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Autore: carlikiller    19/02/2015    1 recensioni
Mash e la sua gang sono all'ultimo anno di liceo e sono i re incontrastati della scuola, amano uscire e far casino tutti insieme. Stanno talmente bene tutti insieme che continuano ad essere amici anche se per farlo sono convinti di dover nascondere se stessi. Tutto cambia il primo giorno dell'ultimo anno di liceo, quando uno di loro sparisce nel nulla. Ora loro devo reagire e arginare il problema.
Che fine ha fatto Mirko?
E cosa faranno gli altri ragazzi ora che lui non c'è più?
La sparizione dell'amico si intreccerà con i loro problemi personali portando i ragazzi a riflettere e forse a dire finalmente la verità.
La storia è sempre la stessa, "l'ultimo anno di un branco di idioti", ho cambiato il titolo perché credo che questo renda di più l'idea.
Genere: Comico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Rivelazioni
Il giorno dopo svegliarmi abbracciata a Mash mi sembra quasi un sogno, sentire il suo cuore battere sotto la mia testa è una sensazione che non cambierei per nulla al mondo. Dopo qualche bacio del buongiorno scendiamo a fare colazione in cucina dove poco dopo ci raggiunge mio padre.
Fare colazione con Mash e mio padre è meno imbarazzante di quanto avrei mai creduto, forse perché infondo si conoscono da anni e mio padre ha avuto il tempo di abituarsi all’idea di noi due insieme. Mio padre è un tipo sveglio perciò ha capito che provavo qualcosa per Mash forse anche prima di me.
Dopo la colazione salgo in camera per prepararmi e per la prima volta dopo quattro anni mi blocco davanti all’armadio spalancato senza avere la più pallida idea di cosa mettere per andare a scuola.
Uno dei motivi per cui amavo così tanto essere un ragazzo era che non dovevo perdere delle ore a scegliere cosa mettere, un paio di jeans e un maglione andavano sempre bene.
- Quale dilemma morale stai affrontando? - mi chiede Mash lanciandosi sul mio letto sfatto con un pacco di patatine in mano. Quel ragazzo è una fogna, abbiamo appena finito di fare colazione.
- Sai cosa mi piaceva di più dell’essere un ragazzo? -
- Che nessuno ci provava con te? - Spiritoso lui!
- No, che la mattina non avevo mai dilemmi morali su cosa mettere. Oggi invece tutto è tornato alla normalità quindi … Che metto? -
- Si te stessa Charlie! - mi consiglia lui serenamente. È un uomo, non può capire i miei dilemmi morali.
Io crollo al suo fianco e lui mi bacia delicatamente - Ma Mash, io non sono proprio femminile -
- E allora? -
- Ti amo -
Prendo dall’armadio un felpone viola che mi arriva fino a metà coscia, dei leggins e le mie amate all stars, che ho di vari colori fra cui il viola, e vado in bagno a vestirmi.
- Perché non ti vesti qui? Ormai penso di sapere cosa nascondi -chiede Mash ancora spaparanzato sul mio letto a mangiare patatine.
- Per lasciarti il tempo di smettere di ingozzarti, vestirti e se ti va di rifare il letto -
- Sì capo! -
Mi vesto rapidamente e quando esco vedo che Mash mi ha ubbidito da bravo cagnolino qual è facendo tutto quello che gli ho chiesto. Così lo premio con un bacio focoso prima di scendere per andare a scuola.
- È bello rivedere la mia bambina -
- Papà io … -
- Sì è davvero bello anche perché la sua bambina è bellissima -
- Io vado! Tu raggiungimi quando hai finito di fare comunella con mio padre! - dico io stizzita uscendo poi di casa a passo di carica.
Lui mi raggiunge correndo per poi abbracciarmi da dietro ma io gli do una leggera gomitata allo stomaco.
- Mi dici che ho fatto? -
- Non sopporto quando mi tratta come una bambina e sopporto ancora meno che tu gli dia corda -
- Ma tu sei una bambina - dice lui scompigliandomi i capelli e io lo rincorro fino a scuola.
C’è poco da fare, lo amo.
Ovviamente a scuola tutti mi guardano ma io fingo che sia tutto normale. Se io non do importanza al cambiamento comportandomi come sempre lo noteranno meno persone. Spero.
