mentre dovevano prepararsi, ma Felicity era stata più rapida del previsto; quella ragazza incuriosiva il cacciatore in una maniera strana, era bella però non sapeva di esserlo, ma non il genere di ragazza che Dean era solito abbordare nei bar, quelle bombe super sexy che un tempo usava per svagarsi, no Felicity era diversa, per non parlare del carattere, sembrava un vero e proprio peperino, che sapeva ben tenergli testa e poi la curiosità per lei andava ben oltre il semplice bell'aspetto e il carattere forte, c'era qualcosa intorno alla sua storia che non gliela raccontava giusta, aveva detto a Sam che avrebbe fatto un giro per controllare il posto, erano arrivati a Starling City nell'esatto momento che la bionda si era presentata in quel capanno, secondo le varie ricerche e segnalazioni in quel posto sembravano essersi ammassati una mezza dozzina di demoni, non sapevano il motivo. per questo i fratelli WInchester avevano deciso di andare a dare un'occhiata, non poteva certo immaginare che una ragazza come Felicity potesse portare a tanti guai, ma in qualche modo sembrava essere una specie di calamita per quelli, così Dean si era personalmente offerto di seguirla, per controllare i suoi movimenti, all'inizio aveva sospettato che fosse ella stessa un demone, teoria che si era frantumata definitivamente quando l'aveva vista quasi in fin di vita, era arrivato giusto in tempo per uccidere quel farabutto, si era sentito sollevato quando aveva appurato che stesse bene, aveva sviluppato in così poco tempo una sorta di preoccupazione verso di lei, come se dovesse proteggerla a qualunque costo.

« Devi sempre criticare ogni gesto carino che ti fanno? Non troverai mai un ragazzo così » 

Disse ironicamente il ragazzo, servendo un paio di Pancakes prima a lei e poi a lui, si sedette como e cominciò a pastricciare con lo sciroppo d'acero, azzuffandosi come il suo solito e guadagnandosi un'occhiataccia minacciosa da parte della bionda, Dean sorrise soddisfatto, mostrando la sua solita faccia sfrontata, giusto per provocarla ancora di più, adorava stuzzicare le persone, ancora di più adorava farlo con lei, anche se doveva ancora scoprire il motivo.

« Non mi serve un ragazzo. »
Il tono di voce con cui la ragazza rispose, fece aggrottare la fronte del ragazzo, sembrava ferita per quella frase, come se Dean avesse toccato un tasto dolente, ancora non sapeva tutta la storia su quella ragazza, doveva forse imparare a stare un po' più zitto ed a riflettere prima di aprire la bocca, ma era un'abitudine che aveva sempre avuto ed era dura a morire, aprì la bocca per ribattere, scherzosamente ovviamente, ma Felicity glielo impedì parlando per prima.

« Vuoi dirmi chi era quell'uomo che voleva uccidermi? Ho già troppi problemi per conto mio, non voglio stare a discutere di possibili ragazzi con uno sconosciuto! Chiudi quella bocca dannazione, sei vomitevole! »

La smorfia disgustata che si dipinse sul volto di Felicity mentre pronunciava quelle parole, strappò una risata sincera al cacciatore, era pressappoco adorabile, il modo in cui parlava, i suoi atteggiamenti, era una donna dalle mille sfaccettature e lui sentiva come il bisogno di aprire ogni singola porticina che componeva il suo essere, voleva conoscerla a fondo, per capire di che pasta era fatta, per la prima volta, si stava interessando ad una donna, non solo per portarsela a letto, ma perché la trovava interessante, per conoscere lei, però, avrebbe dovuto raccontare anche qualcosa su se stesso, era convinto che non gli avrebbe detto neanche il suo colore preferito, se prima non avesse visto un'apertura sincera da parte di Dean, questa cosa era problematica, perché raccontare chi era veramente poteva spaventarla e lui non voleva che se ne andasse, non subito almeno.
Ingoiò in un sol boccone l'ultimo pezzo di pancake rimasto, pulendosi con un tovagliolo, poi ammiccò verso la ragazza, che scosse la testa alzando gli occhi al cielo, esasperata; certe cose non riuscivano proprio ad essere differenti in lui.

