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Autore: MissDeppDixon    20/02/2015    1 recensioni
Liverpool 1957
John Lennon, un ragazzo di 17 anni e Paul McCartney di 15 si incontrano per caso durante una calda serata, John con il suo fare da "falso galante" ha fatto sorridere per la prima volta dopo tanto tempo Paul, e quel giorno non sarà dimenticato da nessuno dei due
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: George Harrison, John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Two of us
Capitolo 7

 

-John per l'amor del cielo vuoi alzarti da quel letto? Sono ben due settimane che te ne stai disteso senza fare nulla-

Le vacanze estive erano iniziate, ma non come John voleva. Dalla partenza di Paul non sentiva più la voglia di uscire che aveva prima, nemmeno la voglia di vivere. Voleva solamente stare lì, sul suo letto, a guardare il soffitto e magari, di tanto in tanto, a inventare qualche verso di una poesia o di una canzone, solo per passare il tempo.

Zia Mimi era furiosa, da quasi un mese non metteva in ordine la stanza del nipote. Quando aprì la porta però non si aspettava di trovare tutto a posto, come se nessuno avesse abitato quella stanza per tanto tempo...e in un certo senso era così: John non aveva messo piede a terra nemmeno per mangiare e a volte zia Mimi gli portava qualcosa, ma era comunque contraria a quella forma, che lei definiva, di "ribellione".

-Che intenzioni hai oggi?-lui non rispose, si girò a guardarla-ho capito, ti porto sù un po' di pane tosato-uscì dalla stanza e scese al piano di sotto.

John fissò la porta e poi sorrise, sua zia anche se a volte era severa, gli voleva bene. Se fosse stata un'altra situazione sarebbe sceso giù, ma gli faceva male la testa ed era sicuro che, se poggiava i piedi a terra, sarebbe caduto. Ormai non si sentiva più le gambe, a volte pensava di rimanere paralizzato su quel letto; ma tanto non faceva così tanta differenza, non aveva nulla per cui vivere. La ragione della sua vita aveva fatto le valigie e adesso chissà dov'era, i suoi amici lo avrebbero preso in giro perchè era sicuro che George sapeva tutto e, sicuramente, lo aveva sputtanato davanti a tutti.

La porta si riaprì ed entro Mimi con un vassoio pieno di pane tostato e marmellata, tra l'altro la sua preferita, caffè e un tovagliolo. Alzò lo sguardo e le sorrise, lei gli passò una mano tra i capelli e gli rivolse un sorriso preoccupato; uscì e riprese le sue faccende domestiche.

John guardò il vassoio invitante, ma non aveva fame, anche lo stomaco si era chiuso. Ormai non viveva più.

La voce di zia Mimi lo fece sobbalzare:

-John ci sono due tuoi amici! Li faccio salire-

Due suoi amico? E chi potevano essere? John non aveva più amici, chi vorrebbe essere amico di un gay?

La risposta gli si presentò appena i suoi AMICI bussarono alla porta della sua camera.

-Avanti..-

-Ciao John, come stai?-

-George, Ringo? Come mai qui?-

-Sappiamo che...Paul se ne è andato e...volevamo sapere come stavi-

-Benissimo, secondo voi io dovrei soffrire soltanto perchè quel ragazzino è andato via? E' solo uno stupido viziato, che si crede chissà chi soltanto perchè ha i genitori musicisti. Sapete cosa me ne fotte di lui?-

-Tutto-rispose George prima che John potesse continuare a insultare quel poveretto

-Cosa? George, non è affato...-ma lui lo interruppe

-John...non serve a nulla fare così-Ringo sorrise dolcemente

-Sappiamo cosa è successo, Paul prima di partire ci ha detto tutto, credi che serva ancora mentire?-

John abbassò la testa, George li poggiò una mano sulla spalla

-E' una cosa normalissima-non credeva alle proprie orecchie, per loro era normale innamorarsi di un ragazzo? Ma cosa avevano per la testa?

-John-Ringo gli sorrise ancora-noi non ti giudichiamo di certo per il tuo orientamento sessuale-

-E poi-continò George-stai tranquillo, non abbiamo detto nulla e non diremo nulla a nessuno-

John sorrise

-Paul ci ha riferito che ha passato dei giorni bellissimi con te e...-vedendo che John era sul punto di chiedere qualcosa, capì quello che voleva sapere-no John, non ci ha detto dove è andato, se è quello che vuoi sapere-il viso del ragazzo si spense

-Adesso dobbiamo andare, ti abbiamo disturbato abbastanza-si alzarono dal letto ed aprirono la porta

-John-disse Ringo-un'ultima cosa-guardò George in cerca di conferma e lui annuì leggermente-Paul ci ha anche detto che questo non è un addio ma un arrivederci-

Gli occhi di John si accesero di speranza, ciò significava che Paul prima o poi sarebbe tornato. Salutò gli amici e iniziò a mangiare con foga. Aveva deciso: doveva continuare a vivere normalmente, prima o poi Paul sarebbe tornato e doveva trovarlo in forma.

Solo che John non sapeva che i suoi due amici si erano veramente comportati da tali, Paul non aveva mai detto loro che quello era un arrivederci, anzi aveva fatto capire il contrario; ma loro pur di far felice John, gli avevano dovuto raccontare una piccola bugia. Sapevano che solo con il pensiero che Paul potesse tornare lui poteva continuare la sua vita felice e speranzoso, ma temevano il giorno in cui la verità sarebbe saltata fuori.

