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Autore: Nakurami    19/02/2015    3 recensioni
- Un mistero
- Una coppia innamorata
- Un mare insidioso
- Una divertente Ciurma Pirata
- Un Chirurgo famoso
- Un pazzo sadico
- Una geniale sacerdotessa
- Un potere unico
- Una Dea malvagia
Un po' troppi ingredienti? Naaah!!! ^-^
Sarà una storia all'insegna dell'horror/romantico/mistero/fantasy, il tutto miscelato niente di meno che nel Nuovo Mondo!
[P.S. Subito dopo Dessrosa]
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Trafalgar Law | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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    CAPITOLO I
 
- Da questo momento in poi sarai mia. Non farai niente che io non ti ordineró di fare, sarai la mia schiava, la mia amante, la mia cavia, il mio divertimento, mia. Mia. E se cercherai di scappare puoi dire addio a tutto ciò a cui tieni. Lui compreso. -

"-Nuovo Mondo, Dessrosa-"
Il Regno di Dessrosa poteva finalmente ritornare al suo antico splendore. Con la sconfitta di Donquixote Doflamingo, (ormai ex) membro della flotta dei sette e colui che aveva osato infangare il nome di re Riku, il paese riusciva a vedere quel bagliore di speranza che ormai da tempo avevano dimenticato.
Il sovrano, appoggiato da tutti gli abitanti dell'isola (persino dalla tribù dei Tontatta) aveva emanato il suo primo ordine in seguito alla riconquista del trono, che tecnicamente gli spettava: una settimana di festeggiamenti. Soltanto dopo questo lasso di tempo avrebbero iniziato con i lavori di restaurazione della città, ormai ridotta a un cumulo di macerie a causa dei numerosi scontri.
Nonostante tutto, però, il luogo messo peggio non poteva non essere il palazzo reale, di cui erano rimasti solo il grande soggiorno (senza però il tetto), due bagni e la sala da pranzo.
Abbattute le mura, re Riku aveva messo tutti i cittadini a ballare e a cantare. Ovviamente alcuni hanno dovuto arrangiarsi e quindi starsene fuori, ma alla fine tutta quella baldoria era segno che si stavano divertendo, che tutti erano felici. La festa poi si allungava per i vicoletti attorno alla collina del palazzo, dove c'erano buffet, giochi e palchi.
Rebecca girava per le strade affollate di gente in cerca di coloro che li avevano aiutati a liberare il Regno, ma dei Pirati di Cappello di Paglia non c'era traccia. Solo a un certo punto sentii una certa musica attirare la sua attenzione... su un palco c'era quella che le sembrava strano chiamare 'Zia' perché in fin dei conti era molto giovane, anche troppo per essere sua zia. 
- Violet! - chiamò ma lei era troppo occupata a ballare. Poi riconobbe delle voci litiganti e voltandosi vide Sanji e Zoro bisticciare.
Li raggiunse in un batter d'occhio e li salutò calorosamente - Ragazzi, mio nonno vuole parlarvi. È urgente. Sapete dove sono finiti gli altri? -
Il cuoco della ciurma lasciò perdere la lite e prese a saltellare ovunque - Ma certamente, Rebecca! Non so dove siano finiti quegli zucconi dei miei compagni ma possiamo andarli a cercare insieme! Sempre se ti va! -
La ragazza gli sorrise divertita, ma non poté non notare le bende che Sanji aveva cercato di coprire con la camicia, al che si rabbuiò. Prima ancora che l'interessato potesse tranquillizzarla, alla conversazione si aggiunse Zoro, col solito modo scorbutico - Non fartene un dramma. Non è di certo colpa tua se questo damerino non sa difendersi come si deve. -
- Ehi, dì un po', vuoi forse farmi arrabbiare? -
Lo spadaccino gli lanciò un'occhiataccia con l'unico occhio buono e ripresero a uccidersi con lo sguardo per altri cinque minuti, finché Rebecca non disse loro di raggiungere il palazzo intanto che lei trovasse gli altri.
Sanji non fece in tempo a seguirla che l'altro si era messo a camminare verso la spiaggia. Così il cuoco fu praticamente costretto a fare da scorta (così aveva detto lui alquanto infastidito) a quella stupida testa di verza. Zoro s'incazzò. Molto.
Per tutto il tragitto (che durò più o meno un'ora) non fecero altro che ricoprirsi di insulti, e Zoro si perso numerose volte. Nonostante ci fosse Sanji con lui, ma... lasciamo perdere, và!

