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Autore: Ragdoll_Cat    20/02/2015    10 recensioni
Un principe valoroso, è uscito a caccia... tornerà vittorioso oppure no?
Cosa ha in serbo per lui il destino?
Dal Capitolo 10:
[...] Oliver respirò a fondo poi fece un cenno a due soldati che aprirono i battenti del pesante portone. Oliver entrò in testa al plotone con l'arco teso, pronto a scoccare la freccia e gridò:
-Slade Wilson tu hai tradito questa città!!!!-
[Medieval AU]
[Olicity 💖]
Attenzione: alcuni personaggi sono OOC!
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Oliver annuì una volta di più e la Regina gli diede un lievissimo bacio sulla guancia.
Oliver sorrise alla madre che a quel punto si staccò da lui, per accomodarsi sul trono alla sinistra del Re.
Thea con Roy al fianco guardava il fratello con affetto e riconoscenza; Oliver vedendola così felice ebbe la certezza di aver agito per il meglio.
Anche Tommy era presente, anche se ancora un po' pallido e provato; Oliver aveva tentato di dissuaderlo ma era stato inutile, Tommy era incredibilmente testardo e quindi anche lui era lì.
 
La musica iniziò indicando che la sposa era pronta per fare il suo ingresso.
Il brusio della folla, si affievolì fino a sparire del tutto.
Oliver poteva quasi udire il rimbombo che causavano i passi di colei che stava percorrendo il corridoio al centro della chiesa.
Il cuore ogni secondo più pesante, gli martellava nel petto, a causa della consapevolezza di essere in procinto di sposare una donna che non era Felicity.
 
Memore dell’ultima volta Oliver non si voltò, voleva rimandare l’inevitabile il più a lungo possibile quindi si limitò ad allungare il braccio sinistro verso il centro della navata.
Fece un profondo respiro e quando sentì una mano sfiorare la sua istintivamente la strinse. 
La mano della giovane quasi scompariva nella sua; Oliver la strinse più forte e sussultò; infatti non appena sfiorato l’indice aveva notato un callo, anche lui ne aveva uno e quel genere di callo aveva un’unica origine: l’uso dell’arco.
Con il cuore ricolmo di speranza si voltò verso la sposa e con gioia vide che si trattava di Felicity.
 
Felicity era a dir poco magnifica; indossava un lungo abito di broccato verde impreziosito da dei fili d’oro che andavano a disegnare un intricato ramage di foglie d’edera, lungo tutta la lunghezza della gonna.
Le ampie maniche bordate di pelliccia sfioravano appena i suoi polsi delicati.
La foggia dell’abito, rendeva giustizia alla figura atletica di Felicity, esaltandone la vita sottile.
I lunghi capelli biondi erano stati intrecciati in una complicata pettinatura e sul suo capo era stata appoggiata una scintillante e preziosa coroncina d’oro.
 
Incredulo Oliver guardò i genitori che a stento trattenevano un sorriso e poi guardò Tommy che invece sorrideva apertamente con Laurel al suo fianco.
 
-Padre… cosa sta succedendo?-
 
-Ti ho messo alla prova un’ultima volta figlio mio.-
 
-Cosa…?-
 
-Tu hai dimostrato di essere maturato, sei diventato più riflessivo e meno impulsivo. Hai imparato a pensare prima di agire e prima di parlare rifletti attentamente. Non molto tempo fa avresti contestato la mia decisione con forza ed arroganza e chissà avresti potuto così scatenare una guerra. Adesso hai capito che le nostre azioni hanno un prezzo da pagare… io l’ho capito troppo tardi e ho quasi perso la mia famiglia.- continuò il Re.
 
Oliver ascoltava il padre in silenzio, ora comprendeva il perché delle azioni paterne; il trono spettava a Tommy ma se il principe ereditario fosse morto senza eredi, il peso della corona sarebbe ricaduto sulle spalle di Oliver.
Il vecchio Oliver sarebbe stato incapace sopportare tale peso e tali responsabilità, in quanto era superficiale ed immaturo.
Il nuovo Oliver aveva dimostrato invece che per suo regno era pronto a qualsiasi sacrificio; avrebbe addirittura rinunciato al suo unico amore pur di garantire la sicurezza dei suoi sudditi.
 
Re Robert riprese la parola:
 
-Non potrei essere più fiero di te figlio mio!-
 
-Grazie padre!-
 
-Fratellone! Vuoi sposare Felicity sì o no?- gli domandò una Thea decisamente impaziente.
 
-Certo che lo voglio!- replicò lui voltandosi verso Felicity che gli sorrideva raggiante.
 
