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Autore: Mokusha    19/02/2015    2 recensioni
30 Days OTP Challenge - 100% Klaroline
Day 1- Holding Hands
Allora è così che ci si sente quando di perde il controllo - pensava la vampira - una marionetta, un burattino, a cui hanno tagliato i fili, che non fa altro che precipitare, e precipitare, inghiottito da una voragine d’infelicità.
Day 2- Cuddling Somewhere
Dietro a tutto ciò che li animava - Caroline pensava che Klaus avesse gli occhi più vivi in che le fosse mai capitato di incontrare - vi era una supplica tanto muta quanto potente.
Day 3- Gaming/Watching a movie
Klaus sorrise. Cominciò a contare.
“Uno…“
Day 4- On a Date
“Io non ho accettato di passare il pomeriggio con te.” gli disse in rimando “Dire che mi hai costretta sarebbe più corretto."
“Sminuisci il nostro appuntamento, Caroline?”
Day 5- Kissing
“Qualunque cosa tu stia per dire è una menzogna, dolcezza. Imparerai ampliare la tua concezione di moralità, non appena comincerai a godere davvero della tua immortalità. Sai, Caroline, dovresti abbracciare di più il tuo lato oscuro. "
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus
Note: Lemon, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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DAY TWO: CUDDLING SOMEWHERE

I WOULD SPEND MY FOREVER LISTENING TO YOUR HEARTBEAT


Il fuoco che ardeva nel caminetto illuminava la stanza.
Il letto era in penombra, le fiamme si riflettevano sulla pelle del suo viso.
Caroline lo guardava, ammaliata, incantata, ipnotizzata.
Non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo volto.
Era strano vedere Klaus così rilassato, quasi indifeso, abbandonato al suo sonno.
Non l’aveva mai visto dormire, aveva persino nutrito dubbi che il vampiro mai riposasse, ed invece era lì, sotto i suoi occhi, profondamente addormentato.
Qualcosa dentro la vampira, nella sua testa, le diceva che non avrebbe mai dovuto trovarsi lì.
La stanza di Klaus non era il suo posto.
Ma era come se il suo cuore le fosse sprofondato nello stomaco, e poi ancora giù, giù, fino a diventare un pesantissimo macigno che la teneva incatenata lì, a guardarlo.
Lo stesso cuore che quella notte l’aveva guidata fino quella villa, e l’aveva fatta sgattaiolare dentro, di nascosto, come una ladra, una ladra vergognosa, venuta a rubare quei preziosi istanti di vulnerabilità che mai avrebbe creduto di poter leggere sul viso dell’ibrido.
Lo stesso cuore che era immobile, fermo, congelato, intrappolato dalla sua stessa natura, e Caroline ringraziò Dio di non essere umana, perché se lo fosse stata, il frastuono dei suoi battiti sarebbe stato talmente assordante che l'avrebbe smascherata subito.
Invece era là, immobile, zitta, trattenendo il respiro, cercando di resistere al tremendo impulso, bisogno, di toccarlo.

La vampira si avvicinò lentamente al grande letto in legno scuro. Si sedette al suo fianco: Klaus si mosse appena, la sua espressione tranquilla si indurì e Caroline sussultò.
Lentamente, sollevò una mano e la poggiò delicatamente sulla sua guancia.
Lui si rilassò nuovamente, abbandonandosi a quel contatto, cercandolo quasi, senza svegliarsi.
La leggera barba sulle sue guance solleticava la mano della ragazza, che scese, impavida.
Con la punta dell’indice gli carezzò appena le labbra, poi scese sul suo collo, per poi risalire sulla sua nuca, e sprofondare infine tra i suoi capelli.