"-Isola sconosciuta, edificio sconosciuto-"
- Non so perché tu l'abbia fatto ma non ne otterrai niente, sei d'accordo? - il ragazzo di fronte a lui non si mosse, ma come avrebbe potuto? La testa ciondolava quasi a volersi staccare tanto che pesava, le braccia legate dietro la schiena da catene pesanti, ruvide e arrugginite.
Il fatto che nonostante questo non mostrasse un minimo di dolore lo faceva impazzire. Si lisciò la giacca e incrociò le gambe sotto la scrivania, stizzito. 
- Allora? - chiese e questa volta il ragazzo alzò lo sguardo per trucidarlo con gli occhi. Se avesse potuto lo avrebbe fatto con le sue stesse mani. Oh, se avrebbe voluto.
L'individuo che sembrava essere il capo della 'banda' fece un segno a uno dei due uomini (deformi, specifichiamo) che aspettavano all'ingresso.
Subito dopo il ragazzo cadde in ginocchio stringendo i denti, non facendo uscire alcun gemito, il che fece irritare ancora di più quello che gli stava davanti.
- Ma guarda... prima lo lascio senza cibo né acqua per un mese, poi lo costringo a combattere contro le creature più orrende e sanguinarie, poi ancora gli faccio patire le pene dell'inferno nella 'Camera della Morte' e infine lo porto qui, lo ammazzo quasi e non dice NIENTE!! - strillò in preda all'ira. Si alzò sbattendo i pugni sulla scrivania costosa e si diresse a grandi falcate verso di lui non distogliendo lo sguardo da quelle pozze ossidiana.
Lo afferrò per i capelli scuri e lo alzò rivelando una pelle quasi bianca e sudata e innumerevoli cicatrici a decorargli il collo e il volto. 
- Uscite di qui voi - sussurrò quasi ai suoi due uomini che uscirono immediatamente. Il ragazzo sapeva cosa stava per fare. Dopo tutto era famoso proprio per quello, e sapeva che quando perdeva la pazienza nessuno era in grado di fermarlo.
- Sai chi sono io, vero? - chiese e avvicinò il proprio viso a quello del suo prigioniero preferito. Aggrottò le sopracciglia quando quello non rispose - Ho detto... SAI CHI SONO IO?! - e urlò lanciando il ragazzo contro il muro. La crepa che si creò non fu un buon segno.
Velocemente l'uomo lo recuperò, questa volta arpionandolo per il collo e stringendo la presa impedendogli di respirare regolarmente.
Ma ancora una volta il ragazzo non disse niente, lasciando che dalla tempia sinistra sgorgò più sangue di quanto ne avesse perso in tre giorni in quel luogo.
Un lieve bussare alla porta impedì all'uomo di scaraventarlo contro la finestra per puro divertimento, e il ragazzo non si era mai sentito così in ansia. Perché c'era una sola persona a cui quel tale prestava ascolto, ed era una con cui era meglio non averci niente a che fare.
- Entra pure Anya, che piacere rivederti dopo tutti questi anni... -
Ad entrare fu una stangona dai corti capelli biondo cenere e legati in due codini bassi.
Poteva anche sembrare carina ma i suoi occhi, di un grigio quasi accecante non gli erano mai parsi così sadici e cattivi.
- Ci sono novità, Kiro - disse soltanto andando verso la scrivania e sedendosi al posto del suddetto Kiro con nonchalant - Ho saputo di una fuga - 
E nel sentirlo dire da lei, l'uomo (che poi mostrava soltanto ventisei anni scarsi) strattonò ancora una volta quel povero ragazzo ringhiando come un cane. 
Anya ridacchiò nel vederlo in quelle condizioni e non tentò nemmeno di nascondere il suo divertimento - Non pensavo che avresti fatto scappare così il tuo giocattolino preferito... non è da te, semplicemente. -
Kiro si voltò completamente verso di lei mettendo il bella mostra il viso straziato del suo prigioniero - È tutta colpa sua. Questo lurido bastardo! - e nel dirlo lo sbattè con una violenza inaudita contro il pavimento di piastrelle di marmo bianco macchiandolo di rosso - Ma tornando a noi... che intendi per 'novità'? -
Anya si lisciò i jeans lievemente strappati alle ginocchia con non curanza, come se il suo alleato non avesse detto nulla.
- Dico... Dessrosa è tornata a essere quella di un tempo. - disse mentre giocherellava con alcuni documenti trovati lí per caso - È stato un certo Cappello di Paglia a sistemare le cose assieme a un certo pirata che conosci molto bene... chi è questa May? - cambiò velocemente argomento passandogli uno dei tanti curriculum con foto annessa sul retro.