Intanto a Belle cade la mascella, direi che non se lo aspettava, Meggie mi mostra i pollici alzati in segno di approvazione, Ollie e Wes smettono di chiacchierare fra loro per guardarmi sconvolti, ed io gli sorrido dolcemente. Noah, invece, nemmeno se ne accorge perché è preso in una discussione con Marika riguardo chissà cosa e non noterebbe nient’altro mentre Devon …
- Io lo avevo detto che Mirko e Charlie sembravano delle donne brutte e ora guardali, lo hanno ammesso - … arriva così!
Mash lo prende a pugni credo perché ha detto che sono brutta ma io li ignoro persa nei miei ragionamenti su ciò che ha detto.  Alzo lo sguardo verso Marika e il sorriso che lei rivolge a Noah, e capisco tutto. Devon ha sempre avuto ragione.
- Mash come va la ricerca di Mirko? - chiedo allo scemo così magari smette anche di menare l’altro scemo.
- L’ho interrotta quando è arrivata Marika, perché? -
- Perché l’ho trovato -
- Dov’è? -
- Devon ha ragione su tutto. Mirko e Marika sono la stessa persona, Ollie è gay ed io sono una ragazza. Lo sono sempre stata -
- Ma Mirko era un uomo! L’ho visto varie volte a petto nudo, e anche nudo - dice Mash che non so perché arriva sempre per ultimo alle cose.
- Lo so, è un trans -
- Cazzo! E ollie? Non aveva una ragazza? - A volte anche dopo l’ultimo.
- Si che stranamente porta lo stesso profumo di Costant -
- Lo uccido! - Mash sparisce per urlare a Costant che vuole ucciderlo.
- Comunque io l’ho sempre detto che Ollie era gay e tu e Mirko effeminati ma tutti mi davano dell’idiota -
- Lo so Devon, e mi dispiace. Non sei un idiota, anzi sei più sveglio di tutti noi! Purtroppo spesso i geni vengono considerati pazzi -
- E chi ha detto che io non lo sia! - Lo abbraccio e lui mi stringe.
- Perché ti nascondevi Charlie? - mi chiede lui ancora abbracciato a me.
- Avevo bisogno di essere accettata come sono, avevo bisogno di meno pressione su di me, avevo bisogno di amici -
- Oh Charlie … ma noi ti adoriamo così! -
- Molla la mia ragazza! - Mash è tornato!
- Wow, da quando lo sai tu? -
- Ieri -
- Avete fatto presto! - esclama Devon senza avermi ancora mollata.
Amo i miei pazzi amici pazzi!
 
Durante la giornata Christie si fa forza e viene a parlarmi. È molto coraggioso da parte sua affrontarmi subito e direttamente ma devo dire che me lo aspettavo, lei non è certo il tipo che ha paura di parlare.
- Volevo chiederti scusa Charlie. Non solo non avevo capito nulla ma pretendevo anche di urlarlo ai quattro venti! Mi dispiace ho fatto un gran casino, se avessi saputo la verità non ti avrei spinto ad uscire allo scoperto -
- Nessun problema Christie non sono arrabbiata. Comunque stavo cercando di dire a tutti la verità da mesi, tu mi hai solo dato un buon motivo per farlo. Spero almeno che tu abbia capito perché continuavo a rifiutarti -
- Sì … posso scrivere un pezzo sulla tua verità? Dopo tutti i casini che ho fatto vorrei almeno darti la possibilità di dire a tutti il motivo per cui ti nascondevi -
- Ci sto - dico sorridendole e prendendola sotto braccio - Andiamo a intervistarmi -
L’intervista va bene, anzi mi diverto molto a chiacchierare con lei, Christie è un tipo simpatico quando non stressa. Credo che più che un ragazzo a lei servisse una buona amica e l’ha trovata.
Infondo io l’ho sempre detto quando non mi sta addosso non è così male!
 
Noah P.O.V.
Nel corridoio scoppia una grande confusione ma io non ci faccio caso perso negli occhi azzurri di Marika. Cazzo quanto assomiglia a Mirko! Perché sto pensando a Mirko?