Klaus gemette e si mosse involontariamente verso di lei, come a chiederle di toccarlo, di toccarlo ancora, di toccarlo e basta.
A Caroline si strinse il cuore.
Sapeva che lui era un assassino, un manipolatore, un sadico, assetato di potere, e vendetta.
Tutti si aspettavano solo il peggio da lui, che non esitava a dimostrare di poter essere capace di un orrore ben più grande di quanto chiunque potesse immaginare.
Ma aveva anche visto il suo cuore.
La solitudine che lo circondava, il rifiuto, il ribrezzo.
Klaus era solo.
Non riceveva mai carezze, mai attenzioni.
E qualcosa, nel suo profondo, diceva a Caroline che ne avesse un disperato bisogno.
Lei stessa, probabilmente, necessitava che fosse così.
E avrebbe voluto essere coraggiosa come tutti la credevano e donarsi a lui, completamente, alla luce del sole.
Ma qualcos’altro, la frenava, la bloccava.
Ecco perché aveva preferito il buio, la notte, il segreto.
E ora che si trovava lì, non sapeva dove raccogliere la forza necessaria per andarsene.
Avrebbe voluto occupare la metà vuota di quel letto, avrebbe voluto occupare il vuoto dentro di lui, stringerlo, e farsi stringere.

Caroline sospirò, tristemente.
Appoggiò le mani al materasso, mentre, lentamente, si alzava.
Poi si voltò, imponendosi di uscire da quella stanza, da quella casa, da quella situazione.
Ma le dita lunghe e forti di Klaus scattarono sul suo polso come una tenaglia, intrappolandola.
Gli occhi di Caroline guizzarono nei suoi, trovandoli affamati, assetati, ma anche increduli, e confusi, supplicanti.
Dietro a tutto ciò che li animava - Caroline pensava che Klaus avesse gli occhi più vivi in che le fosse mai capitato di incontrare - vi era una supplica tanto muta quanto potente. 
Resta.
L’ibrido la tirò con forza verso di sé, la ragazza perse l’equilibrio, e trovò lui ad accoglierla, le dita intrecciate alle sue, il viso tra i suoi capelli, a bearsi di lei, le sue braccia avvolte attorno al proprio corpo, per tenerla ferma, stretta, ancorata al suo petto, in una morsa, un abbraccio, in cui Caroline avrebbe voluto sprofondare, sprofondare, e sprofondare ancora.
E, in quel momento, si rammaricò di non essere umana. Che non lo fossero entrambi.
Perché mai come in quel momento avrebbe voluto essere cullata dal sordo, cadenzato ritmo del battito di un cuore.


Note Autrice: Eccomi qua, già in ritardo :’) Ma date la colpa al lavoro, che mi ha tenuta lontano da EFP e dal pc. Ma non temete, so già come rimediare, infatti, udite udite, stasera pubblicherò due aggiornamenti. (Probabilmente non accadrà mai più.)
Questo era il secondo giorno della challenge, il cui prompt è “cuddling somewhere”.
Non sono sicura di averlo rispettato bene, non lo so, si è scritta così. Lascio a voi il giudizio :’D

Un enorme, enorme, enorme, enormissimo grazie a chi ha recensito il capitolo precedente. Stelline d’oro e vampiri Originali per voi come se piovesse.
Un premio speciale anche a chi ha aggiunto la storia alle seguite/preferite *-*.
E un grazie va anche ai lettori silenziosi, vi vedo, so che ci siete, e se mai vi venisse voglia di lasciare un segno del vostro passaggio, vi assicuro che è il benvenuto

Il premio di oggi per chi ha la pazienza di spendere due paroline per me è un INTERO weekend con un vampiro a vostra scelta.
Io ne approfitterei.

Ah, volevo anche precisare, per chi non lo sapesse, che i prompt per la raccolta sono presi da una lista trovata su Tumblr, intitolata appunto “30 Daisy OTP challenge”, che offre, appunto, 30 prompt, che sarebbero da utilizzare uno al giorno per una One Shot/Flash Fiction/Drabble sulla OTP del nostro cuoricino.
Naturalmente se alla fine della raccolta avrete qualche altro spunto da suggerire, io sarò ben lieta di prolungarla ;)
Eh vabbè. Le mie note sono più lunghe dei capitoli stessi.
Portate pazienza.
A tra qualche ora con il prossimo capitolo!
Aggiornamento di un'ora dopo:scherzavo, il prossimo capitolo lo avrete domattina :'D Mi dispiace un sacchissimo (e magari a voi non frega xD) ma mi sto addormentando sulla tastiera, quindi preferisco postare domani con un po' di più calma. ;) Un abbraccio,

Mokusha

   
 
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