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Autore: AkiraSoul    19/02/2015    1 recensioni
Salve a tutti! Ho il piacere di scrivervi la mia prima FF! accetto titti i possibili consigli e ritiche per migliorare la mia storia!
Questa potrebbe essere una storia semplice, ma prometto di metterci tutta me stessa!
La coppia di questa FF sarà a NaLu (come tante altre dopo tutto…….).
Detto questo, buona lettura a tuttii!!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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5. Orange Stripe -Natsu..- sussurrò la bionda come se non volesse farsi sentire, ma lui sentì benissimo -.. anche tu mi piaci- aggiunse per poi baciarlo a sua volta, davanti a quello spettacolo.

5. Orange Stripe

Ciao ragazzi, io sono Lucy Heartphilia. Per una serie di motivi mi sono trasferita a Magnolia nel condominio Fairy Tail, un condominio plebeo per condurre finalmente una vita normale e indipendente, ho conosciuto Natsu mentre mi stavo recando al mio futuro condominio. Natsu è un ragazzo solare, simpatico, aperto a tutti. Anche se può sembrare avventato Natsu vedendomi triste non ci ha pensato due volte a saltare un giorno di lavoro e mi ha portato al Luna Park e a fine giornata ci siamo baciati. Cioè si insomma, inizialmente lui ha baciato me dichiarandosi (mi ha detto solo che gli piaccio, ma come un animaletto o come una donna? Sarà un ragazzo serio??) ma poi l'ho baciato io, non so se è stato per il panorama mozzafiato o per il suo comportamento galante impacciato.. o semplicemente per il suo strano modo di vestirsi poco ma con una sciarpa bianca scagliata di nero tutti i giorni. In ogni caso, da li ad un mese ci siamo frequentati e dopo un mese che ci eravamo messi insieme ad oggi (cioè dopo circa 4 mesi o poco più - è già autunno inoltrato-) mi sono piano piano trasferita nel suo appartamento.. Ormai conviviamo, ma è come prima: ci vediamo comunque tutti i giorni la mattina e facciamo a metà con l'affitto, io ho occupato la vecchia camera di suo fratello e l'ho arredata come volevo, inaspettatamente da come sembrava questa camera è molto spaziosa ma sempre accogliente, il mio stile non cambia -pareti fucsia e mobili bianchi- Natsu dice che il fucsia sulle pareti è troppo "shocking", lo acceca ogni volta che entra in camera mia. Alla fine, il mio vecchio/nuovo appartamento fu affittato ad una ragazza, Camellia. Che a quanto pare stravede per Natsu e io la ammazzerei ogni tanto, ma Natsu mi ha assicurato che non le interessa "è così.. fru fru.. non mi piacciono le ragazze troppo schizzinose". Facciamo a metà con le faccende di casa e lo rimprovero quando mette in disordine la "zona comune" e lui mi rimprovera se mi metto lo smalto mentre lui è a guardare la tv sul divano e io gli sto accanto -ha un olfatto molto sensibile- ma per il resto stiamo vivendo la nostra convivenza in assoluta tranquillità, non litighiamo quasi mai e nelle uniche volte è una fortuna avere due camere separate, così ognuno ha il proprio spazio. Ora vi starete chiedendo.. COME MAI ANCORA DORMITE IN STANZE SEPARATE? NON FATE L'AMORE?
La risposta è.. no, non lo abbiamo ancora fatto.. perchè io voglio aspettare.. e lui mi asseconda. Abbiamo già affrontato questa questione, ho scoperto che prima di incontrare me lui era un don giovanni(ecco spiegato il portachiavi a forma di cuore) , e che frequentava addirittura Lisanna, e che lei veniva spesso da lui per .. si insomma lo sapete.. MA Natsu mi ha giurato sul suo onore e sulla sua parte di appartamento che dopo essersi baciato con me non c'è stata nessuna accanto/sopra/sotto/intorno/dentro/fuori oltre a me. Ed ora, dopo avervi informato delle ultime news.. torniamo alla nostra scrittrice a tempo perso che vi narra il nostro passare del tempo.

-NAAAAATSUUUU! Muoviti!!! Facciamo tardiiiiiiiiiiiiii- la voce della bionda risuonò per tutto l'appartamento.

Erano le 7.50 e di Natsu ancora nulla..

