Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Lady Diamond    19/02/2015    1 recensioni
E se i nostri personaggi preferiti fossero dei semplici(o quasi normali) liceali dell'esclusivo Beyblade high school in California? All'interno di questa scuola vi è una lotta fra i ragazzi,campioni di pallacanestro a livello nazionale,e le ragazze,campionesse nazionali di cheearliding.
Il motivo di questa faida? semplice rivalità, ma non solo scolastica,perchè... . Fra amori,litigi,impegni extrascolastici e scuola riusciranno i nostri eroi a sapellire l'asse di guerra? o arriveranno all'esame di stato a pezzi? Cosa succederà se i protagonisti saranno messi davanti al loro passato e alle loro reali emozioni? E cosa succederà quando Queen distruggerà ogni singolo rapporto umano solo per il desiderio di vendetta?
Estratto dal primo capitolo:
La storia di quei nomi era nata durante il terzo anno,quando le ragazze divennero cheerleader. Per questo motivo molti ragazzi cercavano di avvicinarsi al gruppo,ma venivano continuamente snobbati, così , i neo campioni nazionali,a causa dei continui rifiuti delle ragazze,affibbiarono quel nome al gruppo femminile,che per ripicca denominarono quella squadra Scimmie,paragonando il loro livello intellettivo pari a quello dell’animale in considerazione"
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Mariam, Mister X, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Silent Tears '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ozuma e Mariam stavano camminando sulla spiaggia in religioso silenzio.
Il giovane aveva molte cose da chiedere alla sua fidanzata, ma non osava chiedere nulla poiché aspettava che ella iniziasse a proferire parola, e solo il dolce rumore del mare infrangeva quel silenzio.
Improvvisamente la cantante si fermò e si sedette sulla sabbia ancora calda, facendo capire al ragazzo di imitarla, i suoi occhi iniziarono ad osservare l'acqua cristallina e la spiaggia era un posto che le donava pace e serenità.
Ispirò profondamente, quasi come se volesse rendere sua quella tranquillità che le ispirava quel posto per lei magico, diede un'ultima occhiata alla distesa d'acqua, per poi prendere parola.
"Ozuma, effettivamente ci sono cose che non ti ho detto".
Lui la guardò con uno sguardo preoccupato, aveva quasi paura di sapere cosa stava per dire la sua ragazza, ed il silenzio che era nuovamente sceso fra loro non era d'aiuto.
Istintivamente le prese una mano, aveva bisogno di quel contatto, e immediatamente la ragazza riprese parola.
Quel gesto, apparentemente cosí semplice, sembrava averle donato una nuova forza.
"In questi giorni stavo riflettendo. È il nostro ultimo anno ed io non so davvero che fare … le mie amiche sanno che fare, ma io? Mio nonno ci ha proposto di sciogliere il gruppo per un po e ci ha proposto un contratto da soliste. E poi ci sei tu, che andrai via".
"Frena un attimo, io sono qua e tu potresti frequentare la mia università".
Lei lo guardò con uno sguardo torvo ed anche arrabbiato.
Possibile che lui non riuscisse a capire?
"È questo il punto, Ozuma. Io non so se voglio frequentare Yale, o semplicemente, non se andare all'università".
Quelle parole sembravano aver ridestato il giovane dai suoi pensieri, erano fredde, ma era la semplice verità e di certo lui non le avrebbe impedito di essere felice, ma non avrebbe mai smesso di lottare per lei.
" E cosa vorresti fare?".
I due si guardarono negli occhi, mentre sul viso della giovane apparve un sorriso.
Si sentiva libera con lui, sapeva di potersi fidare di lui, e così decise di aprirsi.
" Mi piacerebbe continuare a cantare, sia sola che con le Blue Roses, ma le mie amiche sembrano poco interessate" disse lei tristemente.
