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Autore: Spensieratezza    19/02/2015    6 recensioni
SPOILER 10 X 13
Perchè dei file cancellati dovrebbero suscitare tanta preoccupazione? Scopriamo insieme perchè.
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Decima stagione/ Wincest '
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Erano passati un paio di giorni dalla fine della disavventura con Andrew, lo spirito vendicativo che aveva deciso di farsi giustizia da solo contro i ragazzi che erano a bordo dell’auto che l’aveva ucciso.

Delilah fu risparmiata…fu l’unica tra i ragazzi ad essere sopravvissuta alla sua furia, questo perché la moglie del defunto Andrew, riuscì a parlare con lui e a farlo desistere, facendogli capire che lo amava e che era arrivato il momento che doveva lasciarlo andare.

Sam aveva ripensato alle parole della donna. Era conscio del fatto che lui non sarebbe mai stato pronto a lasciare andare Dean. Non importava quanto grave fosse la situazione.
 
 
Una sera vide Dean alzarsi dal divano per ritirarsi in camera e intuì quello che forse stava andando a fare…. Non aveva più ripensato a quei file cancellati e al piccolo peccatuccio di Dean, da giorni, ma ora gli era tornato in mente. Non solo, per la prima volta senti una rabbia cieca fluire dentro di lui.

“Già a letto cosi presto? Sono solo le 22.” Gli disse.

“Già…beh…a letto non significa necessariamente andare a dormire, Sammy!” gli rispose Dean con un tono malizioso, anche se era spiazzato da quell’uscita.

“Oh, beh, sai com’è…passi cosi tanto tempo in compagnia di *Federica * che comincio a sentirmi un po’ geloso…”

Dean sbarrò gli occhi. Non poteva credere a quello che aveva appena sentito.


“Per quello, aspetta che risolvo questo piccolo problema con il marchio, e non avrò più bisogno di *Federica * per soddisfare i miei bisogni. Con permesso!” disse, mentre stava per andarsene.
 


Fu troppo. Sam parlò, non riuscendo ad impedire a sé stesso di trattenere quelle parole.

“Penso che avere un computer tutto tuo ti stia facendo uscire un po’ di mente, Dean. Non dovresti passarci cosi tanto tempo li.”

Dean questa volta lo fissò come se non lo riconoscesse. “Ok…” disse, ma continuò a camminare, e Sam preso da una furia cieca, si alzò dalla sedia e lo sorpassò correndo.


“Ti ho appena detto…che non dovresti passarci cosi tanto tempo li!”

“Ma che diavolo…Sam, guarda che sono io con il fottuto marchio di Caino sul braccio e quindi sono io lo psicopatico in procinto di perdere il senno, non tu, chiaro???” disse Dean, gridando.

“DEAN, IO LO SO, OK?? LO SO!!” gridò Sam.

“Che diavolo sai???” rispose a tono Dean, ma era terrorizzato e Sam lo vedeva.

“So quello che tu fai su quel computer tutte le sante notti e a volte anche di giorno! Lo so perché anche se tu ti premuri di cancellare sempre TUTTO, guarda caso io sono un esperto nel ritrovare le cose che si cancellano sui computer e anche se non fossi stato capace, dopo un po’ hai smesso pure di fare anche quello!!”

“Tu sei completamente uscito di testa!”

“Ma non ti vergogni neanche un po’??”

“Io?? Di che diavolo dovrei vergognarmi??” ma adesso Dean stava sudando freddo ed era terrorizzato. Era chiaro che avrebbe voluto scappare e rintanarsi nella sua stanza per controllare cosa Sam avesse effettivamente visto, ma Sam non gliel’avrebbe permesso.

Aveva trovato stuzzicante la cosa all’inizio, ma ora…non riusciva a fare a meno di pensare al pericolo in cui Dean con la sua incoscienza aveva rischiato di metterli.
 

Prese un grosso sospiro e dal momento che Dean non si decideva ad ammetterlo, l’unica cosa da fare era metterlo davanti al fatto compiuto.


“So che sul web circolano foto nostre, manipolate, in atteggiamenti…poco consoni....” disse Sam, sperando che bastasse, e infatti Dean cambiò espressione. Sbiancò.