Lucy decise allora di andare a bussare alla sua porta. *BOM BOM BOM BOM* -NATSU! ACCIDENTI A TE- era proprio fuori di sé
la porta si aprì leggermente e ne usci una sagoma con le occhiaie e dei capelli rosa arruffati-mh? ma chi è a quest'ora di notte che mi cerca?-
Sentendo queste parole la ragazza capì e la sua rabbia si placò.
-Nat, dobbiamo andare siamo in ritardo per andare a lavoro..- la sua voce risultava dolce e comprensiva: ogni tanto quella sua sveglia faceva brutti scherzi ma lui si ostinava a non cambiarla, un probabile ricordo o regalo di qualcosa o qualcuno.
-mh?- il ragazzo guardò l'orologio da polso che portava giorno e notte, pure sotto la doccia.-ACCIDENTI!- si mise a correre verso il bagno soltanto con i boxer addosso e subito dopo si sentì o scorrere dell'acqua della doccia solo per un paio di minuti, subito dopo ne uscì un pulcino rosa tutto mèzzo e stressato.
-beh, allora ci vediamo per strada- disse Lucy ridacchiando e avviandosi verso la porta.
-va bene, ci vediamo per strada- si affrettò a dire il ragazzo per poi tornare in camera ad asciugarsi e vestirsi mentre si sentiva la porta chiudersi.

La vita dei nostri due trascorreva tranquillamente, ma nessuno dei due avrebbe pensato che quel giorno avrebbe deviato le loro strade che da 4 mesi erano una affianco all'altra, parallele.

Il cellulare di Lucy squillò, e senza far caso a chi era (era sicura che fosse Nat) rispose -ehi cosa c'è? dove sei?-
ma inaspettatamente, dall'altra parte della chiamata non era Natsu, si sentì una voce maschile, tranquilla e melliflua -ehi, non ci sentiamo da tanto piccola Lucyanne, co....- il misterioso ragazzo non fece in tempo a finire la frase che Lucy riattaccò la chiamata, con gli occhi sgranati e il viso pallido.

ERA LUI, ERA TORNATO.
 E VOLEVA DI NUOVO ROVINARLA.


La ragazza iniziò a guardarsi intorno, per vedere se c'era qualcuno -Ma non vide nessuno, strano: di solito la chiama sempre con la sicurezza che lei non abbia nessuno attorno affinchè lei possa parlare di loro tranquillamente- iniziò a correre all'impazzata nella speranza di arrivare più vicino al locale e in un posto più affollato.
Il cellulare suuonò di nuovo, questa volta era un messaggio.

TI VEDO, SO COSA FAI, SO COME VIVI E CON CHI, SAI COSA FARE.
P.S.: è inutile correre piccola Lucyanne. Baci, L.

Cristo, lui lo sapeva. Sapeva di Natsu, e la stava osservando proprio ora. La domanda è.. Da dove? Suo padre lo sapeva? doveva assolutamente chiamare Jude.
Qualcuno la toccò alla spalla, sobbalzò e si rese conto di quanto era tesa - Hey Lucy! Eccomi, prima ti stavo per raggiungere e poi però ti sei messa a correre, non sai che fatica per raggiungerti!- era Natsu per fortuna -come mai correvi? sei stata rincorsa da qualche ape?- chiese lui ridacchiando.
Per non destare sospetti lei rise -ahaha.. si, dovrei farmi passare questa paura costante-
" e non solo delle api" la vocina nella sua testa non si fece scrupoli a palesare la sua paura.
"non ci devo pensare"
"eppure non fa che tormentarti la notte" la sua vocina interiore intanto si godeva il caos nella sua mente per il ritorno di Lui sorseggiando un tè.
"non sono affari tuoi" ribatté la nostra ragazza irritata
"oh si invece, eccome,io sono una parte di te"
-Hey? Lucy?? ma ci sei stamattina? ma hai dormito abbastanza?- Natsu si stava preoccupando per la sua.. compagna? amante? fidanzata? ragazza?
-eh? si scusa ero assorta nei miei pensieri, stamattina non ho preso il caffè- *BUGIA*
-ah si? ecco perchè ho trovato la caffettiera sul fuoco prima di uscire, menomale ho fatto veloce e mi sono fermato per fare una colazione veloce! Oggi mi tocca fare un ora in più a lavoro- "ah" - manca Freid e mi ha chiesto di sostituirlo, in cambio domani posso passare a prendere la cena per poi tornare a prenderti- Natsu era tranquillo entre pronunciava delle parole che fecero perdere un battito a Lucy.
-va bene, allora ti aspetto al locale come cliente- propose lei.
-no ma a questo punto prendi la cena, così torniamo prima a casa per mangiare, sarò sicuramente esausto e affamato- ribatté.
Lucy non voleva allontanarsi da Natsu, ma nemmeno voleva fargli sapere l'esistenza di Lui. -no è che oggi volevo andare a mangiare al Fiore Restaurant, è vicino casa e non dobbiamo nemmeno prenotare per il  tavolo -essendo dei clienti abituali- e poi ho voglia di un bel Hamburger con patatine- insistette. *BUGIA NUMERO DUE*
"non puoi andare avanti così"
Lucy ignorò la sua vocina sapendo di fare un errore e di doverne parlare con Nat. Gliene avrebbe parlato la sera stessa, ma non ora.