Kiro sospirò - È una delle mie cameriere... Comunque, di chi stai parlando? - 
Anya ghignò e gli lanciò quasi il volantino. Quello che vide a Kiro non piacque per niente. Assolutamente niente.
- Cosa hai intenzione di fare? - gli chiese dopo dieci minuti di silenzio.
Kiro alzò lo sguardo su di lei e il suo viso assunse qualcosa di incredibilmente sadico e irrazionale.
- Vedi di scoprire qualcosa di più su questo rifiuto, - e le indicò il ragazzo steso a terra e privo di sensi - ,io elaboro un piano. -
Perchè questa sarebbe diventata la sua vendetta. Oh sí, Kiro "Il cavaliere della Lussuria" avrebbe ottenuto la sua tanto agoniata vendetta.

"-Nuovo Mondo, Dessrosa-"
Il re Riku li aspettava con impazienza in ciò che ne rimaneva della sala del trono.
Con lui c'erano Kyros e Violet, intenti a parlare un po' della ricostruzione del paese, un po' di Rebecca e un po' di Scarlet, che continuava ad essere nei cuori di tutti. Il primo ad arrivare fu Brook, seguito a ruota da Chopper e Franky, che dopo essersi scolato almeno venti bottiglie di cola aveva ufficialmente iniziato a dare i numeri come se fosse ubriaco.
In seguito, a dare una sistemata al cyborg, ci pensò Nico Robin, con un paio di schiaffi ben assestati. Poi erano arrivati Sanji e Zoro, trascinati entrambi da una Nami furibonda e dalle terribili emicranie, il cui sguardo aveva spaventato persino il re. Infine, avevano fatto il loro ingresso Usopp, Rufy e Rebecca. Il re Riku sorrise nel vedere sua nipote così allegra e anche Kyros dovette trattenersi dal piangere dalla gioia.
Se Rufy avesse chiesto a sua figlia di andare con loro, lui non le avrebbe permesso di andarsene ma non per egoismo e perchè troppo protettivo.
Aveva giurato che Rebecca non avrebbe mai più dovuto impugnare una spada, ed era determinato a rispettare tale promessa con sé stesso.
- Dov'è Trafalgar Law? - chiese Violet notando l'assenza del chirurgo dei Pirati Heart - Dovrebbe interessare anche a lui ciò che mio padre vorrebbe dirvi. - 
A rispondere fu Usopp perché il suo capitano era troppo tonto per aver capito quello che Trafalino aveva detto loro qualche minuto prima - Ha detto che ha altro da fare e che deve andare a trovare una persona - 
Nami inclinò un sopracciglio pensierosae per nulla convinta della risposta - È chi sarà mai? - 
Il cecchino fece un'alzata di spalle poi andò incontro a Chopper che tentava di distrarre Sanji, totalmente preso dalla seconda principessa di Dessrosa.
- Pirati di Cappello di Paglia, e sopratutto a te Monkey D. Rufy, noi vi ringraziamo di cuore per averci aiutato. Senza di voi, non so dove saremmo adesso... Grazie a voi Dessrosa adesso ha un futuro, un glorioso e lucente futuro, non ci sdebiteremo mai abbastanza con voi quindi qualunque cosa abbiate bisogno non esitate a chiedere -
Robin sorrise, imitata immediatamente da Zoro e Sanji, mentre Rufy iniziò a ridere - Non vogliamo un bel niente da voi, vecchietto! Ci bastano delle provviste per il nostro viaggio e... - Il capitano lanciò un'occhiata a Rebecca, che tremò.
Rufy le si avvicinò e incrociò le braccia dietro la testa incurante del dolore alle costole dovute allo scontro contro Doflamingo.
In pochi secondi Rufy assunse un'espressione seria e tutti quelli della sua ciurma (incluso Kyros, perché se lo sentiv!) sapevano quello che stava per dirle. O meglio, per chiederle.
- Mi sei simpatica - esclamò tutt'un tratto con un sorriso da un orecchio a un altro - Buona fortuna per la ricostruzione -
Kyros quasi svenne. Violet non capí un tubo mentre i Mugiwara si ritrovarono a sorridere tra loro. Perché loro se l'aspettavano.
Rebecca non sembrava triste, né delusa, anzi!, i suoi occhi risplendevano ed era quello che colpì maggiormente suo padre - Rebecca... non... vuoi andare con loro? -  le chiese Kyros balbettando.