Difatti, quando aveva provato a parlare con Julia ed Hilary le avevano detto che in parte desideravano concludere quell'esperienza, e ciò l'aveva ferita, così aveva stroncato la discussione, prima che le due avessero potuto aggiungere altro.
"Davvero ti arredi così? Mi deludi Mariam. La ragazza di cui mi sono innamorato non si sarebbe arresa." ribatté il giovane con un tono amareggiato e deluso.
Non riusciva a capire la ragazza, capiva che aveva paura, ma non riusciva a comprendere i motivi di quell'atteggiamento.
Lei lo osservò, ed immediatamente capì cosa stesse pensando il suo ragazzo.
"Ti stai chiedendo di cosa ho paura? Ho paura di deludere le persone a cui tengo. Ho paura di perdere le mie amiche, ma soprattutto ho paura di perdere te".
Una piccola goccia salata scese dai suoi occhi, si sentiva fragile ammettendo le sue paure, ma anche più libera.
Lui le sorrise e le disse:" Sei una ragazza forte, tu riesci a fare tutto, se solo tu lo volessi davvero continueresti  a studiare, ne va del tuo futuro, e riguardo alla musica, beh… secondo me dovresti parlare con le tue amiche".
Quelle frasi erano vere ed avevano lasciato la giovane senza parole, l'avevano colpita profondamente.
"Questa settimana sono stata con mio padre, abbiamo scritto qualche canzone. Ma se devo essere sincera non avevo voglia di studiare, avevo bisogno di stare un po sola".
"Io mi chiedo il perchè del tuo silenzio. Ho provato a chiamarti decine di volte, ti ho inviato centinai di messaggi e sembravi sparita nel nulla" sbottò Ozuma con un tono irritato.
Si era preoccupato per l'assenza della ragazza, ma era anche molto arrabbiato.
Si era sentito escluso, esattamente come si sentiva in quel momento.
"Immaginavo che tu mi avessi cercata, ma mio padre ha il mio cellulare".
"Potevi venire a scuola, scrivermi su facebook, su skype, fare qualcosa. Invece hai preferito escludermi" rispose lui con un tono autoritario, ma il suo sguardo iroso lo tradiva.
Nei suoi occhi si leggeva rabbia e delusione.
"Mi dispiace, ok? Non volevo. E soprattutto non ti volevo escludere" rispose lei con voce flebile.
"Eppure lo sai che puoi contare su di me, cazzo.
E invece no, sembra quasi che non te ne frega" fece lui alzandosi di scatto.
" Si che mi importa di te" urlò lei inseguendo il ragazzo.
"Anzi, ti dirò di più: sono entrata a Yale, e sei il primo a saperlo" continuò la corvina, continuando ad inseguire il fidanzato, che sembrava non volerle dare attenzione, nonostante avesse voglia di voltarsi ed abbracciarla, ma non lo fece.
"Hai detto di non essere sicura di voler frequentare l'università" sibilò il giovane con un tono arrabbiato e continuando a camminare.
Si fermò all'improvviso, e lentamente si voltò.
I due si fronteggiarono per diversi secondi, l'atmosfera che li circondava sembrava essere carica di elettricità, mentre i loro occhi si cercavano, ma nessuno dei due era disposto a parlare.
Esistevano solo loro due, insieme alla rabbia e all'amore che provavano.
"Yale…" sussurrò lui, dicendo quel nome quasi con odio.
" Dovrò frequentarla solo perchè mio padre mi ci ha costretto, almeno tu che puoi scegliere, fallo" continuò il cinese, che poco dopo aveva iniziato a correre.
Voleva scappare da quell'amara verità che gli era stata imposta. I suoi sogni erano altri, ma doveva sottostare alla scelta del padre, altrimenti qualcuno avrebbe rischiato molto
Suo padre non aveva mai accettato che lui suonasse e spesso i due si trovavano in conflitto anche per stupidaggini.
Quella mattina Julia si sentiva stanca ed agitata poiché non aveva chiuso occhio e l'assenza di Mariam nella squadra si era fatta sentire, e così aveva passato la settimana cercando di realizzare una coreografia per il campionato con scarsi risultati.