« Okay biondina, ti dirò quello che ti serve sapere, ma se devi svenire ti prego fallo sul direttamente sul letto, a quanto vedo hai un sedere niente male e non vorrei essere preso a schiaffi per avertelo toccato troppo »

Sentenziò tranquillamente, beccandosi l'ennesima occhiataccia, se le meritava tutte, ma stava semplicemente dicendo la verità, pur senza maliziose intenzioni, aveva avuto modo di dare un'occhiata ben gradita alla carozzeria che possedeva quella ragazza e ne era rimasto ben che felice, in un'altra occasione, sarebbe sicuramente stata nella lista delle top 10, ai primi posti ovviamente, ma c'era il fatto che avesse insultato la sua baby, che la faceva scendere di qualche posizione.

« Ti prenderò a schiaffi qualsiasi cosa tu mi dirai »

Rispose lei, anche se effettivamente Felicity non avrebbe potuto fare del male ad una mosca, aveva più volte chiesto ad Oliver di allenarla, ma lui aveva sempre detto che non ne aveva bisogno, che c'era lui a proteggerla, adesso invece un paio di lezioni di autodifesa, gli sarebbero andate più che bene.
Come suggerito da Dean, che continuava a guardarla con quella faccia da schiaffi, si andò a sedere sul divano, decidendo che alla prima mossa strana l'avrebbe soffocato con un cuscino.
Lui si sedette accanto a lei, con i gomiti sulle ginocchia, la guardò a lungo prima di iniziare a raccontare.

« Io e mio fratello Sam, che hai conosciuto l'altra sera... »
« Quello che mi sta simpatico insomma, non poteva salvarmi lui la vita? »

Lo interruppe Felicity, ridacchiando e facendo spallucce, Dean scosse la testa.

« Sono più affascinante io, ragazzina »

Rispose ammiccante, Felicity arrossì improvvisamente, il motivo non lo conosceva, o forse si, visto che lo trovava davvero affascinante, ma era la parte più nascosta di lei a fare quello strano pensiero, quella che aveva deciso di sotterrare sotto strati spessi, fece un gesto con la mano verso Dean, intimandolo di continuare.

« Idiota »
« Rompiscatole »

Risposse prontamente lui, beccandosi una cuscinata sulla spalla da parte di Felicity, era inumana la capacità che aveva quel ragazzo di farle saltare i nervi, stava cominciando a stufarsi, non ancora aveva scoperto nulla su quel ragazzo, che già una parte di se la odiava, mentre l'altra parte, cominciava a provare qualcosa, uno strano sentimento le solleticava le punta delle dita, i suoi occhi blu oceano, venivano illuminati da una strana luce quando incontravano il sorriso irriverente del ragazzo che le sedeva di fianco ed una strana morsa alla bocca dello stomaco la scombussolava tutta, impedendogli di concentrarsi come voleva.

« Possiamo passare alla parte dove mi spieghi perché mi vogliono morta? Ho un nuovo gioco per playstation da craccare se non ti dispiace! »

Sbuffò Felicity, ovviamente non era vero, la sua urgenza di chiudere quella storia era legata al fatto che in camera sua c'era un campione di una strana sostanza giallastra e puzzolente che doveva far esaminare alla sua amica Caitlin Snow alle Star Labs, doveva scoprire chi aveva ucciso l'amore della sua vita, non poteva certo perdere tempo a stare dietro ad un ragazzo, che la faceva sentire piacevolmente strana.
Dean alzò le mani, in segno di resa e serrò la mascella, come a concentrarsi, poi ricominciò a parlare e Felicity si impose di non fare nessuno dei suoi commenti poco opportuni.

« Come dicevo prima che Mrs Nerd mi interrompesse... » Altra occhiata assassina per Dean, di questo passo sarebbe morto con le sue minacce silenziose « io e mio fratello, siamo dei cacciatori, non di animali e roba simile, cacciamo le creature sovrannaturali, vampiri, licantropi, mutaforma, angeli, cose da libro insomma e c'è una di loro, un demone per la precisione, che voleva farti fuori, ma io l'ho ammazzato prima che potesse rovinarti quel bel faccino che ti ritrovi. »

Il cacciatore si preparò a veder svenire Felicity da un momento all'altro, ma quella era rimasta immobile ed impassibile, con la bocca spalancata dallo stupore, nulla di più; poi scoppiò in una fragorosa risata, che in qualche modo sembrò contaggiare anche Dean, che si ritrovò a sorridere, quella ragazza faceva uno stranissimo effetto su di lui.