“Sammy, ascolta, io…”

“Immagina la mia sorpresa quando scopro che proprio tu, che ti sei sempre mostrato piuttosto….*disgustato * su questo, proprio tu, sei invece il primo fan!” disse Sam gesticolando sarcastico.

“Non sono per niente un fan!!” sbottò Dean.

“No? Perché a me sembra…di aver visto scrivere sia in *Il paradiso dei Winchester* sia in *Il nido d’amore di Sam e Dean*  e perfino in ’*La storia d’amore epica di Sam e Dean * “

“Hai finito?”

“No! Ci sono anche poi le versioni con i diminutivi! Tipo : *La storia d’amore epica di Sammy e Dean! * Vuoi che ti citi anche la versione in italiano??”

“No, grazie, ne faccio a meno…”

“Beh, non sembrava l’altra notte…”

Dean con un sonoro ruggito, spinse Sam lontano da lui.


“La vuoi piantare? D’accordo, ho visto quelle cose, e allora? Siamo noi, cazzo! Parlano di noi! È normale che io voglia e sia curioso di sentire cosa cazzo dicono di me o della mia vita sessuale o anche cosa pensano di noi, va bene? Non c’è niente di male! Se non te l’ho detto è solo perché so che ti sconvolgi molto facilmente, fratellino!!”

“Quindi era solo curiosità?”

“Che altro avrebbe dovuto essere? Certo che era curiosità!”

“Perché…mi sembra che i tuoi commenti a certi video e storie erano molto più che *curiosi *” disse Sam, virgolettando con la mano sulle parola *curiosi *.

Questa volta però Dean perse la pazienza. Gli andò vicino e gli disse:

“Dimmi che non sto capendo male e che non mi stai accusando di…di provare qualche piacere malsano nel vedere certe cose…dimmelo, Sam.”

“Non riesco solo a capire i commenti entusiastici, Dean!!”

“Entusiastici? Entusiastici?? Andiamo, Sam! Che cos’altro avrei dovuto scrivere? È un vero schifo, dovreste vergognarvi di quello che disegnate, cancellate tutto?? Oh, certo, perché cosi avrei risolto molte cose, mi avrebbero dato retta!!”

“Dean, possibile che non ti rendi conto di quello che….rischiamo di avere la polizia alle calcagna se gira voce che queste…queste cose non siano completamente inventate!! Come fai a essere cosi incosciente??”

“E tu come puoi accusarmi di di….”

“Cosa? Dillo. Avanti, dillo.”

“NO! Me ne vado a letto!”

Sam però lo fermò per un braccio.

“Dillo!” ripetè.

Dean si voltò e agguantò Sam per sbatterlo contro il muro, che gemette un po’.



“Cosa vuoi che dica?? COSA??”

Sam gemette e non rispose.

“Che cosa vuoi farmi confessare, Sam, eh? Che cosa vuoi che tiri fuori da questa bocca, da questo stomaco, quale tremendo peccato e vergogna vuoi che lasci le mie labbra?” chiese Dean sempre stringendogli le braccia con forza.

“Dean, mi stai facendo male!”

“Vuoi che ti dica che mi eccitavo a guardare quelle immagini? Vuoi che confessi che le trovavo belle? Che mi chiedessi come sarebbe stato davvero far l’amore con mio fratello?” gli chiese, soffiandogli sul collo e poi baciando quello stesso collo, piano, ma con passione.

Sam stava cercando di mandarlo via, ma i gemiti che la sua stessa bocca mandavano fuori per via di quei baci, lo confondevano.

“Dean, lasciami, ti prego. siamo fratelli…non possiamo…non possiamo fare questo.” Ma le sue parole stavano morendo nell’istante stesso in cui uscivano dalla sua bocca.

Dean si alzò, stropicciandogli il labbro e facendo in modo che Sam lo guardasse.

“Perché non me l’hai detto subito? Perché non riuscivi ad affrontarmi o perché…anche a te non dispiacevano poi cosi tanto?” chiese Dean, ma non lasciò a Sam il tempo di rispondere, che si avventò sulla sua bocca.

Sam non lo respinse, mentre Dean cominciò a toccarlo dappertutto, anche sotto la maglietta.