- Mi stai ascoltando? - Decisamente no, ma non c’è bisogno che lo sappia.
- Certo -
- Non prendermi in giro Noah, quando hai quello sguardo vuole dire che sei perso nei tuoi pensieri - Come lo sa?
- Mi conosci bene per essere qui da poco più di una settimana - È come se mi mancasse un tassello. Che abbiano ragione i miei amici e che io sia un po’ tardo?
La vedo andare leggermente in tilt ma si riprende subito - Sono una buona osservatrice -
Perché mi sento come se mi nascondesse qualcosa? Boh, non ci faccio molto caso perché come sempre sto pensando a quanto lei somigli al cugino.
Le do un bacio su una guancia per salutarla e vado in classe perché con la media che mi ritrovo devo impegnarmi o questo è l’anno che mi bocciano. Dopo le lezioni vado in biblioteca a studiare perché il mio diploma è seriamente a rischio.
Mentre sto cercando di capire la matematica qualcuno si appoggia alle mie spalle.
- Da quando studi? - Mi sono trattenuto in tempo, stavo per chiamarla Mirko!
- Sai per un secondo credevo fossi tuo cugino. Lui amava arrivarmi così alle spalle e appoggiarcisi sopra con i gomiti come hai fatto tu -
- Scusa -
- No scusami tu, sei una ragazza bellissima e io quando sono con te penso a lui. Non credere che io mi sia completamente rimbecillito è che lui mi manca tantissimo e tu me lo ricordi molto -
- Lo so. Perché sei qui e non con le tue sorelline? -
Come lo sa che ho delle sorelle minori? Io non parlo mai delle tre pesti! Beh, sarà stata Mirko!
- Vedo che Mirko ti ha parlato di me -
- Cosa te lo fa credere? -
- Semplice, io non ti ho mai detto di aver delle sorelle -
- Ok, ogni tanto mio cugino parlava di te e di Meggie. Vi vuole molto bene -
- Lo so -
- Io vado a casa, a domani Kip - Kip?! Quasi non riesco a crederci! Ora tutto torna!
- Fermati -
Il mio è un ordine e non una semplice richiesta infatti lei si spaventa.
- Che è successo? -
- Come mi hai chiamato? -
- Noah, come sempre - Credo che si sia accorto dell’errore che ha commesso. Dei vari errori in realtà.
- Mirko? -
- Non sono lui! Perché dovrei essere lui? -
Dalle sue parole percepisco la sua agitazione segno che la mia non è solo una supposizione.
- Mirko so che sei tu. Sei l’unico al mondo che mi chiama Kip -
- Cazzo! -
- Questa me la devi spiegare -
Si siede accanto a me poi parla nascondendo la testa fra le braccia - Ho semplicemente cambiato sesso. Avevo dei dubbi da tanto poi dopo aver fatto l’amore con Meggie ne ho avuto la certezza. Sono partito la notte stessa -
- Lei lo sa? -
- Mi ho riconosciuto subito -
- Perché non mi hai detto nulla? -
- Pensavo avresti ceduto alla mia attuale figaggine e invece tu non ne volevi mezza di me per rispetto … a me! -
- Mirko per me  tu sei la persona più importante, molto più importante del sesso. Dopo quello che mi hai scritto non avrei mai potuto fare sesso con tua cugina! Perché invece di dirmi che mi amavi non mi hai detto cosa stavi combinando. O potevi dirmi entrambe le cose! -
- Scusami Kip non volevo farti soffrire. Ti prego solo di non chiamarmi più Mirko, io non sono più la stessa persona  -
- Peccato, perché per me lo sarai sempre. Per me sarai sempre quel ragazzo che mi guardava mentre picchiavo metà scuola per lui, quel ragazzo con cui facevo a gara di rutti o di sputi. Quello stesso ragazzo che trovava le scuse più disparate per non studiare e non venire a scuola -
- Preferirei quasi che non fosse così -
- Purtroppo lo è … a domani -
Mi alzo e vado via. Lo sento piangere dietro di me ma non so cosa fare … Mi sento tradito.





So che è un po' più corto del solito ma ho preferito dividere la scoperta dalla presa di coscienza. Noah ora ha solo bisogno di capire. Aspetto le vostre opinioni!
   
 
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