« Non sto scherzando, ragazzina, è la verità! Ora vuoi dirmi cosa hai fatto per meritarti un demone alle calcagna? »

Le bloccò le spalle, per guardarla dritto in faccia, aveva una brutta sensazione, di pericolo e non era una bella cosa per Felicity, era preoccupato seriamente per lei.

« Senti Dean, mettiamo il caso che io ti creda, perché fidati ho visto abbastanza cose nella mia vita per farlo, io non ho mai fatto nulla di male, sono sempre stata una ragazza laureata in ingegneria informatica, che lavorava come supporto in un Team di super eroi che proteggevano questa città »

Prima di potersi rendere conto di aver detto fin troppo, Felicity si portò una mano alla bocca, guardando un Dean confuso, prima che potesse risponderle si alzò di scatto, avvicinandosi alla porta e chiedendogli di uscire.

« Felicity credo che tu sia in pericolo, lascia che ti protegga. »

Dean sembrava serio, forse in una dei pochi momenti nella sua vita in cui lo era, non poteva permettersi che accadesse qualcosa di male a quella ragazza.

« L'ultima persona che mi ha detto una cosa del genere è morta, Dean, non ti conosco, ma non ho bisogno di un'altro morto sulla coscienza, non posso sopportarlo è una cosa che devo fare da sola. 
Grazie per avermi salvata, ma posso, devo cavarmela da me, questa è la mia battaglia, non la tua. »

Confessò, abbassando lo sguardo per non far notare le lacrime che scivolavano lungo le sue guance, Dean si avvicinò, indietreggiò per impedirgli di avvicinarsi troppo, ma il muro alle sue spalle le bloccò la strada, il ragazzo le alzò delicatamente la testa, poggiando due dita sotto il suo mento, costringendola a guardarlo in quelle iridi verdi, in cui leggeva qualcosa che le faceva battere il cuore in un ritmo troppo strano e confuso per la sua mente, ancora troppo scossa in quello che le era successo.

« Non sono un tipo a cui piace lasciare le cose a metà, questa è roba di tutti i giorni per me e mio fratello, ti aiuterò a scoprire la verità e poi sparirò dalla tua vita, va bene? »

Il viso di Dean, era così vicino a quello di Felicity che riusciva a sentirne il respiro sulle sue labbra, annui appena, lasciandosi andare. Cosa le stava accadendo? Perché improvvisamente voleva fidarsi con tutta se stessa di quel ragazzo? Era irritante, la faceva infuriare e soprattutto era uno sconosciuto, eppure gli aveva offerto il suo aiuto, senza sapere nemmeno i dettagli, l'aveva fatto e basta, Felicity si rese conto di provare qualcosa di strano nei suoi confronti; lui le scacciò via una lacrima dalla guancia e lei sorrise, un sorriso caldo e sincero, colmo di gratitudine.

« Va bene. »

Rispose, per poi scostarsi da lui, sicura di non riuscire a reggere ancora quello sguardo che le suscitava reazioni a lei sconosciute, o meglio, conosceva bene cosa le provocava, solo che non poteva e non voleva crederci, semplicemente perché erano le stesse che aveva provato nei confronti di Oliver.





❀ ╰ Angolo di Esca ╮ ❀
Eeeh siamo al capitolo tre! Che dovrebbe essere il numero perfetto ergo un capitolo perfetto; solo che con lo studio [ dammit! ] la mia ispirazione è praticamente scemata, per questo questo è più un capitolo di "passaggio"; non si scoprono molte cose, but è pieno zeppo di feels Deanlicity! Quindi spero vi piaccia lo stesso *^*
Un grazie speciale a chi segue e commenta questa fic, siete i mei piccoli tesori <3

Questa volta il saluto speciale va alla mia Puccina *se la spupazza tutta* che spero riesca nel suo intento almeno questa volta! [Lei sa u_u ]
Al prossimo capitolo, dove vi prometto si scoprirà qualcosa in più su ciò che è accaduto al nostro amato Ollie <3


❥ Bacioni, Esca. 
 
   
 
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