Inoltre c'erano altri pensieri che turbavano la mente della spagnola, e questo problema aveva anche un nome ed un cognome : Yuri Ivanov.
Da quando si erano baciati a San Valentino non avevano ancora parlato e le dava fastidio vedere che il russo non le prestava attenzione, come se volesse scappare da un loro confronto, nonostante i motivi fossero ben altri.
Anche il ragazzo aveva voglia di parlare con Julia, ma ogni volta che provava ad avvicinarsi la vedeva flirtare con altri studenti, e ciò gli dava fastidio, ma questo non lo avrebbe mai ammesso, se non a se stesso.
Ormai anche a scuola i due si evitavano, soprattutto perchè entrambi erano presi dai loro impegni, ma quella mattina casualmente i loro sguardi si incontrarono e Julia non poté far altro che sorridergli, mentre lui finse indifferenza.
Gli era mancato poter vedere la ragazza sorridere proprio a lui, e ciò gli provocò una piccola battaglia interiore: da una parte gli piaceva quel silenzio e la ricerca degli sguardi fra loro, ma dall'altra parte odiava lasciare situazioni in sospeso.
Fra loro c'era stato solo un bacio che non era significato nulla, almeno così diceva Yuri, che ultimamente credeva poco a quei suoi pensieri.
Dopo quel bacio aveva pensato diverse volte alla turbolenta spagnola, e odiava vederla civettare con gli altri, ma non perchè fosse geloso, ma perchè sentiva quella ragazza sua.
Improvvisamente Julia distolse lo sguardo da quello del moscovita, ed in lontananza vide un'auto rossa a lei familiare, e appena la proprietaria scese, venne investita dalle parole della spagnola.
"Mariam! Mi hai lasciato in un gran casino!" trillò la mora arrabbiata e guardando l'amica con uno sguardo furente.
"Ok Juls, mi dispiace di averti lasciata da sola con le cheerleader".
"Non sai cosa vuol  dire essere perseguitata dalle ragazzine e pensare ad una coreografia che nessuna riesce ad eseguire. Se tu fossi stata qua ti avrei strozzata con le mie mani" asserì la mora con un tono duro.
Quella settimana era stata davvero stressante per l'europea, fra compiti in classe, allenamenti, prove del gruppo andate male, e Queen che la tormentava per essere riammessa in squadra, non aveva trovato un minuto per sé stessa.
Aveva fatto tutto, sostituendo Mariam che non l'aveva neanche avvertita, e così aveva passato la settima peggiore della sua vita.
" Mariam, la prossima volta avvertimi!" concluse lei.
" Tranquilla Juls, da oggi ci penso io".
A volte non riusciva a capire la sua amica, conduceva una vita stressante e aveva sempre portato a termine i suoi compiti, ma nonostante
 l'ammirasse era arrabbiata, poiché da quando aveva discusso con lei ed Hilary sembrava essere sparita.
Pochi minuti dopo giunse una vettura che loro conoscevano bene, ed immediatamente Mariam distolse lo sguardo .
Era ancora arrabbiata per le parole del suo ragazzo, e non aveva ancora intenzione di chiarire con lui.
"Litigato?" domandò  la ragazza con un tono comprensivo all'amica che non rispose.
Presto giunse il pomeriggio, e i ragazzi raggiunsero la palestra, dove poco dopo si recarono anche le ragazze.
Sembrava che stesse per scoppiare una nuova rissa, e l'atmosfera divenne presto tesa. Difatti quel giorno la palestra doveva essere occupata dalle cheerleader, che in religioso silenzio iniziarono ad occupare gli attrezzi.
Julia spesso volgeva il suo sguardo sul russo, che la osservava di nascosto, in attesa di una mossa da parte della spagnola.
Appena i ragazzi finirono di allenaesi raggiunsero lo spogliatoio, e appena terminarono  di fare la doccia, una musica ritmata raggiunse le loro orecchie, destando la loro curiosità.
 