La giornata passò veloce, Lucy era così presa dal lavoro che si dimenticò del tutto della chiamata e del messaggio all'inizio della giornata.
Arrivarono le 7, Lucy andò a cambiarsi per poi uscire dalla porta del personale.

-ehi tu, bel fusto- disse lei con voce sensuale al bar man- non è che mi porteresti una bella cioccolata calda a qual tavolo? mi metto lì.-
La bionda adorava far scherzi di quel tipo al proprio fidanzato/amante/ragazzo/compagno e vedere la sua reazione.
-con piacere signorina- rispose lui con un tono sensuale e con un accento da nobile con uno sguardo malizioso.
La ragazza le sorrise e gli stampò un casto bacio sulle labbra mentre aspettava la cioccolata calda e poi piazzandosi al tavolino guardando nella rubrica del cellulare.
"Allooora.. Jude Jude Jude.. dovrò pur ancora avere il tuo numero no?!" subito dopo questo pensiero il telefono gli squillò in mano facendole prendere un colpo. "parli del diavolo e..."
-pronto?- disse la ragazza rispondendo.
-pronto? Lucy?- la voce profonda con un tono triste di suo padre le fece pizzicare gli occhi.
-ehi ciao ehm.. come va?-
-bene si, cioè credo bene, e tu? come stai?- rispose Jude all'inizio sorpreso per l'ultima domanda che si sarebbe aspettato.
-bene, sto bene.- ci fu un attimo di silenzio imbarazzante. -Senti il mio vecchio amico si è fatto risentire, è opera tua?- chiese la ragazza andando dritto al sodo.
-cosa? chi?- chiese l'uomo dall'altra parte della chiamata -ah lui, no non ne sapevo nulla, che ti ha detto?- rispondendo alla propria domanda, a quella di lei e ribattendo con una domanda.
Quel fare finta di nulla fece imbestialire Lucy -come no? Papà lui è il ragazzo che hai scelto tu e che mi ha violentato per sei lunghissimi mesi e che mi ha minacciato di far chiudere i nostri, anzi i tuoi negozi!- ringhiò lei tra i denti per non farsi sentire da tutti, ma qualcuno aveva sentito, forte e chiaro.
-Hey Lucy, ho fini..-il ragazzo non fece in tempo a finire la frase che sentì ciò che la sua compagna/amante/fidanzata/ragazza diceva al telefono. -...to- rimase impietrito.
Lucy si girò di scatto verso Natsu, che aveva sentito tutto e la rabbia che gli cresceva dentro si esternava in un aura nera pece intorno a lui.
-Hey Nat.. Stavo per parlartene quando..- La bionda non finì la frase che venne tirata fuori e trascinata quasi di corsa fino a casa. Il ragazzo sembrava piuttosto arrabbiato e taciturno, moolto strano da parte sua, per questo Lucy si limitò a seguirlo. Era proprio arrabbiato.

Appena arrivati nell'appartamento Natsu chiuse la porta dietro la ragazza e la fece appoggiare su di essa per poi rinchiuderla in quello spazio fra la porta e lui con le braccia.
-allora.. chi è?- chiese lui con lo sguardo basso, per cui non Lucy riusciva a decifrare che cosa provava.
-Nat possiamo sederci e parlarne con calma?-chiese la bionda un po' impaurita su che reazione potrebbe avere il suo ragazzo.
Natsu inspirò profondamente prima di buttare fuori tutto per calmarsi. -e va bene, però si va in camera mia.-