 

Finito di mangiare John scese giù portando il vassoio vuoto.

-Mimi, tieni-

la zia si girò e sgranò gli occhi

-Credo che dovrò invitare più spesso i tuoi amici-John sorrise e le lasciò il vassoio-adesso dove vai?-

-A farmi una doccia, voglio prendere una boccata d'aria-

-D'accordo, ma non fare tardi!-

-Si Mimi-

Arrivò nella sua stanza quando qualcuno suonò il campanello. Sentì la zia aprire la porta e iniziare un discorso con l'altra persona, poi qualcuno salì le scale.

Saranno di nuovo George e Ringo? Forse vogliono invitarmi ad uscire pensò John. Ma si sbagliava.

Di fronte a lui si ritrovò l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.

-Heather...-

-John...-

-Che ci fai qui?-chiese più freddo che mai

-Devo parlarti-

-Di nuovo?-

-Quella volta ci siamo solo insultati a vicenda, voglio chiarire questa faccenda. E' urgente-

John ci pensò sù, poi annuì con la testa, prima si toglieva questo problema prima lei sarebbe sparita dalla sua vita.

-Aspettami giù, devo prepararmi-lei annuì e uscì dalla stanza dirigendosi in salotto.

John si preparò con molta lentezza, impiegò più di mezz'ora per farsi una doccia e alle quattro di pomeriggio uscì dalla stanza pronto per uscire.

Scese le scale e notò che Heather aveva intrapreso un discorso con sua zia; meno parlavano quelle due meglio era..in quel momento non sopportava entrambe.

-Andiamo?-chiese apparendo in cucina

-Sisi, arrivederci signora Smith-

-Arrivederci cara-

-Addio Mimi-disse invece John aprendo la porta e uscendo per primo, al diavolo i modi galanti. Per tutto il tragitto nessuno dei due parlò; arrivati al molo però John si stancò di tutto quel silenzio e decise di parlare per primo.

-Allora?-Heather trovò una panchina e fece per sedersi ma John la bloccò-No, non questa panchina-era la panchina dove era nata MaryJulia e non voleva che qualcuno, all'infuori di Paul, si sedesse con lui là sopra. Quella era la loro panchina

-Perchè?-

-Ti ho detto di no, spostati all'altra-Heather fece come le fu detto e alla fine si sedettero, John fissava ancora la panchina.

-Allora...partiamo dall'inizio, prima di conoscerti. John, io ti ho sempre voluto, mi attirava il tuo atteggiamento da duro, sicuro di te, mi piacevi da sempre. Poi un giorno ci siamo incontrati e abbiamo inizato a parlare, appena te ne sei andato un mio amico è venuto e mi ha detto di stare lontana da te perchè sapeva che potevi farmi soffrire. Ma io non gli ho dato retta e ho continuato a frequentarti fino a quando non ci siamo messi insieme e siamo addirittura finiti a letto. Quella sera sei scappato e io ti sono venuta a cercare al Cavern-fece una pausa-ho incontrato sempre quel ragazzo e gli ho chiesto se ti aveva visto, quel bastardo mi ha raccontato una balla e mi ha baciata appena ti ha adocchiato. Quando mi ha detto perchè lo ha fatto gli ho detto che io ti amavo e poi sono scappata, lui non ci credeva e mi ha lasciata andare. Questo è tutto-

John ragionò, il discorso filava ma...lui non poteva dire di certo che non amava lei ma Paul, quindi cercò di rigirare la frittata.

-Si ma questo non ti dava il permesso di baciarlo-

-Mi ha baciata lui!-

-E tu potevi staccarti invece di stare lì a contorceti come un'anguilla-

-John, non riuscivo a liberarmi-

-Quante volte ti ho baciata io perchè eri arrabbiata e tu ti liberavi benissimo, eppure facevo molta forza-

-John non centra...-

-Si che centra, mi hai fatto soffrire..non voglio più sentir parlare di te, ormai c'è un'altra persona nella tua vita-

-John...ti prego...-ma il povero ragazzo non avrebbe mai immaginato che Heather sapesse cosa lui provava per Paul, anche se quello non era l'unico motivo per cui lei cercava di riprenderselo..-fallo per noi due...anzi..emh...noi tre-

-Noi...tre? Chi sarebbe il terzo? L'amico tuo? Non credere che adesso gli vado anche a chiedere scusa perchè ho...-Heather gli posò una mano sulle labbra.

-Non hai capito, lui non centra nulla, io...John...devo dirti una cosa-

-Avanti, sentiamo-

-Sono incinta-

 

 

Spazio autrice_____
eccomi qua con il settimo capitolo, mi sa che John si è cacciato in un bel guaio ahahah poverino
E adesso? Cosa farà John? E Paul come se la sta cavando dovunque egli sia?
Vi avverto che il prossimo capitolo non sarà dal punto di vista di John :)
Ringrazio Cloud394 (non ricordo bene se è così il nome) per avermi aiutata in questi ultimi capitoli e ringrazio tutti quelli che continuano a leggere e a recensire :) un bacione a tutti :]
Dopo i soliti ringraziamenti vi saluto :D
A presto
Cristina :]

  
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