Il bacio fu un incrocio di lingue, saliva, bocche, odori e profumi che non erano mai sembrati cosi intensi…

Dean spinse Sam sopra il tavolo dove si sedette e accavallò le gambe contro la schiena di Dean per tirarlo più vicino.


Strusciarono i loro bacini per un tempo indefinito, godendo del contatto dei loro corpi,  cercando di dare un sollievo alle loro erezioni sempre più accese e dolorose, ma poi quando Dean senti Sam alzargli la maglietta e cercare di togliergliela, si tirò indietro.
 

“No! Questo non deve succedere! È una follia. No! NO!”

“Dean!”

“Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace. È solo colpa mia!”

“Dean, calmati!”

“No! Devi starmi lontano, Sam! Dobbiamo stare lontani! Abbiamo cosi tanti problemi, non aggiungiamoci anche questo, no!”

Sam rimase un po’ ferito  a sentire Dean definirlo come un problema, ma dal momento che anche lui prima l’aveva fatto, non si sentiva in grado di parlare, inoltre l’eccitazione stava pian piano scendendo e Sam stava cominciando a sentire la vergogna farsi strada anche in lui.
 
 
 
 
 
 
*

Era notte fonda e Sam sapeva che non avrebbe dovuto per almeno un milione di motivi, entrare in camera di Dean, ma fu quello che fece.

Apri la porta senza bussare e trovò Dean ancora sveglio. Accese la luce e ringraziò tutti i santi che non fosse davanti al computer.

“Non dovresti essere qui…” disse Dean.

Sam non disse niente. Si avvicinò solo, ai bordi del letto.

Dean era già sotto le coperte e quando Sam si avvicinò, mosse una mano ad accarezzargli lievemente il ginocchio, poi spostò la mano e mosse una carezza sul suo torace, come un invito silenzioso.

Ecco…adesso non riuscirò più a fermarmi… pensò Sam.


Non attese ulteriori inviti.  Entrò dentro il letto di Dean, mentre quest'ultimo non aveva ritirato la mano sul suo petto. Mentre Sam si avvicinava e si sistemò a cavalcioni su di lui, Dean respirò forte.

“Ti desidero…anch’io…” disse Sam.

Dean respirò più forte, annuendo, accarezzandogli il collo, e baciandogli poi le mani e le spalle.

Sam non riusciva più a trattenersi. Qualcosa era cambiato nel loro rapporto, lo sapeva, e chissà, forse l’aveva sospettato da sempre.

Si spogliò sempre senza togliersi dal corpo di Dean, mentre Dean lo guardava con un desiderio che invece di fermarlo, lo spronava solo a continuare.


Quando Sam fini di spogliarsi e restò nudo, Dean lo baciò appassionatamente, incorniciandogli il viso tra le mani e Sam pensò che mai, mai, si era sentito cosi amato…

Sam continuò a baciare il fratello, senza staccare le sue labbra dalla sua bocca, mente con le mani gentilmente gli sbottonava la camicia e lo spogliava.

Quando fini di spogliare anche Dean, avvertirono entrambi dei brividi al contatto con i loro corpi nudi.

“Ti voglio…Dean..ti voglio..dentro di me…” sussurrò con voce roca.


Dean decise di rispondere con un altro bacio, lasciando a Sam tutta l’iniziativa. Tipico di Dean, era più bravo con i baci a far capire, a dimostrare le cose. Era sempre stato Sam quello più focoso a letto.

La preparazione fu un po’ imbarazzante e Sam si vergognava a fare questo. A fare una cosa cosi intima con Dean, che, capito la vergogna e l’imbarazzo di Sam, guidò le sue dita con le sue mani, per incoraggiarlo.

I gemiti di dolore si mischiavano ai sorrisi imbarazzati che i fratelli non smisero mai di rivolgersi e una volta che Dean fu pronto, Sam sentiva che tutta quella preparazione era tornata ad eccitarlo anche di più.

“Ti amo…” gli sussurrò Sam.

Un altro bacio.

“Ti amo anch’io, Sam. Anche se non dovrei.”

“Ma non possiamo smettere.” Disse Sam e non era una domanda, ma una constatazione.

Dean gli sorrise e Sam vide la chiara accettazione di quell’amore cosi sbagliato tra di loro, e non resistette più.