-beh.. non so da dove cominciare..-Lucy era agitata soprattutto non sapendo che reazione avrebbe avuto Natsu sapendo che non le aveva detto nulla.
-da dove vuoi tu- troncò secco lui.
-va bene. Come avrai sentito dalla conversazione che ho avuto prima al telefono, sono stata violentata e minacciata da un ragazzo, ti chiederai chi e con chi ne stavo parlando.- fece una pausa per studiare ogni minimo movimento o qualunque cosa si manifestasse sul viso del ragazzo coi capelli rosa per capire cosa sentiva. -stavo parlando con Jude. e ti chiederai, mi sento ancora con lui? No, questa è la prima volta dopo 5 mesi che lo sento. Stamattina ho ricevuto una chiamata da Loki, il ragazzo che mio padre aveva scelto tanto tempo fa per me come futuro sposo. Aveva deciso di farmi sposare qualcuno scelto da lui per il bene della sua catena di negozi d'abiti. Inizialmente il ragazzo era gentile, cordiale, e quasi mi infatuai. Dopo qualche volta che veniva a casa mia per incontrarmi fingendo di cercare mio padre per "affari di lavoro", segretamente mi chiese il mio numero di cellulare,e io, ingenua glielo diedi. Da quel momento iniziammo a scriverci, finchè non iniziò a venire a casa mia anche quando non c'era mio padre, facendomi cose che non mi andavano bene e minacciandomi di non dire niente a mio padre per l'incolumità dei suoi negozi. Arrivò a violentarmi, la mia prima volta seguita da molte altre volte con un ragazzo finto e schifoso. Alla fine mio padre lo venne a scoprire: tornò a casa prima perchè la sua partita a golf settimanale era stata annullata. Mi venne a cercare per accertarsi che i suoi modi rudi e le sue risposte severe io non sia scappata (mio padre mi vuole bene, ne sono sicura, è solo che non riesce ad accettare la morte di mia madre), invece mi trovò il viso e gli occhi rossi dal pianto e il volto ormai rigato e una pozza di lacrime sotto di me mentre il ragazzo che lui aveva scelto abusava di nuovo di me, defluorandomi come una prostituta, non degnandosi nemmeno di volermi vedere il viso, facendomi girare, avendo la mia schiena contro il suo petto. Mio padre era furioso, fece cacciare e denunciare quella feccia. Facendosi raccontare tutto da me e mi abbracciò, il nostro primo abbraccio dopo la morte della sua amata, di mia mamma, di Layla. Pianse per me e per non essersene accorto prima. Decisi di andarmene di casa perchè rivivevo sempre quei momenti stando lì, io e mio padre ci separammo senza litigi e senza rancore. Decidemmo che sarebbe stato meglio per e e per lui non vivere più insieme: io avrei avuto la mia libertà e lui non avrebbe più dovuto vedere quel viso che tanto le faceva male. Quando mi sono trasferita qui avevo già cambiato numero, quindi non so come abbia trovato il mio numero, solo che non me ne stupirei, è talmente ricco che s potrebbe comprare di tutto. Ed io non capisco.. dopo quasi un anno perchè mi verrebbe a cercare?- Lucy mentre raccontava aveva iniziato a piangere senza accorgersene finchè non singhiozzò. Natsu la guardava con occhi sgranati. Ci fu un silenzio imbarazzante, poi Lucy si sentì due braccia forti e robuste che la abbracciavano. -oh Lu, è orrendo. cosa ti ha fatto quel vile..- abbracciandola più forte piano piano che finiva la frase.
Lucy ricambiò l'inaspettato abbraccio dal proprio amato -hey.. va tutto bene, è tutto passato.- gli sorrise lei.
-no che non va bene Lu! Lui.. questo Loki, come ha potuto farti del male?  E perchè ti viene a cercare ora? Non capisco Lucy.. davvero.. non riesco a capire perchè, che voglia vendicarsi? l'avrebbe fatto molto prima di ora.. Che voglia riprenderti rapendoti ? Non voglio Lu.. Non lo sopporterei,  io ti amo-  disse Natsu tutto d'un fiato facendo rimanere Lucy a bocca aperta: era la prima volta che Natsu diceva una cosa del genere e anche lei si sentiva corrispondere il sentimento.
-Anche io ti amo Natsu- disse lei prima di appoggiare le proprie labbra sulle labbra del suo amato.

Il bacio era casto e puro, però era abbastanza da accendere la passione di tutti e due. I baci diventarono passionali, coinvolgenti. Lucy si sentì travolgere da quell'onda mai provata prima. Era così  presa che solo dopo si rese conto che Natsu la stava spogliando e lei faceva lo stesso con lui. Ora lei era stesa sul letto, Lui in ginocchio sul materasso, davanti a lei. Tutti e due nudi dalla pancia in su. Ma diversamente dal solito, lei non si impaurì, non indietreggiò, prese il suo coraggio e decise -sono pronta- sussurrò lei.
Natsu si sorprese della audacia nel sentirsi dire quelle due parole, così sorpreso che iniziò a ridacchiare suscitando la confusione della ragazza.
-scusa, è che non mi aspettavo tutta questa audacia esplicita- si spiegò lui.
Lucy diventò rossa come un peperone coprendosi con la coperta -è che.. mi sembrava giusto dirlo-
a questo punto anche Natsu divento rosso "dio quanto è tenera. Dio quanto la amo" ricominciò a baciarla, passando dalle labbra al collo. Lucy era molto sensibile al collo, ai fianchi e dietro alle orecchie,la faceva impazzire, lo sapeva, e faceva impazzire anche lui. Dopo i baci sul collo passò alle clavicole, baciandole tutte e due per tutta la loro lunghezza. Poi, quando capì che Lucy era abbastanza rilassata decise di passare ai baci sul seno. La cosa la fece gemere, e non poco. Soprattutto le piccole carezze che le dava sui fianchi con una mano, mentre l'altra era intrecciata con quella della amata.