-Masivo!
Vamos cogele, ritmo, cintura, rodillas al piso
Baja y pasa el limbo-

 
I ragazzi poco dopo uscirono ed iniziarono a scrutare le cheerleader, che sembravano molto concentrate, nonostante la loro coach sembrasse poco felice. La professoressa Kein immediatamente notò la presenza dei ragazzi e indicò loro di sedersi sulle scalinate.

 

-Esto esta como, como pa, como pa', como pa' rumbiar
Pa' pasarla caliente, con toda mi gente
Nos favorece el sol, un bronceado y el calor
No puede estar mejor!
Zu-zu-zumba!

 
Esto esta como, como pa, como pa', como pa' rumbiar
Pa' bailarlo caliente, de espalda y de frente
Nos favorece el sol, un bronceado y el calor
No puede estar mejor!
Zu-zu-zumba!
 
Subela y bajala y por debajo pasala
Suelta la cadera y mueve todo lo que tienes ahí
Sigue, siguelo así que el party no tiene fin-

 

"Certo che sono brave" asserì Takao con un tono meravigliato, mentre guardava alcune ragazze che eseguivano esercizi a terra, e altre erano lanciate in aria.
Non aveva mai pensato che il cheerleading fosse uno sport così complicato, e gli dispiacque aver offeso le sue amiche in passato.
" Sono campionesse nazionali" rispose Max che aveva lo sguardo puntato su Eveline.
Non poteva fare a meno di guardare la biondina che gli aveva rapito il cuore.
" Quando si svolgerà il loro campionato?" domandò Ozuma, intervenendo alla discussione.
"Fra circa un mese" disse una voce femminile conosciuta, prendendo posto accanto al ragazzo.
"Queen!" sibilò il ragazzo con un tono meravigliato.
"Esatto" sibilò la corvina sorridendo falsamente.
Le mancava stare nel gruppo più popolare della scuola ed era disposta a tutto pur di rientrare in squadra, le andava bene anche giocare sporco, ma doveva scoprire le sue carte con attenzione, altrimenti avrebbe rischiato di perdere Raul.
Mariam osservò la scena dall'alto e perse l'equilibrio cadendo a terra, ma fortunatamente la sua caduta venne attutita dai materassi.
Aveva paura che lui l'avesse nuovamente tradita con la sua quasi ex nemica.
Ozuma balzò in piedi, aveva paura che la sua ragazza si fosse fatta male, ma pochi istanti prima che potesse scendere, lei lo fissò con rabbia e disse di star bene, e così il ragazzo si riaccomodò.
Mariam era molto arrabbiata con il suo ragazzo e stava dubitando di lui, stava temendo per la sua relazione, ma la reazione di Ozuma l'aveva rasserenata un po.
Era certa che lui non le avrebbe fatta soffrire ancora per Queen.
La professoressa si arrabbiò molto con la cheerleader, rimproverandola, ma poco dopo rivolse le sue attenzioni anche alle altre e disse:
" Ragazze, sembrate dei tronchi, così non andiamo da nessuna parte! Vi voglio più sensuali".
La donna sorrise, si voltò e fece partire una nuova base, certa che le sue ragazze avrebbero capito cosa fare.
Julia e Mariam si guardarono per qualche secondo, ed insieme iniziarono a ballare sensualmente.

-Con tu física y tu química también tu anatomía
La cerveza y el tequila y tu boca con la mía
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Con esta melodía, tu color, tu fantasía
Con tu filosofía mi cabeza esta vacía
Y ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)-

 

"Quella ragazza mi farà impazzire" sibilò Yuri con un tono appena udibile, cercando di restare impassibile.
 Vederla ballare gli provocava strane sensazioni, soprattutto quei movimenti e atteggiamenti sensuali saffici che stava facendo con la sua amica.
Le due amiche si scambiarono uno sguardo d'intesa, sembrava che stavano per baciarsi, le loro intenzioni erano chiaramente provocatorie, e sapevano che in quel modo avrebbero ottenuto le attenzioni dei ragazzi e quello che stavano facendo le divertiva molto.
Poco dopo le due a passo di danza si avvicinarono agli spalti dov'erano seduti i ragazzi, entrambe afferrarono Yuri ed Ozuma e li trascinarono al centro della palestra, e le altre ragazze imitarono il comportamento delle due cheerleader, riuscendo a smorzare l'ambiente rigido che si era creato fra le ragazze.
L'atmosfera che si era creata fra Julia e Yuri all'inizio era fredda, ma ben presto divenne giocosa e sensuale.
Il russo desiderava quella ragazza e quella era l'occasione giusta per marchiarla nuovamente.
Doveva farle capire che lei era sua proprietà, e così decise di stare al gioco della spagnola.
Appena la musica terminò i due si fissarono per un lungo istante , poi lui le posò un bacio sulle labbra, nessuno dei due voleva staccarsi da quel contatto bramato da molto tempo.
"Sei mia" asserì il moscovita, continuando a tenere la ragazza per i fianchi.
"Ci hai messo molto, Ivanov" rispose la cantante scoppiando a ridere.
 

 
 
 
 
 
 

Spazio autrice: le canzoni sono limbo e bailando.
 
Mi fa piacere sapere che questa storia sia ancora seguita, anche se non come prima.
Questa FF sta per finire, mancano poche cose ormai T.T
Queen è tornata in scena, avrà qualcosa in mente?
Ci sono state piccole novità in questo capitolo che ha visto protagoniste due delle coppie migliori di questa storia, ma ricordate che ci sono altre coppie da sistemare o che devono risolvere i loro problemi.
Riguardo Julia e Yuri semplicemente li amo e fra loro non era ancora del tutto chiaro e sinceramente non credo che il ragazzo si sarebbe dichiarato apertamente xD
Mariam e Ozuma beh… mi danno molta difficoltà, anche per il loro passato e amo farli discutere (strega ndMariam/Ozuma) (ma io vi amo ndautrice)
Questo capitolo mi ha soddisfatta parecchio se devo essere sincera e spero di averlo scritto bene e di aver trasmesso qualcosa.
Sinceramente in questi anni la mia fanfiction aveva smesso di attirarmi, non avevo nè l'ispirazione nè la voglia di continuarla ,ma ho iniziato a rileggerla e da quel momento ho iniziato a ricordare quello che avevo in mente.
La scena delle prove l'avevo in mente da molto ma non avevo idee di come inserirla nel contesto.
Ringrazio il mio ragazzo per la sua recensione, e tutti quelli che hanno messo la storia fra le seguite... Aspetto qualche recensione, anche negativa u.u
Nel prossimo capitolo succederà un gran casino, e questa volta sarà una bella biondina la protagonista.
Alla prossima :)

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Lady Diamond