La figlia lo guardò e gli corse incontro abbracciandolo - Adesso che ti ho ritrovato non ho alcuna intenzione di andarmene! - disse mentre Kyros ricambiò l'abbraccio commosso - E poi sono sicura che Rufy tornerà a trovarci presto. Appena diventerà il Re dei Pirati! - 
Il capitano dei Pirati di Cappello di Paglia scoppiò a ridere - Certamente! Diventerò il Re dei Pirati! Puoi scommetterci! -
A interrompere le risa del re e di tutti quelli che avevano assistito a quella sua solita uscita fu il samurai assieme a suo figlio Momonosuke, comparsi dal nulla al centro della sala - È soltanto questo che voleva comunicarci, re Riku? -
Solo in quel momento il sovrano sembrò ricordare tutto, tant'è vero che sussultò sul posto - È vero, hai ragione... Cappello di Paglia, come sospettavo il quartier generale della Marina è stato messo al corrente della vostra presenza su quest'isola e che siete stati voi a sconfiggere un membro della flotta dei sette... - 
- Ci stai forse dicendo che saranno qui tra poco? - esclamò un Chopper tutto tremolante.
Violet annuì gravemente - Saranno qui entro un paio di giorni con tanto di navi in assetto da guerra - a quella notizia Usopp, Chopper e Nami sobbalzarono.
A stento erano riusciti a uscire vivi dalla serie di cannonate da parte dell'Imperatrice Big Mom, non avevano ben capito il perché della sua improvvisa ritirata, ma sta di fatto che se quell'individuo non fosse scomparso dalla circolazione così come è arrivata, la Thousand Sunny sarebbe stata distrutta assieme a Chopper, Brook, Nami, il piccolo Momonosuke e Sanji. 
Combattere contro la Marina non avrebbe giovato a nessuno di loro.
- Quindi dobbiamo andarcene? - fece Rufy mettendo il muso come un bambino. 
Robin rise piano mentre Nami gli lanciò un'occhiataccia da record - Dobbiamo muoverci se non vogliamo avercela addosso. Re Riku, - la navigatrice si avvicinò al sovrano per parlargli - La nostra nave può partire già domani mattina, avremmo un solo favore da chiedervi... - 
Usopp, che già temeva la richiesta della ragazza, lanciò un grido - Insomma Nami! Il lupo perde il pelo ma non il vizio, è così? - 
Al che la navigatrice ringhiò in maniera spaventosa - Sta' zitto! Non sono mica soldi quello che stavo per chiedere! -
Zoro strabuzzò l'unico occhio buono, come per enfatizzare che quello lì era un avvenimento da scrivere su un calendario ma venne subito zittito dallo sguardo truce di Nami.
- Riku, saprebbe dirci di più dell'isola successiva a quella di Zou? - 
Il cecchino, il musicista e il dottore di bordo, incuriositi dalla piega che stava prendendo la conversazione, si avvicinarono mente il resto di loro (a parte Robin che non si era mossa riuscendo ad ascoltare ugualmente) si erano già dispersi nella festa.
Violet restò al fianco di suo padre invece Kyros fu letteralmente trascinato da Rebecca sulla pista da ballo improvvisata in cortile.
- Intendi quella sulla rotta a nord? Come mai me lo chiedi? -
Nami sospirò incrociando le braccia al petto prosperoso - Vede, il nostro capitano è uno spericolato, quindi è nostra (sopratutto mia) responsabilità scoprire quali pericoli ci attendono durante il nostro viaggio nel Nuovo Mondo. Ora, mi rendo conto che non è possibile sapere a fondo tutto ciò che succede in questo tratto di mare ma... ho sentito strane cose riguardo all'isola successiva a Zou sulla rotta a nord - dicendo questo fece rabbrividire quei poveri tre che erano rimasti ad ascoltare - E qui a Dessrosa credo sappiate qualche cosa in più riguardo a quel posto -
- Perchè non prendere un'altra rotta allora? - suggerì Violet, considerandola la scelta più saggia.
Ma questa volta a rispondere fu l'archeologa - Rufy va a caccia di avventure, le quali più pericolose sono e più sono 'divertenti'... per questo siamo certi che lui sceglierà di seguire la rotta più pericolosa, che a quanto ho capito sarebbe quest'isola... com'è che si chiama? -
La voce di Riku divenne grave e bassa, come se avesse timore di pronunciare quel nome - Dark Island, e credetemi che non è un caso se quell'isola si chiama in questo modo... quell'isola è stata maledetta - 
Chopper lanciò un urletto spaventato mentre Usopp lo abbracciava forte dalla paura - C...Cosa...? Una... Una... maledizione? -
- Ma non temete, sono sicuro che ve la caverete - esclamò Riku tornando allegro e pimpante - Ora però è il momento di tornare alla festa -
Violet annuì convinta e, seguita dagli altri membri della visura pirata e da suo padre, si diresse verso la piazza principale, dove Rufy aveva fatto piazza pulita.
  
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