Le sensazioni erano nuove e fantastiche. Era come galleggiare in una calma piscina. Non sapeva con che tipo di magia Natsu la stava avvolgendo. Ma era piacevole, quel piacere che ti fa sentire una donna. Era vero, si sentiva pronta, ma probabilmente era lui a farla sentire pronta, con le sue mani e la sua bocca esperta..
-Lucy..- Ad un tratto lui la chiamò -sei davvero sicura?-
"eh?" la ragazza era davvero confusa.. che non la volesse dopo aver scoperto..?
-uhm.. accidenti- disse lui coprendo il viso rosso -sarà questa la sensazione al pensiero di farlo con la persona amata?-
"oh, Natsu" sul viso di lei si dipinse un ampio sorriso prima di abbracciarlo e dire -si, sono sicura-
Natsu non se lo fece ripetere e affondò in lei, e in un istante erano una cosa sola. Due corpi e una mente. La ragazza urlò, forse per il dolore o forse per il piacere, ma i gemiti che seguirono erano sicuramente per il piacere. Finalmente era sua, la sua Lucy. Lei era sua, e lui era suo.
-Natsu..- gemette lei -ti amo- sussurrò prima di tendere il palmo verso il suo.
Lui in tutta risposta la baciò sorridendo.

Lucy era ancora in preda all'adrenalina quandosi stesero tutti e due.
Si stava perdendo, in quegli occhi ardenti. Natsu la faceva sentire bella, leggera. Tutto il contrario di Loki: i loro rapporti erano sempre a senso unico.
"mio" fu l'unico pensiero che le venne in mentre, oltre a "sua".
Sorrise a quel pensiero. Ormai Loki era un vecchio ricordo quella sera. Il suo futuro era con Natsu.
si ritrovò a dire -è stato bellissimo-
Natsu si girò e le accarezzò il viso con l'indice. -tu sei bellissima- l'abbracciò e si infilarono sotto le coperte.
E così si addormentarono, ignari di quello che succedeva.
La mattina seguente Natsu si svegliò senza nessuno accanto. L'amarezza e la confusione invasero il suo cuore. dov'era Lucy? perchè non era con lui? Si alzò dal letto e uscì dalla camera trovando la sua Lucy impegnata a lavare i piatti mentre bolliva il caffè.
-....Lucy?- sussurrò Natsu,nel vedere la sua ragazza/amante/compagna/fidanzata cercare di non sporcarsi le mani lavando i piatti e facendo la schizzinosa.
Lucy si girò di scatto vedendolo diventò rossa e gli si buttò addosso -NATSUUUUUUUUUUUU! SEI ADORABILE ANCHE NUDOOOOOOOOOOOO YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA- urlò con una voce stridula che non era lontanamente simile a quella sua originaria, non l'aveva mai vista così.
-ehm..sì.. Lucy cos'hai?- si ritrovò a chiedere lui nn capendo perchè la sua Lucy si comportasse così.
-io? Nulla! cosa pensi che abbia? vuoi il caffè?- chiese lei sempre con quella voce stridula e questa volta emozionata.
-Lucy... sei davvero strana, lo sai che non prendo il caffè...- rispose lui.
La bionda sbiancò. -ah.. giusto! scusa ero assorta nei miei pensieri!-

C'era qualcosa che non andava, la sua Lu avrebbe saputo che lui prendeva il caffè latte, non avrebbe mai reagito con tanta eccitazione nel vederlo nudo, gli avrebbe tirato una padella addosso e gli avrebbe detto di andare a vestirsi.

LEI NON ERA LUCY.

 Angolo di Aky

Ragazzi mi dispiace ç-ç ho avuto un blocco e degli impegni e mi sono completamente dimenticata della mia storia. Chiedo scusa per il mio ritardo ç_________ç spero di essermi fatta perdonare con un pizzico di audacia e suspence c: aspetto recensioni per migliorarmi, intanto leggete, leggete!

Baci Aky.
  
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