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Autore: Jordan Hemingway    19/02/2015    2 recensioni
“Destra! Ho detto destra!”
“Ora gira a sinistra! Sinistra!”
“Idiota! Il semaforo era rosso!”
“Le strisce! Hai investito la vecchietta e il suo cane!”
“Non entrare in rotonda a questa velocità…Rallenta!”
Raccolta di drabble senza pretese sulla mia coppia preferita (GerIta, of course!)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Terra

Sei caduto un’altra volta, e il sapore della sconfitta ti riempie la bocca di nuovo. Stringi i pugni nella terra sotto di te, rifiutando di ammettere l’inevitabile: questo è qualcosa che la tua metà spensierata non potrà mai capire, il rifiuto di arrendersi e la sete di sangue. Feliciano ha scelto di chiudere gli occhi, tu li hai aperti: nessuno potrà sapere quanto dolore è stato necessario a renderti quello che sei, la metà oscura. Ed è allora che vedi la mano tesa, e poco importa se il sorriso di chi te la porge è storto, se quegli occhi brillano sadici come l’anima che vi si rifugia, se la sua guancia sanguina ancora per il taglio che tu gli hai inflitto, quando grazie a lui ti rialzi da terra e ricominci a combattere.
Due metà oscure, insieme, sono complete.


#Specchio

Davvero non ricordi nulla?
Echi di sussurri annegati nel fango delle trincee, in una guerra che chiedeva più carne fresca di quella che tu potevi fornire.
Le notti in cui le ceneri di migliaia di innocenti volavano nel vento, spargendosi come un tributo al tuo trionfo, il canto di un pazzo che ha saputo spingerti alla follia finale.
Famiglie divise da confini creati per ragioni che tu sapevi spiegare benissimo, ma che sembravano vuote a chi la divisione la viveva sulla propria pelle.
Davvero non ricordi quanto tutto questo ti piacesse?

Il riflesso nello specchio sorride, deformando la cicatrice sulla guancia.
Ludwig chiude gli occhi e stringe i denti. Ricorda quando era una giovane nazione divisa e di come sia riuscito a riunire tutti sotto un’unica bandiera. Ripensa ai trattati internazionali che grazie a lui sono diventati un baluardo dell’ordine internazionale. Rievoca il sorriso di Feliciano, quando finalmente si è riconciliato con lui dopo la guerra, la sua allegria, i suoi abbracci.
Quando rialza la testa nello specchio vede solo se stesso.
 

#Lunapark

Dopo un’interminabile serie di salti nel vuoto (“Germania, non ti piacciono le montagne russe?”), di colpi semi-fatali alla schiena (“Vee! Facciamo una gara tra autoscontri!”), di battiti del cuore fermati a metà nel vedere Feliciano tentare di suicidarsi in modi sempre più elaborati (“Questa giostra gira su se stessa portandoti a 80 metri dal suolo!”), Ludwig si arrende e si lascia cadere su di una panchina: ora avrebbe bisogno di una delle bandiere bianche che Italia porta con sé ovunque.
“Germania, vieni sul…”
“Nein, Italia! Vai tu da solo.” Si cala il cappello sugli occhi. Non intende salire sulla Nave-Corsara-Che-Raggiunge-I-Novanta-Metri-Da-Terra, o sulla Space-Ship-Che-Fa-I-Duecento-Chilometri-Orari, o su qualche altra attrazione potenzialmente letale. Ci sono modi migliori per morire.
Feliciano gli toglie il cappello e appare nel suo campo visivo, con un’espressione afflitta. “Vee, ma le barche della Giostra dei Cigni sono per due persone…”
Ludwig guarda le canoe a forma di cigno scivolare lentamente all’interno di un tunnel laccato in toni pastello, per la gioia delle coppie che ci stanno transitando.
“Questa è l’ultima.” Afferma per l’ennesima volta, mentre Feliciano lo trascina alla cassa.


#Cura

“Ti servirà un antibiotico, West.” Per una volta nella sua vita, Prussia sembra preoccupato per qualcuno che non è lui.  “Sei talmente caldo da rischiare l’autocombustione.”
Germania cerca di alzarsi dal letto. “I documenti… Il meeting…” Sussurra, prima di ricadere sulle lenzuola. Gilbert scuote la testa allegramente. “Non ti preoccupare!” Sogghigna intascando le carte sulla scrivania. “Andrò io al meeting come tuo rappresentante. Tu pensa a guarire: ti manderò l’antibiotico appena possibile!” Urla dalle scale.
Ludwig geme, pensando al caos che l’ex-nazione provocherà di sicuro al meeting internazionale, ma non può fare nulla, se non aspettare per quell’antibiotico. Odia essere ammalato, conclude, chiudendo gli occhi.
Li riapre poco dopo per un frastuono terribile che proviene dall’ingresso: qualcuno deve essere inciampato nel porta-ombrelli, caduto sulla mensola dei cristalli e aver sbattuto contro il portone.
Prussia ha dimenticato qualcosa?
“Germania!” Feliciano irrompe nella stanza , con un fiocco rosso in testa, sventolando una scatola che non sembra contenere antibiotici. Decisamente. “Prussia mi ha detto che hai bisogno di cure e mi ha dato questo.” Indica il fiocco e la scatola. “Ha detto di non esagerare, e che il meeting durerà qualche ora… Di che cura si tratta?”
 

#Assaggio

Feliciano temeva che quel giorno sarebbe arrivato: il giorno in cui Ludwig si sarebbe stancato.
Lo ha supplicato, lo ha implorato, ha pure cercato di fare appello al suo buonsenso, ma è stato tutto inutile. Ora è con una voce rotta dal panico che gioca la sua ultima carta: “Germania… Non mi sento molto bene.”
Ludwig lo fissa implacabile. “Nein, Italia: assaggia.” Ordina, brandendo il piatto sotto il mento di Italia.
Feliciano guarda il dolce. Il dolce guarda lui: una massa oblunga coperta di zucchero a velo, dalla quale emergono alcuni canditi.
Sembra talmente pesante che lo stomaco dell’italiano si contrae al primo sguardo, ma Germania è lì che lo fissa impaziente.
Con lentezza, Feliciano afferra una fetta e se la porta alla bocca, dando l’ultimo addio alla sua amata pasta.
Il primo boccone lo lascia basito: l’impasto è tenero, forse appena un po’ gommoso, piacevolmente dolce ma con una nota amara delle bucce di arancia e limone dei canditi, il tutto unito al sapore delle mandorle che spuntano qua e là.
“Che te ne pare?” Ludwig si apre in uno dei suoi sorrisi. “Vedi che anch’io so cucinare, italien?” Commenta, mentre Feliciano spazzola via lo stollen dal piatto.



Salve, dopo lungo tempo! ^^ Di recente ho "scoperto" il mondo dei 2p!hetalia, per cui ho provato ad inserire 2p!Germany e 2p!North-Italy nel repertorio. Spero la cosa non vi sconvolga troppo. E ho sforato abbastanza con il conteggio parole, non so più limitarmi: le mie scuse. Ecco, alla prossima! (Ps. Una GerIta al giorno toglie il medico di torno! ^^)
  
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