L’officiante iniziò la celebrazione e questa volta nessuno ebbe l’ardire di interrompere il rito.
 
Quando la cerimonia giunse alla conclusione Oliver e Felicity si scambiarono il primo bacio da marito e moglie, fra le grida e l’applauso collettivo dei presenti.
 
 
 
Durante il banchetto nuziale Oliver chiese a Felicity:
 
-Ma come è stato possibile tutto questo?-
 
-È stata un’imboscata; da quello che ho capito, tua madre sapeva di noi due e mentre noi eravamo fuori dalla città, ha parlato con tuo padre.
Durante l’annuncio del tuo matrimonio con Sara, ho tentato di scappare ma Thea e Sara mi hanno fermata e condotta nelle stanze della Regina, dove mi hanno spiegato tutto…- gli rispose.
 
-Capisco… Felicity c’è un’altra cosa che vorrei chiederti; tu non sei abituata a vivere in città, tu sei abituata a vivere nella foresta, dove puoi essere libera di essere te stessa.
Ti piacerebbe continuare a vivere nella foresta, con me?-
 
-Oliver! Dici davvero?-
 
-Mai stato così serio!-
 
-Ogni tanto però torneremo in città, non voglio che tu stia lontano dai tuoi cari…-
 
-Va bene torneremo in città alla prima neve dell’anno ed in primavera ritorneremo nel bosco.-
 
I due sposi suggellarono la promessa con un dolcissimo bacio.
 
Verso sera il banchetto finalmente finì; su richiesta di Oliver fu portato Verdant al cospetto degli sposi; prima vi salì Oliver e dopo Felicity.
Insieme galopparono fuori dalla città e si diressero nel bosco dove potevano essere liberi.
 
 
 
 
 
Due anni dopo
 
 
Oliver rientrò in casa, battendo ritmicamente i piedi a terra per scaldarsi.
 
Ogni volta che ritornava a casa aveva sempre una piacevole sensazione che gli scaldava il petto.
 
La loro casetta aveva subito alcune migliorie; il tetto era stato rifatto completamente, erano state aggiunte un paio di stanze e quelle preesistenti erano state rimesse a nuovo.
Era stata costruita una piccola stalla che ora ospitava Verdant e Fern.
Costei era un regalo che Oliver aveva fatto alla moglie, così da poter cavalcare insieme.
Era davvero un bellissimo esemplare color grigio perla e con un carattere così mansueto che Felicity non aveva fatto alcuna fatica ad imparare a cavalcare ed ora era diventata così brava che ogni tanto quando lei ed Oliver si sfidavano raramente perdeva la corsa.
 
Con questi piccoli accorgimenti la casa era diventata ancora più accogliente tant’è vero che durante la bella stagione ogni tanto capitavano Tommy e Laurel e più frequentemente Thea e Roy.
 
Mentre pensava a queste cose, Oliver si liberò del pesante mantello e della faretra contenente le frecce.
Andò alla dispensa ed appese la selvaggina, che aveva appena catturato, ad un gancio che pendeva dal soffitto.
Fatto questo si diresse verso sua moglie che intenta a ricamare, sedeva vicino al fuoco.
La salutò con un bacio e le disse:
 
-C’è aria di neve.-
 
Felicity sollevò lo sguardo dal ricamo e gli chiese:
 
-Ne sei sicuro?-
 
-Ho avuto un’ottima insegnante… presto nevicherà.-
 
-Allora domani mattina partiremo alla volta di Starling City- gli rispose Felicity con un sospiro, mentre tornava a fissare le fiamme che danzavano nel caminetto.
 
Oliver la trovò bellissima seduta lì, con le fiamme che le illuminavano il viso ed i capelli dorati.
 
-Cosa c’è?- le domandò.
 
-Niente…-
 
-Fe-li-ci-ty. Ti conosco, quel sospiro significa qualcosa, non essere triste, ritorneremo in primavera, come sempre…-
 
-Lo sai che lasciare casa nostra per me è sempre un po’ traumatico…-
 
Felicity infatti adorava le loro serate seduti accanto al grande focolare sempre acceso, mentre controllavano i loro rispettivi archi.
 
In quella piccola casetta loro due non erano il principe Oliver e la principessa Felicity ma erano semplicemente Oliver e Felicity.
 
Quando erano in città, o meglio al castello, in quelle enormi stanze non c’era quella tranquillità e pace che invece trovavano lì.
La parte migliore della giornata o meglio della nottata era quando finalmente andavano a dormire e si addormentavano stretti l’uno all’altra.
 