Entrò dentro di lui e Dean inarcò la testa e la schiena in un gemito sommesso, cosa che Sam trovò estremamente eccitante.

Cercò di fare piano, per quanto riuscì  a resistere, poi senza quasi accorgersene, aumentò le spinte, sempre più forte.


“Si, cosi, non fermarti Sam, non fer…marti…” diceva Dean, mentre Sam gemeva in maniera incontrollata.
 

Quando arrivò l’orgasmo, li stordì.

Sam gettò la testa sopra il petto di Dean. Era stravolto. Senti una mano carezzargli quella stessa testa.

Sam avrebbe tanto voluto restare li a continuare a farsi accarezzare, ma non poteva…
 




Usci piano dal corpo di Dean, e poi cercò di uscire lentamente dalla stanza, senza dare l’impressione che stesse scappando. Invano.

“Dove stai andando?” gli chiese Dean.

“Nella mia stanza. Ho l’impressione che tu non mi voglia vedere accanto a te, domani.”

“E se ti sbagliassi?”

“Beh…meglio cosi allora.,.” e fece per andarsene, ma Dean si alzò velocemente, bloccandolo per un braccio.

“Dean, per favore. Lasciami andare.”

“Mi hai voluto e ora già non mi vuoi più?” gli chiese.

“Dean, non capisci…se tu domani…dovessi dirmi…che è stato un errore, non lo sopporterei…preferisco…”

Dean vide le lacrime rigare il volto di Sam.

“Non lo farò. Lo prometto.”


“E se lo facessi invece? E se l’indomani ci svegliassimo e tutti e due fossimo consci che è una cosa che ci fa del male? E se cominciassimo a dirci parole che ferirebbero inevitabilmente l’altro??”

“Preferirei fare altro con te…” disse Dean cercando di scherzare.

“Dean, è una cosa molto seria…” ribattè Sam, cercando di non ridere.

“Beh, almeno abbiamo qualcos’altro di cui parlare oltre il marchio. Qualcosa di molto più piacevole!”

“Io…noi…davvero pensi questo di noi?” chiese sorpreso Sam.

“Avrei perso cosi tanto tempo dietro a quei video altrimenti?” chiese Dean con un sorrisetto.

Sam non seppe che rispondere. D’un tratto non sentiva più la vergogna che l’aveva sopraffatto solo fino  a qualche ora prima.

“Se non credi che sia cosi, lascia che ti parli ancora, che ti dica altro.” Disse Dean, invitandolo ancora nel suo letto.
 



Parlarono.

Parlarono per tutta la notte.

Era comunque Dean a parlare di più, per entrambi.

Dean che gli diceva quanto lo amava, e quanto credeva che entrambi si amassero.

Quanto quell’amore lo aveva salvato dal cedere completamente al marchio.

Quanto non ricordava da anni, una cosa che lo sopraffacesse e lo sconvolgesse più di quell’amore.

Quanto aveva cercato di rifuggire da quei sentimenti per vergogna e quanto si odiava per quegli stessi sentimenti.

Quanto si sentiva bene ora che sapeva che Sam provava le stesse cose, che lo voleva anche lui!
 
Sam ricambiava tutte le parole che gli diceva Dean e dove non arrivavano le parole, arrivavano i baci.

Quando Dean non sapeva più che dire, gli baciava e mordicchiava il collo, sensuale, e quando Sam non sapeva più cosa rispondere, rispondeva con una carezza e un bacio bagnato.

Si, perché quando la passione divampa, è difficile da tenere ferma troppo a lungo.

Al marchio avrebbero pensato dopo e a come fare per gestire quel loro nuovo rapporto. Ora c’erano solo loro due e il loro amore, il loro incredibile, folle amore. 

















Note dell'autrice: 

LINK BACIO:

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Eccomiiiiii qui! Da una ff un pò delirante sono passata ad angst e passione pura ahhah e anche romanticismo!! Spero abbiate apprezzato <3

Faccio sempre un pò di fatica a scrivere le parti "Siamo fratelli, non si può" ed è una delle ragioni per cui scrivo poche os wincest ahhha

altrimenti ne scriverei di più!

ahhahh

ciao!!
   
 
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