Comunque era solo per pochi mesi all’anno, niente di insopportabile, però partire era ogni volta difficile.
 
-Stavo pensando che forse questa volta dovremmo rimanere in città un po’ più a lungo.-
 
-Perché dici questo?-
 
-Thea e Roy si sposeranno a breve, no?-
 
-Il mese prossimo; ma non dovrebbe significare un soggiorno più lungo per noi due.-
 
-Questa volta trascorreremo la primavera in città e forse anche una parte dell’estate.-
 
-Perché dici questo?-
 
-Perché verso fine maggio, inizio giugno avrò bisogno di una levatrice, Oliver.- gli rispose guardandolo diritto negli occhi.
 
-Una levatrice?-
 
-Sì, Oliver! Aspetto un bambino!- gli disse Felicity con gli occhi scintillanti.
 
Oliver fissò la moglie ancora incredulo.
 
Felicity era incinta di suo figlio.
 
Sarebbe diventato papà!
 
-Sei felice Oliver?- gli chiese Felicity con la voce un po' tremante.
 
-Se sono felice? Sono al settimo cielo!-
 
Oliver dimostrò la veridicità delle proprie parole baciandola appassionatamente e sollevandola dalla poltrona su cui era seduta per poi adagiarla dolcemente sul loro letto mentre continuava a baciarla.
 
La mattina seguente Felicity si svegliò come sua abitudine alle prime luci dell’alba ma questa volta non si alzò, anzi si accoccolò ancora più vicina ad Oliver che imperterrito continuava a dormire.
 
Decise di svegliarlo con un bacio, dovevano prepararsi per andare in città e non c’era tempo da perdere.
 
-Buongiorno dormiglione!-
 
-Buongiorno!-
 
-Dobbiamo muoverci! Ci sono tante cose da fare, devi dare il buon esempio sai?-
 
-Di già?- le chiese con un sorriso.
 
-Non è mai troppo presto, per dare il buon esempio.-
 
-Felicity?-
 
-Dimmi…-
 
-Sei sicura? Insomma sei sicura di volere che nostro figlio nasca in città?-
 
-Certo! Anch’io sono nata in città e sono cresciuta benissimo.-
 
-Hai ragione.-
 
-Poi chissà, se sarà una femmina magari anche lei incontrerà il suo innamorato durante il nostro soggiorno in città…-
 
-Non dirlo neanche per scherzo! Quel bellimbusto dovrà passare sul mio cadavere!- replicò Oliver facendo la voce grossa.
 
-Oliver… sarai un bravissimo papà!-
 
-Lo sarò, perché avrò una bravissima mamma al mio fianco.-
 
-Hai dimenticato di aggiungere “bellissima moglie”.-
 
-Chiedo scusa.-
 
-Hai dimenticato anche “infallibile cacciatrice”-
 
-Domando scusa di nuovo.-
 
-E…-
 
Felicity non poté continuare la lista perché Oliver l’aveva zittita con un bacio.
 
 
Quando si staccarono, rimasero abbracciati consapevoli che avrebbero vissuto per sempre felici e contenti
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell'autrice:
Ciao!
Il comportamento del Re aveva un suo perché, avete visto?
Vi piace il nome che ho scelto per il cavallo di Felicity?
Fern è semplicemente “Felce” in inglese eh eh... a buon intenditor...
 
 
Siamo arrivati alla fine.
Vorrei dirvi grazie per avermi seguito fino a qui.
Grazie ha chi ha letto tutti i capitoli, chi si è fermato a metà, chi magari ha aperto solo ora la mia storia, perché ha atteso con pazienza che pubblicassi l'ultimo capitolo per leggere la storia nella sua interezza.
Grazie!
Il primo capitolo ha raggiunto le 1700 visualizzazioni.
Grazie!
Grazie a Rachele95, Mici71,
Mirtillo92, _Maisie_, julia95, LadyWindemere mie fedeli lettrici e supporters. 
Grazie anche a chi ha recensito un solo capitolo, significa davvero molto per me.
Un grazie speciale va alla mia sister Ella Rogers che con le sue recensioni ed i suoi consigli mi sprona sempre a migliorare.
Ora mi prenderò una piccola pausa, infatti ho una long da scrivere in un altro fandom ed da troppo tempo che la rimando, quindi per un po' di tempo sarò assente.
Non temete non vi abbandonerò infatti ho in mente altre long e alcune one-shot, fra cui una Flommy!!!
Cosa ne dite vi piace come idea?
Quale vorreste leggere per prima?
Ciao!
Ragdoll_Cat
  
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